Quaresima 2018: 5°settimana
Ecco i materiali per l’animazione della quinta settimana di Avvento.
VIDEO
Ecco i video per accompagnarci in questo periodo quaresimale di commento al Vangelo del giorno.
Il 3 e 4 Marzo 2018, nonostante le intemperie di questa primavera che tarda ad arrivare, i più audaci sono stati premiati con una due giorni dedicata all’apprendimento, all’espressione artistica e alla condivisione: Anima MGS 2018, il percorso per giovani dai 16 ai 25 anni volto a promuovere il protagonismo giovanile negli oratori, giunto alla seconda edizione con l’ingrediente principe della salesianità, l’Allegria.
22 laboratori e altrettanti professionisti per 219 giovani animatori in un percorso di sperimentazione nelle varie declinazioni dell’arte dell’animazione: dalla scenografia, al teatro, al montaggio video, dalla giocoleria all’equilibrismo, all’animazione da palco con balli e giochi di gruppi e tanto altro ancora per permettere ai ragazzi di acquisire maggiore competenza e un bagaglio di attività teso ad arricchire la propria esperienza e l’oratorio di provenienza. Per l’elenco completo dei laboratori, clicca qui.
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L’8 Febbraio 2018 si è tenuto a Valdocco, nella Basilica di Maria Ausiliatrice, il quarto dei sei incontri di “E Se La Fede avesse Ragione?” rivolti ai giovani, per donare un percorso personale autentico di fede a tutti coloro che vi partecipano.
“Un albero, tanti rami” è stato il tema portante dell’incontro condotto da Don Michele Roselli, che ha fotografato la Chiesa come un albero particolare, ovvero l’albero della Croce, che con i suoi rami, tutti i fratelli che fanno costantemente esperienza nella fede, abbraccia il mondo intero #nessunoescluso, appunto, come ricorda il tema pastorale dell’anno corrente. L’invito a tutti gli astanti è stato quello di coltivare un “noi” credente proteso verso un “tutti”, anche verso coloro che non sono credenti, al fine di essere in comunione con il mondo. Ecco il video dell’intero incontro. Buona Visione!
8 Marzo 2018 – “E fuori della Chiesa?”
3 Maggio 2018 – “Chiesa in uscita”
Orario e Struttura degli incontri:
ore 19,45 possibile cena al sacco; ore 20,45 ritrovo e accoglienza; ore 21,00 catechesi; ore 21,45 preghiera e confessioni; ore 22,30 conclusione
Si vogliono però coinvolgere il più possibile i giovani di tutto il mondo. Attraverso i social network anche coloro che non parteciperanno fisicamente alla Riunione presinodale, potranno unirsi a quanti si incontreranno a Roma. Tutti sono invitati a partecipare al racconto collettivo e a far sentire la propria voce, affinché i frutti della Riunione presinodale siano il più possibile espressione dell’intero mondo giovanile.
La Traccia di lavoro sarà il punto di riferimento per i lavori della Riunione presinodale. Essa va letta alla luce del Documento Preparatorio e della Lettera del Papa ai giovani, con i quali è in continuità.
Nella Traccia di lavoro è possibile individuare buona parte delle premesse che hanno motivato il progetto “15# (hashtag) per raccontarsi”. “La Chiesa vuole mettersi in ascolto della voce, della sensibilità, della fede e anche dei dubbi e delle critiche dei giovani – dobbiamo ascoltare i giovani.” (Papa Francesco, Catechesi del 4 ottobre 2017). Si cerca in questo modo di attuare al meglio l’obiettivo fissato nel punto 7 della Traccia di lavoro: “La pubblicazione di questa traccia contenente le domande che orienteranno i lavori della Riunione pre-sinodale vuole essere una forma di coinvolgimento di ciascun giovane e dei gruppi giovanili del mondo intero, affinché possano prepararsi per dare il loro contributo online durante la Riunione pre-sinodale”.
Alcuni giovani invitano gli altri giovani a partecipare all’evento. L’invito è rivolto a tutti: a chi appartiene in modo più o meno deciso alla Chiesa Cattolica, alle altre confessioni cristiane o ad altre religioni e a chi non crede in Dio. Il Sinodo riguarda tutti i giovani. Rispondendo all’invito, si prenderà parte al percorso che la Chiesa sta compiendo.
