Oratorio “Don Bosco Agnelli”: tutti all’Allianz Stadium e allo Juventus Museum!

Si segnala il racconto di Juventus.com circa la divertente giornata di visita allo Juventus Museum e all’Allianz Stadium con tantissime attività didattiche e ludiche per i quasi 500 ragazzi dell’Oratorio “Don Bosco Agnelli” di Torino.

 

Stadium e Museum, la carica dei 500!

Pacifica “invasione” da parte dei ragazzi dell’Oratorio “Don Bosco Agnelli” di Torino, che il 19 giugno hanno trascorso una giornata all’Allianz Stadium e allo Juventus Museum.

Giornata speciale per i ragazzi dell’Oratorio “Don Bosco Agnelli” di Torino, che martedì hanno trascorso un’intera giornata all’Allianz Stadium, visitando la casa bianconera, lo Juventus Museum e prendendo parte a numerose attività ludiche e didattiche.

I ragazzi, oltre 500, si sono divertiti con Juventus e Coopculture in alcuni laboratori didattici legati a temi importanti come il Fair Play (“Stringere le mani del mondo”) e la discriminazione razziale, nel laboratorio intitolato “Metti il razzismo fuorigioco”.

Sono stati momenti intensi, durante i quali, con l’aiuto di un operatore didattico, i ragazzi hanno riflettuto, dialogando con l’ausilio di immagini, sulle similitudini esistenti tra vita di scuola in classe e la vita della squadra, tra insegnante ed allenatore, su come il “diverso da noi” sia occasione di conoscenza e arricchimento e su come la lealtà, come il fair play, siano fondamentali per costruire i rapporti di gruppo.

Dal didattico, si diceva, al ludico: divertimento per tutti con giochi di squadra, calcetto, calcio tennis e calcio biliardo.

«Una giornata intera all’Allianz Stadium, per scoprire che “la ricchezza si racchiude nella diversità” – commenta don Gianmarco Pernice dell’Oratorio “Don Bosco Agnelli” – Laboratori di “fair play” e “un calcio al razzismo”, giochi e il tour completo dello stadio e del museo: siamo stati presi per mano dal personale dello stadio al completo ci ha guidato in un percorso immersivo alla scoperta dei veri valori dello sport»

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Grande Festa per i primi 70 anni di attività del Basket Don Bosco Crocetta

Passato, presente e futuro del basket all’Oratorio Salesiano della Crocetta si sono dati appuntamento in via Piazzi per celebrare i primi 70 anni di attività. Per un paio di ore la scena se la sono presa tutta i più piccoli del Minibasket, coinvolti in giochi con e senza palla. Poi, dopo la sfilata di tutte le attuali formazioni crocettine, dalle assi del PalaBallin la Festa si è trasferita su quelle del Teatro dell’Oratorio. A presentare l’evento celebrativo i gemelli Giorgio e Paolo Viberti, affermati giornalisti ed ex cestisti del Don Bosco Crocetta.

Il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, non ha voluto mancare, inviando un lungo messaggio augurale, così come il Presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, Gianni Petrucci, presente con un videoclip in cui ha ricordato ed elogiato il lungo percorso crocettino e salesiano.
A completare gli interventi istituzionali, è salito il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, il cui intervento ha spaziato dalla palla a spicchi alle Olimpiadi, con l’auspicio che la città possa tornare presto ad ospitarne un’altra edizione.
L’Assessore allo Sport della Regione, Giovanni Maria Ferraris, ha consegnato al Presidente dalla Crocetta, Roberto Romagnoli, una targa, a segno di riconoscenza per l’attività svolta con e per i giovani in tutti questi anni.
Quindi la parte rievocativa è entrata nel vivo con il ricordo di Valentino Ballin, per tutti lo ‘Zio’, il padre del basket salesiano alla Crocetta, e di Don Pietro Rota, che per molti anni ne ha supportato l’entusiasmo sul fronte salesiano.
A dare spessore e ad arricchire il bagaglio di emozioni nel lungo racconto sono stati coinvolti numerosi protagonisti: gli allenatori Enrico Delmastro, Bruno Boero, Sandro Villani, Guido Tassone, Max Cibrario, i giocatori Gianni Garrone, Nanni Giordana, Guido Ercole, Roberto Rossetto, Carlo Caglieris e Piero Mandelli.
Gli ex atleti Ulisse Jacomuzzi e Renato Romagnoli hanno fatto da testimonial alle tante eccellenza che il percorso educativo crocettino e la proposta salesiana hanno elevato a ruoli e incarichi sociali di primissimo piano.
Sul palco a rappresentare i tanti avversari incontrati nel corso di questi anni dalle squadre crocettine è salito Davide Pessina.

