150° anniversario di fondazione dell’Istituto FMA – Festa del Grazie

In occasione dei 150 anni dalla fondazione delle Figlie di Maria AusiliatriceFMA (1872-2022) è stato realizzato un sito internet dedicato – www.festadelgrazie.org –  con tutti i materiali utili per vivere al meglio la preparazione alla grande “Festa del Grazie 2022” che si svolgerà domenica 24, lunedì 25 e martedì 26 aprile 2022 a Torino, Mornese e a Nizza Monferrato sul tema “Sono mie figlie”. Parte di questi appuntamenti saranno all’interno del MGS day.

La festa ha come centro Maria Ausiliatrice, i luoghi scelti sono di fatto, luoghi dove sin dall’origine hanno visto l’intervento di Maria Ausiliatrice, come ha ricordato Papa Francesco durante la sua visita al XXIV incontro del capitolo generale alle FMA. Nell’ambito della celebrazione del 150° anniversario di Fondazione dell’Istituto FMA, la Festa della Riconoscenza mondiale è espressione di gratitudine al Signore della Vita  per il sì generoso della Madre Generale, suor Chiara Cazzuola, che con fede e disponibilità vive il servizio di animazione e governo.

Lo slogan “Siamo tue Figlie” ha come ispirazione il sogno che ebbe don Bosco, dove si trovava in Piazza Vittorio e vide un gruppo di ragazze supplicanti di essere aiutate da lui, e dopo una donna dal volto splendente che lo incoraggiava a prendersi cura di quelle che lei chiamava sue figlie. 

Di seguito 3 video in preparazione alla festa, realizzati con il supporto dell’Ufficio di Comunicazione Sociale della Pastorale Giovanile del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania.

1° Video in preparazione : CHIAMATA  – “Don Bosco non dimentico il tuo sogno”

 

2° Video in preparazione : IDENTITÀ  – “Per sempre tue Figlie”

 

3° Video in preparazione : ACCOMPAGNAMENTO – “La Madonna è proprio qui, in questa casa”

L’esperienza degli esercizi spirituali MGS al Colle Don Bosco

Gli esercizi spirituali sono l’incontro tra due desideri: quello dell’uomo di incontrare Dio e quello di Dio di incontrare l’uomo.

Dammi da bere

é questa la Parola di Dio che Don Roberto Dal Molin (Presidente Cnos) ha messo al centro attraverso tre testi del Vangelo di Giovanni, per far riflettere i ragazzi universitari e giovani lavoratori, che l’11-12-13 marzo si sono incontrati al Colle Don Bosco per rivivere l’esperienza degli esercizi spirituali.

Questa volta è proprio Gesù che prende l’iniziativa e si mette alla ricerca dell’uomo per condurlo sul giusto cammino: nell’incontro con la Samaritana, è Lui che rompe gli schemi, accogliendo la donna a prescindere dal suo ruolo sociale, perché Dio non condanna, ma apre una porta; non ricatta, ma chiede per dare. L’acqua richiesta è la metafora della rivelazione: non toglie la donna dai suoi doveri quotidiani, ma rinnova e cambia la sua vita. Da quel momento diventa missionaria lei stessa, sorgente che zampilla e testimonia.

Il secondo incontro, di Gesù con l’amico Lazzaro, diventa prefigurazione della risurrezione del Signore. “Chiunque crede in me non morirà in eterno”: Egli non è venuto per liberare l’uomo dalla morte biologica, ma per darle un altro significato. Si arrabbia e infuria contro la potenza oscura della morte, vista come rivelazione del male, quando in realtà è un passaggio per la manifestazione della gloria di Dio.

Infine, attraverso la figura di Tommaso, l’uomo sperimenta che bisogna credere per vedere, non vedere per credere. Gesù ancora una volta accompagna l’uomo, non soddisfacendo le sue richieste, ma aiutandolo a fidarsi, perché possa un giorno gridare come l’apostolo: “Mio Signore e mio Dio!”, apice della vita del credente.

L’augurio è quello di fare verità attraverso la preghiera, che diventa una vera e propria relazione con il Signore, grazie ad alcuni elementi da affidare ogni giorno:

L’acqua da chiedere; l’anfora delle preoccupazioni da lasciare per fare ordine; la pietra che blocca da eliminare; la piaga da riconoscere e curare, per amare noi stessi; la parola da ricordare per fare spazio all’agire di Dio nella nostra vita.

Attraverso il silenzio, la condivisione, il gioco e la preghiera condivisa, i ragazzi hanno sperimentato il sentirsi parte di una comunità che è la Chiesa, in cui Gesù è presente.

