La testimonianza: Michele Reolon e l’esperienza di noviziato in Piemonte: “Felicità è saper ascoltare l’amore di Dio”

Cosa vuol dire oggi Don Bosco per i giovani? Ecco la testimonianza di Michele Reolon, 22 anni, di Belluno, novizio salesiano che a settembre di quest’anno farà la prima professione “a Dio piacendo” per diventare un salesiano di Don Bosco. Michele ha svolto un anno di discernimento, insieme ad altri 9 novizi e alle guide spirituali, a Monte Oliveto, a Pinerolo, sede del Noviziato dei Salesiani di Piemonte. All’Oratorio Salesiano San Luigi di Torino ha prestato servizio insieme ad altri 3 novizi, esperienza questa che gli è servita a rafforzare ancora di più la sua decisione di entrare nella congregazione salesiana, come racconta lo stesso:
Fin da piccolino avevo questo sogno “strano” di diventare sacerdote, poi ad un certo punto, iniziando le superiori, ho voluto, quasi dovuto seppellire questa chiamata, e tutto d’un tratto Dio è diventato un po’ un concorrente per la mia vita; mi stava molto stretto, come mi stava stretto questo sogno che avevo da piccolino. Ho cercato di cancellare tutto, di andare avanti, di riempire questo vuoto, che avevo d’improvviso creato io, con tantissime altre cose. Ma questo vuoto non andava via, e in cuor mio diventavo sempre più triste. Mi mancava qualcosa e non sapevo cosa fare della mia vita. Avevo amicizie, in mente una vita con un percorso tracciato, ma non ero veramente felice. Mi mancava qualcosa. Allora è stato in quel momento che ho avuto nostalgia di Dio. E in questa nostalgia Dio mi ha chiamato ancora più intensamente, rispetto a quando ero bambino. E al mio cuore, prima che alla mia mente ho sommessamente sussurrato: “voglio essere Tuo per sempre!”. E ci sto provando ad esserlo, giorno dopo giorno, anche grazie all’appoggio che mi stanno dando i miei familiari, difficilmente si riesce ad essere compresi in simili decisioni.
Adesso posso dire che mi sento davvero felice: in collina, sede del Noviziato, viviamo in semplicità, tra preghiere e studio, e la sera tutti a far festa insieme, in un clima gioviale e al contempo familiare. Sono felice anche perchè so che Dio è felice di me. Ed è da questa felicità che partirei per rispondere a chi come me si trova o si è trovato perso tra interrogativi, a cercare di riempire il vuoto esistenziale con tutto meno che con Dio: il consiglio che darei è, prima di tutto, trovare una guida spirituale che possa consigliare, ascoltare e accompagnare in questa scelta; poi lasciarsi rubare il cuore dai giovani, dai ragazzi: penso che il miglior discernimento per uno che si sente chiamato alla vita salesiana sia proprio il cortile, sudando, puzzando, donarsi pienamente ai giovani, soprattutto ai più poveri.
Il terzo consiglio che mi sento di dare è: lasciatevi voler bene da Dio, solo così pian piano potrete innamorarvi di Dio. È un sentimento concreto, che rende felici, davvero: anche se tanti di noi giovani non lo sanno, secondo me sotto sotto, è quella strada, quel sogno che è Dio per ciascuno di noi, che può dare una scossa nella nostra vita. Tante volte mi viene un magone dentro al cuore quando vedo tanti giovani che buttano purtroppo la loro vita in tante cose che non riempiono, come ho fatto io fino a qualche mese fa, seguendo tante altre cose che non mi hanno riempito, ma hanno solo coperto bisogni momentanei. Perchè Dio non è un avversario alla nostra felicità, Dio ama da pazzi noi giovani: bisogna per forza fargli spazio nella propria vita per essere davvero felici.

Oratori Estivi 2018

E’ tutto pronto per la partenza delle attività che popoleranno gli oratori allo scoccare dell’ultimo giorno di scuola. Una composita crew di animatori, salesiani ed educatori hanno realizzato un’offerta estiva variegata e flessibile per adattarsi alle esigenze di tutti, sempre con il cuore, lo stile e l’allegria di Don Bosco!