Il coach della Nazionale Meo Sacchetti è intervenuto a sottolineare il ruolo formativo oltre che sportivo degli oratori: ‘Un patrimonio che purtroppo rispetto al passato è andato un po’ perso e che sarebbe d’auspicio recuperare, sull’esempio proprio della Crocetta’. A Sacchetti e Pessina, come al Presidente Chiamparino, è stata consegnata una canotta crocettina a ricordo della splendida giornata. Il racconto è proseguito con il ricordo dei 15 giocatori che, partiti dalla Crocetta, sono arrivati fino alla massima serie nazionale, culminato con il ritiro ufficiale della maglia numero 6, quella indossata in gioventù alla Crocetta da Charlie Caglieris: ‘Ho giocato in squadre blasonate e piazze importanti – Bologna, Varese, Treviso – , mai nessuno aveva pensato di ritirare il mio numero. È davvero una grande emozione. Qui ho lasciato il mio cuore – ha detto l’oro europeo di Nantes -, qui alla Crocetta ho trascorso con ogni probabilità gli anni più belli, questa è la Società che tra tutte sento più mia’.
Non è mancato il ricordo di chi non c’è più: da Billo Franzin, Umbro Marcaccioli e Giorgio Squadrcina, il pensiero è volato a tutti gli altri che non sono più tra noi.

Don Piero e Don Stefano, gli attuali punti di riferimento salesiani dell’Oratorio, hanno fornito il loro contributo con interventi sentiti e di condivisione. Lo spettacolo si chiuso gettando un ponte verso il futuro con la presentazione da parte del Presidente Roberto Romagnoli del nuovo logo societario e dei primi due pannelli – dedicato allo ‘Zio’ Ballin e allo stesso Caglieris – che andranno ad inaugurare un percorso rievocativo che fisserà all’interno del PalaBallin alcuni dei momenti e dei personaggi che hanno segnato i primi 70 anni di storia.
Gremitissimo il Teatro dell’Oratorio da tanti giocatori, dirigenti e allenatori del passato, anche recente.
Presenti tra gli altri il Presidente del Comitato Regionale Fip, Giampaolo Mastromarco, e tanti rappresentanti delle altre Società torinesi, tra cui l’Amministratore delegato di Auxilium, Massimo Feira, accompagnato dal Direttore operativo Ferencz Bartocci e dal Responsabile della gestione della Prima squadra Matteo Soragna, alla prima uscita ufficiale da quando sono approdati in gialloblu. In sala anche gli storici allenatori dell’Auxilium Gianni Asti e Federico Danna.

Ecco il video realizzato in occasione della festa dei 70 anni dai ragazzi del Basket don Bosco Crocetta:

 

Si riporta, qui di seguito, la notizia pubblicata dai quotidiani locali circa la ricorrenza celebrata in quel dell’Oratorio Salesiano della Crocetta per i primi 70 anni di attività del Basket Don Bosco Crocetta.

Torino, oggi all’Oratorio Salesiano della Crocetta la grande Festa che celebrerà i primi 70 anni di attività del Basket Don Bosco Crocetta

Tra le iniziative promosse per l’occasione anche un annullo filatelico in collaborazione con Poste Italiane. E poi una sorpresa finale, che proietterà il Basket Don Bosco Crocetta nel futuro prossimo

Nel pomeriggio di oggi, sabato 16 giugno 2018 presso l’Oratorio Salesiano della Crocetta si svolgerà la grande Festa che celebrerà i primi 70 anni di attività del Basket Don Bosco Crocetta.
L’evento inizierà alle ore 15 sul parquet del PalaBallin, dove i piccoli del Minibasket sfogheranno il loro entusiasmo in giochi con la palla e senza. A loro si uniranno poi le altre formazioni attuali della Crocetta, per un sfilata che farà da prologo al momento clou della cerimonia (intorno alle 17), in programma presso il Teatro dell’Oratorio. A chiudere la giornata, un ricco buffet offerto a tutti i presenti.

