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L2L – Quarto webinar di formazione sul Metodo di Studio

Si è tenuto il 25 febbraio 2021, il quarto webinar di formazione sul Metodo di Studio. L’incontro si è svolto attraverso la piattaforma zoom ed è stato moderato da Rosanna Todiscoreferente per la formazione del progetto . L’intervento principale ha visto protagonista la Psicologa e Dott.ssa Antonella Zappavigna. La tematica primaria dell’incontro ha riguardato il “valutare per formare: differenza tra valutazione sommativa e quella formativa“.

Attraverso la pagina “Materiale formativo” sarà possibile usufruire di tutte le registrazioni dei webinar che si svolgeranno in questo percorso di formazione che terminerà a giugno 2021.

Incontro di programmazione – Referenti Comunicazione L2L

Giovedì 11 marzo, si è tenuto l’incontro online di programmazione dedicato ai Referenti territoriali della Comunicazione Labs to Learn assieme all’Ufficio di Comunicazione Sociale – Salesiani Piemonte e Valle d’Aosta guidato da don Moreno Filipetto, Responsabile della Comunicazione del progetto Labs.

L’incontro, tenutosi nel pomeriggio sulla piattaforma Zoom, ha riguardato la verifica dello stato di avanzamento dei lavori e la pianificazione di alcune attività volte a descrivere l’azione del Metodo di Studio che ha visto il suo debutto il 1° marzo scorso nei confronti delle famiglie dei ragazzi coinvolti nel progetto, con l’evento in diretta streaming. Non appena ultimati, si renderanno disponibili i contenuti creati da ciascun Referente territoriale della Comunicazione Labs to Learn riguardo al Metodo di Studio.

Il quinto incontro di “E se la fede avesse ragione” 2020/2021: L’IRA

Nella serata di giovedì 11 marzo alle ore 21.00, è ripreso online il cammino “E se la fede avesse ragione?” con il 5° incontro incentrato sul tema dell’IRA, uno dei sette vizi capitali su cui quest’anno si vuole concentrare l’attenzione: “I Vizi Capitali: la bellezza della virtù e la bruttezza del peccato”. L’incontro è stato guidato da don Andrea Bozzolo, Docente salesiano di Teologia Dogmatica.

Prossimo appuntamento: giovedì 15 aprile 2021 sul tema della gola e l’avarizia, condotto da don Luca Ramello, Direttore dell’Ufficio di Pastorale Giovanile dell’Arcidiocesi di Torino.

Presentazione del Metodo di studio: rivivi l’evento

È possibile rivivere l’evento del 1° marzo in merito alla presentazione alle famiglie del Metodo di studio del progetto Labs to Learn grazie ai contributi video che riportiamo di seguito.

MODERATRICE DELL’EVENTO:

  • Valentina Bellis, Responsabile azione Metodo di studio

INTERVENTI:

  • Rosita Deluigi, Docente di pedagogia dell’Università degli studi di Macerata
    Garanti e snodi della comunità educante: questioni di metodo
  • Jessica Dell’Orletta, Psicologa dello sviluppo e dell’educazione
    Studiare, una questione di metodo
  • Elisabetta Govoni, Psicologa clinica e di comunità
    Strategie e strumenti per l’apprendimento
  • Sara Dal Cin, Ideatrice progetto “StudiAMO”, formatrice e consulente aziendale
    L’importanza del ruolo attivo della famiglia negli interventi di metodo

Di seguito i singoli interventi riguardanti le tematiche principali del Metodo di studio, come la comunità educante (uno dei paradigmi del progetto di Labs to Learn), la costruzione del “noi” educativo, l’obiettivo del successo formativo, le funzioni esecutive dal quale nasce il metodo che è un procedimento che segue dei criteri specifici e sistematici per raggiungere uno scopo, l’apprendimento per l’acquisizione di nozioni utili e il ruolo fondamentale della famiglia in merito alla progettazione di un metodo di studio.

Terzo Webinar per i Patti Educativi del Community Lab

Terzo appuntamento per il percorso dei patti educativi nel Community Lab. L’appuntamento si è svolto nella giornata del 1° marzo  e si è focalizzato sul tema “Le mappe delle comunità educanti“.