Due giorni intensi, vissuti nella profondità e nell’allegria. Ogni giovane presente ha accettato la sfida di rallentare il proprio ritmo quotidiano e di prendersi del tempo per stare faccia a faccia con il Signore e con se stesso. Una vera boccata d’aria fresca.
Don Alberto Goia

 

Scopri tutte le iniziative dell’MGS sulla pagina dedicata.

L’incontro della consulta nazionale MGS Italia a Valdocco

Dopo oltre due anni e mezzo di consulte online, dal 26 al 27 febbraio si è riunirà a Torino, in presenza, la consulta nazionale MGS Italia. Di seguito una resoconto delle due giornate.

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Abbiamo scelto di ripartire da Casa, da Valdocco, dal cuore della nostra spiritualità per ritrovarci come consulta nazionale. È vero, a ottobre c’eravamo già visti a Mestre con l’Assemblea, ma il contesto e il numero dei partecipanti erano diversi e il bisogno di rinvigorire alcuni legami che senza vedersi si erano un po’ affievoliti era tanto.

Il più bel regalo che ci siamo fatti è stato infatti condividere tempo ed esperienze con gli altri componenti del gruppo, facendo un po’ il punto della situazione sui nostri cammini, personali e territoriali, che in questi ultimi due anni hanno visto stravolti gli equilibri che si erano consolidati fino al 2019.

Passando alla parte più operativa, la Segreteria Nazionale aveva elaborato delle sintesi grafiche sul lavoro fatto a Mestre in assemblea e su queste sintesi ogni gruppo di è basato per redigere un breve testo che possa essere si un riepilogo delle riflessioni fatte e condivise, ma anche uno spunto per chi voglia affrontare la tematica dell’educazione affettiva e alla sessualità nel proprio contesto locale e territoriale. Oltre a questo, la mattina di domenica è stata anche l’occasione per aggiornarci sui prossimi appuntamenti e sulle iniziative che si stanno portando avanti : dal nuovo logo MGS Italia al Confronto SYM Europa del prossimo agosto, dalle candidature per ospitare l’Assemblea del 2022 fino al preparazione della GMG di Lisbona del 2023. C’è stato spazio anche per un aggiornamento sulla situazione in Ucraina, dove i Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice sono presenti con alcune opere che si stanno prodigando in questi giorni per fare del bene a molti, nonostante la situazione tragica della guerra.

La preghiera insieme è stata ancora una volta quel preziosissimo filo rosso che ha unito il gruppo, facendoci fare un viaggio tra i giganti della spiritualità salesiana : don Bosco, Madre Mazzarella e s. Francesco di Sales. Pregando con e per le persone che ci stavano a fianco e nel cuore, abbiamo sperimentato la forza che quest’area può generare, più potente e meno fragorosa di qualunque missile, bomba o mortaio.

Ritrovarci a casa nostra ha dato una spinta molto forte al cammino del MGS nazionale e siamo impazienti per la prossima tappa del nostro viaggio, che sarà a Bologna il 21 e 22 maggio.

MGS: Rosario per la pace in Ucraina ogni lunedì sera di Quaresima – online

Il Movimento Giovanile Salesiano propone a tutta l’Ispettoria un rosario settimanale per invocare il dono della pace in Ucraina e per sostenere i fratelli e le sorelle in guerra con un aiuto spirituale.

Pertanto il ROSARIO PER LA PACE sarà online ogni lunedì di Quaresima alle 21.00 su Zoom.

L’iniziativa è aperta a chiunque abbia piacere di partecipare, soprattutto ai giovani.

Il rosario si concluderà con una testimonianza di un confratello, una consorella, un laico o un giovane attualmente in Ucraina.

Per partecipare:

Scrivere a: pastoralegiovanile@salesianipiemonte.it 

Calendario:

26-27 marzo Savio Club al Colle Don Bosco

Riprendono gli incontri dei Savio Club, rivolti ai ragazzi/e dalla prima alla terza media, al Colle Don Bosco nella giornata di sabato 26 marzo e domenica 27 marzo. La scelta dei giorni sarà a discrezione dei gruppi, in funzione delle singole esigenze.