Sarà una vera e propria festa del basket cittadino, a cui parteciperanno anche delegazioni delle altre principali Società torinesi, avversari nel passato e nel presente: a cominciare dalla Fiat Auxilium Torino presente con il Presidente Antonio Forni e con l’Amministratore delegato Massimo Feira.
Attesi i vertici salesiani, quelli della Federazione Italiana Pallacanestro nazionale e regionale, e del Coni e le massime cariche istituzionali locali – su tutti la sindaco di Torino, Chiara Appendino, e il Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino – , ma soprattutto tantissimi giocatori, dirigenti e allenatori che hanno reso glorioso il cammino della Pgs Basket Don Bosco Crocetta fin dai primissimi anni di attività, a qualunque livello: Minibasket, Giovanile, Prima squadra.
Il coach della Nazionale Meo Sacchetti ha garantito la sua presenza.

Come testimonial dei tanti avversari incontrati nel corso di questi anni dalle squadre crocettine ci sarà Davide Pessina. A presentare l’evento i gemelli Giorgio e Paolo Viberti, affermati giornalisti ed ex cestisti del Don Bosco Crocetta. Tra le iniziative promosse per l’occasione anche un annullo filatelico in collaborazione con Poste Italiane. E poi una sorpresa finale, che proietterà il Basket Don Bosco Crocetta nel futuro (prossimo).

Per i 70 anni del Don Bosco Crocetta
una grande festa con ex giocatori, vip e giovani

Il Don Bosco Crocetta ha festeggiato i suoi 70 anni del suo mitico oratorio di Via Piazzi con moltissimi ex del passato, i rappresentanti delle istituzioni e i ragazzi e genitori del minibasket e della prima squadra. Passato, presente e futuro del basket all’Oratorio Salesiano della Crocetta si sono dati appuntamento in via Piazzi per celebrare i primi 70 anni di attività.
Per un paio di ore la scena se la sono presa tutta i più piccoli del Minibasket, coinvolti in giochi con e senza palla. Poi, dopo la sfilata di tutte le attuali formazioni crocettine, dalle assi del PalaBallin la Festa si è trasferita su quelle del Teatro dell’Oratorio.
A presentare l’evento celebrativo i gemelli Giorgio e Paolo Viberti, giornalisti ed ex cestisti del Don Bosco Crocetta. Il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, non ha voluto mancare, inviando un lungo messaggio augurale, così come il Presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, Gianni Petrucci, presente con un videoclip in cui ha ricordato ed elogiato il lungo percorso crocettino e salesiano.
A completare gli interventi istituzionali, è salito il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, il cui intervento ha spaziato dalla palla a spicchi alle Olimpiadi, con l’auspicio che la città possa tornare presto ad ospitarne un’altra edizione.
L’Assessore allo Sport della Regione, Giovanni Maria Ferraris, ha consegnato al Presidente dalla Crocetta, Roberto Romagnoli, una targa, a segno di riconoscenza per l’attività svolta con e per i giovani in tutti questi anni.
Quindi la parte rievocativa è entrata nel vivo con il ricordo di Valentino Ballin, per tutti lo ‘Zio’, il padre del basket salesiano alla Crocetta, e di Don Pietro Rota, che per molti anni ne ha supportato l’entusiasmo sul fronte salesiano.
A dare spessore e ad arricchire il bagaglio di emozioni nel lungo racconto sono stati coinvolti numerosi protagonisti: gli allenatori Enrico Delmastro, Bruno Boero,
Sandro Villani, Guido Tassone, Max Cibrario, i giocatori Gianni Garrone, Nanni Giordana, Guido Ercole, Roberto Rossetto, Carlo Caglieris e Piero Mandelli.
Gli ex atleti Ulisse Jacomuzzi e Renato Romagnoli hanno fatto da testimonial alle tante eccellenza che il percorso educativo crocettino e la proposta salesiana hanno elevato a ruoli e incarichi sociali di primissimo piano.
Sul palco a rappresentare i tanti avversari incontrati nel corso di questi anni dalle squadre crocettine è salito Davide Pessina.
Il coach della Nazionale Meo Sacchetti è intervenuto a sottolineare il ruolo formativo oltre che sportivo degli oratori: ‘Un patrimonio che purtroppo rispetto al passato è andato un po’ perso e che sarebbe d’auspicio recuperare, sull’esempio proprio della Crocetta’.
A Sacchetti e Pessina, come al Presidente Chiamparino, è stata consegnata una canotta crocettina a ricordo della splendida giornata.
Il racconto è proseguito con il ricordo dei 15 giocatori che, partiti dalla Crocetta, sono arrivati fino alla massima serie nazionale, culminato con il ritiro ufficiale della maglia numero 6, quella indossata in gioventù alla Crocetta da Charlie Caglieris: ‘Ho giocato in squadre blasonate e piazze importanti – Bologna, Varese, Treviso – , mai nessuno aveva pensato di ritirare il mio numero. È davvero una grande emozione. Qui ho lasciato il mio cuore – ga detto l’oro europeo di Nantes -, qui alla Crocetta ho trascorso con ogni probabilità gli anni più belli, questa è la Società che tra tutte sento più mia’.
Presenti tra gli altri il Presidente del Comitato Regionale Fip, Giampaolo Mastromarco, e tanti rappresentanti delle altre Società torinesi, tra cui l’Amministratore delegato di Auxilium, Massimo Feira, accompagnato dal Direttore operativo Ferencz Bartocci e dal Responsabile della gestione della Prima squadra Matteo Soragna, alla prima uscita ufficiale da quando sono approdati in gialloblu. In sala anche gli storici allenatori dell’Auxilium Gianni Asti e Federico Danna.

