Articoli

Don Bosco Agnelli: conclusione del Metodo di Studio “Accorciamo le distanze”

All’interno del progetto “Accorciamo le distanze” sta per volgere al termine il laboratorio sul Metodo di Studio presso la realtà salesiana dell’Agnelli.  Di seguito l’esperienza degli incontri vissuti, i quali culmineranno verso metà giugno.

***

Il nostro percorso, strutturato in 10 incontri, è incominciato subito dopo Pasqua e si concluderà a metà giugno, con la partecipazione di 4 studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado.

L’obiettivo primario è stato quello di accompagnare i ragazzi in un cammino che li portasse ad acquisire maggiore consapevolezza delle proprie risorse e difficoltà nello studio per arrivare poi a superarle con alcuni strumenti utili. Abbiamo cercato di pensare degli incontri tra loro collegati da un filo conduttore: i passi necessari per arrivare preparati al compito in classe. In poche righe vogliamo raccontarvi la prima parte di strada che abbiamo percorso insieme, facendoci aiutare dalla voce dei ragazzi che con noi hanno preso parte al progetto.

Incontro 1. Imparare quali solo gli elementi principali di un ambiente che facilita l’apprendimento e lo studio.

“Prima di iniziare a studiare è importante avere la possibilità di svagare un pochino la mente per essere poi più produttivi nello studio” T.

Incontro 2. L’importanza del pianificare e dell’organizzare il tempo di studio e dei compiti in maniera efficace. Introduzione di un primo strumento: la tabella che per metta di avere un riscontro oggettivo e di sviluppare maggiore consapevolezza metacognitiva sul tempo impiegato per svolgere un certo compito. 

“Pianificare il tempo di studio e compiti è importante per non arrivare troppo stanchi a fine giornata.” C.

Incontro 3. Una volta definiti i criteri per l’organizzazione spaziale e temporale, abbiamo riflettuto che lo studio inizia già in classe e parte dal saper prendere appunti in maniera efficace, costruendo un proprio vocabolario di simboli ed abbreviazioni.

“Prendere bene appunti ci facilita lo studio e a focalizzarci sulle parti più importanti.” S.

Incontro 4. Conoscere i diversi stili di elaborazione delle informazioni, per scoprire insieme quali sono quelli che noi utilizziamo più di frequente.

“Ci sono diversi modi di arrivare alla soluzione di un problema” C

Incontro 5. Strategie di lettura: come lettere un testo in modo differente in funzione dello scopo e quali sono gli elementi principali per costruire una mappa concettuale.

“Le mappe non sono tutte uguali, io uso strategie diverse in base alla materia che devo studiare” S.

Incontro 6. Lo studio di materie con pochi nessi logici:  formulari di matematica e geometria; lo studio di geografia.

“Non avevo mai costruito un formulario e per me è stato molto faticoso, fare lo schema di un testo descrittivo di geografia è stato molto più semplice per me” G

 Incontro 7. Lo studio e l’uso delle mappe concettuali in una materia con molti nessi logici come storia.

“Quando si schematizza un testo di storia, spesso è difficile perché oltre a capire il testo bisogna anche trovare i collegamenti” T.

I successivi incontri, che si svolgeranno nelle prossime settimane, affronteranno i passi finali ovvero: l’autovalutazione come strumento per capire quali argomenti devo rivedere con maggiore attenzione, il ripasso e come migliorare le proprie strategie di comunicazione. Infine, quali strumenti ho acquisito per arrivare pronto alla verifica e come affrontare tipologie di verifica differenti. 

“Abbiamo cercato il più possibile di rendere questo laboratorio un’occasione di riflessione realmente connessa all’esperienza quotidiana dei ragazzi. La conclusione di questo percorso sarà la fine di un pezzo di cammino insieme, che speriamo possa portare questi ragazzi a camminare più consapevolmente sulle proprie gambe. Infatti, il momento dei saluti sarà accompagnato dalla consegna di un piccolo libricino che racconterà il percorso che abbiamo costruito insieme unendo le nostre competenze, con le preziose conoscenze dei ragazzi che hanno condiviso con noi questo percorso. Con la speranza che possa diventare per loro una pratica valigetta degli attrezzi a cui appellarsi nei prossimi anni per affrontare lo studio.”

