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Don Bosco Borgomanero: Sportcamp 2020

Don Bosco Borgomanero riparte con Sportcamp 2020 presso il Centro Sportivo Paladonbosco (M2W Sport a.s.d – Beavers). Si riporta di seguito l’articolo pubblicato ieri sul sito dell’opera, a cura di Francesco Iorio.

SIAMO TORNATI! Lo Sportcamp, che per oltre 30 anni ha accolto e fatto divertire migliaia di bambini di Borgomanero e dintorni, è pronto a tornare in piena sicurezza.

Due settimane di assoluto divertimento con animatori maggiorenni e uno staff di istruttori tutti laureati in scienze motorie.

Noi siamo pronti e carichi per ricominciare questo nuovo anno sportivo, VI ASPETTIAMO!

Per tutti gli alunni della scuola media del Collegio Don Bosco c’è la possibilità di avere uno sconto 50% sulla quota settimanale.

Don Bosco Borgomanero: un gradito ritorno a scuola

Un momento per ritrovarsi “in presenza” per i ragazzi e le ragazze delle terze medie del Collegio Don Bosco di Borgomanero. Si riporta di seguito il Comunicato Stampa dell’iniziativa a cura di Francesco Iorio.

Un gradito ritorno a scuola
La proposta estiva per le Terze Medie del Don Bosco di Borgomanero

L’idea è partita dai catechisti del Collegio Don Bosco: si potevano forse lasciare i ragazzi di Terza Media senza almeno un incontro “in presenza” dopo mesi di didattica a distanza?

L’1, il 2 e il 3 luglio Cecilia Ponti e Francesco Mora, docenti di Italiano e Matematica e catechisti della Scuola Media hanno così organizzato tre giornate (una per ogni Terza) in cui i ragazzi potessero ritrovarsi a scuola prima di affrontare il loro percorso alle scuole Superiori. Garantite le norme di sicurezza (misurazione della temperatura corporea, mascherine, distanziamento) le giornate sono trascorse sulla falsariga dei Campi estivi (quest’anno non organizzati per ragioni di sicurezza): giochi a profusione ma anche momenti di riflessione sui tre anni trascorsi e sul cammino futuro. Ogni giornata si è conclusa con una Messa celebrata a turno da don Silvano Oni e da don Alessandro Botalla, presenti anche i Docenti e i Coordinatori di Classe.

I ragazzi hanno espresso vivo apprezzamento per l’iniziativa e, nonostante una vena di malinconia per la conclusione dei tre anni assieme, le giornate sono terminate in un clima di grande festa. Una proposta particolare, lodata anche dalle famiglie e che ha dimostrato, ancora una volta, come la nostra Scuola dedichi una speciale attenzione al percorso non solo didattico ma anche formativo dei ragazzi, fornendo loro strumenti importanti per il loro processo di maturazione.

Francesco Iorio

Don Bosco Borgomanero: “trasformazione digitale nelle scuole”

Tuttoscuola.com dedica un articolo all’esempio di trasformazione digitale attuata dal Collegio Don Bosco di Borgomanero. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato a cura di Alfonso Rubinacci.

Un lodevole esempio di trasformazione digitale: dalla prudenza all’audacia

Una comunità scolastica, Don Bosco di Borgomanero di Novara, che nella stessa cornice concettuale riafferma la necessità di una discontinuità: sembra malata, la nostra scuola, ma non lo è, ferita dagli eventi, forse, ma viva e sana. Lo dimostrano il documento di Roberto Franchini, che Tuttoscuola ha pubblicato sul sito nei giorni scorsi, e quello di G. Campagnoli ed E. Negri, del Don Bosco di Borgomanero (No), che pubblicheremo sul sito nei prossimi giorni e che nella stessa cornice concettuale, riafferma la necessità di una discontinuità strategica nella progettazione didattica “per adottare con audacia i nuovi paradigmi della trasformazione digitale”. Una Scuola che a giugno 2020 è stata riconosciuta tra le cinque migliori in Italia proprio per la trasformazione digitale in atto, con il premio “Operazione Risorgimento Digitale” di Tim e Junior Achievement .

