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Buonanotte Missionaria Maggio 2024 PARTE 1 – Missione in Ucraina 1-8 aprile 2024 VIS – MISSIONI DON BOSCO

La Buonanotte Missionaria: un’esperienza concreta in terra di missione per riflettere!

Il primo intervento di questo mese ci è donato da don Luca Barone di ritorno dall’Ucraina dove, con don Daniel Antunez, hanno potuto seguire i progetti attivi attraverso le opere salesiane lì presenti.

Missione in Ucraina 1-8 aprile 2024 | VIS – MISSIONI DON BOSCO

A cura di don Luca Barone

Se è sempre vero che non è la persona a fare un viaggio ma è il viaggio a fare la persona, questo è tanto più evidente in una missione di una settimana in Ucraina, la terra dalla bandiera blu-cielo e giallo-grano che sventola su ogni edificio e su ogni tomba, ed in troppi casi le due cose coincidono.Viaggiare è fondamentale per chi si occupa di sviluppo, emergenza, educazione, futuro, perché è antidoto alla nostra abitudine malsana di accontentarci delle impressioni anziché formarci delle idee.

Era appena tramontato il sole della domenica di Pasqua ed il 1 aprile in 6 persone (4 dal VIS e 2 da Missioni Don Bosco di Torino), siamo partiti per raggiungere la città di Lviv e poi Kyiv, accolti dall’ispettore salesiano, dai confratelli di quelle comunità e dagli operatori VIS impegnati nei progetti in questo tempo di conflitto. La chiesa greco cattolica era ancora in pieno tempo di Quaresima e noi avevamo appena celebrato la festa e luce pasquale e questo passaggio (Pasqua vuol proprio dire questo) mi è parso così stridente come mai in questi anni mi si era palesato: Dio porta dalle tenebre alla luce ma l’uomo può riconsegnare la luce alle tenebre di violenza, distruzione, morte. 

Gli incontri sono ciò che rende viva e vera la nostra vocazione di Salesiani e la nostra professionalità come ONG e nei “giorni ucraini” non abbiamo risparmiato tempi e luoghi per incontrare persone, istituzioni, situazioni con l’unico rimpianto di averne lasciato indietro troppi. La guerra nel cuore dell’Europa ha mandato all’aria l’illusione di chi credeva che sarebbero bastate delle regole per limitarla, confinarla, renderla innocua. Invece sono proprio i limiti ed i confini a renderla sempre attuale, eterna, ed il dopoguerra è sempre ancora guerra, ed il conflitto rimbalza su sé stesso e si alimenta copiosamente attingendo all’egoismo e alla crudeltà.

I salesiani portano avanti la loro missione combattendo la rassegnazione, perché questa è ciò su cui si reggono dittature e fanatismi, che attenua la generosità e fa dimenticare, rendendo il dolore banale e traslocandolo in una terribile normalità.

Paesi e città dell’est della nazione si muovono e si svuotano, pezzi di popoli si mettono forzatamente in cammino mossi dalla potenza detonante della disperazione, sospinti verso ovest o verso nord e da qualunque latitudine tu prenda il mondo sembra sempre così, quasi un pendolarismo atavico.

Non ci sono guerre e sofferenze dimenticate dalla storia, bensì quelle che decidiamo di silenziare, di non raccontare, sapendo che nella mente umana quando una realtà non trova parola semplicemente non esiste. I Salesiani, gli operatori, le istituzioni restano lì e si spingono fin dentro il conflitto, quello fatto di trincee e quello che nasce dentro l’animo umano, per fare la differenza, perché la voce, la dignità, la pietà, la fede non si spengano. Per raccontare ed agire, perché ci si stanca della pietà quando è inutile!

Nel libro del profeta Isaia si legge di un cittadino che di notte passa vicino alle mura della città e vede la sentinella e le grida “sentinella quanto resta della notte?”, per ben due volte. La sentinella scruta l’orizzonte e risponde che della notte ormai resta poco perché le prime luci stanno indorando l’orizzonte.

Io vorrei che questa domanda che ci poniamo dentro avesse la stessa risposta, vorrei poterlo dire a tutti: resta poco, il giorno della pace è vicino.