Ginevra, Francesca, Irene e Marisol

Don Bosco Agnelli: conclusi gli incontri di formazione del progetto “P.L.A.Y – Accorciamo le distanze”

P.L.A.Y.: Prevent –Learn – Amuse – Youth

All’interno del progetto “Accorciamo le distanze”, si sono conclusi le fasi di formazione  “gioco da tavola come strumento educativo” presso la realtà salesiana dell’Agnelli.  Di seguito l’esperienza dei giovani che hanno partecipato.

***

Gli incontri che ci hanno visti protagonisti nelle ultime settimane sono stati davvero coinvolgenti sotto molti punti di vista. Tutti gli educatori che ci hanno assistito sono stati divertenti e disponibili, cercando sempre di tirare fuori il meglio di noi.

Abbiamo avuto l’opportunità di riscoprire i giochi di società, dai più classici ai più innovativi. Siamo riusciti a metterci alla prova sia singolarmente che a gruppi, rafforzando la capacità di lavorare in squadra.

L’aspetto più utile è stata quella di stravolgere completamente dei giochi per adattarli ai grandi gruppi di bambini e ragazzi con cui avremo a che fare.

Siamo molto soddisfatti e contentissimi di avere avuto questa occasione, che riusciremo anche a condividere con gli animatori più piccoli.

 

“Coltiviamo il talento dei nostri studenti”: l’Istituto Agnelli di Torino lancia una raccolta fondi

L’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli lancia una raccolta fondi per nuovo spazio dedicato ai percorsi musicali, sala prove e concerti. L’obiettivo è quello di raccogliere 40.000 euro entro la fine di giugno per risistemare il Salone delle feste. La somma raccolta servirà per acquistare tavoli, sedie e installare un nuovo impianto di riscaldamento, meno rumoroso di quello attuale. Di seguito il Comunicato Stampa inerente all’iniziativa e il rimando al progetto.

***

“Coltiviamo il talento dei nostri studenti”: l’Istituto Agnelli di Torino lancia una raccolta fondi

La scuola salesiana di Mirafiori sogna un nuovo spazio per percorsi musicali, sala prove e concerti

L’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli, storica scuola salesiana nel quartiere Mirafiori di Torino, è stato selezionato dalla Fondazione CRT tra le 12 scuole partecipanti al progetto Donoscuola. L’iniziativa mette a disposizione dell’Istituto un percorso di formazione ed un accompagnamento realizzato da professionisti del fundraising per imparare a fare raccolta fondi. 

Come sottolinea Giovanni Quaglia, Presidente della Fondazione CRT “Le scuole rappresentano il luogo di formazione culturale e valoriale delle nuove generazioni e quindi il futuro dei nostri territori. Per questo la Fondazione CRT insieme a CPD Consulta per le Persone in Difficoltà amplia il progetto Donoscuola estendendolo all’intero territorio del Piemonte e della Valle d’Aosta, con l’obiettivo di incrementare la sostenibilità economica degli istituti e accrescere la loro autonomia nell’identificare bisogni e obiettivi da raggiungere.” 

“Riportare la scuola al centro della comunità – sottolinea Massimo Lapucci, Segretario Generale di Fondazione CRT – è fondamentale dopo due anni difficili di pandemia e Donoscuola mira a fare proprio questo: fornendo alle scuole nuovi strumenti strategici di progettazione tramite il fundraising, il progetto Donoscuola permette di creare sinergie con gli attori del territorio, valorizzare il capitale umano di personale e studenti e incrementare la sostenibilità economica degli istituti”. 

L’Istituto Agnelli, in collaborazione con i docenti di musica dell’Impresa Sociale Mozart, ha come obiettivo quello di raccogliere 40.000 euro entro la fine di giugno per risistemare il Salone delle feste. La somma raccolta servirà per acquistare tavoli, sedie e installare un nuovo impianto di riscaldamento, meno rumoroso di quello attuale. 

Questo spazio, così riallestito, potrà essere utilizzato durante tutto l’anno dagli studenti per eventi come la festa annuale dei diplomati, le assemblee, i corsi di musica e le prove dell’orchestra giovanile. 

