Ambasciatori dell’eccellenza italiana: ITS – Agroalimentare a lezione con Oscar Farinetti a FICO World

Fico World a Bologna ha ospitato una lezione di Oscar Farinetti agli studenti del primo anno degli Its -Agroalimentare per il Piemonte, corsi biennali di alta specializzazione dopo il diploma.

Gli studenti sono stati accompagnati dal presidente Fabrizio Berta, dal direttore Franco Burdese e da Michele Perinotti, AD de Gli Aironi Riso&co. di Vercelli.

I corsi Mastro Birraio e Gastronomo di Torino, Ortofrutta Cuneo ed Ifts Virginia Agnelli di Torino hanno assistito alla lezione magistrale di un Oscar Farinetti particolarmente ispirato. Un’escursus che ha tracciato la storia degli alimenti dall’Homo Sapiens, passando per la scoperta del fuoco, e sino ai giorni nostri.

«Bravi – ha esordito Oscar Farinetti – perché avete scelto di studiare il mondo del cibo. L’Italia è un paese magnifico che geograficamente per microclima è unico nel modo. Il terreno, le montagne che lo circondano, un mare amico che coi suoi venti rende il nostro paese unico nel suo genere. È inutile negarlo noi Italiani, siamo i più  fortunati ma siamo anche i più bravi. Il mondo sta aspettando i nostri prodotti e voi sarete gli ambasciatori di questa nostra eccellenza». Una cronistoria sul mondo degli alimenti avvincente, che viene raccontata  molto bene da Farinetti e successivamente viene vissuta nelle sei giostre visitabili ad Eataly World. Dati snocciolati con maestria sull’economia del cibo in Italia che guarda il mondo e sulle peculiarità della nostra nazione a trecentosessanta gradi. «Non facciamo soltanto le guardie dei nostri prodotti – continua Farinetti –  ma spieghiamo al mondo la sensazione di grande piacere che si prova mangiando lentamente le nostre eccellenze. Mangiamo meglio perché i prodotti di qualità sono una nostra prerogativa. Insegniamo al mondo a non guardare solo al costo perché spendere meglio non vuol dire spendere di più. Consumando le giuste quantità siamo noi i veri padroni di questo stupendo mondo del cibo».

L’incontro con Farinetti è poi proseguito con un’intervista presso il birrificio Baladin presente a Eataly World e la visita degli studenti presso Olio Roi e le molteplici attività racchiuse in questo scrigno, di dimensioni certamente ampliate, che racconta e propone la storia degli alimenti in tutte le sue sfaccettature e nell’eccellenza della qualità dei prodotti proposti.

Al termine dell’incontro con Oscar Farinetti, gli  studenti dell’ITS Agroalimentare per il Piemonte hanno ricevuto un affettuoso saluto da May-Britt Moser, Premio Nobel per la medicina nel 2014. La neuroscienziata norvegese, premiata col Nobel per i suoi studi sul sistema di navigazione dei mammiferi, ha salutato gli studenti dell’Its – Agroalimentare incoraggiandoli nel loro studio sulla conoscenza degli alimenti.

(Articolo a cura di Franco Burdese,
direttore di ITS – Agroalimentare)

Muzzano: Al via il XII concorso nazionale dei CFP salesiani d’Italia

Una formazione professionale aperta, competitiva, capace di rispondere alle esigenze del mercato ma anche pronta a misurarsi con sé stessa, è questa l’idea che l’associazione Cnos Fap, la Formazione Professionale Salesiana, intende proporre ai giovani e alle imprese. Da dodici anni, al termine dei percorsi formativi e prima degli esami finali, allievi selezionati provenienti da ogni parte d’Italia si danno appuntamento in un luogo diverso per dimostrare le loro capacità nelle differenti famiglie professionali: dalla meccanica, alla gastronomia, dalla grafica, all’energia.

Per la prima, volta quest’anno, il Biellese accoglierà un gruppo di giovani studenti provenienti da svariate regioni italiane che per una settimana si sfideranno per decretare l’allievo più preparato nel settore dell’Energia. Dal 15 maggio giungeranno a Muzzano gli allievi accompagnati dai rispettivi formatori. Futuri idraulici e futuri elettricisti vivranno insieme per 3 giorni ospiti della Casa Salesiana della Valle Elvo nei quali non solo avranno modo di dimostrare e loro capacità ma avranno modo anche di conoscere il nostro territorio coltivando nuove amicizie e aprendosi sempre di più al mondo.