“Come possiamo far sentire la voce di tutti i giovani del mondo?
Come trasmettere le paure e le speranze, le ferite e i sogni di milioni di nostri coetanei?
Ogni frammento di vita, in ogni angolo del pianeta, ha diritto di entrare in quell’aula.
Aiutaci a portarlo attraverso la nostra voce:
#DilloAFrancesco.
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
PER LA QUARESIMA 2018
«Per il dilagare dell’iniquità, si raffredderà l’amore di molti» (Mt 24,12)
Cari fratelli e sorelle,
ancora una volta ci viene incontro la Pasqua del Signore! Per prepararci ad essa la Provvidenza di Dio ci offre ogni anno la Quaresima, «segno sacramentale della nostra conversione»,[1] che annuncia e realizza la possibilità di tornare al Signore con tutto il cuore e con tutta la vita.
Anche quest’anno, con il presente messaggio, desidero aiutare tutta la Chiesa a vivere con gioia e verità in questo tempo di grazia; e lo faccio lasciandomi ispirare da un’espressione di Gesù nel Vangelo di Matteo: «Per il dilagare dell’iniquità l’amore di molti si raffredderà» (24,12).
Questa frase si trova nel discorso che riguarda la fine dei tempi e che è ambientato a Gerusalemme, sul Monte degli Ulivi, proprio dove avrà inizio la passione del Signore. Rispondendo a una domanda dei discepoli, Gesù annuncia una grande tribolazione e descrive la situazione in cui potrebbe trovarsi la comunità dei credenti: di fronte ad eventi dolorosi, alcuni falsi profeti inganneranno molti, tanto da minacciare di spegnere nei cuori la carità che è il centro di tutto il Vangelo.
I falsi profeti
Ascoltiamo questo brano e chiediamoci: quali forme assumono i falsi profeti?
Essi sono come “incantatori di serpenti”, ossia approfittano delle emozioni umane per rendere schiave le persone e portarle dove vogliono loro. Quanti figli di Dio sono suggestionati dalle lusinghe del piacere di pochi istanti, che viene scambiato per felicità! Quanti uomini e donne vivono come incantati dall’illusione del denaro, che li rende in realtà schiavi del profitto o di interessi meschini! Quanti vivono pensando di bastare a sé stessi e cadono preda della solitudine!
Altri falsi profeti sono quei “ciarlatani” che offrono soluzioni semplici e immediate alle sofferenze, rimedi che si rivelano però completamente inefficaci: a quanti giovani è offerto il falso rimedio della droga, di relazioni “usa e getta”, di guadagni facili ma disonesti! Quanti ancora sono irretiti in una vita completamente virtuale, in cui i rapporti sembrano più semplici e veloci per rivelarsi poi drammaticamente privi di senso! Questi truffatori, che offrono cose senza valore, tolgono invece ciò che è più prezioso come la dignità, la libertà e la capacità di amare. E’ l’inganno della vanità, che ci porta a fare la figura dei pavoni… per cadere poi nel ridicolo; e dal ridicolo non si torna indietro. Non fa meraviglia: da sempre il demonio, che è «menzognero e padre della menzogna» (Gv 8,44), presenta il male come bene e il falso come vero, per confondere il cuore dell’uomo. Ognuno di noi, perciò, è chiamato a discernere nel suo cuore ed esaminare se è minacciato dalle menzogne di questi falsi profeti. Occorre imparare a non fermarsi a livello immediato, superficiale, ma riconoscere ciò che lascia dentro di noi un’impronta buona e più duratura, perché viene da Dio e vale veramente per il nostro bene.
Un cuore freddo
Dante Alighieri, nella sua descrizione dell’inferno, immagina il diavolo seduto su un trono di ghiaccio;[2] egli abita nel gelo dell’amore soffocato. Chiediamoci allora: come si raffredda in noi la carità? Quali sono i segnali che ci indicano che in noi l’amore rischia di spegnersi?