Il video celebrativo dei primi 70 anni del Basket Don Bosco Crocetta Torino

La testimonianza: Michele Reolon e l’esperienza di noviziato in Piemonte: “Felicità è saper ascoltare l’amore di Dio”

Cosa vuol dire oggi Don Bosco per i giovani? Ecco la testimonianza di Michele Reolon, 22 anni, di Belluno, novizio salesiano che a settembre di quest’anno farà la prima professione “a Dio piacendo” per diventare un salesiano di Don Bosco. Michele ha svolto un anno di discernimento, insieme ad altri 9 novizi e alle guide spirituali, a Monte Oliveto, a Pinerolo, sede del Noviziato dei Salesiani di Piemonte. All’Oratorio Salesiano San Luigi di Torino ha prestato servizio insieme ad altri 3 novizi, esperienza questa che gli è servita a rafforzare ancora di più la sua decisione di entrare nella congregazione salesiana, come racconta lo stesso:
Fin da piccolino avevo questo sogno “strano” di diventare sacerdote, poi ad un certo punto, iniziando le superiori, ho voluto, quasi dovuto seppellire questa chiamata, e tutto d’un tratto Dio è diventato un po’ un concorrente per la mia vita; mi stava molto stretto, come mi stava stretto questo sogno che avevo da piccolino. Ho cercato di cancellare tutto, di andare avanti, di riempire questo vuoto, che avevo d’improvviso creato io, con tantissime altre cose. Ma questo vuoto non andava via, e in cuor mio diventavo sempre più triste. Mi mancava qualcosa e non sapevo cosa fare della mia vita. Avevo amicizie, in mente una vita con un percorso tracciato, ma non ero veramente felice. Mi mancava qualcosa. Allora è stato in quel momento che ho avuto nostalgia di Dio. E in questa nostalgia Dio mi ha chiamato ancora più intensamente, rispetto a quando ero bambino. E al mio cuore, prima che alla mia mente ho sommessamente sussurrato: “voglio essere Tuo per sempre!”. E ci sto provando ad esserlo, giorno dopo giorno, anche grazie all’appoggio che mi stanno dando i miei familiari, difficilmente si riesce ad essere compresi in simili decisioni.
Adesso posso dire che mi sento davvero felice: in collina, sede del Noviziato, viviamo in semplicità, tra preghiere e studio, e la sera tutti a far festa insieme, in un clima gioviale e al contempo familiare. Sono felice anche perchè so che Dio è felice di me. Ed è da questa felicità che partirei per rispondere a chi come me si trova o si è trovato perso tra interrogativi, a cercare di riempire il vuoto esistenziale con tutto meno che con Dio: il consiglio che darei è, prima di tutto, trovare una guida spirituale che possa consigliare, ascoltare e accompagnare in questa scelta; poi lasciarsi rubare il cuore dai giovani, dai ragazzi: penso che il miglior discernimento per uno che si sente chiamato alla vita salesiana sia proprio il cortile, sudando, puzzando, donarsi pienamente ai giovani, soprattutto ai più poveri.
Il terzo consiglio che mi sento di dare è: lasciatevi voler bene da Dio, solo così pian piano potrete innamorarvi di Dio. È un sentimento concreto, che rende felici, davvero: anche se tanti di noi giovani non lo sanno, secondo me sotto sotto, è quella strada, quel sogno che è Dio per ciascuno di noi, che può dare una scossa nella nostra vita. Tante volte mi viene un magone dentro al cuore quando vedo tanti giovani che buttano purtroppo la loro vita in tante cose che non riempiono, come ho fatto io fino a qualche mese fa, seguendo tante altre cose che non mi hanno riempito, ma hanno solo coperto bisogni momentanei. Perchè Dio non è un avversario alla nostra felicità, Dio ama da pazzi noi giovani: bisogna per forza fargli spazio nella propria vita per essere davvero felici.