Tuttoscuola, nello sforzo continuo che la contraddistingue a sostegno del sistema educativo, dei docenti in questa terribile emergenza sanitaria, incanala la ricerca e la documentazione verso un confronto con le realizzazioni sul campo, perché pensiero ed azione, nella loro dinamica, generino nel sistema formativo modalità di essere e di operare sempre vitali.

Campagnoli e Negri, a conferma dell’evoluzione dei paradigmi scolastici indicata da Franchini, riportano i dati di un’indagine tra gli studenti sull’impatto della didattica a distanza, che fornisce risultati ampiamente soddisfacenti nelle diverse classi di parametri adottati. Ma la didattica a distanza non è il banale trasferimento delle modalità di fare lezione “dal vivo” al “remoto”, declinato nei suoi vari aspetti. Nel caso dell’Istituto di Borgomanero si fonda su un modo diverso di “essere scuola”, caratterizzato, tra l’altro, dall’introduzione nella classe di un’ora straordinaria di formazione con due docenti per sviluppare condivisione e consapevolezza del cammino educativo, dalla contaminazione tra le diverse discipline nel percorso di apprendimento, nel coinvolgimento degli studenti nella creazione di strumenti a sostegno dello stesso apprendimento (ad es. il progetto “Barocco 2020”).

Indubbiamente l’ampiezza dei problemi che si pongono nella fondazione della nuova scuola, qual è quella del dopo-virus, è tale da richiedere ulteriori riflessioni, raffronti e conferme, ed un ripensamento sui paradigmi in funzione dei quali creare e valutare l’istituto della scuola e la sua collocazione in una cultura ed una società che sembrano sfuggire a definizioni sicure.

E sarà difficile anche raccogliere e documentare i passi man mano compiuti. A questo, con il contributo dei suoi lettori, continuerà anche nella fase di ripartenza a dedicarsi con dedizione e passione Tuttoscuola.

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Di seguito la seconda puntata pubblicata l’11 giugno scorso su tuttoscuola.com in merito al documento “Trasformazione digitale nella scuola” di Giovanni Campagnoli ed Emanuela Negri.

TRASFORMAZIONE DIGITALE NELLE SCUOLE: COSTRUIRE ORGANIZZAZIONI DIDATTICHE ‘IRRESISTIBILI’ A PARTIRE DAI DESIDERI DI RAGAZZE/I

Riprendendo le tematiche educative, dopo tutta questa esperienza di mesi di didattica a distanza, è chiaro che la media education sarà l’educazione del 21° secolo[1] e, come è già avvenuto per l’istruzione, potrà essere un potente strumento di inclusione. È evidente l’interesse delle giovani generazioni nei confronti di queste dimensioni, che non possono essere lasciate solo al mercato. Media educational center, Digital Lab, E-sports Palace sono oggi spazi di aggregazione interessanti per i ragazzi: va allora ricercato e promosso il potenziale educativo di questi mezzi, le passioni che accendono e le aggregazioni che sviluppano per trasformarle in opportunità ed etica di apprendimento. Lo insegna anche il mercato: se nel secolo scorso si pensava che fosse l’offerta a generare la domanda (con relative crisi da sovrapproduzione e di eccesso di beni sul mercato), oggi è la domanda che genera l’offerta. Questo significa non buttarsi e produrre sempre più elaborati, condividere di tutto e di più, attivare canali su tantissime piattaforme, rincorrere l’ultimo aggiornamento… I ragazzi e le ragazze, i bambini e le bambine già ci dicono che esiste un interesse ed una predisposizione naturale all’uso delle tecnologie[2] (si parla appunto di “nativi digitali”, di “vita davanti agli schermi”, ecc.) e di questi strumenti, oltre ad una motivazione generalmente alta all’apprendimento di competenze. Si è quindi già in presenza di una domanda, che va aggregata, socializzata ed alimentata di contenuti. Ed è per questo che la funzione del docente è ancora più importante, in quanto ne è garante dell’autenticità, sa selezionarli, condividerli, aggregarli, fornirli (in più forme, anche multimediali) anche a seconda degli interessi individuali, verificarne gli apprendimenti. Ed ha in questo nuovo “ambiente creativo / irresistibile”, anche la possibilità di farne “assaporare il profumo”.

