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Lettera dell’Ispettore – Marzo 2024

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per il mese di marzo 2024.

Valdocco, 28 Marzo 2024
Giovedì Santo

A confratelli e laici corresponsabili di
Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania

Carissimi/e,
un saluto cordiale a tutti voi.

La Pasqua è ormai vicina e quindi desidero farvi giungere i miei auguri per la festa più importante della nostra fede. Quella da cui ha avuto origine “tutto”: la Chiesa come comunità dei credenti, Don Bosco e la Famiglia Salesiana, ognuno/a di noi battezzati… Tutto nasce – o, meglio, rinasce radicalmente nuovo – dalla Passione, Morte e Risurrezione di Cristo.

Lo sappiamo. E sappiamo anche che annunciare Cristo morto, risorto e salvatore del mondo, vincitore per sempre sul peccato e sulla morte, è il dono più grande che possiamo fare ai giovani. Ce lo ricordano con forza le Costituzioni salesiane all’articolo 34; esse si esprimono così:

«Questa Società nel suo principio era un semplice catechismo».

Anche per noi l’evangelizzazione e la catechesi sono la dimensione fondamentale della nostra missione. Come Don Bosco, siamo chiamati tutti e in ogni occasione a essere educatori alla fede. La nostra scienza più eminente è quindi conoscere Gesù Cristo e la gioia più profonda è rivelare a tutti le insondabili ricchezze del suo mistero. Camminiamo con i giovani per condurli alla persona del Signore risorto affinché, scoprendo in lui e nel suo Vangelo il senso supremo della propria esistenza, crescano come uomini nuovi. La Vergine Maria è una presenza materna in questo cammino. La facciamo conoscere e amare come Colei che ha creduto, aiuta e infonde speranza.

Se vogliamo – e vogliamo certamente – camminare con i giovani per condurli alla persona del Signore risorto, abbiamo bisogno prima di tutto di stare con loro, di conoscerli e di amarli; e quindi di capire quali siano i canali di comunicazione più adatti per far giungere loro il “primo annuncio” della Risurrezione, il kerigma, quello che Papa Francesco nella Evangelii Gaudium traduce così: “Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per salvarti, e adesso è vivo al tuo fianco ogni giorno, per illuminarti, per rafforzarti, per liberarti” (EG 164). Dobbiamo partire dalla constatazione che la maggior parte dei ragazzi che intercettiamo non sanno molto di Cristo. Alcuni non ne hanno mai sentito parlare; altri solo occasionalmente, in forma frammentata e disordinata, e in contesti non sempre adeguati; sono un “piccolo resto” quelli che hanno un cammino di fede relativamente solido… Anche a questi ultimi tuttavia, come a noi stessi ogni anno, l’annuncio va reiterato. Scrive a questo proposito ancora la Evangelii Gaudium: Quando diciamo che questo annuncio è “il primo”, ciò non significa che sta all’inizio e dopo si dimentica o si sostituisce con altri contenuti che lo superano. È il primo in senso qualitativo, perché è l’annuncio principale, quello che si deve sempre tornare ad ascoltare in modi diversi e che si deve sempre tornare ad annunciare… (EG 164).

La sfida è notevole. Siamo educatori della fede, che hanno la missione di condurre i giovani al Risorto. La condizione è di aver già fatto noi il percorso con Lui verso Emmaus e ritorno, e di desiderare di tornare a compierlo con loro. Dobbiamo prima noi – come capita a Cleopa ed all’altro discepolo – essere passati da occhi impediti a riconoscerlo, ad occhi spalancati sulla gioia senza fine. Da stolti e lenti di cuore, a cuori ardenti di carità, capaci di scoprire nella storia, attraverso le Scritture, le tracce di Dio. Dobbiamo prima noi aver vissuto ed imparato – alla scuola della Maestra – le dinamiche che portano a diventare agnelli mansueti… umili, forti e robusti!

Allora sì, possiamo tornare a fare Pasqua noi, e far fare Pasqua ai giovani che accompagniamo, regalando loro il primo annuncio della fede in Gesù!

Auguri dunque. E buon cammino, rigustando il primo annuncio, per noi e con i giovani.

Concludo con tre notizie di famiglia.