Nei laboratori del Cnos Fap di Muzzano, tra prove teoriche ed esercitazioni pratiche, i giovani del Cnos Fap dovranno realizzare un “Impianto di riscaldamento e raffrescamento completamente gestito da PLC ed alimentato da una pompa di calore”. Venerdì 18 maggio alle 10 a Palazzo Gromo Losa al Piazzo si terranno le premiazioni alla presenza delle autorità cittadine e provinciali nonché dei nostri rappresentanti nel Parlamento della Repubblica e nel Consiglio Regionale, dei rappresentanti del mondo dell’impresa, del lavoro, dell’artigianato nonché dei ragazzi e delle ragazze del Centro di Formazione Cnos Fap di Muzzano.

“Esprimiamo vivo compiacimento”, riferisce Roberto Battistella, Direttore dei Centri di Formazione Professionale Cnos Fap Regione Piemonte di Vigliano Biellese e di Muzzano, “per l’opportunità che la Federazione Nazionale Cnos Fap offre ai nostri Centri di Muzzano e Vigliano di ospitare il dodicesimo concorso nazionale dei CFP Salesiani d’Italia. I nostri centri biellesi offrono da anni una qualificata offerta formativa nel settore Energia sia nell’ambito termoidraulico che in quello dell’impiantistica elettrica civile ed industriale. In questi ultimi anni abbiamo cercato di proporre percorsi formativi sempre più adeguati alle richieste del mercato. Il mondo dell’energia è mutato in modo velocissimo, le nuove fonti energetiche, il grande tema delle energie rinnovabili, un’idea nuova di abitare hanno mutato significativamente i bisogni del mercato offrendo nuovi spazi per l’impresa e chiedendo tecnici ed operatori preparati.

La Federazione Cnos Fap – prosegue – nutre l’ambizione di parlare ad un mondo in continuo mutamento proseguendo nella sua vocazione naturale che è quella indicata da San Giovanni Bosco di formare buoni cristiani ed onesti cittadini consapevole come è da sempre che i valori profondi del cristianesimo accompagnati a quelli di una cittadinanza responsabile e consapevole sono al contempo elementi identitari ma anche strumenti per garantire quelle professionalità e quelle capacità che attraverso il lavoro possono rendere le vite delle persone effettivamente libere e dignitose”.

“Un grazie pentitissimo – aggiunge Simone Contro, formatore del Cnos Fap di Muzzano e curatore del Concorso Nazionale – a chi ci ha sostenuto in questo percorso: la Provincia di Biella, la Città di Biella, il Comune di Muzzano, CNA Biella, Confartigianato Biella e ai partner che con il loro contributo ci consentono di misurarci con strumenti e tecnologie all’avanguardia. Grazie allora a Bosch, Giacomini water emotion, Grundfos, Schneider Eletric, Gruppo IIS Istituto Italiano della Saldatura, Alternanza Scuola-Lavoro e grazie anche alle realtà del nostro territorio che sono al nostro fianco sostenendoci in questa come in altre iniziative . Grazie dunque a Cizeta, a S.I.R.A. Idrotermosanitari srl e al Caseificio Valle Elvo”.

 

(Articolo tratto da Newsbiella.it,
il quotidiano online del biellese,
clicca qui per accedere alle notizie)

Com’è andato il Trofeo di Don Bosco a Vercelli?

Si propone la lettura di quest’appassionata cronaca, a cura del formatore del Cnos-Fap di Vercelli, Massimo De Donatis, della manifestazione “Trofeo di Don Bosco” svoltasi allo Stadio Silvio Piola di  Vercelli:

 

FINALE CNOS FAP ALLO STADIO PIOLA

Lunedì 7 maggio il Cnos-Fap di Vercelli , la scuola professionale dei salesiani, ha concluso la seconda edizione del Trofeo don Bosco allo stadio Piola alla presenza dell’Assessore allo sport Andrea Coppo e dell’Assessore alle Politiche sociali Gabriella Ranghino. Erano coinvolti i cinque centri dell’area del Piemonte orientale di Vercelli, Alessandria, Serravalle Scrivia, Vigliano Biellese e Muzzano. La finale per il terzo e quarto posto si è disputata tra Vercelli e Serravalle Scrivia mentre per il primo e secondo posto tra le squadre di Vigliano Biellese e Alessandria.