Ciò che spegne la carità è anzitutto l’avidità per il denaro, «radice di tutti i mali» (1 Tm 6,10); ad essa segue il rifiuto di Dio e dunque di trovare consolazione in Lui, preferendo la nostra desolazione al conforto della sua Parola e dei Sacramenti.[3] Tutto ciò si tramuta in violenza che si volge contro coloro che sono ritenuti una minaccia alle nostre “certezze”: il bambino non ancora nato, l’anziano malato, l’ospite di passaggio, lo straniero, ma anche il prossimo che non corrisponde alle nostre attese.
Anche il creato è testimone silenzioso di questo raffreddamento della carità: la terra è avvelenata da rifiuti gettati per incuria e interesse; i mari, anch’essi inquinati, devono purtroppo ricoprire i resti di tanti naufraghi delle migrazioni forzate; i cieli – che nel disegno di Dio cantano la sua gloria – sono solcati da macchine che fanno piovere strumenti di morte.
L’amore si raffredda anche nelle nostre comunità: nell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium ho cercato di descrivere i segni più evidenti di questa mancanza di amore. Essi sono: l’accidia egoista, il pessimismo sterile, la tentazione di isolarsi e di impegnarsi in continue guerre fratricide, la mentalità mondana che induce ad occuparsi solo di ciò che è apparente, riducendo in tal modo l’ardore missionario.[4]
Cosa fare?
Se vediamo nel nostro intimo e attorno a noi i segnali appena descritti, ecco che la Chiesa, nostra madre e maestra, assieme alla medicina, a volte amara, della verità, ci offre in questo tempo di Quaresima il dolce rimedio della preghiera, dell’elemosina e del digiuno.
Dedicando più tempo alla preghiera, permettiamo al nostro cuore di scoprire le menzogne segrete con le quali inganniamo noi stessi,[5] per cercare finalmente la consolazione in Dio. Egli è nostro Padre e vuole per noi la vita.
L’esercizio dell’elemosina ci libera dall’avidità e ci aiuta a scoprire che l’altro è mio fratello: ciò che ho non è mai solo mio. Come vorrei che l’elemosina si tramutasse per tutti in un vero e proprio stile di vita! Come vorrei che, in quanto cristiani, seguissimo l’esempio degli Apostoli e vedessimo nella possibilità di condividere con gli altri i nostri beni una testimonianza concreta della comunione che viviamo nella Chiesa. A questo proposito faccio mia l’esortazione di san Paolo, quando invitava i Corinti alla colletta per la comunità di Gerusalemme: «Si tratta di cosa vantaggiosa per voi» (2 Cor 8,10). Questo vale in modo speciale nella Quaresima, durante la quale molti organismi raccolgono collette a favore di Chiese e popolazioni in difficoltà. Ma come vorrei che anche nei nostri rapporti quotidiani, davanti a ogni fratello che ci chiede un aiuto, noi pensassimo che lì c’è un appello della divina Provvidenza: ogni elemosina è un’occasione per prendere parte alla Provvidenza di Dio verso i suoi figli; e se Egli oggi si serve di me per aiutare un fratello, come domani non provvederà anche alle mie necessità, Lui che non si lascia vincere in generosità?[6]
Il digiuno, infine, toglie forza alla nostra violenza, ci disarma, e costituisce un’importante occasione di crescita. Da una parte, ci permette di sperimentare ciò che provano quanti mancano anche dello stretto necessario e conoscono i morsi quotidiani dalla fame; dall’altra, esprime la condizione del nostro spirito, affamato di bontà e assetato della vita di Dio. Il digiuno ci sveglia, ci fa più attenti a Dio e al prossimo, ridesta la volontà di obbedire a Dio che, solo, sazia la nostra fame.
Vorrei che la mia voce giungesse al di là dei confini della Chiesa Cattolica, per raggiungere tutti voi, uomini e donne di buona volontà, aperti all’ascolto di Dio. Se come noi siete afflitti dal dilagare dell’iniquità nel mondo, se vi preoccupa il gelo che paralizza i cuori e le azioni, se vedete venire meno il senso di comune umanità, unitevi a noi per invocare insieme Dio, per digiunare insieme e insieme a noi donare quanto potete per aiutare i fratelli!