Il Direttora dell’opera salesiana, Don Claudio Belfiore, commenta: “Grazie al progetto Donoscuola, un gruppo di genitori ed insegnanti si sta formando per raggiungere questo traguardo che speriamo di raggiungere insieme a tante persone che ci crederanno come noi. Il nuovo Salone delle Feste potrà donare ai ragazzi dell’Istituto Agnelli uno spazio di aggregazione in cui attraverso laboratori e corsi potranno coltivare i loro talenti musicali e non solo. Un luogo ancora più importante dopo il ritorno a scuola dei ragazzi che negli ultimi due anni hanno sofferto per le chiusure e il distanziamento. Ora i nostri studenti

hanno voglia di tornare a vivere insieme momenti significativi della loro vita personale e scolastica, determinanti per la loro formazione e il loro futuro”. 

Per privati e aziende che vogliano costruire insieme all’Agnelli questo nuovo spazio per i talenti degli studenti, è possibile farlo in diversi modi. Per saperne di più: https://agnelli.it/centro-anchio/ 

IL PROGETTO DONOSCUOLA DELLA FONDAZIONE CRT 

Donoscuola è il progetto di Fondazione CRT, realizzato in collaborazione con CPD Consulta per le Persone in Difficoltà, che offre un percorso di formazione e affiancamento delle scuole di Piemonte e Valle d’Aosta di ogni ordine e grado sulla raccolta fondi, la cultura della donazione e della solidarietà. 

Dopo una prima fase di formazione sul fundraising che ha coinvolto 45 istituti, sono 10 le scuole selezionate per avviare campagne di raccolta fondi grazie al supporto di junior fundraiser. I progetti sono fortemente legati al territorio di provenienza e all’esigenza delle scuole e coinvolgono docenti, personale scolastico, alunne e alunni nella realizzazione di campagne di fundraising con obiettivi che variano dai 5.000agli 80.000

Il progetto, a partecipazione gratuita per le scuole, ha interessato finora 50 istituti – e oltre 400 tra dirigenti, personale docente, personale ATA, studenti e genitori – per un impegno complessivo della Fondazione CRT di circa 250.000 euro nelle due edizioni realizzate. 

LA FONDAZIONE CRT 

Da trent’anni motore di crescita e innovazione per il territorio 

Ente filantropico nato nel 1991, la Fondazione CRT è la terza in Italia per entità del patrimonio. In trent’anni ha messo a disposizione del territorio 2 miliardi di euro, sostenendo oltre 40.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente, l’innovazione, in tutti i 1.284 Comuni piemontesi e valdostani. Inoltre, con un investimento di oltre 100 milioni di euro, la Fondazione CRT ha interamente riqualificato le OGR di Torino, ex Officine dei treni riconvertite in un centro di sperimentazione a vocazione internazionale con tre “anime”: l’arte e la cultura, la ricerca scientifica, tecnologica e industriale, il food. 

In aggiunta alle erogazioni, la Fondazione CRT promuove modalità di intervento ispirate alla logica della venture philanthropy e dell’impact investing. 

È attiva nelle principali reti internazionali della filantropia, come EFC (European Foundation Centre) ed EVPA (European Venture Philanthropy Association) e collabora con organizzazioni internazionali di rilevanza globale, tra cui le Nazioni Unite e il Rockefeller Philanthropy Advisors. 

www.fondazionecrt.it 

CFP Day all’Agnelli – Area Metropolitana Torinese

Il 7 marzo 2022 si è svolto il “CFP Day” dell’Area metropolitana torinese all’istituto salesiano Agnelli di Torino.

L’evento ha coinvolto alcuni ragazzi scelti dai CFP Agnelli, Valdocco, Rebaudengo, San Benigno Canavese e Châtillon.

Il tema che ha guidato la giornata ha riguardato la realizzazione del proprio sogno, alla luce dei propri limiti, delle possibili guide sul proprio cammino, ai mezzi e ai modi necessari per realizzarlo.

Tra le immagini chiave della riflessione portata avanti durante l’incontro si trova quella del trampolino, ovvero come paragone del limite:

ci sono dei trampolini più alti e altri più bassi, ma si possono fare lo stesso dei bellissimi salti indipendentemente dall’altezza del trampolino, ovvero alcuni partono con più limiti, ma possono realizzare i propri sogni, se si impegnano con costanza e con l’aiuto di Dio che è Padre.