Ancora un approfondimento sulla “domanda dei ragazzi”: in questi mesi in generale gli studenti hanno saputo stare nella situazione, si sono dimostrati molto migliori di quanto li si è rappresentati fino ad ora (ultimamente erano tutti cyberbulli, prima solo bulli, prima ancora dipendenti, ritirati sociali, in preda ad alcolismo giovanile, passando per le baby gang e la violenza di quartiere…).

Le indagini svolte in questo periodo sui giovani[3], hanno rilevato di una ricerca di risposte a domande di senso, uno sguardo a tempi esistenziali, una capacità di saper ritrovare relazioni autentiche a partire da famiglia e amici, la fatica per la mancanza dell’incontro con l’altro, …

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Don Bosco Borgomanero: Elisa Travaglini tra i tre finalisti di Teacher of the Year 2020 Italia

La docente Elisa Travaglini del Collegio don Bosco Borgomanero è arrivata tra i tre finalisti del titolo “Teacher of the Year 2020 Italia“. Si riporta di seguito il comunicato gentilmente fornito alla Redazione.

Elisa Travaglini tra i tre finalisti di Teacher of the Year 2020 Italia

La docente si occupa dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento al don Bosco di Borgomanero

Venerdì 5 giugno si é svolto il “Teacher of the Year 2020 Italia”, sulla piattaforma online dell’organizzazione Ja Italia.

Il risultato finale ha visto la prof.ssa Elisa Travaglini classificarsi tra i primi tre docenti a livello nazionale per la promozione delle competenze imprenditoriali e trasversali (soft skills).

La docente è responsabile dei progetti PCTO (ex alternanza scuola-lavoro) della scuola don Bosco di Borgomanero e durante l’anno scolastico porta avanti il progetto di simulazione d’impresa per gli studenti del Liceo Economico Sociale della stessa.

Determinante per il riconoscimento ricevuto è stato il metodo innovativo VIBES®, basato sugli studi dell’intelligenza emotiva e il modello di business Aikido, ideato dalla docente stessa, oltre ad un curriculum notevole che la vede già vincitrice di premi e riconoscimenti a livello nazionale nell’ambito della trasformazione digitale per il sociale.

Lo scorso anno, oltre al primo premio regionale dell’organizzazione JA Italia, era stata premiata anche per l’app Gianky, volta alla promozione dell’educazione finanziaria per le persone con difficoltà cognitiva. Nel mese di febbraio, invece, ha vinto una borsa di studio in Digital Transformation al Talent Garden di Milano.

La prof.ssa Travaglini non è nuova a ricevere riconoscimenti in ambito professionale.

Già nel 2016 aveva presentato un elaborato di tesi sulla promozione delle competenze imprenditoriali e trasversali per il Master in Pedagogia Clinica, pubblicato poi da UNIPED.

Qui sottolinea che ogni persona dovrebbe essere formata per competenze, perché promuovono l’intraprendenza e la capacità di analisi del contesto sociale e culturale attraverso l’esperienza pratica, permettendo così di educare al “saper agire”, aspetto fondamentale per il percorso di crescita umana e professionale di ognuno di noi.

Secondo il Quadro di Riferimento Europeo del 2018, tali competenze risultano oggi di grande rilievo per la formazione dei futuri professionisti, in risposta ai cambiamenti della società e dell’economia.

Ed è in questo spazio che si è inserita la docente, portando avanti e concretizzando queste tematiche nelle sue lezioni tramite la collaborazione con JA Italia.

Va inoltre segnalato che la docente è stata la più giovane e unica donna ad essersi qualificata tra i finalisti del premio.

Don Bosco Borgomanero: la Terza LES tra i 5 finalisti del premio Risorgimento Digitale

Il progetto della classe terza del Liceo Economico Sociale dell’Opera Salesiana di Don Bosco Borgomanero si è classificato tra i 5 migliori presentati in tutta Italia nell’ambito della prima edizione del Premio Risorgimento Digitale promosso da JA italia e Tim.

Si riporta di seguito il comunicato stampa di Don Bosco Borgomanero.

La Terza LES tra i 5 finalisti del premio Risorgimento Digitale

Competenze imprenditoriali e di problem solving alla base del progetto

Il concorso ha visto la partecipazione di oltre 60 team che, nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (ex Alternanza Scuola – Lavoro), hanno sviluppato delle simulazioni di impresa.