Il fuoco della Pasqua
Invito soprattutto i membri della Chiesa a intraprendere con zelo il cammino della Quaresima, sorretti dall’elemosina, dal digiuno e dalla preghiera. Se a volte la carità sembra spegnersi in tanti cuori, essa non lo è nel cuore di Dio! Egli ci dona sempre nuove occasioni affinché possiamo ricominciare ad amare.
Una occasione propizia sarà anche quest’anno l’iniziativa “24 ore per il Signore”, che invita a celebrare il Sacramento della Riconciliazione in un contesto di adorazione eucaristica. Nel 2018 essa si svolgerà venerdì 9 e sabato 10 marzo, ispirandosi alle parole del Salmo 130,4: «Presso di te è il perdono». In ogni diocesi, almeno una chiesa rimarrà aperta per 24 ore consecutive, offrendo la possibilità della preghiera di adorazione e della Confessione sacramentale.
Nella notte di Pasqua rivivremo il suggestivo rito dell’accensione del cero pasquale: attinta dal “fuoco nuovo”, la luce a poco a poco scaccerà il buio e rischiarerà l’assemblea liturgica. «La luce del Cristo che risorge glorioso disperda le tenebre del cuore e dello spirito»,[7] affinché tutti possiamo rivivere l’esperienza dei discepoli di Emmaus: ascoltare la parola del Signore e nutrirci del Pane eucaristico consentirà al nostro cuore di tornare ad ardere di fede, speranza e carità.
Vi benedico di cuore e prego per voi. Non dimenticatevi di pregare per me.
Dal Vaticano, 1 novembre 2017
Solennità di Tutti i Santi
[1] Messale Romano, I Dom. di Quaresima, Orazione Colletta.
[2] «Lo ’mperador del doloroso regno / da mezzo ’l petto uscia fuor de la ghiaccia» (Inferno XXXIV, 28-29).
[3] «E’ curioso, ma tante volte abbiamo paura della consolazione, di essere consolati. Anzi, ci sentiamo più sicuri nella tristezza e nella desolazione. Sapete perché? Perché nella tristezza ci sentiamo quasi protagonisti. Invece nella consolazione è lo Spirito Santo il protagonista» (Angelus, 7 dicembre 2014).
[4] Nn. 76-109.
[5] Cfr Benedetto XVI, Lett. Enc. Spe salvi, 33.
[6] Cfr Pio XII, Lett. Enc. Fidei donum, III.
[7] Messale Romano, Veglia Pasquale, Lucernario.
Riparte il progetto “L’arte di animare. Animare l’arte” realizzato dalla Pastorale Giovanile Piemonte e della Valle d’Aosta con il sostegno della Fondazione Agnelli: un percorso creativo in cui i giovani trovano uno spazio artistico e di animazione gestito da professionisti con cui fare esperienze di crescita personale e professionalizzante.
Un progetto per promuovere il protagonismo dei giovani negli oratori attraverso l’arte dell’animazione. Animare l’arte diventa una sfida essenziale per promuovere cultura e rendere le giovani generazioni più presenti, partecipi, in grado di esprimersi, di raccontarsi, di essere parte di nuove narrazioni culturali.
Per giovani dai 16 ai 25 anni
Sul sito potrete reperire tutte le informazioni, scaricare il materiale, visualizzare foto e video degli eventi, conoscere i formatori, avere specifiche sui laboratori ….
I laboratori saranno a numero chiuso con un massimo di 15/20 persone
Fare riferimento al
RESPONSABILE DEL PROPRIO CENTRO
Ci si potrà iscrivere solo ed esclusivamente su questa piattaforma.
Le iscrizioni sono a carico dell’incaricato/a, i dati devono essere completi.
Si potranno scegliere fino a tre laboratori dando un ordine di preferenza.
Le iscrizioni ai laboratori SPECIALE SPETTACOLO si possono realizzare solo mandando una mail con i nominativi a stefano.mondin@31gennaio.net
Un caleidoscopio di attività: scopri il laboratorio che fa per te
Max – 15 / Requirement: No
Conduce:
Francesca Squadrito (Balli)
Federico Provaggi (Palloncini)
Nadia Cretier (Truccabimbi)
DESCRIZIONE
Un percorso multidisciplinare per chi vuole imparare 3 tecniche circensi per poi utilizzarle nei propri oratori nelle feste, animazioni …
Max – 15/ Requirement: No
Conduce:
Stefano Ricca (Trampoli)
Nadia Cretier (Palloncini)
Stefano Ricca (Diablo)
DESCRIZIONE
Un percorso multidisciplinare per chi vuole imparare 3 tecniche per poi utilizzarle nei propri oratori nelle feste, animazioni, …
Max – 20 / Requirement: No
Conduce:
Gigi Cotichella (Animagiovane)
DESCRIZIONE
Gli animatori da palco sono quelle persone capaci di muovere emozioni. Per
questo motivo sanno usare la propria voce, i propri gesti, il proprio corpo tramite sketch,
balli di gruppo e giochi di animazione, per far divertire ed emozionare gruppi da 20
a…centinaia di persone!
Max – 20 / Requirement: No
Conduce:
Michele Gentile (Animando)
DESCRIZIONE
Il percorso viene eseguito applicando le tecniche d’improvvisazione teatrale e della comicoterapia.
Attraverso esercizi specifici si arriva ad acquisire maggiore capacità di attenzione,
ascolto, fiducia cioè tutti quegli elementi fondamentali per la creazione di un gruppo.
Ci sarà anche un momento di confronto con le proprie emozioni attraverso degli esercizi che con l’aiuto della musica portano in maniera dolce il rilascio emozionale.
Max – 15 / Requirement: Yes
Conduce:
Marta Zotti (Animagiovane)
DESCRIZIONE
Laboratorio per chi ha già sperimentato il teatro grazie alla partecipazione a
laboratori, spettacoli, compagnie. Durante gli incontri verranno affrontati i diversi ambiti in
cui la finzione si struttura con un approfondimento e un livello di difficoltà graduale degli
esercizi proposti. Si lavorerà sul corpo (presenza scenica), sulla voce (espressione), sul
palco (spazio scenico e movimento), sull’interazione teatrale (interpretazione e
improvvisazione), sul personaggio.
Max – 15 / Requirement: No
Conduce:
Riccardo Rudiero (AnimaGiovane)
DESCRIZIONE
Arredare un spazio educativo non è un’impresa scontata: tra elementi
scenografici strabilianti permanenti e provvisori, bisogna sapere come lavorare con
materiali semplici e di riciclo, da utilizzare per fare in modo che ogni spazio comunichi il
suo senso e il “bello di essere oratorio”.
Max – 20 / Requirement: No
Conduce:
Carlo Cusanno (Animagiovane)
DESCRIZIONE
Modalità ed espedienti per entrare in contatto in momenti informali, dal
cortile alla strada. Alcune tecniche basilari del circo, della clownerie e della manipolazione
di palloncini verranno prese in prestito per capire in che modo utilizzarle come scintille per
accendere il fuoco educativo della relazione con i ragazzi animati.
Max – 40 / Requirement: No
Conduce:
don Claudio Ghione
DESCRIZIONE
Laboratorio per chi ha una passione per il canto e che desidera avere il suo primo approccio con l’arte canora. Si lavorerà sugli elementi fondamentali dell’espressione della propria vocalità, del rispetto della coralità e dell’armonia collettiva, della selezione musicale adeguata al contesto dell’esibizione musicale (liturgia, evento, festa …)
Max – 15 / Requirement: No
Conduce: Paola Nalotto Animagiovane
DESCRIZIONE
Un laboratorio per scoprire tutti i segreti del coordinamento.
Dall’organizzazione al lancio di un’attivazione, di una giornata o di un intero oratorio estivo,
ecco un insieme di tecniche e strumenti per capire come affrontare e svolgere al meglio un
tema, che sia all’aperto, al chiuso, con piccoli gruppi o con gruppi enormi! Si lavorerà sulle
dinamiche di gruppo e sulla gestione di equipe di animatori, cercando di capire come
valorizzare l’incontro e lo scambio in chiave educativa.