Oratori Estivi 2018

E’ tutto pronto per la partenza delle attività che popoleranno gli oratori allo scoccare dell’ultimo giorno di scuola. Una composita crew di animatori, salesiani ed educatori hanno realizzato un’offerta estiva variegata e flessibile per adattarsi alle esigenze di tutti, sempre con il cuore, lo stile e l’allegria di Don Bosco!

Così vi raccontiamo le diverse proposte delle Parrocchie, gli Oratori e le Scuole della nostra Ispettoria del Piemonte e Valle d’Aosta.

CASALE MONFERRATO

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CASTELNUOVO DB

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COLLE DON BOSCO

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San BENIGNO

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VIGLIANO BIELLESE

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Cuneo: la Sale Academy e lo spettacolo finale

Volge verso la conclusione il primo anno della “Sale Academy“, corsi di musica e teatro fatti dai giovani per i giovani strutturati all’interno della realtà oratoriana salesiana del don Bosco di Cuneo.

Ecco il racconto del percorso laboratoriale attraverso un’intervista di don Alberto Maria Goia, incaricato dell’oratorio, a Luca Binello, insegnante di batteria della Sale Academy.

Un oratorio senza musica è come un corpo senz’anima”.
Don Bosco.

Anche noi, come don Bosco, abbiamo provato a dar voce al talento dei nostri ragazzi: è iniziata la Sale Academy, una serie di laboratori musicali fatti dai giovani per i giovani! Lasciamo la parola a Luca Binello, maestro di batteria della Sale Academy.

Dopo il primo anno come giudichi l’esperienza? Un’impressione globale.
E’ stata un’esperienza positiva ed entusiasmante che ha contribuito alla crescita umana sia dei giovani che di tutti noi maestri. Non solo si è riusciti a trasmettere competenze artistiche ai ragazzi, ma si sono anche e soprattutto creati dei legami sinceri e spontanei che sono maturati di settimana in settimana. Tra le diverse aree (teatro, chitarra, tastiera, percussioni, e basso) sono transitati più di 30 giovani, non solo facenti parte dell’Oratorio, dunque credo che per essere il primo anno sia un bel segnale.

La soddisfazione più bella e gratificante in questo primo anno? La difficoltà più evidente?
Vedere i loro sorrisi e la loro soddisfazione al termine dello spettacolo. Sono ragazzi che si sono impegnati e sono riusciti ad imparare molto in un solo anno. Come ‘maestri’ siamo fieri di ogni ragazzo, perché sappiamo esattamente dove ognuno di loro si è messo in gioco, sfidando le proprie insicurezze. Ed è lì che si cresce veramente. La difficoltà più grossa invece credo riguardi maggiormente l’organizzazione dal momento che si basa solo sul volontariato: il riuscire ad incastrare le riunioni periodiche dovendo tener conto delle diverse esigenze di tutti.

Come ti è sembrata questa proposta inserita nel Carisma salesiano e nella conduzione dell’oratorio?
Credo che la dimensione associativa e non individuale sia una delle chiavi centrali della nostra proposta. La Sale Academy offre la possibilità di protagonismo a tutti quei ragazzi-e più grandi di sperimentarsi come maestri o responsabili nella gestione del progetto, contribuendo a diventare quei “buoni cristiani e onesti cittadini” come insegnava proprio Don Bosco. Infine la dimensione del gioco-divertimento è un’altra caratteristica tipica del carisma salesiano che sta alla base del nostro approccio all’insegnamento.

Come si è sostenuta questa attività? E quali proposte per il futuro?
Questa attività è potuta partire grazie al contributo della Fondazione CRC con il bando “giovani protagonisti”, e l’iscrizione da parte delle famiglie. La prospettiva è quella di crescere aumentando le aree artistiche (ad esempio canto e ballo), con la conseguente ricerca di altri maestri volontari. Anzi colgo l’occasione per rilanciare una possibile collaborazione con le scuole soprattutto in merito all’alternanza scuola-lavoro.