La terza LES, guidata dalla professoressa Elisa Travaglini come coordinatrice dei PCTO della Scuola, ha presentato lo studio di Wall inn, un videoproiettore portatile a cui è integrato un sito Internet ricco di opere d’arte, il quale è connesso a un codice QR posizionato sul videoproiettore e accessibile tramite smartphone.

Con questo strumento, realizzato in materiale eco-friendly, ogni persona può così condividere in un locale la sua opera d’arte preferita e farla conoscere agli altri, coinvolgendo un pubblico ampio e portando l’arte fuori dai musei. Un po’ come il juke-box negli anni 50.
Con l’ausilio del dott. Filippo Brigatti, ex allievo della Scuola, in veste di dream coach, e della dott.ssa Denise Fredo, project manager di area, la classe ha avuto modo di compiere una vera e propria simulazione d’impresa e studiare le fasi che portano dall’esplorazione del mercato alla realizzazione di un’idea, fino alla messa sul mercato del prodotto.

L’attività, che a causa della sospensione delle lezioni per Covid- 19 si è svolta a distanza tramite l’applicativo Meet, ha evidenziato a maggior ragione la capacità degli studenti di destreggiarsi sia in fase progettuale sia nella parte realizzativa, contribuendo a formare competenze imprenditoriali e di problem solving indispensabili nel lavoro, in linea con le linee di indirizzo del Liceo Economico Sociale.

Con le stesse finalità, ancora una volta promuovendo la cultura dell’Innovazione e nell’ambito della didattica per competenze che permette di imparare facendo, si avvia al termine il progetto Fab Corner, coordinato dalla prof.ssa Assia Hassanein. Il format, che ha visto il coinvolgimento di una ventina di studenti nella realizzazione di programmi live dedicati ai temi legati all’innovazione, ha messo alla prova i ragazzi nei ruoli chiave di una trasmissione televisiva: addetti alla grafica, registi, redattori, promotori degli eventi sui social.

Don Bosco Borgomanero: viaggio all’interno della bellezza dell’arte

Uno scatto fotografico per riprodurre un’opera d’arte del periodo Barocco: questa l’iniziativa che è stata proposta dalla docente di “Arte e Immagine” alle Scuola Media del Collegio don Bosco Borgomanero. Si riporta di seguito la notizia dedicata, a cura di Francesco Iorio.

“Viaggio all’interno della bellezza” alla Media Don Bosco
Una reinterpretazione di grandi opere d’arte del ‘600

“L’arte è la creazione di una magia suggestiva che accoglie insieme l’oggetto e il soggetto”

La frase del grande poeta francese Charles Baudelaire ben si attaglia al progetto che ha visto gli alunni della Media Don Bosco coinvolti nella reinterpretazione di opere di grandi autori del ’600.

Proposta e coadiuvata da Emanuela Negri, docente di Arte e Immagine, e inserita in un programma di studio più ampio sul periodo Barocco (un percorso interdisciplinare che ha interessato anche i docenti di Italiano, Spagnolo e Religione), l’idea portante è stata quella che ogni studente, dopo aver analizzato un’opera scelta tra quelle proposte dalla docente, diventasse egli stesso protagonista del quadro scelto, e riproducesse l’opera attraverso uno scatto fotografico.

Caravaggio, Jan Vermeer, Annibale Carracci, Artemisia Gentileschi hanno allora preso forma nella ri-creazione della struttura e degli effetti luministici, in uno studio sulla comprensione dell’autore, sulla suggestione e la composizione dell’opera d’arte, sulla luce.

Non si porrà mai abbastanza l’accento sull’importanza della cultura e della sperimentazione, soprattutto in un periodo come questo dove si rende necessario, attraverso la Didattica a Distanza, un coinvolgimento a tutto tondo dei nostri ragazzi: una sfida che, grazie all’intraprendenza e alla dedizione del corpo docente del Don Bosco, la nostra Scuola affronta coinvolgendo gli studenti sia nell’ambito dello studio che in quello più pratico, come per questo “Viaggio all’interno della bellezza”.