Così vi raccontiamo le diverse proposte delle Parrocchie, gli Oratori e le Scuole della nostra Ispettoria del Piemonte e Valle d’Aosta.

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San BENIGNO

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VIGLIANO BIELLESE

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Cuneo: la Sale Academy e lo spettacolo finale

Volge verso la conclusione il primo anno della “Sale Academy“, corsi di musica e teatro fatti dai giovani per i giovani strutturati all’interno della realtà oratoriana salesiana del don Bosco di Cuneo.

Ecco il racconto del percorso laboratoriale attraverso un’intervista di don Alberto Maria Goia, incaricato dell’oratorio, a Luca Binello, insegnante di batteria della Sale Academy.

Un oratorio senza musica è come un corpo senz’anima”.
Don Bosco.

Anche noi, come don Bosco, abbiamo provato a dar voce al talento dei nostri ragazzi: è iniziata la Sale Academy, una serie di laboratori musicali fatti dai giovani per i giovani! Lasciamo la parola a Luca Binello, maestro di batteria della Sale Academy.

Dopo il primo anno come giudichi l’esperienza? Un’impressione globale.
E’ stata un’esperienza positiva ed entusiasmante che ha contribuito alla crescita umana sia dei giovani che di tutti noi maestri. Non solo si è riusciti a trasmettere competenze artistiche ai ragazzi, ma si sono anche e soprattutto creati dei legami sinceri e spontanei che sono maturati di settimana in settimana. Tra le diverse aree (teatro, chitarra, tastiera, percussioni, e basso) sono transitati più di 30 giovani, non solo facenti parte dell’Oratorio, dunque credo che per essere il primo anno sia un bel segnale.

La soddisfazione più bella e gratificante in questo primo anno? La difficoltà più evidente?
Vedere i loro sorrisi e la loro soddisfazione al termine dello spettacolo. Sono ragazzi che si sono impegnati e sono riusciti ad imparare molto in un solo anno. Come ‘maestri’ siamo fieri di ogni ragazzo, perché sappiamo esattamente dove ognuno di loro si è messo in gioco, sfidando le proprie insicurezze. Ed è lì che si cresce veramente. La difficoltà più grossa invece credo riguardi maggiormente l’organizzazione dal momento che si basa solo sul volontariato: il riuscire ad incastrare le riunioni periodiche dovendo tener conto delle diverse esigenze di tutti.

Come ti è sembrata questa proposta inserita nel Carisma salesiano e nella conduzione dell’oratorio?
Credo che la dimensione associativa e non individuale sia una delle chiavi centrali della nostra proposta. La Sale Academy offre la possibilità di protagonismo a tutti quei ragazzi-e più grandi di sperimentarsi come maestri o responsabili nella gestione del progetto, contribuendo a diventare quei “buoni cristiani e onesti cittadini” come insegnava proprio Don Bosco. Infine la dimensione del gioco-divertimento è un’altra caratteristica tipica del carisma salesiano che sta alla base del nostro approccio all’insegnamento.

Come si è sostenuta questa attività? E quali proposte per il futuro?
Questa attività è potuta partire grazie al contributo della Fondazione CRC con il bando “giovani protagonisti”, e l’iscrizione da parte delle famiglie. La prospettiva è quella di crescere aumentando le aree artistiche (ad esempio canto e ballo), con la conseguente ricerca di altri maestri volontari. Anzi colgo l’occasione per rilanciare una possibile collaborazione con le scuole soprattutto in merito all’alternanza scuola-lavoro.

Chi canta, prega due volte. Chi balla, mille volte! Il Vangelo a passo di danza alla Sala Giovani DB

“Chi canta prega due volte”, diceva Sant’Agostino riferendosi alla musica e al canto che sono da sempre legati alla preghiera, affinchè si renda “gloria” a Dio e si aiuti il fedele ad entrare in dialogo con il Signore. A questo aspetto sarà dedicato l’incontro su “Danza, musica e Vangelo” tenuto da Cristina Viotti, direttrice di Artmedia Danza e fondatrice – nel 2013 – della compagnia di danza “evangelizzatrice” Adonai, che si svolgerà giovedì 14 giugno, alle ore 21, alla Sala Giovani DB, in via Ormea 4, a Torino.