Il programma delle due giornate sarà il seguente:

  • 9.30: arrivi
  • 10.00: inizio
  • 16.00: Santa Messa
  • 17.00: termine

Il costo per la partecipazione è di euro 5 comprensivo di:

  • Utilizzo ambienti
  • Merenda

Si ricorda di portare:

  • Pranzo al sacco
  • Penna per scrivere
  • Abbigliamento adatto al gioco

Per informazioni maggiori scrivere a: alberto.goia@salesianipiemonte.it | pastorale@fma-ipi.it

 

RMG – La Pastorale Giovanile invita i giovani dell’MGS ad essere operatori di pace

Dal sito dell’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – A seguito dello scoppio della guerra in Ucraina, i Consiglieri Generali per la Pastorale Giovanile (PG) dei Salesiani di Don Bosco e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, rispettivamente don Miguel Angel García Morcuende e suor Runita Borja, hanno rivolto un appello ai giovani del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) e ai Delegati e Coordinatori ispettoriali di PG d’Europa, perché tutti si diano da fare, attraverso la preghiera e le iniziative di sensibilizzazione, di solidarietà e di vicinanza. “Nessuno vive per se stesso e nessuno muore per se stesso. Beati gli operatori di pace” è la chiave di lettura che i Consiglieri offrono ai giovani in questo tempo di crisi.

Citando uno dei più recenti messaggi per la pace offerti da Papa Francesco – quello pronunciato lo scorso 23 febbraio, a margine dell’udienza generale – don García Morcuende e suor Borja ricordano che Dio “è Dio della pace e non della guerra; che è Padre di tutti, non solo di qualcuno; che ci vuole fratelli e non nemici”.

Per questo restare a guardare non è un’opzione. “Non possiamo essere indifferenti o pensare che non possiamo fare niente o addirittura che la situazione non ci tocca. In realtà, tutto è connesso… e la rete stessa del Movimento Giovanile Salesiano include giovani dell’Ucraina e della Russia” sottolineano i due Consiglieri Generali.

In vista, perciò, dell’imminente inizio del tempo liturgico della Quaresima, “appello di Dio a ritornare a Lui”, e a fronte della realtà attuale, i responsabili della PG in Europa vengono pertanto esortati “ad animare una più matura consapevolezza e risposta con i giovani del Movimento Giovanile Salesiano di fronte a questa situazione”.

Concretamente, oltre ad aderire alla giornata di preghiera e digiuno proposta dal Papa per il Mercoledì delle Ceneri, il prossimo due marzo, vengono suggerite anche altre iniziative percorribili:

–      Intensificare la preghiera personale e nei gruppi, invocando da Dio il dono della pace.

–      Organizzare incontri per conoscere meglio la situazione.

–      Valorizzare incontri personali (in presenza o online) con persone coinvolte nel dramma di questa guerra che dura già da anni.

–      Organizzare e partecipare a veglie, manifestazioni, campagne per la pace e per il rispetto dei diritti umani.

–      Coltivare atteggiamenti nonviolenti e compiere gesti di vicinanza, ascolto, pazienza, pace e solidarietà nel quotidiano.

Sebbene la pandemia abbia favorito per tante persone il ripiegamento individuale su di sé, i due Consiglieri Generali hanno fiducia nei giovani, specie in quelli dell’MGS, e sono convinti che essi “non abbiano perso la voglia di costruire una società migliore ed il sogno di un mondo di pace, di rispetto della dignità di ogni persona, di giustizia, di cura per l’umanità e la terra”.

E mentre invocano Maria, Regina della Pace, rinnovano l’invito a cogliere nella situazione attuale il kairos, il tempo favorevole “per vivere autentiche esperienze di accompagnamento dei giovani e delle giovani ad essere cittadini globali e responsabili di un mondo – casa per tutti”.

Ucraina: appello del Papa per la pace, i Salesiani vicini alla popolazione

Dal sito di ANS, si riporta un articolo di Famiglia Cristiana sulla presenza Salesiana in Ucraina. Facciamo nostro l’appello del Papa per un giorno di digiuno e preghiera in occasione della celebrazione delle Ceneri: siamo altrettanto vicini con la comunità salesiana presente in Ucraina, a Kiev, Zhytomyr, Leopoli e Dnipro.

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(ANS – Kiev) – In questi giorni di estenuante attesa e incertezza, la vita in Ucraina scorre abbastanza normalmente: la gente va al lavoro, gli studenti sono a scuola, nelle case salesiane si partecipa alla Messa e si frequenta l’oratorio. La tensione è però innegabile, ed è per questo che la Famiglia Salesiana si fa portatrice di un aiuto morale e materiale ai giovani e a tutta la popolazione.