All’Agnelli il 16 agosto riprende “ORA CINEMA”

Dall’ Oratorio Agnelli la notizia relativa a “ORA CINEMA”

Ottimo inizio nel mese di luglio, per l’arena estiva del Cinema Agnelli che riprenderà il 16 agosto. Grazie alla buona volontà dei collaboratori della sala e della parrocchia San Giovanni Bosco, siamo riusciti ad organizzare un’arena cinematografica all’aperto che abbiamo voluto chiamare ORA CINEMA! ORA CINEMA ha un duplice significato: è ora di tornare al cinema, di godersi i film solo al cinema ma è anche il luogo dove possiamo farlo. L’oratorio infatti ospite le proiezioni all’aperto, in tutta sicurezza e secondo la normativa vigente.

Con questo progetto, nonostante sia sempre più arduo rimanere nel mercato degli esercenti cinematografici, ripartiamo e non senza aver investito nella nostra sala della comunità. Abbiamo infatti provveduto ad una ritinteggiata del nostro cinema teatro, pronto ad ospitarvi nuovamente in autunno.

Grazie alla dedizione dei nostri collaboratori e volontari saremo attivi ad agosto e settembre con la seguente programmazione: proiezioni dal 16 agosto al 30 settembre 2021.

Ad agosto (dal 16 al 31) – proiezioni dal martedì al venerdì (compreso lunedì 16).

A settembre – proiezioni dal martedì al venerdì.

Rimangono attive le numerose convenzioni per aver diritto all’ingresso ridotto: Abbonamento Musei Torino Piemonte, tessere AIACE, tessera ARCI. Siamo felici inoltre di informare della nuova convenzione per i tesserati NovaCoop.

I prezzi rimangono invariati: 5€ intero e 4€ ridotto.
Per maggiori informazioni e per rimanere aggiornati sulla programmazione consultare il sito web o i canali social su cui siamo presenti – InstagramFacebookTwitter.

 

All’Agnelli termina l’oratorio estivo 2021

Dal sito dell’oratorio Agnelli.

L’Oratorio don Bosco – Agnelli a Mirafiori, termina le attività estive anche per quest’anno. Per ben sette settimane (dal 14 giugno al 30 luglio), gli animatori hanno dato vita ad una nuova avventura in un meraviglioso viaggio di sette tappe tra personaggi iconici e curiosi arazzi colorati: il tema si basava sul sussidio “IntesSi la Vita” prodotto dal centro salesiano di Nave (Brescia), abbiamo una vita sola e dobbiamo trasformarla in un capolavoro. Il programma della settimana era molto articolato, cadenzato da giochi organizzati, momenti formativi, sfide sportive, musica e canti, gite in piscina in splendidi parchi acquatici.

Anche quest’anno sono state numerose le iscrizioni e non tutte le domande sono state accolte a causa del contingentamento per il Covid-19. Pandemia che ha visto uno staff preparato con un ciclo di formazione dedicato sia sul Covid-19 sia sulle varie tematiche dell’animazione.

I ragazzi hanno quindi vissuto in prima persona nuove amicizie e costruttive esperienze scoprendo, giorno dopo giorno, questo cammino che non solo è stato caratterizzato da tanto divertimento ma li ha fatti crescere.

Da sottolineare l’iniziativa “La bella stagione” sostenuta dalla Compagnia di San Paolo in collaborazione con la Fondazione Abbonamento Musei, tramite cui l’Oratorio ha potuto offrire gratuitamente l’opportunità di visitare musei, luoghi ed esperienze nella nostra città, da Palazzo Reale al Museo Egizio, il borgo medioevale e il Migrantour, un viaggio dentro Porta Palazzo e la storia dei migranti.

Per don Gianmarco Pernice è stata l’ottava estate in questi cortili l’ultima all’Agnelli: a settembre si trasferirà nell’opera salesiana di San Salvario e sarà impegnato in due oratori, l’educativa di strada e la comunità per minori stranieri non accompagnati.

Abbiamo vissuto un’esperienza nuova, simile all’anno scorso, ma certamente diversa dalle precedenti: la pandemia ha sicuramente limitato nei numeri e nelle attività possibili. Certo, abbiamo giocato e affrontato questa esperienza di vita con coloratissime mascherine e tanti sorrisi, disinfettando persino l’ultima pallina da ping pong e trovando nel gel igienizzante un animatore in più. Non ci siamo mai tirati indietro, anzi, certe difficoltà ci hanno fatto crescere tanto! Un enorme ringraziamento va agli animatori volontari che con passione, dedizione e tanta professionalità hanno saputo trasformare una semplice estate in un meravigliosa avventura formativa che siamo sicuri, rimarrà scolpita in modo indelebile nei cuori dei nostri amati ragazzi”.