Max – 25 / Requirement: No
Conduce:
Egidio Carlomagno (Animando)
DESCRIZIONE
Laboratorio per chi desidera approfondire la conoscenza di strumenti teorici e pratici per l’ideazione, l’organizzazione, la gestione e la promozione dell’evento di “festa”. La metodologia adottata nell’ambito di questo laboratorio ludico-didattico, si fonda sul coinvolgimento diretto dei partecipanti attraverso l’animazione vista a 360°. Si approfondirà la figura dell’animatore delineando la figura come tecnico del divertimento… educativo!
Max – 20 / Requirement: No
Conduce:
Enrico Giacometto (Animando)
DESCRIZIONE
La giocoleria offre una serie di sfide. Si può già considerare una sfida tirare un oggetto da una mano all’altra seguendo uno schema specifico. Una volta che sai giocolare con un attrezzo, puoi già farlo con due; e quando ne sai usare due, puoi già tirarne tre. La giocoleria è una forma di svago fisicamente e mentalmente rilassante che può aiutarti a scoprire e ad educare la tua coordinazione innata. Un’altra caratteristica della giocoleria è la sua natura ritmica, quasi musicale. Può essere rilassante tanto quanto suonare uno strumento o ascoltare della buona musica. Per molte persone la giocoleria è una forma di meditazione, di integrazione della mente con il corpo e con lo spirito.
Max – 30 / Requirement: No
Conduce:
Diego Cravero (Animando)
DESCRIZIONE
Riconoscere l’importanza del gioco come strumento educativo; definire il tempo del gioco: come momento della giornata, la durata, programmare le modalità di gioco:gioco libero/gioco guidato, gioco organizzato per piccoli/grandi gruppi, gioco individuale, gioco organizzato per gruppi omogenei/eterogenei, gioco come aggregazione libera o prestabilita individuare materiali stimolanti per favorire: l’apprendimento, la creatività, la relazione
Si analizzerà la CLASSIFICAZIONE GIOCHI per tipologia:
gioco senza squadre | gioco a due squadre | grande gioco | gioco a più squadre | gioco a coppie | staffetta | gioco ad eliminazione | gioco a punteggio | gioco di movimento | gioco da cerchio | gioco scherzo | gioco sport
Ci si concentrerà su cosa rende efficace un grande gioco
break | conoscenza | cooperazione | coesione/gruppo | attenzione/concentrazione |
abilità motoria | abilità linguistica
Max – 20 / Requirement: No
Conduce:
Davide Allena (Animando)
DESCRIZIONE
Come stupire magicamente amici, gruppi, platee, con semplici oggetti di uso comune.
Imparare la tecnica dell’animazione magica attraverso giochi di magia che possano coinvolgere e stupire gruppi o solo semplicemente intrattenere un gruppo di amici utilizzando anche oggetti di uso comune!
Max – 15 / Requirement: No
Conduce:
Igor Pedaci (Onoff)
DESCRIZIONE
Sperimentare l’organizzazione del “dietro le quinte” di uno spettacolo/evento: palchi, luci, service …
Questo laboratorio sfocia nei tirocini e nelle borse di studio messe a disposizione dal progetto.
Destinato a ragazzi che si lascino affascinare dalle questioni tecniche dell’allestimento di uno spettacolo anche se non hanno competenze in merito.
Max – 20 / Requirement: No
Conduce:
Federica Massagrande (Animagiovane)
DESCRIZIONE
Un laboratorio pratico per dare spunti, suggerimenti, tecniche e strumenti per
fare animazione con i gruppi di ragazzi nell’età della scuola media. Si lavorerà sulla
comunicazione efficace con questa fascia d’età, sui linguaggi che possono essere presi in
prestito dal mondo social e web, sulla dimensione del gioco di squadra e di società legata
alla competizione sana e alla collaborazione, elementi fondamentali per lavorare sul
gruppo e per, di conseguenza, arrivare al cuore di ogni ragazzo.
Max – 20 / Requirement: No
Conduce:
Francesca Squadrito (Animando)
DESCRIZIONE
saper comunicare e coinvolgere attraverso il corpo, la voce e la musica.
OBIETTIVI
fornire gli strumenti necessari alla scelta di musiche e canzoni destinate sia al semplice sottofondo musicale sia all’attività di baby dance vera e propria;
-insegnare i passi codificati per le principali e più richieste musiche di animazione, spaziando tra repertori adatti a bambini, ragazzi e adulti;
-insegnare il corretto tono e l’uso della voce necessari a garantire la partecipazione e l’attenzione dei gruppi durante l’animazione musicale;
-insegnare un corretto movimento del corpo e, più precisamente, una prestanza fisica adatta non solo durante il ballo ma anche per tutta la durata dell’animazione;
-fornire la codifica, in termini di passi, di giochi musicali adatti ad essere sfruttati in ambienti grandi e in eventi con numerose persone.
Max – 20 / Requirement: No
Conduce:
Arturo Turina
DESCRIZIONE
Max – 20 / Requirement: No
Conduce:
Ufficio Comunicazione Pastorale Giovanile
DESCRIZIONE
Il corso è incentrato sull’utilizzo della Grafica e dell’Immagine come strumenti di animazione.
Per partecipare sono richiesti:
formazione informatica (grado medio)
disponibilità di laptop (da portare durante le sessioni di laboratorio)
Max – 20 / Requirement: No
Conduce:
Ufficio Comunicazione Pastorale Giovanile
DESCRIZIONE
Il corso si propone di fornire gli strumenti per la composizione di prodotti video, da utilizzare nell’animazione, e per la realizzazione di dirette streaming online.
Max – 20 / Requirement: No
Conduce:
Mattia Bidoli (Animando)
DESCRIZIONE
Una piazza, una strada, un oratorio, che si trasformano in un palcoscenico sotto la luce del sole o il chiarore delle stelle, i passanti si fanno pubblico: questa è la ricetta della street magic.
Quando il sipario si apre dalla valigia escono fuori oggetti, ricordi di luoghi lontani per creare una storia, un viaggio, uno spettacolo dove non ci sono spettatori, ma solo partecipanti.
Uno spettacolo fatto da giovani con professionisti del settore
SCATTA, SEGUI E CONDIVIDI!
@animamgs
@pgvaldocco
#animarte
Un percorso creativo in cui i giovani troveranno uno spazio artistico e di animazione gestito da professionisti con cui fare esperienze di crescita personale e professionalizzante. Tutti i laboratori avranno un doppio asse: la formazione diretta dei corsisti, con una didattica partecipativa, che li abilitasse a divenire, a loro volta, animatori dell’esperienza realizzata e portatori di nuove competenze acquisite. Per non disperdere le energie progettuali e rendere sostenibile un itinerario formativo che restituisce competenze e conoscenze ai contesti di provenienza dei giovani.
L’ 80,3 % dei partecipanti al corso di formazione svolge servizio di volontariato. Migliaia le ore di volontariato dedicate annualmente ai propri centri, ma non solo. Diverse azioni svolte anche all’esterno in ambito socio-educativo/sanitario. Un presidio di giovani che hanno compreso cosa vuol dire donare “sul campo” . Grazie alla dinamica della restituzione e della solidarietà questo processo continua ad alimentarsi.
I centri aggregativi devono ragionare sul coinvolgimento dei giovani in percorsi culturali accessibili a tutti, progettati in modo che la bellezza della cultura e dell’arte possano essere apprezzate, partecipate e prodotte. Inoltre, i giovani dichiarano che preferiscono partecipare ad un evento culturale con gli amici; la dimensione collettiva della fruizione culturale non è trascurabile.
I ragazzi descrivono l’animazione come divertimento e crescita, relazioni, stile salesiano, servizio e dono, partecipazione, soffio di vita. Non hanno timore di parlare di gioia, di restituzione e di appartenenza, di occasioni di crescita, di legami e di partecipazione. Il potenziale formativo dell’animazione è elevato, a livello personale e comunitario, e può promuovere il protagonismo giovanile e lo sviluppo di contesti inclusivi attraverso linguaggi molteplici.