Il 26 gennaio, giorno in cui il Santo Padre ha chiesto a tutta la Chiesa di pregare per la pace nel Paese ex-sovietico, i giovani della casa salesiana “Maria Ausiliatrice” di Kiev si sono radunati per condividere una fede più forte della paura. “Chi è credente ha un raggio di speranza, non si sente solo. Ma chi non crede, chi non è riuscito a fare un’esperienza di Dio, perché non dimentichiamo che il comunismo in Ucraina ha strappato le fondamenta della fede umana, la vive in maniera molto pesante. Il nostro oratorio sta diventando la casa di tutti” ha testimoniato don Maksym Ryabukha, Direttore della casa di Kiev. Da notare che l’impegno ha anche una dimensione ecumenica, dato che le iniziative vengono svolte in dialogo sia con la Chiesa ortodossa, sia con le comunità cattoliche di rito bizantino.

Dunque, la casa salesiana di Kiev, che ha un centro giovanile e si occupa anche di Pastorale universitaria, si sta rivelando un rifugio per tanti: cattolici, ortodossi, e anche molti non credenti. I giovani si passano parola usando le reti sociali, a volte coinvolgono anche le rispettive famiglie. E il gruppo si allarga, di giorno in giorno, e i ragazzi si ritrovano, a gruppi di 100, ogni sera per pregare un’Ave Maria insieme e ricevere il pensiero della “buonanotte”, sullo stile di Don Bosco. Lo fanno tutti i giorni da oltre 300 giorni, cioè da quando la crisi ucraina è tornata a riacutizzarsi.

Anche a Zhytomyr, città a circa a 110 km a ovest di Kiev, dove i salesiani animano la scuola “Vsesvit” e stanno cercando di sviluppare un moderno oratorio, si prega per la pace e si cerca di stemperare la paura nel dialogo. “Certamente, con gli studenti parliamo della situazione”, osserva Nataliya Nagalevska, 48 anni, insegnante di lingua italiana nella scuola salesiana, “ma soprattutto preghiamo per la pace. Ogni lunedì promuoviamo una preghiera comune con tutta la scuola. I nostri bambini pregano tantissimo e la loro è una preghiera così sincera! Pregavano per la guerra del 2014, hanno pregato per la pandemia di Covid-19. E ora pregano perché questa crisi non porti al conflitto”.

E pure a Leopoli, città molto distante da Kiev, nella parte più occidentale del Paese, a soli 70 km dalla Polonia, i salesiani riportano un clima sospeso e teso: nelle ultime settimane la scuola salesiana ha dovuto interrompere più volte le lezioni per degli allarmi bomba, rivelatasi per fortuna, tutti falsi. “Ma creano scompiglio e stravolgono tutto il sistema educativo, perché i ragazzi devono interrompere lo studio, andare a casa e non possono tornare a scuola fino a quando la polizia non abbia controllato tutto l’edificio” testimonia don Yuri Smakous, 39 anni, sacerdote, Preside del ginnasio e liceo gestito dai Figli di don Bosco, dove studiano circa 400 allievi dai 10 e i 17 anni.

“Per noi un possibile attacco vale come un ritorno al passato e nessuno lo vuole. Non parliamo delle vittime, del sangue, dei morti… Tutto questo è tragico” soggiunge.

A Leopoli la casa salesiana comprende anche una casa-famiglia che accoglie 65 bambini e ragazzi orfani o di famiglie in grave difficoltà, dai 6 ai 18 anni, e gestisce una scuola professionale con vari indirizzi, dall’alberghiero alla falegnameria. La casa è diretta da don Andryi Bodnar, 39 anni, originario proprio di Leopoli, che da parte sua commenta: “Chiaro che qui nella parte occidentale non avvertiamo la stessa tensione che si vive nelle regioni orientali, ma il pensiero dell’invasione ovviamente ci preoccupa”.

Sul fronte orientale, invece, a Dnipro, la terza città più popolosa dell’Ucraina, non lontano dal territorio di Donetsk, risiede il salesiano don Oleh Ladnyuk, che dal 2014, quando scoppiò il conflitto del Donbass, è stato chiamato come cappellano militare delle truppe ucraine al fronte. “Se scoppierà una guerra, Dnipro sarà una delle prime città ad essere attaccata” testimonia.

Normalmente si sposta tra i villaggi della zona per offrire corsi di animazione giovanile salesiana nelle parrocchie greco-cattoliche. “Organizziamo i campi estivi, vorrei anche proporre dei corsi di formazione per i giovani animatori di queste zone”. Eppure, ora, con i parroci dei territori e in collaborazione con la Caritas impegnata sulla linea del fronte, sta pensando a come organizzare l’evacuazione degli abitanti, a partire dai bambini, in caso di guerra.

Quanto all’approccio con cui la cittadinanza vive questi momenti, don Ladnyuk condivide, infine: “Tutti i giornalisti che vengono in Ucraina pensano di trovare il panico tra i cittadini. Ma noi viviamo in stato di conflitto da otto anni. Abbiamo paura, certo, ma ormai per noi è la quotidianità. I giornalisti stranieri non capiscono perché ci vedono così sereni… Siamo stanchi, davvero stanchi, di avere paura”.

Portogallo – Il Movimento Giovanile Salesiano lancia “WYD DON BOSCO 23”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Lisbona) – In preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) 2023, che si svolgerà a Lisbona, in Portogallo, il Movimento Giovanile Salesiano ha lanciato “WYD DON BOSCO 23”, l’organizzazione responsabile della convocazione e della partecipazione dei giovani di vari ambienti salesiani di tutto il mondo alla GMG di Lisbona 2023.

Nell’invitare i giovani a vivere la GMG Lisbona 2023 secondo il carisma di Don Bosco, WYD DON BOSCO 23 vuole anche accompagnare tutte le iniziative, il dinamismo e i momenti previsti per la Giornata, così come evidenziare, in un giorno in particolare, il “SYM Day”, tutta la sua dimensione giovanile e associativa.

“WYD DON BOSCO 2023”, come motto, nasce dalla combinazione di tre elementi: l’acronimo in inglese che si riferisce alla Giornata Mondiale della Gioventù (World Youth Day), con la sua somiglianza al termine “with”, che sempre in inglese significa “con”; San Giovanni Bosco, comunemente chiamato “Don Bosco”, come forza unificatrice della Famiglia Salesiana; e la data dell’incontro.

Esso vuole essere una sorta di marchio che identifichi il Movimento Giovanile Salesiano e che motivi i giovani a percorrere il cammino che li attende come un pellegrinaggio, che rafforzi la loro fede e che sia in grado di interpellare gli altri, quanti sono più lontani, perché conoscano Cristo Vivo.

WYD DON BOSCO 2023 già può contare su molti materiali e strumenti di divulgazione:

Il sito web, in portoghese e inglese – www.wyddonbosco23.pt – dove si possono trovare varie informazioni sul Portogallo, Lisbona, la GMG e l’organizzazione WYD DON BOSCO 23. Verrà regolarmente aggiornato con nuove informazioni e notizie.

Un video di presentazione – https://youtu.be/BXBhtMwjdIY – della partecipazione del Movimento Giovanile Salesiano alla GMG di Lisbona 2023. Pensato, registrato e interpretato da allievi ed exallievi di diversi ambienti salesiani del Portogallo, invita i membri del MGS di tutto il mondo a partecipare a questo incontro e a viverlo secondo il carisma di Don Bosco.

Il logo di WYD Don Bosco 23 è stato ispirato dalle figure di Don Bosco e di Maria Ausiliatrice. La base di tutto il logo è il manto di Maria che sembra “abbracciare” tutti gli altri elementi. All’interno del mantello si trovano il cappello a tricorno di Don Bosco; così come due croci, simboli della fede, e una corda, che ricorda i salti e le acrobazie che usava Don Bosco per catturare i giovani e portarli alla Chiesa, conquistando i loro cuori. La banda gialla, che appare sul lato destro del logo, suggerisce un movimento verso l’alto, che invita ad “alzarsi e ad andare”, rimandando così al motto ufficiale della GMG di Lisbona 2023.

Il profilo Facebook di WYD DON BOSCO 23: https://www.facebook.com/wyddonbosco23

Il profilo Instagram di WYD DON BOSCO 23: https://www.instagram.com/wyddonbosco23/

Il canale YouTube di WYD DON BOSCO 23:
https://www.youtube.com/channel/UCNHL0RbvRX3AwyGSIj1tSMw

E un podcast settimanale – https://wyddonbosco23.pt/jmj-combosco/ – che ha debuttato sulla Radio Salesiana del Portogallo il 31 gennaio e che in ogni puntata riesamina le varie edizioni della GMG dal 1986 ad oggi, concentrandosi sui messaggi, gli eventi principali e le storie incredibili avvenute, dando la parola a coloro che vi hanno partecipato o che sono attualmente, in qualche modo, nell’organizzazione della GMG Lisbona 2023. I vari podcast faranno anche riferimento alla storia e alla crescita dell’MGS come movimento giovanile cresciuto e rafforzatosi negli ultimi tre decenni.