Francesco Iorio

Don Bosco Borgomanero: in via di conclusione l’iniziativa “#DIAMOCIDAFARE”

Come riportato qualche settimana fa, i Salesiani di Borgomanero, assieme all’Associazione Mamre, hanno messo in atto alcune iniziative di solidarietà per aiutare chi si trova in stato di bisogno e in difficoltà in questo periodo di emergenza sanitaria. Il progetto “Diamoci da fare” (slogan promosso dal Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime, durante Settimana Santa) si tratta di una raccolta fondi al fine di acquistare mascherine a camici per gli infermieri e medici dell’ospedale di Borgomanero. Ottenendo ottimi risultati e buona partecipazione, l’iniziativa si concluderà nei prossimi giorni. Con il contributo ricavato sono infatti state consegnate 300 mascherine e 1.000 camici.

Alla consegna avvenuta nei giorni scorsi presso l’ospedale di Borgomanero, presenti don Giuliano Palizzi e Mario Metti insieme alla dott.ssa Arabella Fontana, direttore generale dell’ASL, il dottor Stefano Cusinato, primario del reparto di nefrologia e direttore del dipartimento di emergenza ed accettazione, la dott.ssa Elisabetta Alliata, direttore dell’ospedale di Borgomanero, il dottor Davide Colombo, responsabile del reparto di anestesia e rianimazione, la dott.ssa Cristina Rossi del servizio farmaceutico dell’ospedale e il dottor Andrea Bertaccini, responsabile del servizio di prevenzione.

Si ringrazia tutto il personale ospedaliero e a quanti, con le loro donazioni, hanno contribuito all’acquisto del materiale consegnato.

Don Bosco Borgomanero: corsa contro la fame

La scuola media del Collegio Don Bosco di Borgomanero aderisce al Progetto promosso da “Azione contro la Fame”, organizzazione umanitaria internazionale riconosciuta leader nella lotta contro la malnutrizione. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato nella giornata di oggi sul sito dell’opera, a cura di Francesco Iorio.

“CORSA CONTRO LA FAME”
La Media Don Bosco aderisce al Progetto.
Un aiuto alle popolazioni bisognose ai tempi del Covid-19

Il difficoltoso accesso al cibo e all’acqua pulita e potabile da parte di 200 milioni di bambini malnutriti rischia di amplificare il problema già drammatico del contagio da coronavirus nelle zone più fragili del mondo.

Le Seconde Medie del Collegio Don Bosco di Borgomanero, sensibilizzate alla tematica e coadiuvate da Lorenzo Maffeo e Elena Mozetic, Docenti di Scienze e Matematica, hanno aderito al Progetto promosso da “Azione contro la Fame”, organizzazione umanitaria internazionale impegnata dal 1979 a eliminare la fame nel mondo.

Forniti di un “Passaporto solidale” con il quale identificheranno gli sponsor, spiegheranno loro il Progetto e indicheranno una “Promessa di donazione”, gli studenti saranno poi impegnati in un’attività fisica (corsa, bici, ballo, yoga) che in origine doveva tenersi all’aperto; le restrizioni imposte dalla pandemia non hanno fermato la “Corsa contro la fame” (questo il titolo del Progetto), con la sola differenza che le attività si svolgeranno tra le mura domestiche. A una durata maggiore di attività fisica dei ragazzi corrisponderà una donazione più sostanziosa da parte degli sponsor, e il ricavato servirà per comprare confezioni di “Cibo terapeutico”, alimento per l’infanzia in condizioni di emergenza ideato dal nutrizionista francese André Briend nel 1999. “Azione contro la Fame” rilascerà alla scuola un attestato, indicando la donazione e quali azioni concrete si riusciranno a fare con quella cifra. La “Corsa contro la Fame 2020” è dedicata alla Repubblica Democratica del Congo.

Un’iniziativa decisamente interessante e formativa, che unisce la cura della nostra salute attraverso l’attività fisica e l’aiuto concreto ai bambini bisognosi.

Don Bosco Borgomanero: 50esimo Earth Day

In occasione del 50esimo Earth Day, la Giornata della Terra, i ragazzi della scuola media del Collegio don Bosco Borgomanero accompagnati dai loro docenti di Scienze, hanno partecipato a diverse iniziative di sensibilizzazione al problema dell’emergenza climatica.