Chi canta, prega due volte. Chi balla, mille volte! Il Vangelo a passo di danza alla Sala Giovani DB

“Chi canta prega due volte”, diceva Sant’Agostino riferendosi alla musica e al canto che sono da sempre legati alla preghiera, affinchè si renda “gloria” a Dio e si aiuti il fedele ad entrare in dialogo con il Signore. A questo aspetto sarà dedicato l’incontro su “Danza, musica e Vangelo” tenuto da Cristina Viotti, direttrice di Artmedia Danza e fondatrice – nel 2013 – della compagnia di danza “evangelizzatrice” Adonai, che si svolgerà giovedì 14 giugno, alle ore 21, alla Sala Giovani DB, in via Ormea 4, a Torino.

Durante la serata la danzatrice si esibirà in un passo a due con Antonio Sisca, dando prova di cosa significa “danzare per Dio”, a cui seguirà la testimonianza della ballerina di cui diamo un’anticipazione:

Dal 2010 vivo la danza come lode a Dio, come mezzo, come veicolo per portare Gesù, per evangelizzare. Prima di allora vivevo una vita come tutte le altre mie colleghe, lavoravo in televisione come coreografa, ho avuto esperienze all’estero, insomma ero una danzatrice in carriera. Ho cominciato a fare danza da quando avevo 5 anni ma l’ho vissuta sempre in maniera diversa, con meno competitività: la danza, si sa, è un mondo spietato. Capisco solo adesso che quel talento deriva da Dio. Prima lo davo per scontato. Ad un certo punto ti senti come impazzire, metti in discussione tutto ciò che fino a quel momento era apparso come normale.

Poi chiarisci e capisci che l’unica cosa normale è quel cambiamento che ti dà forza, che è forte, che può succedere e che è bello. “Convento tutta la vita”, penso. E invece no. Gesù non vuole questo. È allora che decido di ritornare sui miei passi, alla danza, ma stavolta in maniera diversa. Gestivo una delle scuole più conosciute di Torino, Artmedia, che decido di reinterpretare come missione per Gesù. Della vecchia compagnia eravamo rimasti però solo in due, sono spariti tutti gli allievi, ecc, e allora penso di nuovo “non è questo che vuole Gesù”, l’amarezza è comprensibile quando sei in cerca e non trovi immediatamente le risposte. E invece no. Perchè poi le risposte arrivano, e Dio manda i giusti emissari.

Oggi danzo perché me lo chiede Lui, dedico la mia vita a lui perchè per me la danza è la mia vita. Gesù ci vuole felici, e io quando danzo lo sono: è una cosa che ho sempre fatto, di cui ho nutrito fin da piccola la passione, praticandola ho saputo intercettare il talento che Dio dona ad ognuno di noi. E poi, tutto cambia quando balli per Gesù, è tutta un’altra storia: non balli più per la sola volontà di mostrare il tuo talento, non sei ossessionata dalla perfezione della posizione del piede, della gamba. No. Continui comunque ad allenarti per dare sempre il meglio, ci mancherebbe. Perché – ed è opinione diffusa – fare le cose per Gesù non significa farle così, con leggerezza e superficialità. Anzi.

Però non senti più quella soffocante ansia da prestazione prima di uno spettacolo. Mantieni sempre la tua adrenalina, elevandola a Gesù: è con Lui che stai parlando mentre balli. Che ci sia il pubblico o meno, poco importa. L’importante è pregare intensamente ad ogni passo di danza. Perchè chi balla, prega mille volte.”

Di seguito pubblichiamo il video dell’esibizione di Cristina Viotti che si è tenuta lo scorso 24 Maggio, alla Basilica di Maria Ausiliatrice, in occasione della Festa di Maria Ausilitrice:

(Articolo tratto da DonBoscoSanSalvario.it)

Cuneo: XX° edizione della 24oredisport

Si è svolta, la XX° edizione della 24oredisport, la due giorni dedicata interamente a sport, festa e divertimento. L’evento, promosso dalla Pgsd Auxilium Cuneo, ha radunato presso l’oratorio salesiano don Bosco di Cuneo, migliaia di persone tra ragazzi, bambini e famiglie.