Per maggiori informazioni si può scrivere a: coord.sym23@salesianos.pt

Rettor Maggiore: messaggio ai giovani nella festa di Don Bosco

In occasione della commemorazione dei 400 anni dalla morte di San Francesco di Sales e nel giorno della festa di san Giovanni Bosco, il Rettor maggiore, Don Ángel Fernández Artime ha scritto una lettera ai giovani ricordando loro che quanto siano protagonisti di questa storia, come lo sono stati i ragazzi di Valdocco con Don Bosco.

Di seguito la lettera del Rettor maggiore, Don Ángel Fernández Artime.

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MESSAGGIO AI GIOVANI NELLA FESTA DI DON BOSCO,

NEL IV CENTENARIO DELLA MORTE DI SAN FRANCESCO DI SALES, nostro Patrono

Torino-Valdocco, 31 gennaio 2022

Miei carissimi giovani,

giunga a ciascuno di voi il mio saluto con vero affetto e con tutto il cuore da Valdocco, dove stiamo celebrando la festa del nostro amato Don Bosco, “Padre e maestro della gioventù” – come ha dichiarato San Giovanni Paolo II.

Vi scrivo questa lettera, mentre da pochi istanti sono tornato dalla preghiera che ho fatto per voi nella Basilica davanti al Signore, davanti alla nostra Madre Ausiliatrice, davanti a Don Bosco, a Madre Mazzarello e a San Domenico Savio, il santo adolescente dei primi anni dell’oratorio qui a Valdocco.

L’Eucaristia di ieri è stata trasmessa dalla televisione proprio dalla Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino, e il Santo Padre, Papa Francesco, durante la preghiera dell’Angelus ha dichiarato di aver seguito la Santa Messa in televisione, aggiungendo di salutare tutti i Salesiani in occasione della festa di Don Bosco. Nell’esprimere tutto questo ha ricordato che il nostro Padre «non si è chiuso in sagrestia, non si è chiuso nelle sue cose. È uscito sulla strada a cercare i giovani, con quella creatività che è stata la sua caratteristica». Indubbiamente, così farebbe Don Bosco anche oggi, invitando tutti noi ad essere al vostro fianco, accanto a voi, per percorrere insieme il cammino della vita.

Quanto il Santo Padre ama la Famiglia Salesiana, la famiglia di Don Bosco! E quanta responsabilità questo comporta, perché dobbiamo sempre dare il meglio di noi stessi al servizio del Vangelo nel nome del Signore Gesù.

E voi, carissimi giovani, siete i protagonisti di questa storia, come lo erano i ragazzi di Valdocco con Don Bosco.

In questo anno in cui commemoriamo nella Chiesa il IV centenario della morte di un grande santo, quel “gigante della santità” che fu San Francesco di Sales, la Famiglia Salesiana di Don Bosco, e voi, i giovani che ne fate parte, tutti noi con voi siamo chiamati a vivere la nostra fede cristiana e tutto il dinamismo giovanile che portate nel cuore, con questa carità e dolcezza “salesiana” che San Francesco di Sales ci ha lasciato in eredità e che Don Bosco fece sua. Nel 1854, egli stesso scrisse a riguardo dell’Oratorio di Valdocco: «Questo Oratorio è posto sotto la protezione di San Francesco di Sales per indicare che il fondamento su cui poggia questa Congregazione deve essere la carità e la dolcezza, che sono le virtù caratteristiche di questo santo». Don Bosco per realizzare la sua opera si ispirò a San Francesco di Sales, il Santo che comprese – come pochi altri – che Dio e il suo amore misericordioso erano al centro della sua vita e della sua storia. Francesco di Sales è il Santo della tenerezza, del cuore modellato sul cuore di Dio Padre che, con la sua dolcezza, attira tutti a sé.

E facendomi eco di questa sensibilità e spiritualità, che abbiamo ricevuto da San Francesco di Sales attraverso Don Bosco, e con la forza della Parola con cui sia il Papa Emerito Benedetto XVI sia Papa Francesco si sono rivolti a voi, desidero invitare voi, cari giovani di tutte le presenze salesiane nel mondo, a vivere con grandi ideali, con grandi mete che vi conducano sulla via della felicità e verso Dio.

  • Mi è parso molto bello quando in uno dei suoi messaggi rivolti a voi giovani, Papa Benedetto XVI vi ha detto: «Cari giovani, non accontentatevi di meno della Verità e dell’Amore, non accontentatevi di meno di Cristo». Che bello e che proposta che vale la pena accettare con coraggio, perché è molto probabile che l’ambiente sociale e culturale in molti luoghi nei quali vivete non vi aiuterà in questo. Ma il privilegio di non accontentarsi di niente di meno che Cristo nelle vostre vite è che potete fidarvi di Dio, abbandonarvi a Lui, il Dio vivente e che invita tutti a vivere come è vissuto Gesù. Sono convinto che essere un giovane cristiano oggi sia davvero una sfida coraggiosa.