Durante la serata la danzatrice si esibirà in un passo a due con Antonio Sisca, dando prova di cosa significa “danzare per Dio”, a cui seguirà la testimonianza della ballerina di cui diamo un’anticipazione:

Dal 2010 vivo la danza come lode a Dio, come mezzo, come veicolo per portare Gesù, per evangelizzare. Prima di allora vivevo una vita come tutte le altre mie colleghe, lavoravo in televisione come coreografa, ho avuto esperienze all’estero, insomma ero una danzatrice in carriera. Ho cominciato a fare danza da quando avevo 5 anni ma l’ho vissuta sempre in maniera diversa, con meno competitività: la danza, si sa, è un mondo spietato. Capisco solo adesso che quel talento deriva da Dio. Prima lo davo per scontato. Ad un certo punto ti senti come impazzire, metti in discussione tutto ciò che fino a quel momento era apparso come normale.

Poi chiarisci e capisci che l’unica cosa normale è quel cambiamento che ti dà forza, che è forte, che può succedere e che è bello. “Convento tutta la vita”, penso. E invece no. Gesù non vuole questo. È allora che decido di ritornare sui miei passi, alla danza, ma stavolta in maniera diversa. Gestivo una delle scuole più conosciute di Torino, Artmedia, che decido di reinterpretare come missione per Gesù. Della vecchia compagnia eravamo rimasti però solo in due, sono spariti tutti gli allievi, ecc, e allora penso di nuovo “non è questo che vuole Gesù”, l’amarezza è comprensibile quando sei in cerca e non trovi immediatamente le risposte. E invece no. Perchè poi le risposte arrivano, e Dio manda i giusti emissari.

Oggi danzo perché me lo chiede Lui, dedico la mia vita a lui perchè per me la danza è la mia vita. Gesù ci vuole felici, e io quando danzo lo sono: è una cosa che ho sempre fatto, di cui ho nutrito fin da piccola la passione, praticandola ho saputo intercettare il talento che Dio dona ad ognuno di noi. E poi, tutto cambia quando balli per Gesù, è tutta un’altra storia: non balli più per la sola volontà di mostrare il tuo talento, non sei ossessionata dalla perfezione della posizione del piede, della gamba. No. Continui comunque ad allenarti per dare sempre il meglio, ci mancherebbe. Perché – ed è opinione diffusa – fare le cose per Gesù non significa farle così, con leggerezza e superficialità. Anzi.

Però non senti più quella soffocante ansia da prestazione prima di uno spettacolo. Mantieni sempre la tua adrenalina, elevandola a Gesù: è con Lui che stai parlando mentre balli. Che ci sia il pubblico o meno, poco importa. L’importante è pregare intensamente ad ogni passo di danza. Perchè chi balla, prega mille volte.”

Di seguito pubblichiamo il video dell’esibizione di Cristina Viotti che si è tenuta lo scorso 24 Maggio, alla Basilica di Maria Ausiliatrice, in occasione della Festa di Maria Ausilitrice:

(Articolo tratto da DonBoscoSanSalvario.it)

Cuneo: XX° edizione della 24oredisport

Si è svolta, la XX° edizione della 24oredisport, la due giorni dedicata interamente a sport, festa e divertimento. L’evento, promosso dalla Pgsd Auxilium Cuneo, ha radunato presso l’oratorio salesiano don Bosco di Cuneo, migliaia di persone tra ragazzi, bambini e famiglie.

Edizione baciata dal sole con circa un migliaio gli atleti partecipanti e una moltitudine di persone che hanno preso parte alla manifestazione, riempiendo i cortili, gli spalti dei campi e gli spazi dell’opera salesiana. Ancora una volta, l’oratorio don Bosco si è confermato il teatro perfetto per ospitare un momento di divertimento e allegria, attraverso la festa e il gioco, con diverse generazioni e persone di ogni genere, una folla eterogenea pronta a condividere tutto in un clima di famiglia.