 

Istituto Internazionale Edoardo Agnelli: l’evento “Insieme costruiamo futuro”

Nella giornata di oggi, 27 aprile si è tenuto l’evento “Insieme costruiamo futuro” dell’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli di Torino. Grazie all’incontro svoltosi in Aula Magna con ospiti e invitati di rilievo, è stato presentato l’ambizioso progetto di rinnovo delle aule e dei laboratori dell’ITT che prenderà ufficialmente inizio il prossimo 24 maggio (Festa di Maria Ausiliatrice).

Intelligenza artificiale, realtà virtuale, industria 4.0, sostenibilità energetica: l’Istituto Edoardo Agnelli continua a formare eccellenze, con uno sguardo aperto al futuro e all’innovazione. Animata da questa vocazione educativa, l’Opera salesiana ha scelto di investire in nuovi ambienti. Tale progetto ha trovato il favore di partner significativi, quali la Fondazione Agnelli che ha stanziato un generoso contributo.

L’appuntamento ha avuto inizio con i saluti di rito da parte del Direttore dell’Opera don Claudio Belfiore il quale ha riportato le parole del Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Fabrizio Manca, che per cause di forza maggiore non ha potuto partecipare all’evento, lasciando tuttavia un pensiero per l’iniziativa.

Alfredo Trentalange, Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, è stato il moderatore dell’evento.

Andrea Gavosto, Direttore della Fondazione Agnelli ha dato il suo contributo da remoto spiegando che la fondazione esiste da più di 50 anni e l’investimento fatto ha come obbiettivo quello di contribuire al progresso.

Tra i contenuti mandati in onda durante l’incontro, quelli di Mauro Berruto, già Allenatore della Nazionale di pallavolo e precedente Amministratore delegato della Scuola Holden:

Se c’è una cosa che la pandemia ci ha insegnato è la bellezza e la forza della parola INSIEME. Come dice anche Papa Francesco “Nessuno si salva da solo”. Questa parola mi fa pensare alla poesia di un grandissimo sportivo Muhammad Ali, che recita “Me, We” ovvero “Io, Noi”. Queste due parole si riflettono l’una con l’altra. Se c’è qualcosa che riguarda il singolo questa si specchia in qualcosa che riguarda l’identità collettiva. L’Io mette a disposizione tutto ciò che ha e la collettività, noi, si nutre di ciò. Questo ci fa capire che la parola chiave fondamentale è INSIEME.

Nei suoi filmati, Berruto, ha trattato tre parole-chiave: INSIEME, COSTRUIAMO e FUTURO.

Secondo Stefano Molina, Responsabile Area Scuola e Università dell’Unione Industriale Torino, ai ragazzi non bisogna più chiedere “Che lavoro volete fare da grandi?” ma a questa nuove generazione va chiesto “Quali lavori volete fare da grandi?”. Questo perchè, al giorno d’oggi, viste le nuove tecnologie bisogna essere versatili, e siccome il futuro è incerto si ha la necessità di creare un’alleanza tra scuola e lavoro.

Successivamente, il Team di allievi dell’Istituto Tecnico Tecnologico dell’Edoardo Agnelli ha presentato due progetti: la  casa domotica e la serra.

Secondo Giovanni Bosco, Preside dell’Istituto Tecnico Tecnologico e del Liceo Scientifico dell’Edoardo Agnelli, le attività di laboratorio sono fondamentali poichè suscitano, da parte degli studenti, interesse e voglia di approfondimento delle competenze, questo grazie agli ambienti adatti e ai docenti formati e sempre aggiornati.

Don Claudio Belfiore ha poi concluso l’incontro affermando che tra l’attenersi alle norme o innovare, l’Agnelli ha scelto di innovare, creando degli ambienti confortevoli e piacevoli. Il cuore dell’innovazione ha inizio il 24 maggio con 7 nuovi laboratori, più uno spazio generale.

Mai come oggi, noi, insieme costruiamo futuro!