Si rende disponibile il materiale video della formazione: Community lab

 

Il coraggio degli Oratori aperti anche nella pandemia – La Voce e il Tempo

Il fondamentale servizio degli oratori nel lockdown: un grande sforzo per garantire l’attività educativa e il sostegno allo studio nel rispetto delle misure di sicurezza. Di seguito l’articolo pubblicato oggi su La Voce e il Tempo a cura di Stefano Di Lullo.

NEI COMUNI E NELLE PERIFERIE TORINESI – NEL TEMPO DEL COVID I CENTRI ORATORIANI RESTANO L’UNICO LUOGO DI INCONTRO INFORMALE CHE OFFRE UN CAMMINO EDUCATIVO PER GLI ADOLESCENTI E I GIOVANI

Il coraggio degli Oratori aperti anche nella pandemia

Chiusi in casa, relazioni annientate, tensioni familiari, incertezza sul futuro. Senza più attività sportive, aggregative, e perché no, anche culturali. Ansie e frustrazioni. Sono i danni che il Covid sta provocando negli adolescenti e nei giovani al di là di tutte le note difficoltà legate alla scuola.

Un’àncora di salvezza a questa situazione è certamente rappresentata dalla collaudata esperienza, particolarmente fruttuosa nell’area torinese, degli oratori, presidi sul territorio che hanno rappresentato gli unici luoghi informali di incontro possibile al di là delle panchine o dei locali nelle settimane in zona gialla.

Come mostrano i servizi che pubblichiamo tutte le settimane nella pagina «Oratori» de La Voce e il Tempo (in questo numero a pag. 29) i centri oratoriani stanno ripartendo con attività in presenza nel rispetto delle norme anticontagio per restituire ai ragazzi le relazioni perdute e sostenerli nel delicato percorso di crescita. Una moltitudine le iniziative, da Grugliasco a Settimo Torinese, da Rivoli a Ciriè, da Volpiano a Chieri e nelle periferie di Torino, portate avanti dagli oratori diocesani, molti affiliati alla Noi Torino, da quelli salesiani e di altre congregazioni religiose come i missionari della Consolata o i giuseppini del Murialdo.

Oltre ai progetti degli oratori in strada che intercettano i ragazzi più fragili sono ripartite le attività di doposcuola, quelle del sabato pomeriggio ed anche il «cortile» a piccoli gruppi come prevedono i protocolli. Gli oratori di Grugliasco nelle scorse settimane hanno rivolto un forte appello alla Città perché affianchi gli educatori nel sostenere gli adolescenti nelle attività di sostegno allo studio per guarire le ferite lasciate dai lockdown. Alcune parrocchie come Stimmate di San Francesco, Santo Volto e Cottolengo a Torino hanno unito le forze per aprire a turno l’oratorio del sabato a disposizione delle famiglie dei quartieri Parco Dora e Madonna di Campagna. Nei comuni fuori Torino l’oratorio è rimasto l’unica «piazza» di riferimento in cui i genitori possono confrontarsi sulla crescita dei propri figli. Imponenti poi i progetti degli oratori salesiani a sostegno dei ragazzi fragili e a contrasto della dispersione scolastica.

Molti oratori hanno accolto gli studenti che facevano fatica a collegarsi con la didattica a distanza.

«Abbiamo offerto agli studenti strumentazioni e supporto», spiega don Stefano Mondin, delegato della Pastorale giovanile dei Salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta, «sono stati attivati anche aiuti per le famiglie colpite dalla crisi economica generata dalla pandemia. In generale abbiamo aiutato gli adolescenti a mantenere l’ordinario della vita. Ora stiamo strutturando con i Comuni e le fondazioni bancarie un piano per i garantire l’avvio dei Centri estivi».

Nella periferia di Borgo Vittoria l’oratorio San Martino della parrocchia Nostra Signora della Salute, affidata ai giuseppini del Murialdo, è sempre rimasto accanto alle famiglie.