Il neo-incaricato dell’oratorio, Don Alberto Goia, ha definito la kermesse sportiva con una parola: “PASSIONE. La passione è quel sentimento, quell’emozione che ti spinge a camminare, correre, pedalare, per raggiungere un obiettivo al di là della fatica e degli sforzi che esso comporta. In qualche modo la passione proietta la mente e il cuore direttamente alla meta, al traguardo, ma con la piena consapevolezza che non sarà un’impresa facile“. La forza motrice della manifestazione, infatti, è alimentata dal lavoro incessante dei 150 volontari che, in forma gratuita e spontanea, hanno reso possibile e unico l’evento cuneese per ben oltre 24 ore consecutive, perchè “vivono la 24 ore con tanta passione, – ha assicurato Don Alberto – sanno bene cosa li aspetta, eppure vanno avanti e se la strada si fa in salita, cambiano rapporto ma non scendono dalla bici!“. 

L’appuntamento è per il prossimo Venerdì 14 Settembre 2018 quando ci sarà la presentazione del libro che racconta i venti anni della 24oredisport e l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria di solidarietà “L’Oratorio, una casa per tutti” che mette in palio una serie di trecento premi.

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Don Ángel Artime per le strade di San Salvario: le impressioni della gente

La Parrocchia Santi Pietro e Paolo di Torino ha realizzato un video-racconto con le impressioni di tutti coloro che si sono riversati per le strade del quartiere San Salvario e del Parco Valentino per rivolgere il proprio benvenuto e conoscere personalmente il Rettor Maggiore, Don Angel Artime. Ecco com’è andata:

Dalla fabbrica ai giochi: nonni ex Fiat e nipotini al Mirafiori Baby Park

Si segnala l’articolo pubblicato dal quotidiano online TorinoOggi.it circa il progetto, ispirato al film di Stefano Di Polito “Mirafiori Lunapark“, dell’Oratorio Agnelli di Torino, che sarà inaugurato Domenica 10 giugno 2018.

Dalla fabbrica ai giochi: nonni ex Fiat e nipotini al Mirafiori Baby Park

Un anziano e un bambino si tengono per mano. Poi il piccolo si stacca e corre verso uno scivolo, si arrampica, salta, gioca. E nel frattempo il nonno lo osserva, vedendo in lui il futuro, forse con un pizzico di nostalgia per quei sogni vissuti in gioventù, edificanti per il domani di chi lentamente diventerà uomo.

E’ tutto pronto per il taglio del nastro. Dopo l’annuncio lo scorso inverno, finalmente il Mirafiori Baby Park sarà inaugurato domenica 10 giugno all’Oratorio Agnelli dal parroco don Gianmarco Pernice con il regista cui tutto si è ispirato, Stefano Di Polito.

In occasione dell’ottantesimo anniversario dell’opera salesiana “Edoardo Agnelli”, è nato infatti il desiderio realizzare un’area giochi per bambini su richiesta di molte giovani famiglie che frequentano da tempo quegli spazi.

Il disegno è ispirato alla fabbrica, in onore dei tanti nonni che hanno lavorato per tutta la vita negli stabilimenti Fiat e che ora trascorrono i pomeriggi con i nipoti nei luoghi di Don Bosco.

Una vera missione, quella dell’oratorio: prendersi cura dei giovani, accompagnandoli nella crescita attraverso l’istruzione e il divertimento.

Se prima, infatti, le energie venivano spese soprattutto per gli allievi della scuola media e superiore, con la creazione di campi sportivi per partite e tornei, adesso si guarda ai bambini più piccoli, offrendo dei giochi speciali, adatti alla loro età.

