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Catechesi: come ricominciare? La lettera di Mons. Cesare Nosiglia

Lunedì 7 settembre 2020 l’Arcivescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia, ha inviato ai parroci, ai catechisti e alle famiglie due lettere con alcune indicazioni importanti per ricominciare la catechesi in parrocchia. Di seguito il testo della lettera indirizzata alle famiglie.

Cari genitori,

desidero raggiungervi in questo tempo particolare per manifestarvi la mia vicinanza e la mia preghiera: è un periodo complesso e delicato che segna profondamente le nostre vite. Anche la comunità cristiana è stata obbligata a rivedere la programmazione pastorale, i calendari e le possibilità di incontro. Vorremmo ricominciare, nei modi adatti a questa situazione e alle sue incertezze, la catechesi in parrocchia con tutti coloro che iniziano o proseguono il loro percorso di iniziazione alla vita cristiana. Per questo vi invito ad avviare o continuare il dialogo con i catechisti e i preti delle vostre parrocchie, magari coinvolgendo anche padrini e madrine, per pensare insieme come e quando riprendere.

In particolare, per i genitori dei ragazzi che attendono di celebrare uno dei sacramenti dell’iniziazione –la (prima) partecipazione all’Eucaristia, la Cresima – o la Riconciliazione e non hanno potuto farlo nel Tempo di Pasqua a causa della pandemia, sarà l’occasione per progettare i tempi e i modi del cammino verso la celebrazione e dell’accompagnamento dopo la festa.

I sacramenti potranno essere celebrati tra settembre e dicembre 2020, a piccoli gruppi di ragazzi con le loro famiglie e la comunità riunita. Poiché è nel cuore della comunità che si vive e si testimonia l’unione nella fede e nell’amore, vi invito ad accogliere, con gioia e responsabilità, la proposta di partecipare, insieme con i vostri figli, alla proposta degli incontri e alla messa domenicale. È questa comunità, di cui siete parte, che insieme a voi, ai ragazzi e ai catechisti preparerà al meglio la celebrazione dei sacramenti: partecipando attivamente con canti e preghiere e testimoniando la gioia di accogliere il dono che Dio, in essi, fa alla Chiesa.

Per i bambini e i ragazzi che iniziano quest’anno, o riprendono il cammino già avviato negli anni scorsi, e per le loro famiglie, suggerisco di iniziare a incontrarsi in parrocchia in Avvento. I mesi compresi tra settembre e novembre non saranno una “pausa”. Valorizzeremo questo tempo per prepararci al meglio: i catechisti dedicheranno tempo alla formazione e insieme –famiglie, catechisti e comunità tutta – ci incontreremo per continuare a conoscerci e “mantenere i contatti” e per condividere la vita cristiana nella quale desideriamo che i nostri ragazzi crescano. Cari genitori, è attraverso di voi che il Signore rivela ai vostri figli la sua presenza e la sua amicizia.

Ciò che i ragazzi vivono in famiglia ha un valore prezioso ed unico per la scoperta e la crescita nella fede. Gesti, atteggiamenti, parole e insegnamenti di vita quotidiana, semplici momenti di preghiera vissuti insieme in casa, la cura delle relazioni e del tempo condiviso sono una palestra di comunione, di fraternità, dei servizio e di perdono che vale molto più di ogni pur necessario insegnamento da parte dei catechisti e dei preti.

Vi ringrazio di cuore e invito voi e i vostri figli ad accogliere queste mie indicazioni, preparando con fede e riconoscenza le celebrazioni dei sacramenti e il tempo dell’Avvento.

Il tempo di grazia che viviamo in questi mesi ci aiuti a esprimere la nostra riconoscenza al Signore, testimoniando a tutti, fiducia e speranza.

Vi benedico di cuore.

Cesare vescovo, padre e amico

Lettera di saluto ai Confratelli dell’Ispettore don Enrico Stasi

Si riporta di seguito la Lettera di saluto ai Confratelli dell’Ispettore del Piemonte e Valle d’Aosta don Enrico Stasi al termine del suo mandato.