Edizione baciata dal sole con circa un migliaio gli atleti partecipanti e una moltitudine di persone che hanno preso parte alla manifestazione, riempiendo i cortili, gli spalti dei campi e gli spazi dell’opera salesiana. Ancora una volta, l’oratorio don Bosco si è confermato il teatro perfetto per ospitare un momento di divertimento e allegria, attraverso la festa e il gioco, con diverse generazioni e persone di ogni genere, una folla eterogenea pronta a condividere tutto in un clima di famiglia.

Il neo-incaricato dell’oratorio, Don Alberto Goia, ha definito la kermesse sportiva con una parola: “PASSIONE. La passione è quel sentimento, quell’emozione che ti spinge a camminare, correre, pedalare, per raggiungere un obiettivo al di là della fatica e degli sforzi che esso comporta. In qualche modo la passione proietta la mente e il cuore direttamente alla meta, al traguardo, ma con la piena consapevolezza che non sarà un’impresa facile“. La forza motrice della manifestazione, infatti, è alimentata dal lavoro incessante dei 150 volontari che, in forma gratuita e spontanea, hanno reso possibile e unico l’evento cuneese per ben oltre 24 ore consecutive, perchè “vivono la 24 ore con tanta passione, – ha assicurato Don Alberto – sanno bene cosa li aspetta, eppure vanno avanti e se la strada si fa in salita, cambiano rapporto ma non scendono dalla bici!“. 

L’appuntamento è per il prossimo Venerdì 14 Settembre 2018 quando ci sarà la presentazione del libro che racconta i venti anni della 24oredisport e l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria di solidarietà “L’Oratorio, una casa per tutti” che mette in palio una serie di trecento premi.

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Don Ángel Artime per le strade di San Salvario: le impressioni della gente

La Parrocchia Santi Pietro e Paolo di Torino ha realizzato un video-racconto con le impressioni di tutti coloro che si sono riversati per le strade del quartiere San Salvario e del Parco Valentino per rivolgere il proprio benvenuto e conoscere personalmente il Rettor Maggiore, Don Angel Artime. Ecco com’è andata:

Dalla fabbrica ai giochi: nonni ex Fiat e nipotini al Mirafiori Baby Park

Si segnala l’articolo pubblicato dal quotidiano online TorinoOggi.it circa il progetto, ispirato al film di Stefano Di Polito “Mirafiori Lunapark“, dell’Oratorio Agnelli di Torino, che sarà inaugurato Domenica 10 giugno 2018.

Dalla fabbrica ai giochi: nonni ex Fiat e nipotini al Mirafiori Baby Park

Un anziano e un bambino si tengono per mano. Poi il piccolo si stacca e corre verso uno scivolo, si arrampica, salta, gioca. E nel frattempo il nonno lo osserva, vedendo in lui il futuro, forse con un pizzico di nostalgia per quei sogni vissuti in gioventù, edificanti per il domani di chi lentamente diventerà uomo.

E’ tutto pronto per il taglio del nastro. Dopo l’annuncio lo scorso inverno, finalmente il Mirafiori Baby Park sarà inaugurato domenica 10 giugno all’Oratorio Agnelli dal parroco don Gianmarco Pernice con il regista cui tutto si è ispirato, Stefano Di Polito.

In occasione dell’ottantesimo anniversario dell’opera salesiana “Edoardo Agnelli”, è nato infatti il desiderio realizzare un’area giochi per bambini su richiesta di molte giovani famiglie che frequentano da tempo quegli spazi.

Il disegno è ispirato alla fabbrica, in onore dei tanti nonni che hanno lavorato per tutta la vita negli stabilimenti Fiat e che ora trascorrono i pomeriggi con i nipoti nei luoghi di Don Bosco.

Una vera missione, quella dell’oratorio: prendersi cura dei giovani, accompagnandoli nella crescita attraverso l’istruzione e il divertimento.

Se prima, infatti, le energie venivano spese soprattutto per gli allievi della scuola media e superiore, con la creazione di campi sportivi per partite e tornei, adesso si guarda ai bambini più piccoli, offrendo dei giochi speciali, adatti alla loro età.

Grazie alle generose offerte spontanee delle famiglie abbiamo messo da parte i soldi per realizzare l’opera in meno di un anno”, spiega il parroco, don Gianmarco Pernice. “I genitori e i nonni cercano sempre di più luoghi protetti e familiari grazie ai quali far crescere i propri figli e nipoti. Nel nostro cortile ci sono tutti, dai più piccoli ai più grandi, e i valori umani e cristiani passano di generazione in generazione. È una crescita comunitaria: il più grande aiuta il più piccolo e insieme si raggiungono gli obiettivi della vita. In questi giorni abbiamo già aperto l’area e moltissimi bimbi si sono cimentati in arrampicate, scivolate e storie fantasiose. I grandi rispettano l’area riservata, ma ogni tanto li vanno a trovare per giocare con loro”.