Grazie alle generose offerte spontanee delle famiglie abbiamo messo da parte i soldi per realizzare l’opera in meno di un anno”, spiega il parroco, don Gianmarco Pernice. “I genitori e i nonni cercano sempre di più luoghi protetti e familiari grazie ai quali far crescere i propri figli e nipoti. Nel nostro cortile ci sono tutti, dai più piccoli ai più grandi, e i valori umani e cristiani passano di generazione in generazione. È una crescita comunitaria: il più grande aiuta il più piccolo e insieme si raggiungono gli obiettivi della vita. In questi giorni abbiamo già aperto l’area e moltissimi bimbi si sono cimentati in arrampicate, scivolate e storie fantasiose. I grandi rispettano l’area riservata, ma ogni tanto li vanno a trovare per giocare con loro”.

L’idea ha tratto ispirazione dal film Mirafiori Lunapark del regista torinese Stefano Di Polito, realizzato nel 2014, con la partecipazione di grandi attori quali Alessandro Haber, Antonio Catania e Giorgio Colangeli. Un’opera che, con sguardo nostalgico, affronta il passaggio dall’età industriale a quella post industriale, dipingendone i cambiamenti urbanistici e sociali.

È bellissimo che il desiderio nutrito dai protagonisti del film sia diventato realtà”, commenta Di Polito. “Lì sognavano di creare un luna park dentro la fabbrica abbandonata, oggi questo si manifesta in uno dei luoghi da me frequentato in gioventù, a ridosso dei quartieri operai. È un’opera che segna un importante passaggio generazionale e permette di tramandare la memoria del nostro passato. Mi sento molto onorato per essere stato coinvolto, e ringrazio i salesiani, la disponibilità degli abitanti di Mirafiori e Lingotto, e di tutti coloro che hanno creduto nel progetto”.

L’inaugurazione del Mirafiori Baby Park avverrà in concomitanza con l’apertura della stagione estiva dell’oratorio, dalle ore 16.30, in via Paolo Sarpi 117.

Gli operai Fiat – spiega Di Polito – per indicare il lavoro in fabbrica usavano l’espressione ‘la giostra’, che era un modo per esorcizzare la fatica con l’idea di divertimento. Per questo mi piace che sia un parco giochi a dare continuità a ciò che i nonni hanno costruito nella loro vita“.

 

2/06: tutti in passerella con “La Stoffa dell’amore” in Largo Saluzzo

“La Stoffa dell’amore”

Sabato 2 Giugno 2018
Largo Saluzzo

Sabato 2 Giugno, alle ore 22.30, in Largo Saluzzo, arriva un’iniziativa che strizza l’0cchio all’estate e alla movida giovanile che popola San Salvario: “La Stoffa dell’Amore”, una sfilata di moda, inserita nelle attività salesiane della Movida Spirituale, pensata e voluta da Don Mauro Mergola, parroco salesiano della Parrocchia SS. Pietro e Paolo, in collaborazione con l’associazione Turris Eburnea, realtà che da anni si sperimenta con audacia mediante l’utilizzo del linguaggio della moda e dell’eleganza, organizzando incontri pubblici rivolti a ragazzi e ragazze finalizzati alla creazione di un confronto originale e creativo intorno a tematiche come l’amore, la donna, il linguaggio del corpo e le relazioni tra i giovani. La Stoffa dell’Amore – spiega Don Mauro Mergola – sarà un evento importante di condivisione e di  divertimento che abbiamo organizzato come Parrocchia, insieme a Turris Eburnia, associazione che è nata proprio qui in San Salvario nel 1941, per volere di Don Michele Peyron, l’allora vice parroco alla Chiesa Sacro Cuore di Maria.”

Uno spettacolo di “moda controcorrente”, dunque, che intreccerà abiti da sogno, musica e intrattenimento. Qui ragazzi e ragazze potranno confrontarsi, alternando dialogo e gioco, infatti “durante la serata – continua don Mauro – i giovani dell’associazione sensibilizzeranno con delle testimonianze i coetanei della movida sul tema dell’amore, sulla sua scoperta, sul senso del pudore, sul rispetto di sé e dell’altro, attraverso la condivisione di un progetto di vita, in linea con il progetto di don Peyron. L’amore è una cosa bella, importante, che richiede capacità di progetto, responsabilità, custodia e dono di sé. Perché – conclude il parroco salesiano – il corpo non è un oggetto, ma espressione della persona inserita in un progetto più grande, quale quello della vocazione al matrimonio.”