Carissimi Confratelli,
alla scadenza ormai imminente del mio mandato, desidero raggiungere ciascuno di voi con questo scritto di ringraziamento e di saluto. In questi sei anni ho spesso comunicato con voi attraverso queste lettere nelle quali ho cercato di raccontarvi la vita della nostra amata ispettoria offrendovi anche spunti di riflessione per la nostra consacrazione. Sono molto grato dell’opportunità che il Signore mi ha dato di conoscere il bene che si fa a migliaia di giovani nelle nostre case. C’è una vitalità, animata dallo Spirito, che ai più è sconosciuta ma è ciò che rende i Salesiani in Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania una forza educativa riconosciuta e stimata. Ma ciò che più conta è come ci vede il Signore. Lui “scruta e conosce i segreti del nostro cuore” e tutto il bene che facciamo quello riconosciuto e quello non riconosciuto è per glorificare il suo santo Nome. Non siamo a caccia di “like” ma solo di poter fiorire lì dove il Signore ci ha seminato.

Con tutto me stesso faccio mie le parole dell’Apostolo che abbiamo ascoltato nell’Eucarestia di martedì scorso: “Noi dobbiamo sempre rendere grazie a Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza, per mezzo dello Spirito santificatore e della fede nella verità. A questo Egli vi ha chiamati mediante il nostro Vangelo, per entrare in possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo” (II Tess 2,3). Rendo grazie a Dio per voi fratelli amati dal Signore! Grazie per lo spirito di obbedienza, il sostegno e la comprensione che mi avete donato. Ci sono state anche delle spine, certamente, per me e per voi. Ma don Bosco ci aveva preavvisato: la nostra vita alla sequela di Gesù sulla strada tracciata dal nostro fondatore è un pergolato di rose! Ma se ci sono le spine è perché ci sono anche le rose! Ringrazio il Signore per le rose, che hanno allietato il mio servizio e per le spine che lo hanno purificato e reso aderente alla realtà e alla volontà di Dio.

All’inizio del mio mandato avevo fissato tre priorità che insieme abbiamo cercato di perseguire in questo sessennio: 1) Il consolidamento delle Comunità Educativo Pastorali; 2) il rafforzamento dell’animazione vocazionale, in particolare quella locale; 3) il perseguimento della sostenibilità economica. Credo che ogni confratello e ogni comunità possa e debba verificare i passi compiuti. Dal mio punto di vista posso affermare con certezza che le Comunità educative si sono sviluppate e sono una realtà assodata nella gran parte delle nostre case. I giovani in ricerca vocazionale che si sono affacciati alla nostra Comunità proposta sono aumentati e quest’anno, per il poco che questo dato può significare, siamo l’ispettoria italiana che manderà in noviziato più novizi (tre, a Dio piacendo). La cosa più importante, che mi auguro e che prego possa continuare, è che stanno nuovamente maturando vocazioni dai nostri ambienti educativi, sia oratori sia scuole. Dal punto di vista economico l’ispettoria è più sana rispetto a sei anni fa e nonostante le difficoltà finanziarie che la pandemia sta comportando, il segno più bello è stato quello di una grande solidarietà ispettoriale che ha permesso di aiutare le case con maggiori difficoltà.

Il programma del Rettor maggiore del prossimo sessennio che verrà presentato a breve alle comunità, frutto del Capitolo generale XXVIII, ha come prima e principale sfida quella di crescere nell’identità salesiana. Come Cagliero anche noi diciamo “frate o non frate io rimango con don Bosco”. Rimanere con Don Bosco significa ritornare alle radici della nostra vocazione: siamo del Signore per i giovani e tra questi quelli più poveri. Torniamo alla Strenna che ci ha accompagnato nell’anno del Bicentenario “Come don Bosco, con i giovani, per i giovani” e facciamo nostre le parole del Rettor maggiore: “Sono i giovani, le giovani, specialmente quelli che sono più poveri e bisognosi, che ci salveranno, aiutandoci a uscire dalla nostra routine, dalle nostre inerzie e dalle nostre paure, a volte più preoccupati di conservare le proprie sicurezze che tenere il cuore, l’udito e la mente aperti a ciò che lo Spirito ci può chiedere”.

Questo è il mio augurio e la mia preghiera per voi fratelli carissimi.

Vi chiedo la carità di pregare per me e di essere vicini con l’affetto e la preghiera a don Leonardo.

Torino, 28 agosto 2020

Don Enrico Stasi, Ispettore

Una lettera di ringraziamento per i formatori del CFP di Bra

Il quotidiano online della provincia di Cuneo Targatocn.it nella giornata di ieri pubblica la lettera di ringraziamento ai formatori del CFP di Bra da parte di una madre di un allievo del Centro di 3^B. Si riporta di seguito il testo pubblicato.

Grazie ai prof del centro di formazione professionale dei salesiani di Bra

Nei giorni passati ho spesso osservato mio figlio, che frequenta il terzo anno del corso per “Operatore per la riparazione dei veicoli a motore” del Centro di formazione professionale dei salesiani di Bra, alle prese con la “Fad” (formazione a distanza) e devo dire che l’ho visto davvero impegnato e partecipe.

E, come lui, tutta la sua classe, con la quale – grazie alle opportunità offerte dalla tecnologia – era spesso in contatto. Per confrontarsi sul project-work e definire le ultime questioni, in vista del colloquio di esame per conseguire la sospirata qualifica. Si sa che i ragazzi sono dei nativi digitali, questo è il loro mondo e sono a proprio agio.

Io percepivo che, durante le video-lezioni, era quasi come se fosse stato davvero al Cfp: prestava attenzione alle spiegazioni, correggeva gli esercizi, interagendo con l’insegnante e i compagni. Un modo nuovo di fare scuola, che però ha funzionato. E mi sono chiesta quale fosse il segreto: ho capito che ha funzionato, perché c’erano i prof! Loro si sono dovuti reinventare, diventando di colpo dei docenti digitali, ai tempi del coronavirus.

E per tutto il loro lavoro, per l’attenzione che hanno manifestato verso i nostri ragazzi, per l’accompagnamento che hanno garantito durante tutto il periodo di Fad – con un calendario preciso delle lezioni, con il buongiorno come se fossero stati al Centro, con la disponibilità anche fuori orario di effettuare un collegamento aggiuntivo per dare assistenza e ulteriori spiegazioni – li voglio davvero ringraziare, mi sento di dire a nome di tutti i genitori, perché a tempo di record si sono calati in questo nuovo ruolo.

Il mio grazie quindi a tutti i formatori, al direttore dell’istituto salesiano e a quello del Cfp e a tutto il personale del Centro, per essere riusciti a coinvolgere i ragazzi nelle varie attività, senza ansie e stress.

Una mamma di 3^B.

Scuola media salesiana di Lombriasco: esserci in tempo di DAD

La scuola salesiana di Lombriasco si è da subito messa in gioco nella didattica a distanza e dopo qualche settimana sono iniziate ad arrivare lettere come questa (che riportiamo di seguito) per ringraziare del servizio svolto. I genitori e i ragazzi si sono sentiti coinvolti, accompagnati e ringraziano. Riportiamo una di queste lettere mentre come scuola si pensa già al futuro che si prospetta da settembre.

Ilcarmagnolese

Diciamo grazie anche noi ai genitori che, nonostante le difficoltà del periodo, continuano a camminare con la nostra comunità educativa.

(Marco Casanova – Direttore dell’Istituto Salesiano di Lombriasco)

I letti sfatti, che ora che ci si può alzare pochi minuti prima della lezione, c’è ancora meno tempo.
Un cappello da Alpino che se non ce l’avevate mi diventavate matti a quel raduno.
Il drago Michel che penzola dal soffitto, ultimo reperto della vostra fanciullezza.
Le missioni sullo spazio e l’allunaggio dell’Apollo 11.
Queen Elizabeth che saluta grazie alla celletta solare.
Il mini biliardo.
Jorge Bergoglio che ci guarda sorridendo.
Stranger Things e Undi intenta nella psicocinesi, il vostro idolo incontrastato.
Libri accatastati ovunque, ora che la vostra camera è diventata aula DAD.
No, non si può certo dire che questa sia la scuola, ma grazie alla scuola per esserci stata.
In questi mesi avete fatto lezione, compiti e approfondimenti pomeridiani, cortile web per divertirsi con i vostri compagni ed i vostri Professori.
Stamattina siete andati in gita: tutti al museo della bicicletta di Alessandria in collegamento diretto.
Se è vero che la DAD non sostituirà mai la scuola vera e propria fatta di persone e di socializzazione, non si può certo dire che la scuola, i Professori e gli studenti non abbiano risposto al meglio a quest’emergenza sociale ed educativa.
Grazie Prof.: che non avete abbandonato il campo nemmeno un giorno, che vi abbiamo trovati sempre, anche nel weekend, via mail, on line, a lezione, nel dopo scuola e perfino nel cortile che è tanto caro ai Salesiani perché è raccoglimento, condivisione e socializzazione.
Grazie per non aver lasciato soli i vostri ragazzi e le loro famiglie in questo momento così difficile.
Se la DAD non è la scuola che vorrei, voi Professori l’avete resa il meglio che i nostri ragazzi potessero avere.
Grazie Professori tutti: siete voi che nel silenzio generale avete mandato avanti la parte del Paese dimenticata: i nostri figli, il nostro futuro.
DM