Il 2 aprile iniziamo a Valdocco l’11° Capitolo ispettoriale. Speriamo e preghiamo perché possa essere un evento di grazia.

Il 6 aprile verranno conferiti a Torino-Crocetta i ministeri del Lettorato e dell’Accolitato a diversi confratelli studenti di Teologia.

Il 4 maggio al Colle Don Bosco, “casa madre” del sogno, si svolgerà la festa ispettoriale. Partecipiamo volentieri a questi eventi con la preghiera, con l’affetto ed anche con la presenza!

Vi auguro di cuore

una serena e santa Pasqua di Risurrezione

Con grande affetto in Don Bosco,

Don Leonardo Mancini
Ispettore ICP

Lettera dell’Ispettore – Gennaio 2024

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per il mese di gennaio 2024.

Valdocco, 31 Gennaio 2024

A confratelli e laici corresponsabili di
Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania

Carissimi/e,
un saluto cordiale a tutti voi.

Vi scrivo per farvi gli auguri per la festa del nostro padre Don Bosco, nell’anno bicentenario del Sogno dei 9 anni, Il sogno che fa sognare, come scrive don Ángel nella Strenna 2024.

L’augurio che vorrei rivolgere a tutti noi che condividiamo la passione e la missione del carisma salesiano, è quello di poter continuare a sognare come Don Bosco e con Don Bosco.

Continuare a sognare come Don Bosco…! Sì, perché il sogno dei 9 anni, mentre sottolinea l’unicità della persona di Don Bosco, ricorda indirettamente anche l’unicità di ciascuna delle nostre persone, e del progetto che Dio ha sulla nostra vita. Un progetto che solo noi possiamo realizzare; nessuno al posto nostro potrà fare lo stesso. Se questo è vero, dobbiamo attivarci costantemente per comprendere e assecondare il sogno di Dio su di noi; ben sapendo che questo non ci viene rivelato una volta per sempre, ma ha bisogno di continui aggiornamenti! Capita così anche nella Bibbia. Le persone di cui si racconta la chiamata, da Abramo a Maria, agli apostoli, non ricevono subito tutte le istruzioni; anzi, il più delle volte il mandato iniziale è davvero molto scarno; bisogna imparare a fidarsi di Dio e ad essere molto creativi! E Dio allora, passo dopo passo, invia gli aggiornamenti necessari; guida chi si affida a Lui, e lo fa in modo spesso imprevedibile; fino al momento in cui, al termine della vita, chi si è fidato possa dire, con stupore e gioia grande (proprio come Don Bosco davanti all’altare dell’Ausiliatrice nella basilica del Sacro Cuore): “adesso ho capito il senso del sogno che Dio aveva e ha su di me”!

Continuare a sognare con Don Bosco…! Sì, perché noi condividiamo il Da Mihi Animas, la sua stessa passione per la salvezza dei giovani. Quindi i nostri sogni non potranno essere popolati solo o soprattutto da adulti! Se Don Bosco ci ha conquistato, se lo spirito salesiano ci abita ed è ormai parte della nostra vita, del battito del nostro cuore, dei pensieri della nostra mente, dei desideri della nostra volontà… allora non potremo fare a meno di interessarci dei giovani. E di accompagnarli, come ha fatto Don Bosco, nella scoperta sorprendente e incoraggiante del sogno che Dio ha su di loro. Questo implica da parte nostra l’impegno di proporre loro un’antropologia specifica, quella cristiana; un modo particolare di intendere la persona umana, quale unica creatura nell’universo che custodisce in sé un segreto da scoprire e sviluppare, un seme che Dio le ha seminato nel cuore; seme che ciascuno deve saper trovare, custodire, innaffiare, far germogliare e far fruttificare! Questo seme si chiama vocazione; esso è un tesoro inestimabile, custodito nella vita di ciascun giovane; e noi abbiamo la gioia e il dovere di annunciarne l’esistenza e di favorirne la scoperta! Possiamo e dobbiamo accompagnare quanti più giovani possibile nella realizzazione della loro chiamata.

Il mio augurio, con tutto il cuore, è che questa festa di Don Bosco sia un’occasione rinnovata per “aggiornare” la nostra chiamata personale ed impegnarci sempre più nell’aiutare i giovani a scoprire e sviluppare la loro chiamata, il sogno che Dio ha su ciascuno di loro, perché possano essere veramente felici nel tempo e nell’eternità. Buona festa a tutti!

Con affetto in Don Bosco,

Don Leonardo Mancini
Ispettore ICP

Lettera dell’Ispettore – Avvento 2023

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per il mese di novembre 2023.

San Benigno, 30 novembre 2023

A confratelli e laici corresponsabili di
Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania

Carissimi/e,
un saluto cordiale a tutti voi.

Vi scrivo da San Benigno, mentre ascolto il vociare dei ragazzi in cortile e sto per concludere la Visita Ispettoriale. Non intendo parlarvi delle attività di questa bella comunità ed opera, però. Il tempo ed il luogo sono propizi per affrontare altri due argomenti: l’Avvento ormai prossimo – inizia sabato 2 dicembre – , ed il Sogno dei 10 diamanti, che proprio in questa casa Don Bosco ha vissuto nella notte tra il 10 el’11 settembre del 1881, mentre erano in corso gli esercizi spirituali per i confratelli.

Forse questo sogno è poco conosciuto dai laici: mentre vi invito ad una lettura completa prendendo il testo contenuto in Memorie Biografiche XV, pp 183-187 (ma rintracciabile facilmente anche su internet), dico sinteticamente che Don Bosco sogna di trovarsi insieme con i direttori salesiani di fronte ad un personaggio misterioso – modello de La Pia Società Salesiana quale deve essere – che porta attaccati al mantello che lo avvolge 5 diamanti sul petto/spalle (fede, speranza, carità, lavoro e temperanza) e 5 diamanti sulla schiena (castità, povertà, obbedienza, premio e digiuno); il diamante della carità è posto al centro del petto e quello dell’obbedienza è posto al centro della schiena. In un secondo momento lo stesso personaggio appare con il mantello privato dei diamanti; al loro posto si vedono dei tarli, simbolo dei vizi opposti alle virtù precedentemente indicate; tale scena rappresenta La Pia Società Salesiana quale corre pericolo di diventare. Il sogno si conclude con l’apparizione di un giovane, presumibilmente una figura angelica, che offre ai presenti alcune riflessioni relative al sogno.

Solo 3 anni dopo, nel 1884, nella Lettera da Roma Don Bosco esorterà i salesiani a rimanere fedeli al carisma così come questo era stato vissuto nelle sue origini a Valdocco. Sono passati tanti anni da quel sogno, 142 per l’esattezza, e la Congregazione salesiana ha continuato a camminare nella fedeltà a Don Bosco, estendendosi in tante parti del mondo. Inutile negare però che il pericolo di snaturare il carisma delle origini è sempre presente.

Abbiamo bisogno di verificarci costantemente per capire se la nostra vita e missione di consacrati, che nel frattempo si è arricchita della presenza e condivisione di tantissimi laici corresponsabili, continua ad essere quella che Don Bosco, spinto dallo Spirito e per intercessione di Maria, ha inaugurato a Valdocco intorno alla metà del XIX secolo.

Se il CG29 ha tra i suoi nuclei di riflessione l’Animazione e cura della vita vera di ciascun salesiano, ed il Rettor Maggiore in ACG 441 come primo impegno ci ricorda il seguente: “Come credenti conquistati da Dio fissiamo il nostro sguardo nella vita consacrata salesiana incentrata in Gesù Cristo“, vuol dire che il tema sollevato dal sogno dei 10 diamanti è decisamente attuale, anche oggi!

La necessità di verificarci ci spinge ad utilizzare bene quelle occasioni, quali i tempi forti, che il cammino dell’Anno Liturgico mette a nostra disposizione.

L’Avvento mi pare realmente un tempo propizio anche per cominciare la verifica della nostra identità di salesiani consacrati. Le comunità salesiane iniziano ad entrare nel tema capitolare attraverso le elezioni dei delegati al Capitolo Ispettoriale; ma contestualmente possono approfondire l’ultimo numero degli Atti del Consiglio Generale, che sviluppa le tracce di riflessione sui temi proposti per il CG29. Tale riflessione potrà proseguire opportunamente nel mese “salesiano” di gennaio, e poi, anche attraverso i materiali che il Regolatore invierà alle comunità, convergerà ad aprile nelle giornate dedicate al capitolo ispettoriale. La riflessione sull’identità della nosra consacrazione salesiana potrù senz’altro essere arricchita dai bei video di presentazione dei 12 articoli costituzionali sullo spirito salesiano che stanno arrivando nelle comunità; dice a questo proposito il personaggio celeste che entra in campo prima della conclusione del Sogno dei 10 diamanti: “Ascoltate bene e intendete. La meditazione del mattino e della sera sia costantemente sull’osservanza delle Costituzioni. Se ciò farete, non vi verrà meno giammai l’aiuto dell’Onnipotente“.

L’Avvento è tempo di attesa; è tempo di ricerca umile, gioiosa, credente; totalizzante, con il Dio che si incarna in Gesù di Nazareth. E i consacrati vengono definiti “cercatori di Dio”. Certamente, più ci immergiamo in Cristo, più capiamo chi siamo noi. E questo vale non solo per i consacrati, ma anche per tutti i christifideles laici.

Nel sogno dei 10 diamanti ad ogni diamante è collegata una frase, scritta su uno dei raggi che la singola gemma emana; per il diamante della Speranza, virtù tipica del tempo di Avvento, troviamo scritto: “Sperate nel Signore, non negli uomini. I vostri cuori siano sempre intenti a conquistare la vera gioia“.

Mi pare un buon viatico per questo Avvento: concentriamo il nostro sguardo, il nostro cuore, la nostra mente, la nostra volontà, le nostre azioni, sulla vera gioia, su Gesù, il sempre veniente: che è venuto nel Natale, che verrà alla fine dei tempi, che viene ogni giorno nei ragazzi che incontriamo e a cui siamo chiamati a consegnare l’annuncio evangelico della Salvezza.

Buon tempo di Avvento allora, buona attesa/ricerca di Gesù. E buona festa, ormai vicinissima, del compleanno dell’Opera salesiana, la festa dell’Immacolata. Maria di Nazareth, protagonista dell’Avvento, accompagni il nostro cammino incontro al Bambino di Betlemme, Signore della Storia e rivelatore del senso profondo di ogni vita.

Un abbraccio fraterno in Don Bosco,

Don Leonardo Mancini
Ispettore ICP

Lettera dell’Ispettore – Auguri di Pasqua 2023

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per il mese di aprile 2023.

Valdocco, 6 aprile 2023
Giovedì Santo

A confratelli e laici corresponsabili di
Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania

Carissimi/e,
un saluto cordiale a tutti voi.

Ho appena terminato gli esercizi spirituali in Terra Santa insieme con gli ispettori della Regione Mediterranea. Esperienza molto ricca, sia per i luoghi visitati che per i contenuti biblici, i quali – come è facile prevedere – in questo caso facilmente ben si compongono con i luoghi. Tante sono le suggestioni ricevute, le riflessioni fatte, le sfide che il Signore ha lanciato attraverso la sua Parola, spezzata con profondità e delicatezza da Don Marco Rossetti, confratello docente di Sacra Scrittura della Crocetta.

Desidero rivolgere a tutti i miei auguri pasquali, e lo faccio riprendendo uno spunto preso proprio dagli esercizi appena vissuti, ed in particolare da uno dei dialoghi che Gesù intrattiene sulla Croce, quello con il buon ladrone (cfr Lc 23,39-43).

Lo spunto nasce dalla constatazione che Gesù perdona il buon ladrone e gli regala un biglietto all inclusive per il Paradiso! C’è da tenere presente che noi chiamiamo buono questo ladrone, ma che lui non è una vittima del cattivo funzionamento della giustizia o di un errore giudiziario: è veramente un ladro e veramente colpevole; dice lui stesso di essere stato condannato giustamente e di meritarsi la pena comminata (cfr Lc 23,40-41).

A partire da questo passo del vangelo faccio due considerazioni: da una parte il brano manifesta la determinazione dell’amore misericordioso di Dio, che non si ferma di fronte a nessun ostacolo pur di salvare l’uomo, se c’è in lui un cuore anche solo minimamente disponibile a lasciarsi perdonare.

Dall’altra mi pare che il brano affermi implicitamente che il creatore/redentore vede nella creatura il riflesso vivo della Sua stessa bellezza, essendo ogni essere umano creato a immagine di Dio.

Proprio per questo il Signore si prende cura con amore – fino alla follia – di ciascuno di noi; e sempre per questo approfitta di ogni situazione, fino all’ultimo istante di vita, perché quella vita possa rifiorire, possa tornare a sorridere, possa risorgere, qui e per tutta l’eternità.

Quello che Gesù opera sulla Croce verso il buon ladrone è ciò che vuole fare con ciascuno di noi. E ci è di insegnamento, in quanto educatori, per ricordarci l’approccio corretto, seguito da Don Bosco, che siamo chiamati ad avere nei confronti dei ragazzi: verso tutti, perché basta che siate giovani perché io vi ami assai; ed in particolare verso alcuni, più complicati e fragili, “poveri e abbandonati”, perché avvi in ogni giovane, anche il più disgraziato, un punto accessibile al bene; primo dovere dell’educatore è di cercar questo punto, questa corda sensibile del cuore, per trarne profitto.

Insomma il Signore, e Don Bosco con lui, ci chiede di imparare a vedere la bellezza di Dio presente in ogni anima. C’è sicuramente un po’ di bellezza – anche se talora nascosta molto bene! – in ogni cuore.

L’immagine di Dio, le tracce della parentela con Dio presenti in ogni persona, in ogni giovane, sono un tesoro così prezioso, che vale la pena lottare affinché emergano e possano diventare la leva su cui far forza per “aggiustare”, aggregare o riaggregare il resto della persona. So che qualcuno adesso potrebbe dirmi: stacci tu con questo/a qui… è davvero difficile trovarvi tracce della bellezza di Dio!

Lo so anche io che certi ragazzi o ragazze sono complicati, non voglio semplificare la realtà in modo buonista. Eppure questo vuol essere il mio augurio: che ognuno di noi, nell’accogliere a Pasqua la buona notizia del Signore Crocifisso e Risorto, possa trovare nuove energie, nuovi occhi, un cuore nuovo, per riuscire a cogliere la bellezza di Dio presente in ogni anima, in ogni persona, in ogni giovane; compresi noi stessi!

E, poiché siamo stati progettati anche per essere felici abitatori del Cielo (progettati cioè non solo per essere belli dentro, ma belli per sempre: In verità io ti dico: oggi con me starai nel Paradiso –Lc 23,42), auguriamoci che la nostra testimonianza possa far sorgere in tanti, oltre che un rinnovato amore per ogni persona – compresa quella più ferita e più fragile – anche un po’ di nostalgia per l’eternità; insomma, vi auguro di poter scoprire la bellezza di Dio presente in ciascuno, ma anche di ricordare ciò verso cui questa bellezza è orientata: il Paradiso.

Concludo con tre notizie di famiglia.

Il 15 aprile verranno conferiti a Torino-Crocetta i ministeri del Lettorato e dell’Accolitato a diversi confratelli studenti di Teologia. Il 25 aprile sempre alla Crocetta, in occasione del centenario dell’opera, si svolgerà la festa ispettoriale. Il 13 maggio a Torino – Valsalice verrà ordinato sacerdote don Antonio Carriero.

Partecipiamo volentieri a questi eventi con la preghiera, con l’affetto ed anche con la presenza!

Con questi sentimenti

vi auguro di cuore
una serena e santa Pasqua di Risurrezione

Con grande affetto in Don Bosco
Don Leonardo Mancini
Ispettore ICP

Lettera dell’Ispettore – Solidarietà con l’Ucraina

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per un aggiornamento sulle iniziative di solidarietà attivate per l’Ucraina.

Annecy, 25 marzo 2022 

Carissimi confratelli e laiche/ci corresponsabili,  

come annunciato durante il recente incontro con i Consigli delle CEP, vi invio un  aggiornamento sulle iniziative di sostegno che stiamo realizzando in ispettoria a favore  di confratelli e famiglie delle nostre presenze salesiane in Ucraina.  

RACCOLTA FONDI 

Finora (25 03) abbiamo ricevuto da case salesiane e da tanti privati € 219.254,40; di questa  cifra abbiamo inoltrato alla Visitatoria Ucraina € 196.195,00

Ricordo a chi volesse contribuire, che si possono inviare le offerte a 

CIRCOSCRIZIONE “MARIA AUSILIATRICE” PIEMONTE E VALLE D’AOSTA presso Banca INTESA SAN PAOLO, 

codice IBAN: IT80B0306909606100000115761 

indicando nella causale la descrizione “Offerta per Ucraina”. 

ACCOGLIENZA PROFUGHI 

Ad oggi sono circa 200 le famiglie e numerose le comunità salesiane che hanno dato  disponibilità per l’accoglienza, e penso che alcune di queste presto saranno chiamate a dare inizio all’esperienza di ospitalità solidale.  

Per facilitare l’organizzazione delle diverse fasi dell’accoglienza abbiamo ampliato il  gruppo di coordinamento, affiancando alla Sig.ra Valentina Bellis anche la Sig.ra  Francesca Ciardiello ed il Sig. Emil Voyat. Tale gruppo opera a stretto contatto con Don  Alberto Goia, Don Giorgio Degiorgi ed il sottoscritto. 

È utile ricordare che i profughi possono giungere a noi attraverso due canali: quello del  coordinamento nazionale di Salesiani per il Sociale e della Protezione Civile regionale; e  quello più informale dei nostri confratelli in Ucraina. Di fatto dal primo “canale” non  abbiamo ricevuto ancora richieste di accoglienza. Dal secondo sì: sono stati gli stessi  confratelli ucraini a chiederci di ospitare alcuni profughi (i 31 presenti a Chieri e i 38  accompagnati in Italia da Missioni Don Bosco ed ospitati per ora presso la struttura 

“Mamma Margherita”, in Valdocco).  

Faccio presente che inizia ad essere frequente la richiesta di accoglienza di alcuni dei  ragazzi ucraini nelle nostre scuole (non mi riferisco solo a quelli da noi ospitati). A questo  proposito esiste un protocollo che il Prof. Mauro Pace ha inviato e che è bene visionare e  tenere presente. Similmente si sta presentando la stessa necessità anche nei nostri CFP: la  sede regionale sta fornendo tutte le indicazioni necessarie per questo tipo di eventualità.

RACCOLTA DI GENERI DI PRIMA NECESSITÀ 

Da lunedì 28 marzo presso la nostra opera di Torino – Michele Rua, che ringrazio molto per la disponibilità, sarà operativo un centro di raccolta ispettoriale per i seguenti  generi di prima necessità: 

  • Medicine (lacci emostatici, antiemorragici, antidolorifici, stecche, bende, medicine  di primo soccorso, medicine per la chirurgia, ecc.) 
  • Prodotti per l’igiene personale 
  • Cibi a lunga conservazione 

I giorni in cui si potrà portare il materiale raccolto sono: 

  • Lunedì ore 16.30-20.00 
  • Mercoledì ore 16.30-20.00 
  • Sabato ore 09.00-13.00 

Prima di portare i prodotti è necessario comunicare il proprio arrivo all’indirizzo e-mail:  aiutiumanitari@michelerua.it 

Per rendere più snello il processo organizzativo è opportuno che i materiali vengano  raccolti prima all’interno delle singole opere dell’ispettoria, e poi portati dalle diverse  case al Michele Rua. 

Verrà predisposto un registro cartaceo con merce in entrata e in uscita. Chi porta la merce  dovrà dare indicazioni all’operatore riguardo alla tipologia e quantità di prodotti che consegna, così che questi vengano registrati in entrata; e possibilmente dovrà arrivare con  tali prodotti già inscatolati. 

Per completare il Centro di raccolta l’opera del Michele Rua chiede alle case se  hanno tavoli o pedane ora inutilizzati da prestare, perché vi possano essere posizionati i  prodotti in arrivo.  

PREGHIERA 

Oltre a tutte le iniziative locali che abbiamo o vorremo mettere in atto – prosegue  l’iniziativa organizzata dalla Segreteria Regionale del MGS che ci ha visto e ci vedrà online  ogni lunedì sera di quaresima alle 21.00 per pregare insieme il Rosario per la Pace.  

Questo per ora è tutto. Mentre continua il nostro impegno di solidarietà, ricordo che  quanto stiamo realizzando è importante che sia vissuto coinvolgendo tutta la CEP.  Continuiamo ad invocare il dono della pace e la conversione dei signori della guerra, in  Ucraina come in qualsiasi altra parte del mondo. 

Un abbraccio fraterno in Don Bosco

Don Leonardo Mancini

Salesiani Bra: la visita dell’Ispettore don Leonardo Mancini

In queste prime giornate di marzo, l’Ispettore don Leonardo Mancini si è recato in visita presso la Comunità salesiana di Bra, incontrando tutte le realtà che ruotano attorno ad essa. La mattina del 6 marzo, don Leonardo ha incontrato gli educatori ed animatori dell’Oratorio S. Domenico Savio “Ritmochesale” presso i locali della struttura, assieme al Direttore dell’opera don Alessandro Borsello, tutti mantenendo il distanziamento richiesto dalle norme sanitarie. Di seguito uno scatto della visita ispettoriale.

La visita dell’Ispettore don Leonardo Mancini a Venaria Reale

La visita dell’Ispettore don Leonardo Mancini presso la realtà salesiana di Venaria Reale. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

“Sto costruendo una cattedrale!”: la buonanotte dell’ispettore Don Leonardo Mancini

Venerdì 9 Ottobre sono iniziati ufficialmente gli incontri settimanali dei gruppi MGS in oratorio. Un centinaio di ragazzi dalla prima alla quinta superiore, accompagnati da universitari e giovani lavoratori, si sono ritrovati in oratorio dopo aver concluso a Maggio il cammino dei gruppi a distanza complici le misure di lockdown.

Ad aprire ufficialmente il nuovo anno c’era don Leonardo Mancini, neo ispettore dei Salesiani del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania per il sessennio 2020-2026. Il nuovo superiore, già ispettore dell’Italia Centrale e maestro dei novizi, ha salutato i giovani dell’oratorio raccontando loro la storia “Il pellegrino e i 3 spaccapietre” di don Bruno Ferrero. L’augurio dell’ispettore è quello di poter dire, come uno dei protagonisti del racconto, “sto costruendo una cattedrale!”, metafora dell’immagine di una vita costruita con Gesù e vissuta seguendo i suoi insegnamenti. Don Leonardo ha ricordato ai giovani l’importanza di essere “una comunità, una Chiesa unita in grado di aiutare qualcun altro a capire e a costruire il progetto di vita che il Signore ha pensato per ciascuno, aggiungendo che “è un progetto controcorrente, ma vi auguro di farlo e di farlo insieme ai vostri animatori”.

Citando Papa Francesco nella sua prima enciclica “Evangelii Gaudium”, l’ispettore ha esortato i giovani a “non lasciarsi rubare la speranza”, nonostante le difficoltà di questo presente, “ma a tenerla viva partendo dalla consapevolezza che il Signore continua a camminare insieme a ciascuno di noi”. Durante la serata ha inoltre inaugurato e consegnato le chiavi ai giovani che faranno parte della nuova comunità di vita, ormai giunta al suo terzo anno in oratorio, sottolineando l’aspetto fondamentale della crescita nella consapevolezza, per noi Cristiani, di “essere comunione” in una società oggi sempre più “isola”.

Sempre in occasione della visita dell’Ispettore a Venaria per l’inizio dei gruppi MGS e l’inaugurazione della comunità di vita, è stata realizzata una intervista a don Leonardo Mancini che si riporta di seguito:

Insediamento del nuovo Ispettore: benvenuto don Leonardo!

Sabato 29 agosto si è svolta la Santa Messa in occasione dell’insediamento del nuovo Ispettore per l’ispettoria del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania: don Leonardo Mancini.

La celebrazione, svoltasi presso la Basilica Maria Ausiliatrice alle ore 10.00, ha visto un grande numero di confratelli salesiani che, provenienti dai vari centri piemontesi e valdostani, sono giunti a dare sostengo e condividere questo momento di gioia per la comunità salesiana.

A celebrare la Messa, don Juan Carlos Pérez Godoy, Consigliere per la Regione Mediterranea.