Istituto Internazionale Edoardo Agnelli: “Insieme costruiamo futuro”

Si riporta di seguito il Comunicato Stampa dell’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli di Torino relativo all’evento “Insieme costruiamo futuro” che si terrà martedì 27 aprile 2021, alle ore 11:30, presso l’Aula Magna dell’Istituto e che sarà fruibile in diretta streaming sul Canale YouTube dell’Istituto. L’appuntamento sarà occasione per presentare l’ambizioso progetto di rinnovo delle aule e dei laboratori dell’ITT. Riportiamo al fondo anche il contest lanciato dall’Istituto “#2021agnelli: school memories – insieme costruiamo futuro”.

BROCHURE LAVORI ITT

– Comunicato Stampa –

“Insieme costruiamo futuro”
per una scuola più innovativa, sicura e sostenibile

Martedì 27 aprile 2021

L’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli è lieto di annunciare l’evento “Insieme costruiamo futuro” che si terrà martedì 27 aprile 2021 alle ore 11:30, presso l’Aula Magna della Scuola e fruibile in diretta streaming sul Canale YouTube dell’Istituto.

L’appuntamento sarà l’occasione per presentare l’ambizioso progetto di rinnovo delle aule e dei laboratori dell’Istituto Tecnico Tecnologico, che prenderà ufficialmente inizio il prossimo 24 maggio (Festa di Maria Ausiliatrice) e che si concluderà a fine agosto 2021.

Intelligenza artificiale, realtà virtuale, industria 4.0, sostenibilità energetica: l’Istituto Edoardo Agnelli continua a formare eccellenze, con uno sguardo aperto al futuro e all’innovazione. Animata da questa vocazione educativa, l’Opera salesiana ha scelto di investire in nuovi ambienti. Tale progetto ha trovato il favore di partner significativi, quali la Fondazione Agnelli che ha stanziato un generoso contributo.

Interverranno all’evento:

Fabrizio Manca, Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte

Andrea Gavosto, Direttore della Fondazione Agnelli

Stefano Molina, Responsabile Area Scuola e Università dell’Unione Industriale Torino

Mauro Berruto, già Allenatore della Nazionale di pallavolo e precedente Amministratore delegato della Scuola Holden

Alfredo Trentalange, Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri

Giovanni Bosco, Preside dell’Istituto Tecnico Tecnologico e del Liceo Scientifico dell’Edoardo Agnelli

Team di allievi dell’Istituto Tecnico Tecnologico dell’Edoardo Agnelli

Con la partecipazione di Aziende partner nei percorsi di professionalizzazione degli studenti

«Siamo felici di presentare questo progetto in una fase storica così delicata: allestiremo per i ragazzi tre nuove aule, sette laboratori rinnovati e un hub per la creatività, nell’ambito di una domotica maggiormente sicura e sostenibile. La formazione integrale del giovane, l’innovazione della didattica, l’alleanza e la condivisione con le aziende del territorio sono nel DNA dell’Agnelli fin dalla sua nascita», così commenta don Claudio Belfiore, Direttore dell’Opera salesiana.

CONTEST – In occasione della presentazione dei lavori per i nuovi laboratori dell’Istituto Tecnico, lanciamo il contest “#2021agnelli: school memories – insieme costruiamo futuro”, uno spazio interamente dedicato ai nostri ex allievi, un’occasione per condividere i ricordi del proprio periodo scolastico. Attraverso fotografie e brevi pensieri tutti gli ex allievi sono invitati a rispondere a questa domanda: in che modo gli anni passati tra i banchi dell’Agnelli ti hanno aiutato a costruire il tuo futuro?
Per partecipare al contest sarà sufficiente postare sui propri profili social un testo o un’immagine legati al tema del contest usando gli hashtag #2021agnelli e #InsiemeCostruiamoFuturo. In alternativa si può inviare una email all’indirizzo 2021agnelli@istitutoagnelli.it entro il 27 aprile 2021 con in allegato l’immagine scelta e qualche riga di accompagnamento.
Le testimonianze più significative saranno pubblicate sui canali della scuola.

«Tante ferite da curare quando riapriranno le scuole» – La Voce e il Tempo

Si segnala l’intervista al prof. Alessandro Antonioli dell’Istituto Salesiano Edoardo Agnelli di Torino nell’articolo pubblicato da La Voce e il Tempo di questa domenica: “Tante ferite da curare quando riapriranno le scuole”, a cura di Alberto RICCADONNA.