Martedì 21 aprile hanno seguito il documentario realizzato da BBC “Earth” e nella giornata di mercoledì 22 hanno potuto partecipare liberamente alla maratona live streaming di National Geographic per fare il punto sulla situazione che il Pianeta sta vivendo in questo momento e valutare problemi e soluzioni che saranno rilevanti da ora al 2030.

Emerge, ora più che mai, l’importanza di salvaguardare il nostro Pianeta, che, nel senso più generico del termine, possiamo definire “casa”.

Casa è un termine molto sentito di questi tempi: “Dobbiamo stare a casa!”, ci ripetono, come lo slogan del momento. Fermiamoci allora a riflettere se “casa nostra”, il nostro Pianeta, sia davvero un luogo accogliente, ospitale e sicuro per noi.

Un grazie sincero a tutti i ragazzi che hanno partecipato e che hanno voluto condividere la propria opinione, un disegno, o un messaggio di speranza. Questa giornata è soprattutto per voi, che siete il futuro della nostra Terra.

(estratto dall’articolo di Lorenzo Maffeo)

SE NON CI SONO LE FORESTE… NON C’È VITA


“La Terra è un bene prezioso e va salvaguardato”

“Al suo interno c’è molta conoscenza da prima che l’uomo venisse al mondo”

“La terra va rispettata altrimenti ci saranno delle conseguenze”

“La Terra ci ha creato,ospitato, privilegiato e onorato, ma noi non dobbiamo distruggerla”

“Bastano piccoli gesti che se fatti fanno la differenza. Contribuiamo anche noi”

Lorenzo Milan 1C

Don Bosco Borgomanero: innovazione sul Fab Corner

In che modo tecnologia e uomo si compenetrano? Cos’è l’innovazione? Come cambia la vita quotidiana di ciascuno di noi? Cosa significa essere innovatori oggi? Chi è un maker?

Queste sono solo alcune delle domande a cui gli studenti del corso di Innovazione del LES del Don Bosco Borgomanero tentano di dare una risposta.

Proprio con loro, nasce Fab Corner, un progetto ambizioso ma stimolante, uno spazio live in cui personaggi di rilievo nazionale racconteranno l’innovazione, il genio, la cultura, la creatività, come ingredienti con cui rileggere e interpretare il passato, ma anche come strumenti per confrontarsi con la complessità del presente.

Il pubblico, che potrà seguire la diretta dello show e interagire con gli ospiti sul canale Youtube e sulla pagina Facebook della scuola, verrà accompagnato dagli studenti in maniera light ma autorevole in questo meraviglioso mondo fatto di crossmedialità.

Fab corner però è molto di più: è un’occasione per imparare facendo, è un modo professionalizzante per mettersi in gioco, è una preziosa possibilità di unire i propri puntini, anche a scuola, anche a distanza.

Venti studenti, dalla classe prima alla quarta, coordinati dalle docenti Hassanein, Sacco, Franco e Neale, stanno lavorando a Fab Corner come a una trasmissione televisiva vera e propria.

Studiato il format di ciascuna puntata, ogni reparto ha iniziato a lavorare sul proprio ruolo: la regia sta imparando a usare il software professionale che permette il live e a studiare le inquadrature, la grafica si sta dedicando a tutti i materiali che renderanno la trasmissione interattiva e accattivante e ai social, la redazione si sta occupando dei contenuti e della comunicazione degli eventi, il reparto linguistico lavorerà a rendere ogni puntata più internazionale. Un modo prezioso per sviluppare non solo competenze tecniche, ma anche imparare e sperimentare l’importanza del lavoro cooperativo.

Il programma delle dirette

  • giovedì 30 aprile – ore 15: Massimo Temporelli (maker, divulgatore scientifico)
  • lunedì 4 maggio – ore 15: Giulio Xhaet (maker, scrittore) > Guarda la locandina
  • lunedì 11 maggio – ore 15: Roberta Rei (giornalista, Iena)
  • lunedì 18 maggio – ore 15  Special Guest

Digital strategist, scrittore, formatore ed esperto di professioni legate al digitale, Giulio Xhaet sarà il secondo ospite degli studenti del team Fab Corner, che dialogheranno con lui sulla piattaforma di Youtube e sulla pagina Facebook della scuola alle ore 15.00 di lunedì 4 maggio.

Dove poter vedere la diretta, interagire con il pubblico  e successivamente le puntate registrate: