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Alternanza Scuola-Lavoro CNOS-FAP di Saluzzo: conclusa la sperimentazione FIxo

Venerdì 14 giugno, presso il CNOS-FAP di Saluzzo, si sono conclusi gli esami di qualifica per il corso di “Operatore della Trasformazione Agroalimentare“, il corso professionale che tre anni fa diede avvio alla sperimentazione FIxO del sistema di Alternanza Scuola-Lavoro.

Il percorso era stato infatti presentato il 2 maggio del 2016 alla presenza dei Sindaci di Saluzzo e di Savigliano (Mauro Calderoni e Claudio Cussa) e dell’amministratore delegato Massimo Albertengo dell’impresa Albertengo S.p.a. Il CFP di Saluzzo è stato l’unico ad attuare in Piemonte la sperimentazione del sistema duale nell’ambito delle trasformazioni agroalimentari per l’indirizzo panetteria e pasticceria.

Questo tipo di formazione vede le agenzie formative e i datori di lavoro fianco a fianco nel processo formativo. In questi tre anni alcuni allievi si sono inseriti in azienda usufruendo di un contratto di apprendistato di primo livello che consente di far coesistere lo stato di studente e di lavoratore.

Alcuni dei qualificati hanno deciso poi di proseguire gli studi, intraprendendo il Diploma Professionale di Tecnico della Trasformazione Agroalimentare presso il CNOS-FAP di Savigliano e coloro che avevano in essere il contratto di lavoro lo estenderanno anche il prossimo anno, continuando la loro formazione di scuola-lavoro. Ai ragazzi qualificati va riconosciuto l’impegno nel percorso di studi e nella formazione ricevuta in azienda.

Paolo Trucco Progettista e referente Marketing Cnos Saluzzo

Premio “Storie di alternanza”: vince l’Istituto San Lorenzo di Novara

Dare visibilità ai progetti di alternanza scuola-lavoro attraverso un video: questo l’obiettivo del Premio “Storie di alternanza“, iniziativa promossa dal sistema camerale a cui ha aderito la Camera di Commercio di Novara.

A vincere la fase provinciale della sessione I semestre 2019 sono stati il Liceo scientifico salesiano San Lorenzo, che si è aggiudicato il primo posto con il progetto Istituto Salesiano San Lorenzo Novara.

La premiazione si è svolta mercoledì 29 maggio, presso la Camera di Commercio di Novara. Ad aprire l’evento, il presidente dell’Ente camerale Maurizio Comoli:

“La revisione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, rinominati percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento e ridotti in termini di impegno orario, rende ancor più necessaria una progettazione mirata e condivisa tra impresa e scuola. Le aziende hanno bisogno di figure professionali in grado di rispondere ai loro reali fabbisogni occupazionali – ha sottolineato Comoli – Per questo, oltre a valorizzare le esperienze scolastiche meritevoli, la Camera di Commercio ha messo a disposizione delle imprese provinciali che nel 2019 hanno attivato o attiveranno percorsi di orientamento ben 120mila euro, una quota significativa di risorse che si aggiunge ai 240mila euro già stanziati nelle due precedenti edizioni del bando di contributo”.

L’incontro è entrato nel vivo con la proiezione dei video vincitori e la consegna degli attestati: ciascun progetto si è aggiudicato un premio in denaro, pari a 750 euro per il primo classificato e a 500 euro per il secondo. Hanno quindi preso la parola, in qualità di componenti della Commissione provinciale di valutazione, Gabriella Colla dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte – ambito territoriale Novara e Chiara Morelli dell’Università del Piemonte Orientale, le quali hanno ricordato l’importanza per gli studenti di potersi confrontare con il mondo del lavoro già durante il percorso scolastico e di mettersi in gioco per valorizzare le proprie esperienze.

È seguito l’intervento della Digital Promoter Alessandra Krengli, che ha fornito ai ragazzi alcuni consigli pratici sulla creazione del proprio personal branding attraverso l’uso consapevole dei social.

L’articolo al riguardo è presente anche su La Stampa nella sezione dedicata a Novara.

Cumiana – A Malta per l’inglese!

Si riporta l’articolo proveniente da donboscocumiana.it riguardo al soggiorno a Malta, dei ragazzi frequentanti la seconda media, presso il Savio College di Dingli per un corso di potenziamento della lingua inglese.

Anche quest’anno alcuni ragazzi di seconda media sono stati ospiti del Savio College di Dingli, a Malta, per un corso di potenziamento della lingua inglese. La mattina gli studenti hanno partecipato alle lezioni con insegnanti madrelingua e nel pomeriggio hanno alternato momenti di svago a visite guidate alla scoperta della storia dell’isola. Il soggiorno è stato un’esperienza di crescita formativa e culturale che ci proponiamo di ripetere in futuro.

Don Bosco Châtillon: Giornata di alternanza scuola-lavoro

In data 11 aprile 2019, l’Istituto Professionale Don Bosco di Châtillon ha partecipato alla Giornata dell’alternanza scuola-lavoro presso la cittadella dei giovani ad Aosta. In occasione di questa iniziativa sono stati presentati vari progetti realizzati dagli studenti durante i periodi di alternanza scuola-lavoro nel corso degli anni. I progetti esposti riguardano sia l’ambito della meccanica sia quello della falegnameria. Per il settore meccanico sono stati presentati i prototipi della sedia-scala, della base di ricarica e un prototipo di mini moto a scoppio. Per il settore della lavorazione artigianale del legno le creazioni presentate sono state: il coppa-pan, la specchiera, l’appendiabiti, la panca e la culla-scrivania.
Nell’arco della mattinata è stata molto gradita la visita dell’assessore regionale all’Istruzione, Università, Ricerca e Politiche giovanili, Chantal Certan. Oltre all’esposizione durante tutta la giornata, nel salone conferenze della cittadella dei giovani di Aosta, vi è stato un susseguirsi di presentazioni di progetti svolti dalle varie scuole secondarie di secondo grado.

E’ quindi stato un’opportunità di confronto per gli alunni dell’Istituto Professionale Don Bosco con gli alunni delle altre scuole della Regione Valle d’Aosta, nel settore dell’alternanza scuola-lavoro.

Alternanza scuola lavoro al San Luigi: È possibile imparare insegnando?

A fine novembre 2018 è partito un corso di italiano gestito da un gruppo di ragazzi del liceo scientifico statale “Galileo Ferraris” di Torino, sotto la forma del progetto “alternanza scuola-lavoro”.

Il progetto prevede che i giovani del liceo si mettano a disposizione al fine di insegnare attraverso dialoghi, giochi ed altre attività la lingua italiana a dei ragazzi che frequentano l’oratorio San Luigi di Torino, oratorio voluto e fondato da Don Bosco nel 1847.

Spesso i ragazzi che hanno bisogno di imparare la lingua italiana provengano da altre nazioni. Gli “allievi” di questa curiosa classe sono per lo più giovani ospiti di un centro d’accoglienza per minori stranieri non accompagnati con sede in una delle aree dell’oratorio San Luigi e alcuni ragazzi che vivono il progetto educativa di strada attraverso Spazio Anch’Io che si trova all’interno del parco Valentino di Torino.

Molto belle sono le parole usate da alcuni dei ragazzi del liceo che conducono questo progetto:

È possibile imparare insegnando?

Assolutamente sì! Questa esperienza ne offre la prova.

Si tratta di uno scambio: io offro possibilità di esprimersi e di realizzarsi in maniera migliore; allo stesso tempo ricevo il potere di capire e un ripasso sull’empatia. I ruoli delle due parti sono assolutamente intercambiabili, non si è insegnanti e non si è allievi, ma si è persone desiderose di progredire nella propria vita.

L’espressione “alternanza scuola-lavoro” viene spesso associata, e ahimè non senza motivo, a inutilità e perdita di tempo. L’esperienza con i ragazzi salva l’alternanza dalla condanna, poiché di inutilità e perdita di tempo proprio non si può parlare. Il mio ovvio consiglio è quindi, di buttarsi in questo percorso di scambio di nozioni, idee e pensieri, per riuscire a capire e riflettere in modo migliore.”

All’inizio pensavo di poter essere utile a qualcuno, di poter utilizzare ciò che avevo imparato in anni di studio per aiutare chi ne avesse avuto bisogno, imparando una lingua difficile come la nostra.

Ma ciò che facciamo non è semplicemente insegnare le regole di grammatica come maestri o professori, ma instaurare un rapporto tra noi e i ragazzi che abbiamo la fortuna di conoscere.

Così ci troviamo difronte a persone ben disposte, ottimiste e con tanta voglia di imparare quello che sta a fondamento del nostro paese: l’italiano. Nel frattempo, possiamo conoscere qualcosa in più riguardo a culture molto lontane dalla nostra, raccontate da ragazzi che in quel paese hanno vissuto per anni.

Certamente è una grande risorsa ed opportunità per i ragazzi che beneficiano del prezioso lavoro dei loro compagni liceali:

Per me è utile venire qui perché mi preparo all’esame di terza media assieme ai miei amici.

Ho scoperto che potevo venire a questo corso il venerdì pomeriggio perché me lo ha detto il mio professore.

Vengo qui da poco e mi trovo bene.

Mi trovo bene perché mi diverto è utile ed è una grande opportunità.” Con poche ma semplici parole ci dice Muslum arrivato da poco in Italia dopo un lungo e duro viaggio dall’Iraq.

Il progetto prevede che siano i giovani che si occupino dei giovani stessi, così come voleva Don Bosco.

“Con i giovani sono urgenti percorsi personalizzabili” – Don Claudio Belfiore, Agnelli.

Si segnala l’articolo di Federico Biggio della redazione La Voce e il Tempo, nel quale ha intervistato il nuovo direttore dell’istituto Edoardo Agnelli di Torino, Don Claudio Belfiore, toccando l’annosa tematica del lavoro giovanile, che l’istituto ha sempre posto al centro del suo sistema, cercando di trovare una chiave per declinarlo nell’azione educativa.

 

Visita il sito dell’Istituto Edoardo Agnelli

Don Belfiore all’Agnelli:«con i giovani sono urgenti percorsi ‘personalizzabili’»

Arrivato da Roma, dopo aver ricoperto per dieci anni il ruolo di presidente del Centro nazionale Opere salesiane (Cnos), coordinatore nazionale della Pastorale giovanile per i Salesiani d’Italia e segretario della Conferenza delle Ispettorie Salesiane d’Italia (Cisi), don Claudio Belfiore è il nuovo direttore della Casa salesiana Edoardo Agnelli, nominato lo scorso giugno. L’intera comunità, accanto al parroco di San Giovanni Bosco don Gianmarco Pernice, si sta preparando alla festa di avvio del nuovo anno oratoriano in programma domenica 7 ottobre, e ad accogliere ufficialmente il nuovo direttore: «io e don Claudio siamo legati da una lunga amicizia», racconta don Pernice, «ci siamo conosciuti a Cuneo, durante il mio noviziato quando lui era direttore dell’Opera salesiana. Come comunità siamo entusiasti per l’inizio di questo nuovo cammino sotto la sua guida».Abbiamo incontrato il nuovo direttore don Belfiore per riflettere sulle sfide educative che oggi coinvolgono la comunità nel quartiere Mirafiori.

 

Don Claudio, lei è nato a Nichelino, ma lasciò la Provincia di Torino diciotto anni fa. Che cosa significa per un salesiano tornare a Torino?

È una bella sfida, e dico bella perché tornare – da direttore di un’Opera salesiana – significa partecipare ai cambiamenti in corso che caratterizzano la città tutta. Torino oggi è un’altra Torino rispetto a vent’ anni fa, maturata socialmente grazie al turismo ed evoluta dal punto di vista urbanistico, lavorativo, culturale. È una realtà ricca di giovani molto diversi tra loro e di famiglie giovani eterogenee, per cui è fondamentale pensare percorsi differenziati ma che favoriscano l’incontro e l’integrazione tra tutti. E poi tornare a Torino è sempre come ripartire dalle radici del carisma salesiano: qui ci sono i luoghi di don Bosco dove è nato il celebre «sistema preventivo».

In una Torino postindustriale dove la disoccupazione giovanile sfiora ancora il 40%, dove non si attenua il fenomeno dei «neet», giovani che né studiano né lavorano, quali sono le sfide educative che interpellano la comunità salesiana dell’Agnelli?

Sicuramente incontrare i singoli giovani del nostro quartiere e cercare di comprendere quali siano i loro bisogni, al di là delle etichette.
È importante tracciare percorsi «personalizzabili» che puntino tutti alla valorizzazione dei carismi di ciascuno. L’oratorio e la parrocchia sono di grande aiuto: qui all’ Agnelli, ad esempio, ci sono i percorsi di formazione professionale, c’è il progetto «Dalla strada alla scuola passando per il cortile», strutturato in rete con i servizi sociali, la cooperativa Et e l’Educativa di strada del territorio per favorire il riavvicinamento dei ragazzi dai 15 ai 25 anni a percorsi formativi e professionali, e ancora l’ Housing sociale, un progetto di accoglienza residenziale che fa vivere fianco a fianco universitari e giovani italiani e stranieri.

L’opera dell’Agnelli ha sempre posto al centro del suo sistema il tema del lavoro: come può essere declinato nell’azione educativa a partire dagli anni della formazione?

Il tema del lavoro è centrale per il carisma salesiano e qui crediamo molto nell’ alternanza scuola-lavoro, un modello che si è rilevato positivo sia nel Liceo scientifico che nell’ Istituto tecnico e nella formazione professionale. Anche le scuole del quartiere Mirafiori sono un utile interlocutore per questa missione che deve puntare non tanto a curare l’emergenza del lavoro, ma a restituirne il senso nella vita quotidiana.

 

 

Altern-Attiva-Mente: le proposte di Alternanza Scuola-Lavoro in Piemonte e Valle d’Aosta

La presenza Salesiana a Torino e la collaborazione con le altre istituzioni pubbliche e private presenti sul territorio della Città e della Regione fa risalire il suo inizio allo stesso don Bosco, oltre 150 anni fa. I Salesiani hanno fatto della loro presenza sul territorio piemontese un punto indiscusso del loro programma di lavoro, adattandosi in questo modo ai cambiamenti dell’assetto regionale ma allo stesso tempo mantenendo fede ai propri obiettivi e alla propria vocazione.

In questo momento, sono presenti nel territorio piemontese trentacinque comunità salesiane, corresponsabili, insieme a circa 1000 laici in vario modo legati da lavoro dipendente alle case salesiane, di numerose attività educative e pastorali.

Le attività che i centri Salesiani possono mettere a disposizione degli Istituti Scolastici, quindi, sono:
• varie, perché diverse sono le tipologie di intervento, i contesti educativi, le modalità di svolgimento;
• professionalizzanti, perché gli studenti in alternanza vengono affiancati a professionisti che a vario titolo operano nelle realtà salesiane;
• diffuse, perché radicate da anni su tutto il territorio di Torino e della Regione Piemonte.

Così, le comunità salesiane hanno attivato i percorsi di alternanza scuola-lavoro presso le strutture disseminate sul territorio, consentendo  agli studenti di sviluppare non solo competenze strettamente professionali, ma anche e soprattutto competenze trasversali (le cosiddette soft skills), indispensabili per una crescita umana completa e certamente spendibili in una futura attività lavorativa. Le possibilità che i ragazzi possono trovare presso gli enti salesiani soddisfano qualsiasi tipologia di scuola, dai licei agli istituti tecnici, sviluppando le singole competenze che sono proprie degli obiettivi del percorso scolastico.

Inoltre, durante il percorso di alternanza, lo studente verrà costantemente affiancato da un tutor qualificato, formato in modo particolare per l’accompagnamento verso il futuro professionale del ragazzo.

I percorsi si rivolgono a tutti gli studenti che desiderano mettersi in gioco in un percorso di alternanza vero, che li porti a contatto con il tradizionale e quotidiano impegno sociale ed educativo.

Le attività delle nostre sedi sono diffuse su tutto il territorio della città di Torino, del Piemonte e della Valle d’Aosta, con una notevole varietà di esperienze e differenti modalità di impegno.

Nella brochure, qui di seguito, si possono consultare le specifiche dei progetti, buona lettura!

Altern-Attiva-Mente
Alternanza Scuola-Lavoro in Piemonte e Valle d’Aosta

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New York, Dubai, Tenerife, Bruxelles: gli studenti del Don Bosco fanno esperienza del mondo.

Si moltiplicano i progetti internazionali all’istituto salesiano.

Tutto è cominciato nel lontano 1996, quando il Don Bosco Borgomanero decise di aprire una nuova scuola, accanto al glorioso e consolidato Liceo Classico: il Liceo Linguistico Europeo. Fu subito chiaro che l’intenzione del Don Bosco era offrire ai propri studenti la possibilità di proiettarsi, fin dagli anni liceali, verso una dimensione europea e internazionale: la dimensione dove sempre di più, oggi e nei prossimi anni, si gioca il futuro  lavorativo e non solo dei nostri giovani.

La proiezione internazionale del Don Bosco si è consolidata e arricchita nel corso degli anni, regolarizzando le attività di scambio con scuole tedesche, spagnole, inglesi, polacche, finlandesi, aderendo anche a programmi internazionali come l’Erasmus Plus e, dallo scorso anno, collaborando con l’Associazione Diplomatici. Quest’anno alcuni allievi del Don Bosco sono volati prima a Dubai e poi a New York per simulare il funzionamento degli organi delle Nazioni Unite, insieme a studenti provenienti da tutto il mondo. La Prima Classico è volata invece a Tenerife per gemellarsi con i coetanei di un istituto salesiano spagnolo, che hanno poi ospitato successivamente a Borgomanero.

La classe quarta del Liceo Economico Sociale si è recata in Finlandia, nella cittadina di Kitee. Alcuni studenti si sono recati a Bruxelles, per conoscere più da vicino il funzionamento delle istituzioni dell’Unione Europea, mentre altri si sono recati a Roma per osservare e simulare i meccanismi istituzionali della nostra Repubblica, proprio nel momento di formazione di un nuovo governo, all’interno del progetto Democray. La classe Terza del Liceo Economico Sociale si è invece recata in viaggio d’Istruzione a Praga, nell’ambito di un percorso formativo sul tema delle persecuzioni razziali del ventesimo secolo visitando anche l’ex campo di concentramento di Terezin.

La professoressa Maria Rosa Di Blasi, referente dei progetti internazionali, sottolinea la valenza formativa di queste esperienze: “Si tratta di esperienze di alternanza scuola-lavoro, in un contesto internazionale, dove si comunica in lingua inglese e si affinano le competenze trasversali di relazione, mediazione e lavoro collettivo. Aiuta inoltre a formare negli studenti una coscienza critica sui grandi temi caldi della geopolitica internazionale e a riflettere sui valori sociali del rispetto, della sostenibilità, della buona politica. Senza dimenticare la formazione nella prospettiva di possibili carriere internazionali in ambito diplomatico”.
Da Borgomanero, al mondo.

(Articolo a cura di Matteo Leonardi
del Collegio “Don Bosco” di Borgomanero)

Valsalice: Guide per un giorno

Sabato 28 aprile, gli studenti della 1^ classico A dell’ Liceo Salesiano Valsalice sono stati impegnati come guide turistiche per i visitatori della Villa della Regina. Dopo un percorso di preparazione con il prof. Croce, nell’ambito delle attività di Alternanza Scuola-Lavoro, i cicerone valsalicensi hanno illustrato gli aspetti culturali e artistici di questa Villa ai piedi della collina sabauda. Un grande successo di visitatori e significativi apprezzamenti per il lavoro delle giovani guide.