L’idea ha tratto ispirazione dal film Mirafiori Lunapark del regista torinese Stefano Di Polito, realizzato nel 2014, con la partecipazione di grandi attori quali Alessandro Haber, Antonio Catania e Giorgio Colangeli. Un’opera che, con sguardo nostalgico, affronta il passaggio dall’età industriale a quella post industriale, dipingendone i cambiamenti urbanistici e sociali.

È bellissimo che il desiderio nutrito dai protagonisti del film sia diventato realtà”, commenta Di Polito. “Lì sognavano di creare un luna park dentro la fabbrica abbandonata, oggi questo si manifesta in uno dei luoghi da me frequentato in gioventù, a ridosso dei quartieri operai. È un’opera che segna un importante passaggio generazionale e permette di tramandare la memoria del nostro passato. Mi sento molto onorato per essere stato coinvolto, e ringrazio i salesiani, la disponibilità degli abitanti di Mirafiori e Lingotto, e di tutti coloro che hanno creduto nel progetto”.

L’inaugurazione del Mirafiori Baby Park avverrà in concomitanza con l’apertura della stagione estiva dell’oratorio, dalle ore 16.30, in via Paolo Sarpi 117.

Gli operai Fiat – spiega Di Polito – per indicare il lavoro in fabbrica usavano l’espressione ‘la giostra’, che era un modo per esorcizzare la fatica con l’idea di divertimento. Per questo mi piace che sia un parco giochi a dare continuità a ciò che i nonni hanno costruito nella loro vita“.

 

2/06: tutti in passerella con “La Stoffa dell’amore” in Largo Saluzzo

“La Stoffa dell’amore”

Sabato 2 Giugno 2018
Largo Saluzzo

Sabato 2 Giugno, alle ore 22.30, in Largo Saluzzo, arriva un’iniziativa che strizza l’0cchio all’estate e alla movida giovanile che popola San Salvario: “La Stoffa dell’Amore”, una sfilata di moda, inserita nelle attività salesiane della Movida Spirituale, pensata e voluta da Don Mauro Mergola, parroco salesiano della Parrocchia SS. Pietro e Paolo, in collaborazione con l’associazione Turris Eburnea, realtà che da anni si sperimenta con audacia mediante l’utilizzo del linguaggio della moda e dell’eleganza, organizzando incontri pubblici rivolti a ragazzi e ragazze finalizzati alla creazione di un confronto originale e creativo intorno a tematiche come l’amore, la donna, il linguaggio del corpo e le relazioni tra i giovani. La Stoffa dell’Amore – spiega Don Mauro Mergola – sarà un evento importante di condivisione e di  divertimento che abbiamo organizzato come Parrocchia, insieme a Turris Eburnia, associazione che è nata proprio qui in San Salvario nel 1941, per volere di Don Michele Peyron, l’allora vice parroco alla Chiesa Sacro Cuore di Maria.”

Uno spettacolo di “moda controcorrente”, dunque, che intreccerà abiti da sogno, musica e intrattenimento. Qui ragazzi e ragazze potranno confrontarsi, alternando dialogo e gioco, infatti “durante la serata – continua don Mauro – i giovani dell’associazione sensibilizzeranno con delle testimonianze i coetanei della movida sul tema dell’amore, sulla sua scoperta, sul senso del pudore, sul rispetto di sé e dell’altro, attraverso la condivisione di un progetto di vita, in linea con il progetto di don Peyron. L’amore è una cosa bella, importante, che richiede capacità di progetto, responsabilità, custodia e dono di sé. Perché – conclude il parroco salesiano – il corpo non è un oggetto, ma espressione della persona inserita in un progetto più grande, quale quello della vocazione al matrimonio.”

L’iniziativa di moda si inserisce nell’ambito delle consuete attività della Movida Spirituale al sabato sera davanti alla Chiesa di Santi Pietro e Paolo in largo Saluzzo, momento che permette di accogliere molti giovani in uno dei luoghi di aggregazione privilegiati della vita notturna della città di Torino, attraverso incontri e colloqui affiancati da momenti di preghiera, opere di sensibilizzazione ed educazione civica e ambientale.

Maggiori Info su DonBoscoSanSalvario.it