«Alcuni nuclei familiari vivono in 5 o più persone in pochi metri quadrati», afferma il viceparroco don Samuele Cortinovis, «è molto difficile gestire la didattica a distanza e in generale una quotidianità, ed ecco che allora diventa fondamentale avere un punto di riferimento come l’oratorio».

«Stiamo vivendo una sorta di ‘terra di mezzo’ delle attività pastorali, degli oratori in particolare», sottolinea don Luca Ramello, direttore della Pastorale giovanile diocesana, «l’alternanza dell’andamento della pandemia e delle misure di prevenzione rendono complessa ogni progettazione e realizzazione delle proposte educative. Eppure, proprio come risposta a questo tempo, i nostri oratori stanno rivelando un sorprendente ‘coraggio creativo’, per usare una espressione di Papa Francesco, riferita a San Giuseppe. Sono coraggiosi perché sanno unire tutela della salute e instancabile passione educativa, per non lasciare sole le giovani generazioni. Ma sono anche creativi perché sono consapevoli che è cambiato il mondo e sono in prima linea nel rinnovamento del nostro stile pastorale, con sperimentazione e audacia».

«L’oratorio aperto», conclude don Stefano Votta, presidente dell’associazione Oratori Noi Torino, «permette di superare i conflitti che i ragazzi hanno in casa con se stessi e con la propria vita spirituale: in oratorio possono ricostruire le relazioni in un ambiente educativo dove si allontana il rischio di gesti di delinquenza come può avvenire sulle strade. Proprio in questo momento c’è bisogno degli oratori».

Quarto incontro del percorso Community Lab – Torino Rebaudengo

Di seguito il resoconto del 4° ed ultimo incontro Community-Lab del progetto Labs to Learn svoltosi il 25 febbraio scorso per la Casa Salesiana di Torino – Rebaudengo.

La discussione, il confronto, lo scambio di idee ed esperienze sono stati ancora una volta cardine formativo per tutti i partecipanti, aiutati nella mediazione dai professionisti di GO!

Quest’ultimo incontro ci ha aiutato a mettere a fuoco la grande sfida educativa che ci attende e che già stiamo vivendo: l’educazione oggi, ai tempi del Covid. Questo momento storico ha messo in discussione tante delle certezze sulle quali noi educatori e formatori ci siamo appoggiati nel tempo e sulle quali abbiamo costruito il nostro agire educativo.

Il nostro percorso si è concluso con una domanda chiave, alla quale cerchiamo di rispondere ogni giorno e sulla quale ci troveremo ancora a riflettere insieme:

Quali azioni concrete in vista del nostro nuovo agire educativo?

Il nostro lavoro continua, in presenza e a distanza, per assicurare ai giovani della nostra opera la vicinanza e la cura, inventando sempre nuove strategie e metodologie per essere con e tra i giovani.

“Vicini o lontani, io penso sempre a voi.”

Labs to Learn al banco di prova – Vita Diocesana Pinerolese

Il free press cattolico Vita Diocesana Pinerolese n°4 di domenica 28 febbraio 2021 ha dedicato un articolo al progetto Labs to Learn. Si riporta di seguito il testo a cura di M.M.

SALESIANI – LABS TO LEARN AL BANCO DI PROVA

L’Associazione Giovanile Salesiana Per Il Territorio ha avviato in ottobre il nuovo progetto “Labs to Learn”, un progetto che si prefigge di contrastare la dispersione scolastica e prevenire la povertà educativa incrementando il numero dei giovani con difficoltà che assolvono l’obbligo scolastico, accedono alla formazione superiore e/o all’inserimento lavorativo, avviando un percorso di crescita personale secondo le proprie inclinazioni e aspirazioni.

Il progetto è rivolto a circa 1140 minori e adolescenti tra gli 11 e i 17 anni e le rispettive famiglie, nelle città di Alessandria, Bra, Casale Monferrato, Vercelli e Torino. Labs to Learn è un progetto ambizioso, perché si propone di validare modalità innovative e non convenzionali per favorire l’apprendimento, sviluppare le competenze trasversali, rinforzare le reti di prossimità, e concorrere alla costruzione di comunità educanti propositive e consapevoli.