Hanno accompagnato le squadre anche alcuni compagni che hanno ravvivato la mattinata con un po’ di
sano tifo. Le partite si sono svolte correttamente in un clima di festa dove i protagonisti erano lo sport e i
giocatori. Così come voleva don Bosco per i suoi ragazzi, anche allo stadio Piola i giovani del Cnos-Fap si
sono impegnati a fondo per vincere le partite ma hanno saputo anche divertirsi accettando la sconfitta.

Uno striscione portato dal Cnos di Alessandria recitava così: “Perdiamo o vinciamo, campioni tutti siamo”.
Questo è lo spirito salesiano; lo sport come la vita, imparare ad accettare le sconfitte, le difficoltà che la vita ci mette davanti, e lottare per superarle puntando tutto sulle qualità migliori che ciascuno di noi ha ricevuto in dono. Questo è il messaggio che abbiamo voluto regalare ai nostri giovani con questo evento realizzato in uno stadio importante e storico come il Piola di Vercelli, perché anche per i ragazzi diventasse un momento memorabile che ricorderanno per tutta la vita. Inoltre, una bella occasione in cui alcuni ragazzi si sono sentiti “onorati” di aver potuto giocare una partita su un campo dove hanno giocato calciatori famosi. Ringraziamo per questa opportunità la disponibilità dei dirigenti della Pro Vercelli, in particolare Stefano Bordone, direttore generale della FC Pro Vercelli, La Marca Vincenzo e Casalino Giorgio.

Alla fine, sono importanti anche i risultati Vercelli/Serravalle Scrivia 6 a 1:  Alessandria/Vigliano Biellese 4 a 0. Vince la seconda edizione del “Trofeo don Bosco” il Cfp di Alessandria. Bravi i nostri vincitori!!!
Hanno realizzato:
Serravalle 1 (marcatore il 4″ che anche vinto il premio come miglior giocatore)
Vercelli 6 ( marcatori 14, 17 ha segnato 2 reti, 9, 11, 5)
Alessandria 3 ( autgol, 11 ha segnato 2 reti) il 5 ha sbagliato il rigore!
Vigliano 0

 

“Con gli occhi di don Bosco” l’Arcivescovo di Vercelli incontra i giovani del Cnos-Fap

La scorsa settimana Mons. Marco Arnolfo, arcivescovo di Vercelli, ha incontrato i ragazzi del Centro di Formazione Professionale vercellese, condividendo con loro un profondo dialogo, ben raccontato qui di seguito da Massimo De Donatis, formatore ed educatore del Cnos-Fap:

L’ARCIVESCOVO DON MARCO INCONTRA I GIOVANI DEL CNOS FAP

Inserita nella visita pastorale della Parrocchia salesiana S. Cuore di Vercelli, venerdì 4 maggio 2018 il nostro Arcivescovo ha voluto incontrare anche i giovani della scuola professionale Cnos-Fap. Un incontro molto informale dove ha parlato a braccio con i ragazzi in un clima molto familiare. Ha voluto ascoltarli su quelli che sono i loro sogni e le loro speranze per il futuro. I giovani hanno risposto a fatica, disorientati dall’incertezza del domani e da un po’ di timore. Hanno parlato della speranza di trovare un lavoro che gli permetta di mantenersi, qualcuno ha accennato al farsi una famiglia.

Il Vescovo ha parlato della sua famiglia, tanti fratelli, poche cose ma ci si voleva bene; ha raccontato della sua gioventù, desideri e sogni; delle esperienze fatte in missione in mezzo ai poveri. Ha raccontato di due bimbi che ha incontrato mentre lui mangiava un panino con la coca che lo guardavano e l’hanno mandato in crisi, tanto che lo ha offerto loro che se lo sono divorato. E infine ha raccontato come è nata e cresciuta la sua ricerca di Gesù che lo ha portato al sacerdozio partendo però dalle cose semplici ma importanti della sua giovinezza. Prendendo spunto dalla frase: “Con gli occhi di don Bosco” ha dialogato con i ragazzi su cosa volesse dire la frase e su come don Bosco vedeva i suoi ragazzi, come l’esperienza del carcere l’ha portato a lavorare preventivamente per salvare le anime dei suoi ragazzi. Così ha invitato i ragazzi ad allenarsi ad amare, ad usare bene il loro sguardo, a puntarlo sulle cose importanti della vita.