Don Luca Barone, SDB

Valdocco: Assemblea Ispettoriale e CEP per presentare le linee d’azione del X Capitolo Ispettoriale

Sabato 18 febbraio 2023, presso il Teatro Grande Valdocco di Torino – Valdocco, si è tenuta l’Assemblea Ispettoriale e delle Comunità Educative Pastorali per presentare le linee d’azione del X Capitolo Ispettoriale, approvate dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, e dal suo Consiglio lo scorso 27 gennaio 2023.

Dopo la preghiera iniziale, l’Ispettore dei Salesiani del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini ha introdotto l’Assemblea:

a seguire, con introduzione di don Alberto Goia, Delegato di Pastorale Giovanile, sono state presentate le Prospettive di ciascuna delle 8 linee di azione individuate dal Rettor Maggiore.

Siamo così giunti a definire alcune Prospettive, alcune strategie a livello ispettoriale ed altre a livello locale, per ciascuna delle 8 Linee programmatiche che ci erano state consegnate dal Rettor Maggiore. Si tratta di orientamenti semplici e concreti sui tanti ambiti che erano posti alla nostra attenzione.

-don Leonardo Mancini, Ispettore Salesiani del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania

Per la Linea 1, “Salesiano di don Bosco per sempre“, e la Linea 4, “La formazione per essere“, ha preso la parola don Enrico Ponte, Maestro del Noviziato:

A presentare la Linea 2 “Invitati dal ‘da mihi animas, coetera tolle’ ” e la Linea 8 “Accompagnare i giovani verso un futuro sostenibile“, don Luca Barone, Direttore della casa salesiana del Rebaudengo:

Per le prospettive della Linea 3, “Vivere il “Sacramento Salesiano della presenza“, ha preso la parola don Pietro Migliasso, Maestro dei Novizi ora di servizio presso la IUSTO e il CFP Rebaudengo:

A presentare  le prospettive della Linea 5, “Priorità assoluta per i giovani“, la Responsabile dell’Ufficio Emarginazione e Disagio e Vicepresidente dell’Associazione Nazionale Salesiani per il Sociale Valentina Bellis:

Per la Linea 6, “Insieme ai laici nella missione e nella formazione“, Simona Dametto, animatrice, educatrice e Salesiana Cooperatrice:

Infine, per la Linea 7 “Una maggiore generosità nella Congregazione“, don Rino Pistellato, Parroco e Missionario:

A concludere la giornata, l’intervento di sintesi dell’Ispettore don Leonardo Mancini:

 

Non è sufficiente riflettere e scrivere documenti: è la vita quella che deve parlare. I documenti aiutano, orientano, sostengono, incoraggiano, illuminano, chiariscono, fanno convergere… ma non sono vivi! Chi li rende vivi sono le persone.

-don Leonardo Mancini, Ispettore Salesiani del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania

Rivivi l’intera Assemblea:

 

CFP Rebaudengo: presentazione del corso IFTS per Tecnico Meccatronico per le Macchine Agricole

Il 22 novembre, nel Centro di Formazione Professionale del CNOS-FAP Torino Rebaudengo, è avvenuta la presentazione del corso IFTS per Tecnico Meccatronico per le Macchine Agricole.

Un percorso ambizioso, con dei partner prestigiosi: la Regione Piemonte, CNH Industrial, New Holland Agriculture, il Politecnico di Torino e l’ITTS C.G Grassi di Torino.

Il corso formerà una figura professionale in grado di intervenire sulla manutenzione e la riparazione dei trattori: un profilo professionale estremamente ricercato, perché specializzato e indispensabile nell’agricoltura.

 

L’assessore regionale all’Istruzione, Lavoro, Formazione professionale e Diritto allo studio Universitario Elena Chiorino, ha spiegato come la politica debba essere un aiuto concreto per i giovani, che rappresentano il futuro, sottolineando come la Regione sia contenta di poter collaborare in partnership con la formazione professionale dei salesiani e con una multinazionale così importante e significativa.

Don Leonardo Mancini, presidente del Cnos-Fap Regione Piemonte, ha invece sottolineato come già don Bosco, autore del primo contratto di “apprendizzaggio” aveva capito l’importanza del legame con le aziende per poter offrire opportunità ai giovani.