Professore, come è nata questa iniziativa?

Durante il primo lockdown ho pensato di mettere a disposizione di tutti una mia grande passione, quella di raccontare i poemi epici. E così è nata la serie «A casa con Ulisse», con un target omogeneo che includeva anche gli adulti. A fine ottobre ne ho invece iniziata una sull’Eneide specifica per i ragazzi delle superiori: i video sono più brevi e accompagnati da semplici grafiche che ripercorrono i concetti fondamentali. Ho pensato che potevano essere utili ad altri docenti per le lezioni a distanza oppure agli alunni per lo studio di queste opere meravigliose.

Nelle scuole del Piemonte è tornata la didattica a distanza, con gli studenti costretti a casa davanti al computer. Perché, secondo lei, i ragazzi si lamentano di questa modalità?

Intanto perché azzera la socialità di cui fanno esperienza a scuola, impedendo loro di condividere tanti momenti scolastici: intervalli, lezioni, interrogazioni, gite, ritiri o altre attività. La didattica a distanza va a incidere su una componente fondamentale della scuola, la relazione. Quella professore-alunno, ma anche e soprattutto quella fra compagni di classe: lo schermo atrofizza le interazioni e lo scambio. Anche la soglia dell’attenzione è più bassa e questo rende più faticoso l’apprendimento per i ragazzi. Tra l’altro, non tutti possono permettersi un computer e una connessione stabile: qualcuno deve badare ai fratelli, qualcun altro deve dividere la camera o il device con un parente, qualcun altro ancora ha i genitori in smart working a casa. Il contesto familiare incide non poco.

È la didattica a distanza il vero problema della scuola?

Nell’ultimo periodo, la didattica a distanza sembra diventata la radice di tutti i mali: se qualcosa nella scuola non funziona, è colpa della Dad. Come se fosse diventata il tappeto sotto cui nascondere la polvere e lo sporco che si sono accumulati negli anni, frutto di tagli scellerati sulla scuola. La Dad non è il male assoluto, è accettabile ma soltanto come soluzione temporanea. Il problema più grave è la mancanza di un progetto forte sulla scuola del futuro: in questo momento non ha funzionato nulla, dai banchi a rotelle fino al Piano per il rientro in sicurezza della regione Piemonte. Chiudere le scuole è una sconfitta, delle istituzioni in primis, che in questi ultimi mesi si sono mosse poco, male e sempre in ritardo.

Cosa comporta, per un insegnante, la preparazione delle lezioni a distanza? L’Istituto Agnelli come si sta organizzando?

In generale cerchiamo di spiegare di meno, di svolgere più esercizi insieme e di essere più interattivi. Lavoriamo molto per ricercare o spesso per creare noi stessi i contenuti multimediali da sottoporre ai ragazzi. Proponiamo occasioni di ritrovo, di riflessione e di condivisione anche da casa. Come scuola, dopo esserci formati, stiamo sperimentando una didattica nuova, ricca di laboratori a distanza che permettano ai ragazzi di lavorare insieme. Oppure organizziamo degli incontri a distanza con autori: l’anno scorso con Benedetta Tobagi e Pietro Bartolo, il mese prossimo con Fabio Geda. Collaboriamo fra docenti per proporre percorsi multidisciplinari, mentre i colleghi dell’istituto tecnico stanno lavorando su intelligenza artificiale, realtà virtuale e sui robot dell’industria del futuro. Tanti progetti che speriamo appassionino e coinvolgano i ragazzi in un momento di fatica e disagio.

Ecco, si parla molto dei danni prodotti sugli studenti dalla chiusura delle scuole. Quali sono?

In questi mesi nei ragazzi sono emersi disturbi psicologici, è aumentato il fenomeno di dispersione scolastica, gli alunni hanno sofferto per la mancata socialità. Sono punti delicati e importantissimi, su cui si dovrebbe articolare un solido progetto per il rientro a scuola. Qualche settimana fa David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi, è stato ascoltato in Senato in merito agli effetti della didattica a distanza e della situazione dei giovani: noia, solitudine, tristezza, insofferenza, disinteresse… Lazzari è stato molto chiaro: non basta spegnere il pc e abbandonare la scrivania per rimediare ai malesseri dei ragazzi e per rimotivarli allo studio. Purtroppo, e lo dico con molta amarezza, non mi sembra che al Ministero o in Regione stiano lavorando su questi punti. Si vive alla giornata e questa incertezza pesa moltissimo sui ragazzi.