Se in me non c’è il desiderio di far felice qualcuno c’è qualcosa che non va, la più grande disgrazia che ti può capitare nella vita è di non fare felice nessuno. Se un domani vorrete fare una famiglia, bisogna allenarsi ad amare, ad andare d’accordo in due persone, devo domandarmi cosa faccio io per fare felice l’altra persona a cui voglio bene“. Ed è ritornato sullo sguardo allargandolo sugli altri “dipende da come io guardo gli altri, da con che occhi li guardo. Se non arrivo al cuore della persona che vorrò amare e non creo una relazione profonda sono destinato alla tristezza“.

E ha concluso con alcune domande. “Cosa potrà fare felice gli altri e me stesso? Quando c’è vero amore? Quando ci si ama nel modo giusto? Bisogna imparare e allenarsi ad amare. Io amo veramente quando voglio la felicità dell’altra persona. Che i vostri occhi diventino come quelli di don bosco, ma lasciatevi anche guardare da Dio!“. I ragazzi hanno accolto positivamente la disponibilità al dialogo del Vescovo ma soprattutto la confidenza con cui si è raccontato aprendo a loro il suo cuore.

XII Concorso Nazionale Dei Centri di Formazione Professionale d’Italia – Settori grafica e serramentistica

Da Lunedì 7 Maggio a Venerdì 11 Maggio 2018 si svolgerà, nella sede locale del Cnos-Fap di Valdocco, il XII Concorso Nazionale Dei Centri di Formazione Professionale d’Italia – Settori grafica e serramentistica.  Il programma prevede per ciascun settore la realizzazione di un capolavoro che concorrerà per la vittoria finale.
I 20 ragazzi del settore grafico sono provenienti da dieci Centri di Formazione Professionale italiani e la loro prova si concluderà con la presentazione di quanto realizzato alla presenza della giuria.
Concorrenti Settore GRAFICA
Arese – Marega Nicholas & Pendolino Angela Maria
Ariccia – Dandini Daniel & Ferdinandi Matteo
Bergamo – Comiti Nicole & Mapelli Matteo
Bologna – Gurrieri Alice & Monti Laura
Este – Barollo Federico & Schivo Raffaele
Mestre – Cojocariu Giorgiana & Michelin Gabriele
Milano – Ramirez Lopez Dennys Oswaldo & Scaler Giulia
Roma Pio XI – Peyer Ginger Ashley & Serangelli Damiano
Torino Valdocco – Brisacani Alessandro & Scarpitti Lorenzo
Verona – Aldà Elisa & Prando Gaia
Per quanto concerne il Concorso Serramentistico, con 6 partecipanti provenienti da tre diversi Centri di Formazione Professionale, si concluderà nella giornata di giovedì. Venerdì 11 Maggio sono previste le premiazioni.
Concorrenti Settore SERRAMENTISTICO
Genova Villaggio del Ragazzo – Motta Andrea & Rossi Gabriele
Roma Gerini – Fabrizi Marco & Maksuti Andrea
Torino Valdocco – Aboelela Moustafa & Lazer Marku
Due ex-allievi del Centro di Formazione Professionale di Mestre sono stati incaricati dal Cnos-Fap Nazionale di realizzare le riprese e le gallerie fotografiche per l’intera durata della manifestazione.
Venerdì 11 Maggio 2018 è prevista la Cerimonia di Premiazione dei Vincitori presso il Palazzo della Regione (Sala Congressi) di Piazza Castello, 165, Torino. Qui di seguito il programma.

Aosta: Corso post-diploma gratuito da tecnico di cantiere edile

Si terrà ad Aosta il corso post-diploma gratuito da tecnico di cantiere edile rivolto a 15 soggetti disoccupati o inoccupati di età compresa tra i 18 ed i 30 anni non compiuti, con diploma nel settore costruzioni o qualifica professionale afferente almeno almeno al III livello EQF. Si chiuderanno il prossimo 27 aprile 2018 le iscrizioni al corso post-diploma gratuito da tecnico di cantiere edile organizzato dall’ente di formazione CNOS/FAP Regione Valle d’Aosta – Don Bosco.

Qui un’articolo a cura della redazione di AostaSera che ben descrive le modalità e caratteristiche del corso:

Si chiuderanno il prossimo 27 aprile 2018 le iscrizioni al corso post-diploma gratuito da tecnico di cantiere edile organizzato dall’ente di formazione CNOS/FAP Regione Valle d’Aosta – Don Bosco. Il corso si terrà ad Aosta ed è rivolto a 15 soggetti disoccupati o inoccupati di età compresa tra i 18 ed i 30 anni non compiuti, con diploma nel settore costruzioni (ad esempio Geometra, Perito edile, ecc…) o qualifica professionale afferente almeno al III livello EQF coerente con il profilo professionale in esito (ad esempio Operatore Edile).

Potranno candidarsi anche persone con titolo di studio non coerenti, ma con esperienza professionale e lavorativa significativa in ambito edile, previo riconoscimento crediti di ammissione.

Se il numero di iscrizioni supererà la quota massima di 15 persona verrà effettuata una selezione. Il corso si svolgerà dal 10 maggio 2018 al 30 aprile 2019, per una durata complessiva di 1000 ore, di cui 300 di stage da svolgere in azienda/cantiere, ed è prevista un’indennità di frequenza fino a un massimo di 3.750 euro a corsista.

E’ possibile iscriversi presso la sede dell’ente di Châtillon dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 16.30, e presso la nostra sede di Aosta in Via Saint-Martin de Corléans, 185, previo appuntamento.

Per informazioni
CNOS/FAP Regione Valle d’Aosta – Don Bosco – Via Tornafol, 1 – 11024 – CHâTILLON (AO) segreteria@cnosfapvda.it – www.cnosfapvda.it – tel. 0166.563826 – 0166.560286 – fax 0166.521907

Concorsi Nazionali dei capolavori dei settori professionali a San Benigno

Dal 17 al 20 Aprile 2018, gli allievi più meritevoli dei percorsi triennali e biennali di qualificazione in sette settori professionali e in tre aree trasversali del Cnos-Fap si sono confrontati nel concorso nazionale dei capolavori dei settori professionali. Gli ambiti professionali sono meccanica macchine utensili, elettrico, meccanico d’auto, grafico, energia, ristorazione e serramentista.

Le tre aree trasversali sono matematico-scientifiche, culturali e informatico-digitali. I primi a sfidarsi sono stati 47 giovani provenienti da tutta Italia che si sono ritrovati nella scorsa settimana a San Benigno per i concorsi delle aree cultura e inglese e matematico-scientifico.

Non sono mancati i momenti di convivialità, condivisione e di scoperta delle bellezze del territorio. Una visita agli scavi archeologici dell’Abbazia di Fruttuaria, edificio millenario di San Benigno e ancora una passeggiata in terra sabauda a Valdocco e nel centro storico cittadino. I ragazzi del settore cucina del Cnos-Fap di San Benigno hanno organizzato, inoltre, una cena di Gala.

A conclusione dell’esperienza, la premiazione presso la Sala Consiliare del Comune di Chivasso; qui San Benigno è riuscito a guadagnarsi il podio al terzo posto con una studentessa per l’area culturale e una menzione in una sotto-sezione di logica del concorso matematico.

Il tutto è stato oggetto di un video-reportage a cura di due studenti dell’Istituto Salesiano San Marco di Venezia – presenti a San Benigno in Alternanza Scuola-Lavoro – che verrà consegnato al Cnos-Fap Nazionale.

Si segnala la lettura dell’articolo a cura di Giovanni COSTANTINO de “La Voce E Il Tempo”, che verrà pubblicato nell’edizione cartacea del giornale di Domenica 29 Aprile 2018.