Luca Iuliano, direttore del Dipartimento Innovation Center del Politecnico di Torino e presidente del Competence Center CIM 4.0, ha sottolineato l’importanza di creare delle competenze che soddisfino le aziende, ringraziando i salesiani per il prezioso lavoro quotidiano.

Carlo Sisto, presidente di CNH Industrial Europe, Middle East e Africa, ha invece dialogato con i ragazzi, sottolineando come questo percorso sia un investimento fortemente voluto. Ha sottolineato come, con cinquantamila trattori nuovi in circolazione ogni anno, sia fondamentale un progetto che punti contemporaneamente su sostenibilità, competenza e professionalità. Ha poi risposto con molta disponibilità alle domande ricevute.

 

Sono intervenuti inoltre per un saluto don Luca Barone, direttore della casa salesiana di Torino Rebaudengo e il prof. Agostino Albo, direttore del Cnos-Fap Torino Rebaudengo. Ha introdotto e moderato l’incontro Fabrizio Berta, direttore Programmazione e Innovazione dell’Offerta Formativa del Cnos-Fap Regione Piemonte.

Delle ragazze e dei ragazzi partecipanti al corso, che avrà un periodo di lezioni e un periodo di stage in azienda (CNH o dealer collegati), ben venti di loro riceveranno una proposta di lavoro concreta al termine del percorso. La mattinata si è conclusa con una foto della nuova classe insieme agli ospiti nel cortile del centro Cnos-Fap Torino Rebaudengo, nel quale è stato parcheggiato un trattore del gruppo.

 

 

CFP Bra: Corso di formazione per gli operatori dei Cfp dell’area Cuneese

La scorsa settimana presso il CFP di Bra, si è tenuti il quarto appuntamento del corso per i formatori dell’area cuneese. Tema dell’incontro, l’accompagnamento di ambiente e personale, per rendere sempre più abili gli operatori del Cnos-Fap nelle relazioni con i giovani. A guidare la giornata di formazione, don Luca Barone, direttore dell’Istituto salesiano Rebaudengo di Torino. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato dal sito dell’opera.

Concluso a Bra il corso di formazione salesiana per gli operatori dei Cfp dell’area Cuneese

Don Luca Barone, direttore dell’Istituto salesiano Rebaudengo di Torino, ha tenuto al Cfp di Bra il quarto incontro di formazione sul “modello della salesianità” voluta da don Bosco, rivolto a circa 40 formatrici e formatori dell’area vasta di Cuneo, assunti in questi ultimi anni. Tema dell’incontro l’accompagnamento di ambiente e personale, per rendere sempre più abili gli operatori del Cnos-Fap nelle relazioni, sempre più complesse, con i giovani che Don Bosco manda copiosamente nei nostri Cfp. Dopo due sessioni mattutine, la pausa pranzo con specialità della casa preparate dai nostri giovani allievi del corso di panetteria/pasticceria/pizzeria e poi ancora un paio di sessioni di lavoro pomeridiano. Un percorso che si è avviato 2 anni fa e che ha accompagnato i formatori ad avere sempre più consapevolezza della bontà del metodo salesiano inventato dal nostro Fondatore.

CNOS-FAP Rebaudengo: Un’esperienza di futuro presso l’Associazione Cometa

Si riporta l’articolo dedicato all’esperienza vissuta ieri, lunedì 9 settembre 2019, da parte dei formatori del Cnos-Fap del Rebaudengo e del nuovo direttore dell’opera, don Luca Barone, presso l’Associazione Cometa di Como.

La visita di ieri, 9 settembre, presso “Cometa”, un’organizzazione di diversi Enti finalizzati all’accoglienza e all’educazione dei giovani, è stata un’esperienza di “futuro possibile” in ambito educativo- formativo. Situata a Como, si compone di diverse realtà tra cui un bar-caffetteria-bistrot, una cooperativa artigianale, una scuola con un rinnovato modello didattico, un’ Academy legata al settore Hospitality: il tutto è finalizzato a dare un’opportunità concreta a ragazzi/e che hanno abbandonato la scuola senza alcuna prospettiva lavorativa, proponendo loro una formula di rilancio attraverso l’intelligenza delle mani.

Il Bar, il ristorante, la falegnameria, il restauro, il tessile-design, sono attività commerciali reali all’interno delle quali i ragazzi, accompagnati da professionisti del settore, apprendono un mestiere svolgendolo concretamente. Sono profondamente inserite nel contesto produttivo della zona e, la parte più straordinaria del progetto, sta nel fatto che sono attività che competono sul mercato e in grado di autosostenersi economicamente.

Le riflessioni e le idee che scaturiscono da questa visita sono molteplici e, a noi Formatori del Reba che abbiamo avuto l’opportunità di vedere questa realtà, danno lo slancio per ripensare e migliorare alcuni aspetti della nostra offerta formativa: una bella sfida per il il nostro Centro!

Un ringraziamento per la bella accoglienza e l’entusiasmo di Anita, Marcello, Alessandro, i Responsabili dei vari progetti. Grazie per l’esempio di “bellezza” e “passione per la vita” che si respira in ogni angolo di questa meravigliosa realtà.

Il CFP di Rebaudengo dà il benvenuto a don Luca Barone

Si riporta l’articolo pubblicato dal Centro di Formazione Professionale di Rebaudengo del 2 settembre 2019, in merito all’arrivo del nuovo direttore dell’Opera, don Luca Barone.

Ricominciati i lavori al CFP Rebaudengo con una grande novità: don Luca Barone è il nuovo Direttore dell’Opera Salesiana Rebaudengo e succede a don Luigi Compagnoni che ha trascorso molti anni della sua attività sacerdotale al Reba ed è ora chiamato a dirigere la Casa Salesiana di Alessandria.

Il nostro ringraziamento è rivolto a don Luigi per il supporto e l’incoraggiamento che ha profuso in questi anni e per la sua presenza discreta ma significativa tra i giovani del CFP. A lui il nostro affettuoso augurio per il suo nuovo incarico.

Accogliamo con gioia ed entusiasmo don Luca che, questa mattina, ha dato la sua indicazione per questo nuovo anno formativo. Sarà, infatti, un anno improntato sulle 3 “A”: ACCOGLIENZA, ASCOLTO e ACCOMPAGNAMENTO dei ragazzi/e che varcheranno, a breve, il cancello del Reba per intraprendere il loro cammino formativo.

Benvenuto don Luca e buon anno formativo!

3 giorni al Colle don Bosco per i volontari del Servizio Civile

Nelle giornate del 15-16-17 marzo 2019, si è svolta la Formazione Generale dei volontari del Servizio Civile dei Salesiani del Piemonte e Valle d’Aosta presso il Colle don Bosco. Obiettivo della tre giorni, quello di una crescita personale e culturale per ogni giovane prestante servizio nei vari ambienti educativi.

La formazione generale è un percorso didattico ed educativo che ogni operatore volontario impiegato in un progetto di Servizio Civile è tenuto a frequentare, in quanto offre gli strumenti e le chiavi di lettura necessari per affrontare l’esperienza del servizio e costituisce una valida occasione di trasmissione e promozione ai giovani dei valori e dei diritti universali dell’uomo.

Ecco le parole di Rosanna Todisco,  Responsabile del Servizio Civile dei Salesiani del Piemonte e Valle d’Aosta, con un riassunto delle giornate vissute al Colle:

Per il secondo anno abbiamo proposto agli Operatori Volontari impiegati nei progetti di Servizio civile dell’Ispettoria Salesiana di Piemonte e Valle d’Aosta la possibilità di una formazione generale “residenziale” al Colle don Bosco. Sono 108 i giovani operatori che nelle giornate del 13-14-15 marzo scorso, si sono ritrovati insieme per la formazione: uno spazio di riflessione e di confronto che ha aiutato i giovani a prendere maggiore consapevolezza della loro scelta e del loro ruolo all’interno del progetto nel quale sono coinvolti, sottolineando l’importanza che assume un’esperienza di cittadinanza attiva e responsabile di questo tipo.

Nella macroarea tematica “Mission e Valori dei Salesiani” gli operatori volontari hanno compiuto un percorso di formazione sulla storia di don Bosco con don Stefano Mondin e don Fabiano Gheller, anche attraverso la visita dei luoghi del Colle; hanno ascoltato diverse testimonianze di impegno concreto e di incontro con l’esperienza salesiana nelle diverse Opere attraverso la voce di don Luca Barone e Agostino Albo.

Hanno poi ricevuto importanti nozioni riguardanti le modalità di intervento del VIS, Volontariato Internazionale per lo Sviluppo con Alessandro Brescia. Nella prima giornata hanno lavorato su “Animazione: tecniche, strumenti e atteggiamento” con Egidio Carlomagno.

Nella giornata centrale del residenziale il setting della formazione è stato quello del laboratorio di Teatro Sociale di Comunità, condotto da 4 operatori professionisti del Social Community Theatre Centre dell’Università degli Studi di Torino, dove attraverso attività che hanno coinvolto mente e corpo gli operatori volontari hanno vissuto un’esperienza di apprendimento che ha coniugato il gioco, la comunicazione verbale e non verbale e l’espressione di sé.

Ha introdotto la giornata la lectio magistralis di Alessandro Pontremoli, professore ordinario dell’Università degli Studi di Torino, parlando di corporeità, alterità e relazione.

I principali temi affrontati sono stati la presenza e la consapevolezza corporea ed emotiva in una relazione educativa. Si tratta di strumenti funzionali a vivere consapevolmente il cambiamento, sono molto utili al lavoro di team, ad una relazione positiva con i destinatari dei progetti e aiutano a leggere e reagire positivamente alle situazioni, anche inaspettate, che si possono presentare in un anno di Servizio civile.

Entusiasmo, ascolto e voglia di mettersi in gioco sono stati gli elementi trainanti dei tre giorni al termine dei quali gli operatori volontari hanno potuto proiettare nel futuro e quindi nel proprio contesto reale di riferimento e valenze formative, le opportunità di apprendimento, le acquisizioni interiori esperite.

Rosanna Todisco,

Responsabile del Servizio Civile dei Salesiani del Piemonte e Valle d’Aosta

Scopri qui sotto tutte le foto della tre giorni!

 

Verso il Capitolo Ispettoriale – 9 Dicembre 2018

Domenica 9 Dicembre, in vista del IX Capitolo Ispettoriale, si sono ritrovati tutti i direttori delle case Salesiane dell’ICP accompagnati da due giovani – scelti dagli stessi direttori come portavoce della casa di provenienza – per riflettere e produrre un documento da presentare al Capitolo Ispettoriale.
Queste le parole di Don Luca Barone, direttore del Colle don Bosco e relatore dell’incontro:
La giornata che abbiamo vissuto domenica 9 dicembre è stata una eco salesiana dell’esperienza sinodale della Chiesa.
Vedere radunati i direttori delle case salesiane della ispettoria con due giovani rappresentanti di ogni realtà locale ha impresso una bella fotografia del carisma salesiano in Piemonte e Valle d’Aosta.
Mi hanno colpito sostanzialmente tre cose: l’affetto che i giovani trasmettono per don Bosco e per i salesiani che hanno donato e stanno donando la vita per loro, la serietà con cui i direttori hanno ascoltato e parlato con i giovani del carisma salesiano e del loro futuro, e il senso di responsabilità che emergeva nei lavori di commissione e nella stesura del documento finale. 
La responsabilità di chi sa che don Bosco è uno dono di Dio fatto alla Chiesa e al mondo e che i salesiani e i giovani insieme sono coloro che hanno tra le mani il cuore del suo carisma che vuole guardare avanti.
Mi piace pensare che possa essere la prima di tante altre volte come modalità di vivere insieme il dono e la profezia del carisma salesiano nella nostra terra.
Come salesiano sono convinto che i giovani ci salveranno!

Don Luca Barone

Rivivi tutta la giornata!

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La Sposa del Signore – primo appuntamento di E se la Fede

Si è svolto nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco il primo appuntamento di E se la Fede 2017/2018.

A tenere la riflessione dal tema «La Sposa del Signore» don Luca Barone, direttore della comunità salesiana del Colle don Bosco.

Rivivi la Catechesi con il video integrale della serata