Il progetto muove dall’esperienza degli oratori e dei centri di formazione professionale salesiani per proporre un’alleanza educativa con gli altri enti della comunità, con l’obiettivo di sperimentare percorsi di inclusione non convenzionali.

Giovedì 4 febbraio la cabina di regia ha incontrato i referenti dei sette territori sedi di realizzazione del progetto. A pochi mesi dell’avvio era necessario fare il punto sia sulle azioni avviate che su quelle di prossima attivazione. Infatti, la pandemia ha costretto non solo a ripensare alcune delle attività previste ma anche, sempre di più, a riflettere sulle modalità e strategie d’intervento, non solo del progetto ma più in generale sul lavoro educativo. Proprio su questo tema il dibattito ha evidenziato come alla sfida educativa già in essere, si sia aggiunta la sfida “Covid”.

Ovvero quella di trovarsi dinanzi non soltanto alla gestione di un transitorio periodo di emergenza, quanto piuttosto ad una revisione del lavoro di cura con i minori, soprattutto di quelli più fragili e vulnerabili. I diversi territori hanno condiviso le fatiche del lavoro quotidiano dove le distanze e la lontananza hanno messo a dura prova un lavoro sociale che fa della “presenza” e “sull’esserci” il suo tratto distintivo.

È emersa l’opportunità di potenziare le attività strutturate e di valorizzare al meglio le risorse dei diversi territori, portatori di differenti specificità e peculiarità. M.M.

Labs to Learn: secondo incontro Community Lab Vercelli

Venerdì 19 febbraio si è tenuto il secondo incontro di Community Lab del progetto Labs to Learn per la realtà di Vercelli. Di seguito il resoconto della serata.

Un appuntamento che vede come protagonista un gruppo eterogeneo di persone desideroso di condividere e di far conoscere la propria realtà territoriale.

Attraverso la mediazione del pedagogista Emanuele Fusi tutti i partecipanti si sono sentiti coinvolti in attività che hanno stimolato fantasia e creatività ma che, nel contempo, hanno permesso di far riflettere su un tema caro a tutti gli ospiti della serata ovvero: l’arte dell’educare. Un difficile compito, talvolta gravoso e carico di responsabilità ma ricco di soddisfazioni e di gioie per il cuore.

Sentirsi parte di una comunità, che educa alla vita e al lavoro, con l’intento comune di agire nel bene e per il bene di coloro che vivono in difficoltà è stato il motore pulsante di tutti i momenti di animazione e di partecipazione attiva del gruppo.

La gioia nel sentirsi parte di un progetto comune è ricordare sempre che… educare è cosa di cuore!

Arrivederci al prossimo appuntamento!

MB

Labs to Learn: terzo appuntamento Community Lab – Bra

Nella mattina di giovedì 11 febbraio si è tenuto il 3° appuntamento del Community Lab del progetto Labs to Learn per la realtà territoriale di Bra. Di seguito un breve resoconto dell’incontro.

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All’incontro erano presenti diversi membri della nostra comunità accompagnati dai nostri amici di GO Impresa Sociale.

Nella prima parte dell’incontro ci siamo concentrati su quanto sia importante “esserci” nel campo educativo.

Nello specifico ci siamo soffermati su tre gesti significativi:

  1. prendersi cura
  2. portare altrove
  3. insegnare

Dall’incontro è emerso quanto sia importante la presenza di ognuno di noi, non come singolo ma come un “esserci con”.

Non è una crescita individuale ma comunitaria.

È stata poi proposta una interessante analisi SWOT sulla nostra comunità, concentrandoci sui punti di forza e di debolezza.

Questo ci ha permesso di avere uno sguardo d’insieme, dando voce a chi, ogni giorno, vive la nostra amata casa salesiana.

Grazie al lavoro svolto, abbiamo riconosciuto quanto sia importante che i diversi ambiti della nostra casa lavorino insieme per una ricchezza più grande: una comunità unita e ben inserita nel territorio braidese, un oratorio non chiuso su se stesso ma aperto a molte realtà.