L’iniziativa di moda si inserisce nell’ambito delle consuete attività della Movida Spirituale al sabato sera davanti alla Chiesa di Santi Pietro e Paolo in largo Saluzzo, momento che permette di accogliere molti giovani in uno dei luoghi di aggregazione privilegiati della vita notturna della città di Torino, attraverso incontri e colloqui affiancati da momenti di preghiera, opere di sensibilizzazione ed educazione civica e ambientale.

Maggiori Info su DonBoscoSanSalvario.it

 

20 Maggio 2018: Festa della Comunità 2018 del SanPa!

20 Maggio 2018
Festa della Comunità 2018 del SanPa!
#100annidelSanPaolo

1918 – 2018 da 100 anni #nessunoescluso“: ecco il motto che accompagna le iniziative dell’Oratorio di Borgo San Paolo in quest’anno in cui si celebra il centenario della presenza dei salesiani tra le strade di uno dei borghi più popolosi della città di Torino.

I fondatori dell’opera salesiana si inserirono in un contesto difficile e anticlericale, ma dove era evidente la necessità di essere accanto ai giovani e oggi, a cent’anni di distanza, questa realtà è ancora attenta e vicina ai ragazzi, con i quali condividerà la Festa della Comunità, Domenica 20 Maggio 2018, data in cui anche il Rettor Maggiore dei Salesiani, X Successore di don Bosco, don Ángel Fernández Artime, sarà presente per la Santa Messa al San Paolo.

I ragazzi dell’Oratorio hanno realizzato per l’occasione una coppia di video di attesa del Rettor Maggiore:

 

Ecco il programma della Festa della Comunità del 20 Maggio 2018 dei Salesiani di San Paolo:

ore 10.30 – S. Messa con il Rettor Maggiore

ore 13.00 – Pranzo e Tornei Sportivi

ore 15 – Caccia al Tesoro (per tutte le età)

ore 16.00 – Animazione, presentazione Karate e preghiera conclusiva

 

Oratorio San Paolo: Segui gli aggiornamenti su FB

Ri-Generation Lab: offrire un’occasione di lavoro a giovani in difficoltà

Si propone una breve rassegna stampa sulla neonata iniziativa di San Salvario – frutto della collaborazione tra l’Associazione Cnos-Fap, la Pastorale Giovanile Salesiana, la Parrocchia Santi Pietro e Paolo di Torino, in collaborazione con l’impresa Astelav Srl – dal titolo “Ri-generation Lab”, una sperimentazione di un nuovo format educativo-formativo rivolto a minori e adolescenti in situazioni di svantaggio e con maggiori difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro.

LA VOCE E IL TEMPO, edizione del 13 Maggio 2018. Articolo a cura di Stefano DI LULLO.

SALESIANI – UN PROGETTO PER I MINORI CHE NON VANNO A SCUOLA

I neet di San Salvario ripareranno lavatrici

«Il problema dei neet non si può identificare solo nella mancanza di concrete opportunità formative e lavorative, ma spesso di una comunità che dia fiducia e accompagni anche quei ragazzi che non sono in grado di ‘stare dentro’ a percorsi strutturati». È questa la convinzione che ha portato la Pastorale giovanile dei  Salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta ad avviare a San Salvario, da lunedì 14 maggio, un laboratorio  professionale per la riparazione di elettrodomestici rivolto ai ragazzi minori che hanno abbandonato i circuiti della formazione e rimangono «parcheggiati» sulle strade.

«Ri-Generation Lab» è il nome del progetto coordinato dalla parrocchia Ss. Pietro e Paolo, dall’oratorio salesiano San Luigi, dal Centro di formazione professionale Cnos Fap dei Salesiani del Piemonte e dall’azienda Astelav srl di Vinovo. La parrocchia ha concesso all’azienda un locale in via Saluzzo 39 da adibire a negozio per la vendita di elettrodomestici rigenerati, a fianco è stato predisposto un laboratorio- officina che diventerà la scuola per 7 ragazzi che né studiano né lavorano (sono previste 100 ore di corso, più un tirocinio). L’associazione Cnos-Fap si occuperà di riconoscere le competenze acquisite per la qualifica di formazione professionale.