E nell’affermare questo, non dimentico molti di voi, cari giovani delle presenze salesiane del mondo, che professano un’altra religione. Vi auguro con vero affetto di vivere la vostra fede in profondità, di essere veri credenti nella fede che professate, di viverla autenticamente. L’unico Dio che esiste e al quale tutti ci rivolgiamo, sarà sempre al vostro fianco e saprà incontrare ognuno di voi. Le case di Don Bosco e di tutta la Famiglia Salesiana nel mondo hanno, e continueranno sempre ad avere, porte aperte per ogni giovane che le avvicina.

  • Allo stesso tempo, insieme ai miei confratelli Salesiani, alle mie consorelle Figlie di Maria Ausiliatrice, e a tanti altri che compongono questa nostra preziosa Famiglia, faccio risuonare le proposte che vi hanno rivolto Papa Francesco e Papa Benedetto, perché capisco che, proprio come ha fatto Don Bosco con i suoi ragazzi, insieme desideriamo chiedervi di essere coraggiosi, di non avere mai paura, di lasciarvi sorprendere da Gesù, il Signore, di aprire le porte del vostro cuore a Lui, lasciando che Lui vi parli. Gesù vi sorprenderà sempre e vi condurrà sul sentiero dell’autentica felicità: quella che cercate, che desiderate e di cui avete bisogno.
  • Miei cari giovani, oso dirvi in questa festa di Don Bosco che oggi, come sempre o più che mai, il Signore ha bisogno di voi e vi chiama ad essere discepoli missionari nel Regno. Don Bosco ha bisogno di voi, come aveva bisogno dei suoi ragazzi di Valdocco, per fare del bene a tanti altri. E tanti vostri compagni e amici hanno bisogno di voi e del vostro sostegno. Di voi giovani che, con responsabilità e generosità, prendete in mano la vostra vita.

Il nostro mondo ha bisogno di giovani che sentano di avere una missione sognata da Dio e che si innamorino di essa. Giovani che sentono che Dio ha un sogno e un bellissimo progetto per ognuno di loro. Giovani con speranza e forza. Giovani, come dice Papa Francesco, che non si lasciano rubare la speranza: «Un giovane non può essere scoraggiato, la sua caratteristica è sognare grandi cose, cercare orizzonti ampi, osare di più, aver voglia di conquistare il mondo, saper accettare proposte impegnative e voler dare il meglio di sé per costruire qualcosa di migliore. Per questo insisto coi giovani che non si lascino rubare la speranza» (Christus Vivit, 15).

Carissimi giovani,

concludo questo messaggio augurandovi una buona festa di Don Bosco e invitandovi a vivere tutto l’anno in grande armonia con Don Bosco e San Francesco di Sales. Loro continueranno a condurvi a incontrare l’unico che conta: Gesù Cristo il Signore.

Ricordo che nell’incontro della Consulta Mondiale del Movimento Giovanile Salesiano (SDB-LEADS) tenutosi nel dicembre scorso, dopo aver approvato le linee guida della Consulta Mondiale del Movimento Giovanile Salesiano (SDB-LEADS), i giovani rappresentanti di tutto il mondo sono stati unanimi nel proporre di celebrare il 400° anniversario della morte di San Francesco di Sales. I membri della Consulta della Regione Africa-Madagascar coordineranno questo evento, al quale parteciperanno tutti i gruppi del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) delle ispettorie salesiane del mondo, in segno di omaggio, gratitudine, amore e devozione a questo grande Santo, ispiratore del nostro amato Don Bosco.

Vi incoraggio a continuare a curare i momenti di preghiera, le iniziative a favore dei più svantaggiati e a far conoscere e condividere tutto quello che state facendo.

Miei cari giovani, buona festa di Don Bosco e buon anno “salesiano” sotto l’ispirazione di San Francesco di Sales.

La mia benedizione per tutti.

Con vero affetto e l’assicurazione del ricordo nella mia preghiera, vi saluto,

Ángel Fernández Artime, SDB

Rettor Maggiore

I festeggiamenti per Don Bosco a Valdocco

Domenica 30 e lunedì 31 gennaio, grande festa nel cuore di Torino-Valdocco per la solennità di San Giovanni Bosco: lungo il corso di entrambe le giornate, presso la Basilica Maria Ausiliatrice, si sono svolte le tradizionali celebrazioni in onore del santo dei giovani. Tra le principali, quella delle ore 11:00 di domenica 30 presieduta dal Rettor Maggiore dei Salesiani Ángel Fernández Artime e trasmessa in diretta su RAI 1, per la quale Papa Francesco, durante l’Angelus (vedi il video dal minuto 16), ha voluto esprimere la sua vicinanza a tutta la famiglia salesiana:

Alla vigilia della festa di San Giovanni Bosco, vorrei salutare i salesiani e le salesiane, che tanto bene fanno nella Chiesa. Ho seguito la Messa celebrata nel santuario di Maria Ausiliatrice [a Torino] dal Rettore maggiore Ángel Fernández Artime, ho pregato con lui per tutti. Pensiamo a questo grande Santo, padre e maestro della gioventù. Non si è chiuso in sagrestia, non si è chiuso nelle sue cose. È uscito sulla strada a cercare i giovani, con quella creatività che è stata la sua caratteristica. Tanti auguri a tutti i salesiani e le salesiane!

(Papa Francesco)

Lunedì 31 gennaio, invece, il Rettor Maggiore ha presieduto la S.Messa delle ore 9:30, animata dalla corale di Maria Ausiliatrice.

È bello trovarsi una mattina come oggi qui, per celebrare con tanta solennità San Giovanni Bosco: è espressione di come, per grazia di Dio, è entrata nel cuore l’ammirazione per un prete “piccolo” e umile come Don Bosco che è stato invece un “gigante” proprio per grazia di Dio […]. Don Bosco è frutto di una ispirazione dello Spirito Santo: è stato Dio che nel suo spirito ha scelto quel giovanetto delle colline dei Becchi per seminare nel suo cuore questa predilezione per i ragazzi più poveri […].

Carissimi, io penso che non ci sia nella storia della salvezza e nella storia della Chiesa neanche un caso dove sia stato facile per un uomo di Dio portare avanti il progetto e il sogno pensato per lui. Per Don Bosco è stato lo stesso. La vita per Don Bosco è stata innanzitutto una vita con un grande amore per Dio, per Gesù e per la Madonna.

(Don Ángel Fernández Artime – Rettor Maggiore)

Alle ore 11:00 la celebrazione ha visto invece la presenza di Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Torino, la quale ha sottolineato, durante l’omelia, quanto sia importante ancora oggi accogliere l’esempio di Don Bosco e la sua azione educativa come “un forte appello a stimare i giovani capaci di grandi cose e a spronarli a non arrendersi mai di fronte alle difficoltà“:

Per questo dico ai giovani in questa festa di Don Bosco: «Abbiate il coraggio di raccontare con gioia ed entusiasmo ai vostri coetanei l’esperienza cristiana che state facendo, invitandoli a sperimentare l’amicizia in un gruppo alternativo ai tanti che frequentano; un gruppo dove non ci si accontenta di stare insieme per parlare, discutere o organizzare feste, gite e iniziative, ma dove si impara anche a pregare insieme, ad accostare la Bibbia, a celebrare l’Eucaristia, a servire con amore e solidarietà i piccoli, i poveri e sofferenti; un gruppo dove è possibile anche oggi fare esperienza di incontro con Gesù, nella sua comunità».

(Mons. Cesare Nosiglia – Vescovo)

Alle ore 18:30 si è poi tenuta la S.Messa presieduta da don Leonardo Mancini, Ispettore dei Salesiani del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania, con la partecipazione di tutti i giovani del Movimento Giovanile Salesiano.

La festa di don Bosco vissuta alla sua presenza ha senz’altro un fascino unico al mondo. Lo celebriamo perciò festosamente per il dono che è lui ancora oggi per noi e per tutti i giovani […]. Per tutti don Bosco è potenzialmente un dono. La festa di don Bosco ci interroga, suscita in noi il desiderio di imitarlo nella santità e ci interroga in modo particolare attraverso la Parola di Dio […].

È don Bosco, padre maestro dei giovani, la risposta più esauriente nella Chiesa alla domanda di Gesù ai suoi discepoli di “lasciare che i ragazzi possano avvicinarsi a lui”, perché ne hanno il diritto. E noi siamo qui a prendere il suo testimone […]. Nessuno può impedirci di consegnare Gesù ai giovani del mondo, ai giovani del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania. E noi lo facciamo e lo faremo con gioia e con impegno rinnovato […].

Don Bosco aiutaci ad imitarti, a difendere il diritto dei giovani ad incontrare Gesù e ad accogliere le sfide che il Signore ci lancia in questa direzione, anche quando sembrano superare le nostre forze.

(Don Leonardo Mancini – Ispettore)