#NonSIamoInvisibili: lettera ai genitori da parte dell’Ispettore

Si riporta di seguito la Lettera dell’Ispettore don Enrico Stasi rivolta a tutti i genitori dei ragazzi e delle ragazze delle Scuole Salesiane dell’Ispettoria ICP.

Gent. mi genitori,

giunto alla fine del mio mandato, ho l’occasione di rivolgermi con una lettera personalmente a ciascuno di voi; a voi che avete deciso di iscrivere i vostri figli ad una scuola salesiana, ritenendo fosse la scelta migliore per la loro crescita e la loro formazione. In questo modo avete esercitato un diritto garantito dalla nostra Costituzione: quello della libera scelta educativa. La Costituzione italiana afferma il diritto dei genitori ad educare ed istruire i propri figli in un sistema di offerte formative ed educative pluralista, al pari di quanto attuato in tutti i Paesi europei. Un diritto che, come ben sapete, in Italia è fortemente penalizzato dal fatto che le Scuole Pubbliche Paritarie, cioè non gestite dallo Stato, comportano un doppio onere economico per le famiglie che le scelgono.

In questi anni con le Associazioni che ci rappresentano, ci siamo mossi a livello politico perché finalmente le famiglie potessero essere sostenute nelle loro scelte e si portasse a compimento la reale parità scolastica di cui abbiamo celebrato quest’anno i 20 anni (Legge Berlinguer n.62 del 2000).

Sia chiaro in questo contesto che non mi sto riferendo ai finanziamenti diretti ai gestori delle scuole paritarie, lascio ad altri momenti questo tema, ma penso in questo momento a voi che già ci avete scelto, come a tutti i genitori che vorrebbero iscrivere i loro figli in una scuola di don Bosco e non ne hanno le possibilità e non osano chiedere sconti sulle rette.

In questo periodo di pandemia la situazione economica del nostro Paese è in condizioni drammatiche e molti soffrono perdite finanziarie consistenti; l’AGSC (Associazione Genitori Scuole Cattoliche) sta da alcune settimane portando avanti una petizione volta a chiedere al Governo un aiuto concreto a favore dei genitori delle Scuole Paritarie e dei vari Istituti in questo momento difficile. La petizione è indirizzata al Presidente del Consiglio e molti di voi l’avranno letta e spero sottoscritta, ed ha come obiettivo:

  • la detraibilità integrale delle rette pagate dalle famiglie per la frequenza scolastica e per i servizi educativi nelle scuole paritarie nel corso del 2020;
  • l’istituzione di un fondo straordinario adeguatamente finanziato per la erogazione di contributi aggiuntivi alle scuole paritarie per l’anno scolastico 2019/2020, a tutela dei propri dipendenti e del servizio svolto alle famiglie in aggiunta ai 500 milioni già insufficienti.

A ciò si aggiunge la richiesta delle nostre Associazioni di poter almeno accedere ai finanziamenti stanziati per l’acquisto di attrezzature scolastiche, device e quanto occorre per adeguare le nostre scuole e le nostre famiglie alle nuove esigenze della didattica.

Nonostante questa mobilitazione e la presenza di numerosi emendamenti di diverse forze parlamentari sia di governo sia di opposizione, in nessun decreto, compreso l’ultimo Rilancia Italia è presente nulla di quanto richiesto per le nostre famiglie, per la scuola dei nostri ragazzi. Per questo motivo le Conferenze dei Religiosi e delle Religiose d’Italia (CISM e USMI) hanno diramato un comunicato nel quale propongono: “un gesto simbolico che faccia rumore e coinvolga tanti altri cittadini, oltre ogni schieramento, perché chi ama la scuola sa bene che questa è trasversale a tutto”.

Il gesto è quello di interrompere la didattica per i giorni 19 e 20 maggio, invitando ciascuna scuola paritaria ad adoperarsi con lezioni, video, dirette Fb dalle pagine delle scuole che saranno aperte a tutti per diffondere i temi della libertà di scelta educativa; il diritto di apprendere senza discriminazione, la parità scolastica tra scuola pubblica statale e pubblica paritaria …., ne avrete letto sugli organi di stampa.

Come Scuole salesiane di Italia abbiamo deciso di continuare regolarmente la didattica a distanza, per non penalizzare ulteriormente studenti e genitori già fortemente toccati dalla grave situazione che stiamo vivendo, ma desideriamo coinvolgervi direttamente e chiedere che facciate sentire la vostra voce: questo lo scopo essenziale di questa lettera. Nelle scuole ci saranno, ove possibili, interventi specifici per sensibilizzare i vostri figli; i nostri siti esporranno i motivi della protesta ma forse voi potete fare molto di più sostenendo queste richieste e questi diritti facendo sentire la vostra voce a tutti i livelli, anche e soprattutto a livello politico, per quanto vi è possibile. La vostra libertà di scelta educativa non può più essere ulteriormente contrastata. Non ci pare giusto!

Invitiamo ad unirvi alle nostre richieste a vostro vantaggio, condividendo sui vostri profili social (Facebook, Instagram, Whatsapp) lo slogan: “per una vera parità nella scuola pubblica #NONsiamoINVISIBILI” che comparirà anche sui siti e sui canali social delle nostre scuole. Vi invitiamo inoltre a rimanere informati sulle scelte di questo e dei futuri governi affinché davvero si arrivi a garantire l’accessibilità e la sostenibilità delle nostre scuole e non venga per Voi meno la possibilità di esercitare il diritto alla libera scelta educativa.

Cari Genitori, vi ringrazio di cuore per quello che potete fare. Siamo al vostro fianco e insieme ce la possiamo fare.

Vi saluto cordialmente

Torino, 18 maggio 2020

Don Enrico Stasi

Ispettore

CnosFap – Rubrica del direttore: lettera di luglio 2019

Si riporta di seguito la lettera del Direttore del CNOS-FAP PiemonteLucio Reghellin, per il mese di luglio 2019.

Il mese concluso è stato periodo di esami per gli allievi dei nostri CFP e, dal rimando che ho avuto, i risultati sono stati complessivamente positivi, perché quasi tutti hanno conseguito il titolo regionale di qualifica o il diploma professionale del quarto anno. Ora li attende il lavoro, accompagnati dai nostri operatori degli sportelli SAL che sono impegnati anche con l’avvio dei numerosi tirocini estivi.

Nel frattempo molti operatori hanno iniziato i corsi di aggiornamento nazionali e regionali: anche questo è un momento importante che la nostra Associazione assicura ogni anno a tutto il personale. Un grande sforzo da parte di tutti, soprattutto dopo un anno intenso come quello che abbiamo vissuto.

Giugno è stato anche mese di verifica dell’andamento delle attività (riesame), sia nei singoli CFP che a livello di Associazione. Il Consiglio Direttivo ha preso decisioni importanti: dalle nomine dei nuovi direttori di CFP, agli indirizzi programmatici per avviare la fase esecutiva in vista del nuovo anno formativo. Nel frattempo il personale degli uffici della Sede Regionale è impegnato nelle attività di tipo amministrativo e contabile, di progettazione dei vari bandi e delle attività a supporto, di raccolta dei risultati e dei documenti per provvedere alla presentazione delle domande di rimborso agli enti pubblici per ogni progetto che si chiude.

In questo periodo sono arrivate le nomine dei Direttori salesiani da parte del superiore religioso, l’Ispettore Don Enrico Stasi. Diamo “il benvenuto o bentornato” in CNOS-FAP a quelli che andranno in un’opera salesiana in cui c’è anche la presenza del CFP: Don Luca Barone al Rebaudengo, Don Luigi Compagnoni che dal Rebaudengo va ad Alessandria, Don Alessandro Borsello che arriva a Bra.

Penso siano già noti a tutti i nuovi Direttori di CFP: Gianluca Dho a Savigliano, già coordinatore di centro e progettista a Fossano, Debora Gastaldi a Saluzzo, dove era coordinatore di centro, Lidia Magrassi ad Alessandria, sede in cui era responsabile amministrativo. Al CFP di Vercelli è stato nominato Don Gabriele Miglietta, già Direttore dei CFP di Saluzzo e Savigliano. A coloro che assumono i nuovi incarichi facciamo i nostri migliori auguri perché possano svolgere il loro servizio nel migliore dei modi, con la collaborazione di tutti. Facciamo anche gli auguri a tutti i Coordinatori che li affiancheranno, sia quelli di nuova nomina che quelli confermati.

Nel mese scorso si è insediata la nuova Giunta Regionale del Piemonte a seguito dell’esito elettorale. Il compito di guidare l’Assessorato di riferimento per la Formazione Professionale è toccato a Elena Chiorino, ex sindaco del comune di Ponderano (BI), che avrà le delega anche di Istruzione, Lavoro, e Diritto allo Studio universitario. A lei e a tutta la Giunta a partire dal neo Presidente Alberto Cirio va il nostro augurio affinchè possano svolgere il loro mandato nell’interesse dei Cittadini e proseguire il lavoro delle Amministrazioni precedenti che hanno creduto concretamente nella FP e l’hanno fatta diventare un’eccellenza a livello nazionale ed europeo.

Lucio Reghellin

Don Carmine Ciavarella – Lettera agli OLP

Si rende pubblica la lettera indirizzata agli OLP  – Operatori Locali di Progetto – da parte di don Carmine Ciavarella, che tra qualche settimana diventerà ufficialmente il Responsabile Nazionale del Servizio Civile per la Federazione SCS CNOS. Buona lettura!

 

Gentilissimo OLP,

nella imminenza della festa di San Massimiliano (12 Marzo), patrono degli Operatori Volontari del Servizio Civile, ti raggiungo per un mio personale saluto e per alcune importanti comunicazioni.

Nelle prossime settimane inizieranno le ispezioni da parte del Dipartimento. Al fine di garantire ai volontari una efficiente espletazione del servizio e una corretta gestione conforme alle indicazioni espresse dal nel nuovo Prontuario pubblicato in data 14/01/2019, approfitto di questa email per ricordarti l’importanza di impiegare questi Giovani esclusivamente per le attività indicate nel progetto, negli orari di servizio e secondo l’articolazione settimanale lì previsti: anche la più piccola attività al di fuori da quelle indicate dal progetto potrebbe essere letta come una mancanza di rispetto della dignità del Giovane Volontario e dunque contro i valori dello stile salesiano di rispetto e paterno affetto per ogni giovane.

Non solo: qualora non venissero rispettate le indicazioni progettuali è prevista dal Dipartimento l’applicazione di quattro sanzioni amministrative che ti riporto per ricordare a quali conseguenze si potrebbe giungere:

  1. Diffida per iscritto;
  2. Revoca dell’approvazione del progetto;
  3. Interdizione temporanea a presentare altri progetti della durata di un anno;
  4. Cancellazione dall’Albo che ai sensi dell’art. 3 bis, comma 3, della legge 64/2001 impedisce la reiscrizione negli albi per cinque anni.

Ti ricordo, infine, che è necessario comunicare tempestivamente alla nostra segreteria rinunce e interruzioni dei volontari. In caso contrario sarà la segreteria di competenza a rispondere di somme erogate indebitamente.

Ultima richiesta: ricordati di comunicare al nostro ufficio eventuali distacchi almeno venti (20) giorni prima, per permettere di avviare per tempo le procedure con il Dipartimento e garantire la necessaria copertura assicurativa ai tuoi Operatori Volontari.

Al termine di questa email, volevo darti il mio personale Grazie per quanto stai facendo per i Giovani che dedicano un anno della loro vita per la realizzazione di un progetto nella tua sede. È per loro l’opportunità di mettersi alla prova ed avviarsi verso l’età adulta; per il tuo ambiente, è la possibilità di realizzare un progetto per il bene di altri ragazzi e Giovani. Davvero un anno che cambia la vita a tante persone, non solo ai Giovani Volontari. 

In attesa di incontrarci di persona ti saluto

Cordialmente
d. Carmine Ciavarella
(Responsabile Nazionale del Servizio Civile con i Salesiani)

Scarica qui la lettera
Salesiani per il Sociale