Come immagina il mondo della scuola quando l’emergenza sarà finalmente superata? Tutto tornerà come prima oppure qualcosa è cambiato per sempre?

La pandemia ha dato un forte input all’utilizzo di piattaforme e altri strumenti digitale: docenti e alunni hanno maturato competenze specifiche che torneranno utili anche in presenza. Nulla però sarà come prima. Avremo nuove sfide davanti a noi: al di là del recupero degli argomenti, che tanto preoccupano i politici, ci saranno ferite e disagi di cui dovremo prenderci cura. Ci sono già adesso, anche se non si vedono o non si vogliono vedere.

Didattica a distanza: “Noi prof trasformati tutti in YouTuber” – l’esperienza dell’Agnelli

Il quotidiano Corriere Torino nella giornata di ieri, 15 febbraio, ha dedicato in primo piano un’inchiesta sugli effetti della Didattica a Distanza che le scuole italiano hanno dovuto affrontare e stanno portando avanti in questo periodo di emergenza sanitaria. A Torino gli istituti superiori statali sono una quarantina e in 18 hanno risposto al questionario proposto dal Corriere Torino sugli effetti della Dad a un anno dall’inizio della pandemia. In 10 scuole su 18 le pagelle di quest’anno non hanno riservato sorprese rispetto al passato: il rendimento è stabile. Emergono tuttavia diverse problematiche: malessere psicologico in crescita e aumento delle richieste agli sportelli di sostegno. Di seguito il focus sulla Dad dell’Istituto Salesiano Agnelli di Torino che è stato riportato nell’articolo, a cura di Giorgia Mecca.

«Noi prof trasformati tutti in YouTuber»

Alessandro Antonioli insegna italiano e latino all’Agnelli

«Siamo dovuti diventare YouTuber».

Alessandro Antonioli ha 29 anni e insegna italiano e latino all’istituto internazionale Giovanni Agnelli, è il suo quinto anno da professore, il più faticoso.

Dai banchi agli schermi è stata stravolta anche la didattica: «Non puoi riproporre online una lezione che avevi preparato dal vivo». Di necessità virtù, nei mesi di lockdown, Antonioli e i suoi colleghi si sono inventati nuovi modi di insegnare, per tenere alta la concentrazione degli studenti: escape room che in base alla preparazione permettevano ai partecipanti di viaggiare da un’epoca all’altra, Google Meet a cui hanno invitato scrittori, intellettuali, il medico di Lampedusa Pietro Bartolo, professori universitari che hanno spiegato ai ragazzi come mai Cicerone continua ad essere così importante.

«In uno dei progetti più belli siamo stati ispirati da J.K. Rowling, (la creatrice di Harry Potter) e dal suo Animali fantastici. Basandoci sul libro, abbiamo trascritto e tradotto alcuni pezzi de L’hortus santatis, una delle prime enciclopedie di storia naturale, individuando undici specie di animali fantastici. Il risultato del progetto sarà in mostra al Museo Leone di Vercelli».

In questa situazione, è fondamentale salvaguardare la relazione con i ragazzi, pensare a progetti nuovi. L’entusiasmo non manca, ma Antonioli ammette che lo scorso anno è stata dura e lo è anche adesso.

«Mi accorgo che passo molte delle mie giornate davanti al pc, a registrare, montare le lezioni, preparare i compiti, cercando di mantenere stabile il rendimento degli alunni».

I ragazzi più bravi hanno perso motivazione, quelli meno bravi hanno avuto ancora più difficoltà.

«Temo che nei prossimi tempi ci saranno cicatrici che dovremo curare. Non solo a livello scolastico, ma psicologico. Alla fine delle lezioni cerco sempre di chiedere ai ragazzi come stanno, di farli distrarre, di parlare di campionato o delle nuove serie Netflix. Mi accorgo che molti ragazzi hanno bisogno di socialità e noi insegnanti dispiace molto quando non riusciamo a intercettare il loro disagio».

G. Mec.