S. BENIGNO, SALESIANI – FORMAZIONE PROFESSIONALE, IL XII CONCORSO NAZIONALE MATEMATICO-SCIENTIFICO

Cnos-Fap: da 40 anni “fabbrica” di mestieri

Formare professionalmente i ragazzi e farne uomini. È la sfida del Cnos Fap Piemonte, l’ente di formazione professionale dei salesiani, che quest’anno festeggia i suoi primi 40 anni di attività. Già don Bosco aprì tra gli anni
‘50 e ’60 dell’Ottocento sei laboratori per calzolai, sarti, legatori, falegnami, tipografi, fabbri. Questo approccio pratico, un apprendistato come preparazione per un’arte o un mestiere manuale attraverso concrete esercitazioni di laboratori, continua oggi nelle aule del Cnos Fap. L’ente oggi conta 15 centri sul territorio piemontese. «L’intelligenza nelle mani» spiega Antonino Gentile, responsabile comunicazione del Cnos Fap Piemonte «è un concetto caro a don Bosco. Con il suo stile ha saputo spronare i suoi ragazzi ad affrontare il lavoro coniugando l’intelletto e la manualità. Partendo dal fare gli allievi dei corsi imparano regole e concetti anche teorici sperimentandoli concretamente. Uno stile che li incita ad essere creativi e a superare i propri limiti».

Nei corsi si viene accompagnati a costruire la propria vita nel rispetto reciproco e delle regole. Un sistema che da’ buoni frutti. Circa il 65% degli allievi dei percorsi biennali e triennali di qualifica trova lavoro mentre il 20% sceglie di proseguire gli studi. «Un modello per i nostri ragazzi» continua Gentile «è Rachid Khadhiri, il giovane ambulante marocchino laureatosi in Ingegneria al Politecnico di Torino, ex-allievo del centro Rebaudengo di Torino». Questa voglia di riuscire tra i ragazzi sta emergendo in queste settimane nel concorso nazionale dei capolavori dei settori professionali. I migliori allievi dei percorsi triennali e biennali di qualificazione si confrontano in sette settori professionali e in tre aree trasversali.

Gli ambiti professionali sono meccanica macchine utensili, elettrico, meccanico d’auto, grafico, energia, ristorazione
e serramentista. Le tre aree trasversali sono matematico scientifiche, culturali e informatico-digitali. I primi a sfidarsi sono stati 47 giovani provenienti da tutta Italia che si sono ritrovati nella scorsa settimana a San Benigno per
i concorsi delle aree cultura e inglese e matematico-scientifico. «Questa competizione» sottolinea don Pietro Mellano, direttore nazionale del Cnos «è stata per loro l’occasione di mettersi alla prova. Oltre ad esprimere la propria preparazione professionale in elaborati complessi, hanno saputo dimostrare le loro potenzialità umane e personali. Un momento di incontro tra giovani diversi che ha visto la nascita di nuove amicizie, dove pur nella competizione nessuno si è sentito escluso». «Ho percepito in questi ragazzi» aggiunge don Riccardo Frigerio, direttore dell’istituto salesiano di San Benigno «il desiderio di non accontentarsi di ciò che fanno tutti, ma di ricercare il modo di cambiare il mondo, il loro mondo a partire da quanto sanno padroneggiare come studenti e uomini. Se don Bosco ha potuto sviluppare la sua congregazione, che oggi anima il Cnos-Fap, è perché ha dato fiducia ai giovani come lievito della società. Credo di aver intravvisto in questi giorni il motivo di tanta fiducia: se sanno puntare in alto, non c’è nulla che li possa fermare».

«In questi anni», continua don Mellano, «come Cnos Fap accanto all’offerta formativa ci stiamo focalizzando sul concreto ingresso dei giovani nel mercato del lavoro». Mentre nei centri formativi gli sportelli lavoro raccolgono le richieste delle aziende di figure professionali i formatori continuano a supportare i loro ex allievi nella ricerca del posto di lavoro. Un sostegno che dura fino a tre anni dopo l’ottenimento della qualifica. «L’introduzione del sistema duale di formazione professionale (50% ore in centro e 50% presso l’azienda)» conclude il direttore «consente un rapporto nuovo di collaborazione tra i centri di formazione e le aziende per facilitare l’inserimento dei giovani. Il nostro obiettivo è dare a tutti un’opportunità di inserirsi nel mondo del lavoro imparando un mestiere».