«Questo progetto, che nasce in forma sperimentale», evidenzia don Mauro Mergola, salesiano, parroco di Ss. Pietro e Paolo e direttore dell’oratorio San Luigi, «vuole lanciare un messaggio alle istituzioni sulla necessità di strutturare percorsi di formazione professionale più flessibili e integrati con l’accompagnamento  educativo».

I ragazzi provengono in parte dalla comunità per minori stranieri non accompagnati ospitata all’oratorio San Luigi e in parte sono segnalati dal progetto comunale contro la dispersione scolastica «Provaci ancora Sam» portato avanti dagli oratori salesiani torinesi.

«Nel momento in cui il ragazzo si sente accolto e stimato», conclude don Mergola, «allora può dare il massimo, se si sente un peso ecco che ricerca forme per evadere dalla realtà con il rischio di cadere nella rete della devianza. Ciò che conta è costruire una relazione educativa che permette di raccogliere dei frutti». Il progetto sarà inaugurato ufficialmente lunedì 21 maggio alle 18 in via Giacosa 8 alla presenza del Rettor Maggiore dei Salesiani don Ángel Fernandez Artime.

 

 

TORINOOGGI.IT, 9 maggio 2018 (clicca qui per accedere alla pagina)

Un “Ri-Generation Lab” per offrire un’occasione di lavoro a giovani in difficoltà

L’iniziativa vede impegnati Cnos-Fab, la Pastorale Giovanile Salesiana, la Parrocchia Santi Pietro e Paolo e l’impresa Astelav Srl. I ragazzi seguiranno un corso di riparazioni e rigenerazioni di elettrodomestici

L’Associazione Cnos-Fap, la Pastorale Giovanile Salesiana, la Parrocchia Santi Pietro e Paolo di Torino, in collaborazione con l’impresa Astelav Srl, avvieranno la sperimentazione di un nuovo format educativo-formativo rivolto a minori e adolescenti in situazioni di svantaggio e con maggiori difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro. Si chiama “Ri-Generation Lab” e vuole offrire l’opportunità, mediante un corso per “Riparazioni e rigenerazione di elettrodomestici”, di “mettere in pratica valori che si basano sull’economia circolare: creare lavoro per chi è in difficoltà e rimettere sul mercato elettrodomestici che erano destinati alla rottamazione, quindi salvaguardare le persone e l’ambiente. Astelav, forte di una pluriennale esperienza maturata nel campo degli elettrodomestici e dei ricambi, mette a disposizione i propri tecnici, le proprie competenze e capacità per insegnare ai ragazzi le prime buone pratiche per effettuare la riparazione di elettrodomestici e dare così a loro una prospettiva di inserimento sociale e di futuro lavorativo”, come sottolinea Giorgio Bertolino, amministratore delegato di Astelav Srl.

L’inaugurazione del progetto “Ri-Generation Lab” si terrà lunedì 21 maggio 2018, alle 18 presso i locali della Parrocchia Santi Pietro e Paolo, in Via Saluzzo, 39 angolo Via Giacosa a Torino.

Per l’occasione, oltre ai rappresentanti dei diversi Enti coinvolti, sarà presente il Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime, X successore di Don Bosco, che presiederà la cerimonia del taglio del nastro, perchè per i salesiani “la prima preoccupazione è che i giovani, in particolare i più poveri e bisognosi, possano avere delle opportunità per dare dignità alla propria vita. Papa Francesco dice: “Il lavoro è una priorità umana. E, pertanto, è una priorità cristiana”. Così con questo nuovo progetto vogliamo continuare a ripercorrere le orme del nostro fondatore San Giovanni Bosco” afferma don Enrico Stasi, ispettore dei Salesiani del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Tale iniziativa, anche alla luce dell’eterogeneità degli enti attuatori, si propone di realizzare nuove pratiche inclusive, concorrendo alla sperimentazione di spazi di welfare comunitario, coniugando lavoro, formazione, educazione.