Proprio don Bosco nel 1852 inventò il primo contratto di apprendistato per uno dei suoi giovani facendosi garante
presso il datore di lavoro.

A San Benigno “Una marcia in più…per la pace”

“La settimana della pace”, questo il nome dell’iniziativa del Cento di Formazione Professionale e della Scuola Media di San Benigno Canavese che, mediante i Buongiorno e lezioni tematiche, ha cercato di stimolare la riflessione negli studenti.

Il culmine del progetto è stata “Una Marcia in più per la pace”, dove tutti gli allievi si sono misurati nella gara podistica e nella marcia collettiva per le strade del paese. Un percorso di circa 4 km e successiva partenza della marcia con striscione e musica annessi. Alcune tappe del percorso sono state animate con la lettura della lettera di Papa Francesco in occasione della 51° Giornata Mondiale per la Pace “Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace”.

A seguire, il saluto del direttore dell’opera salesiana, Don Riccardo Frigerio, con la premiazione delle quattro categorie (ragazzi e ragazze della Scuola Media e del Cnos-Fap), che ha definito l’iniziativa come “un ‘occasione per riflettere sulla pace, non una perdita di tempo. Per ragionare certamente sui massimi sistemi, sulle guerre che dilaniano il mondo contemporaneo, ma soprattutto su come coltivare personalmente e nel quotidiano (a scuola, a casa, nelle attività sportive) un’attitudine pacifica.”

7/05: II° Trofeo “Don Bosco” Cnos-Fap Orientale allo stadio Silvio Piola

Lunedì 7 maggio 2018 dalle ore 9.00 alle ore 12.00 si svolgerà presso lo stadio Silvio Piola di Vercelli la finalissima del torneo di calcio “II° Trofeo don Bosco” tra i centri della Formazione professionale salesiana CNOS FAP del Piemonte Orientale: si ritroveranno per una giornata di festa all’insegna dello sport le rappresentative di Vercelli, Vigliano Biellese, Alessandria e Serravalle Scrivia. Si sfideranno per il terzo e quarto posto Vercelli e Serravalle Scrivia mentre giocheranno per il primo e secondo posto le squadre di Vigliano Biellese e Alessandria. Seguiranno le premiazioni di tutte le squadre partecipanti.

Il torneo è ormai alla seconda edizione e si ripeterà ogni due anni a Vercelli in alternativa alla Festa dei CFP salesiani che si svolge a Rivoli. Nello sport si accompagnano i giovani in un’esperienza umana, ricca di valori individuali e sociali e attraverso questa esperienza e altre simili, nel carisma di don Bosco, si punta all’educazione integrale dei ragazzi.

Per molti dei ragazzi poter giocare almeno una volta allo stadio Silvio Piola è come vivere un giorno da campione. Si ringrazio per questo regalo Stefano Bordone, Direttore Generale della F.C. Pro Vercelli e Vincenzo La Marca responsabile marketing della società.

 

Guarda le foto del 1° Trofeo Don Bosco

Fossano si fa bella nel segno della solidarietà

«Fare di Fossano una città più bella, generando opportunità di lavoro». Così il sindaco Davide Sordella ha sintetizzato la sua «scommessa»: il Comune ha affidato al carcere Santa Caterina e al corso di Carrozzeria del Cnos-Fap salesiano la realizzazione di fioriere e la decorazione dei cestini portarifiuti con il logo rinnovato della città. Ecco il racconto a cura della redazione di “LA STAMPA” ed. Fossanese – Saviglianese, grazie alla penna di Alberto Prieri, e a cura del settimanale della Granda “La Piazza Grande”. Buona Lettura!

 

Iniziativa del Comune

Fioriere e arredo urbano progettati da detenuti e studenti di Fossano

«Fare di Fossano una città più bella, generando opportunità di lavoro». Così il sindaco Davide Sordella ha sintetizzato la sua «scommessa»: il Comune ha affidato al carcere Santa Caterina e al corso di Carrozzeria del Cnos-Fap salesiano la realizzazione di fioriere e la decorazione dei cestini portarifiuti con il logo rinnovato della città.

Le prime (una ventina, altre ottanta sono state acquistate), sono state realizzate partendo dal prototipo ideato nel penitenziario, poi modificato dall’ufficio tecnico comunale, quindi costruito dal corso di Carpenteria interno con una dozzina di detenuti coordinati da Enrico Borello. I cestini (124) sono stati decorati da una quarantina di ragazzi, sotto la guida di Paolo Mellano. «Si tratta del primo passo del restyling dell’asse tra piazza Castello, via Cavour, via Garibaldi e piazzetta delle Uova – ha precisato Sordella -. Il cantiere partirà a giugno: lungo la linea rossa che unirà le piazze ci saranno queste fioriere e cestini, che poi troveranno posto in tutta Fossano». Davanti ai monumenti «Davanti ai principali monumenti, inizialmente le chiese, riporteranno anche il nome degli edifici antichi, così da raccontare la storia fossanese – ha aggiunto il vicesindaco Vincenzo Paglialonga -. Vogliamo completare la riqualificazione entro il 2019». Spesa di 200 mila euro.

Nessuno ha lavorato gratis, non è stato volontariato: l’Amministrazione ha investito nella realizzazione delle fiorire e dei cestini 200 mila euro. «Ovviamente non potevamo pagare gli studenti, ma copriremo una parte delle spese per il loro viaggio di studio a settembre» ha chiarito l’assessore al Lavoro, Cristina Ballario.

Amministratori, insegnanti, educatori carcerari, volontari Caritas coinvolti nell’iniziativa, hanno sottolineato la qualità dei manufatti. E visto che si tratta di pezzi unici «made in jail» (fatti in prigione) o «made in Cnos-Fap», il primo cittadino ha rilanciato con due nuove scommesse. Esposizione «Stavolta ordineremo le panchine, e già ci sono i primi prototipi – ha confermato -. Il secondo progetto è ancora più ambizioso: fare di Fossano un’esposizione a cielo aperto di arredi urbani costruiti con questo modello sociale di affidamento delle commesse e creare, nella vecchia chiesa del Salice adiacente al carcere, un’esposizione di arte moderna e un laboratorio in cui ideare oggetti che siano realizzati da detenuti e studenti, quindi venduti, creando un circolo virtuoso che unisca il bello al buono e generi competenze e lavoro».

 

 

Un vasto progetto di arredo urbano, ma anche di coinvolgimento e crescita

Ecco come Fossano si «arrederà»

Nuovo logo, fioriere e cestini con l’ausilio dei detenuti e dei ragazzi dei Salesiani

Ovviamente l’idea di uniformare l’arredo urbano con un logo riconoscibile è vincente, ma il progetto non si limita a questo. In primo luogo il logo servirà a rendere riconoscibili gli oggetti del Comune. In realtà da qualche tempo il logo appare già in internet, ma ora verrà anche «materializzato» sugli arredi. Autore il grafico Guglielmo Vincenti.

Quindi sono state presentate le nuove fioriere col bordo rosso in modo da armonizzarsi al «fil-rouge» della prossima zona pedonale.

Ovviamente le fioriere non saranno sistemate solo lì, ma dell’isola pedonale saranno segno di riconoscimento. Si tratta di manufatti realizzati dalla cooperativa dei detenuti del Carcere di Fos

sano che, in questo modo vengono inseriti nella vita cittadina.

 

Non a caso alla presentazione era anche presente il Garante per i detenuti Bruno Mellano. Quindi i cestini per i rifiuti realizzati dagli studenti del Cnos dei salesiani laboratorio di carrozzeria e verniciatura. Gli stessi studenti hanno anche presentato il prototipo di una panchina che dovrebbe, una volta definita, essere postane viale della Stazione. «Come è evidente – spiega l’assessore Ballario – il progetto è altra cosa da un semplice arredo urbano. Nasce, infatti, dal progetto voluto dal Comune, insieme alla Caritas, per creare un network fra chi si occupa di formazione, ricollocazione e recupero. Da qui la collaborazione con la cooperativa dei detenuti». «Per quanto riguarda gli studenti dei salesiani – prosegue – l’idea è quella di dare maggior valore alla formazione professionale attraverso una committenza vera e propria. I ragazzi non fanno solo esercitazione, ma producono un manufatto che ha un valore intrinseco e che, poi, vedranno per le strade della loro città».

Foto: Le autorità presenti con i ragazzi e gli insegnanti del corso dei Salesiani, sotto la fioriera