A concelebrare, don Enrico Stasi, il quale ha voluto esprimere un sentito augurio al nuovo Ispettore e ai confratelli presenti:

Questo il mio augurio: camminate insieme al nuovo Ispettore per il bene dei giovani che ci sono affidati, il resto vi verrà dato. A te don Leonardo, carissimo fratello, dico le stesse parole che mi disse il Rettor Maggiore don Chávez quando mi convocò a Roma per affidarmi il compito di Ispettore: “Tu non hai nulla da preoccuparti, tu hai don Bosco e l’Auxiliadora”, così disse. Non temere don Leonardo. Don Bosco e l’Ausiliatrice ti proteggeranno sempre. L’ICP è sotto l’ombra delle loro ali. A voi cari confratelli, grazie, scusa e una preghiera per me.

Alcune parole del nuovo Ispettore, don Leonardo Mancini, durante l’insediamento:

Il primo ringraziamento doveroso è sempre al Signore che ci sorprende con le sue novità e ci chiede di volta in volta di riformularci, di ridisegnarci: lo ringrazio per la fiducia e per l’avventura nuova che chiede di farmi vivere.

Approfitto della presenza di Don Bosco che è qui vicino. Inizialmente mi veniva da dire: “Allora devo chiedergli la mente, il cuore, le mani…”. Poi ho detto: “No, questo glielo hanno chiesto già parecchie volte, quindi magari vuole sentire qualcos’altro”. Allora gli chiederei: il suo fazzoletto, perché io possa essere docile nella mani di Dio e nelle mani di Maria e possa essere docile ai richiami della storia, ai segni dei tempi, allo spirito; il suo borsellino, che è vuoto, lo sappiamo bene, ma proprio perché mi educhi alla provvidenza, ad essere più fiducioso alla provvidenza; la trasparenza del suo sguardo, perché mi renda persona capace di amare con limpidezza.

#NonSIamoInvisibili: lettera ai genitori da parte dell’Ispettore

Si riporta di seguito la Lettera dell’Ispettore don Enrico Stasi rivolta a tutti i genitori dei ragazzi e delle ragazze delle Scuole Salesiane dell’Ispettoria ICP.

Gent. mi genitori,

giunto alla fine del mio mandato, ho l’occasione di rivolgermi con una lettera personalmente a ciascuno di voi; a voi che avete deciso di iscrivere i vostri figli ad una scuola salesiana, ritenendo fosse la scelta migliore per la loro crescita e la loro formazione. In questo modo avete esercitato un diritto garantito dalla nostra Costituzione: quello della libera scelta educativa. La Costituzione italiana afferma il diritto dei genitori ad educare ed istruire i propri figli in un sistema di offerte formative ed educative pluralista, al pari di quanto attuato in tutti i Paesi europei. Un diritto che, come ben sapete, in Italia è fortemente penalizzato dal fatto che le Scuole Pubbliche Paritarie, cioè non gestite dallo Stato, comportano un doppio onere economico per le famiglie che le scelgono.

In questi anni con le Associazioni che ci rappresentano, ci siamo mossi a livello politico perché finalmente le famiglie potessero essere sostenute nelle loro scelte e si portasse a compimento la reale parità scolastica di cui abbiamo celebrato quest’anno i 20 anni (Legge Berlinguer n.62 del 2000).

Sia chiaro in questo contesto che non mi sto riferendo ai finanziamenti diretti ai gestori delle scuole paritarie, lascio ad altri momenti questo tema, ma penso in questo momento a voi che già ci avete scelto, come a tutti i genitori che vorrebbero iscrivere i loro figli in una scuola di don Bosco e non ne hanno le possibilità e non osano chiedere sconti sulle rette.

In questo periodo di pandemia la situazione economica del nostro Paese è in condizioni drammatiche e molti soffrono perdite finanziarie consistenti; l’AGSC (Associazione Genitori Scuole Cattoliche) sta da alcune settimane portando avanti una petizione volta a chiedere al Governo un aiuto concreto a favore dei genitori delle Scuole Paritarie e dei vari Istituti in questo momento difficile. La petizione è indirizzata al Presidente del Consiglio e molti di voi l’avranno letta e spero sottoscritta, ed ha come obiettivo:

  • la detraibilità integrale delle rette pagate dalle famiglie per la frequenza scolastica e per i servizi educativi nelle scuole paritarie nel corso del 2020;
  • l’istituzione di un fondo straordinario adeguatamente finanziato per la erogazione di contributi aggiuntivi alle scuole paritarie per l’anno scolastico 2019/2020, a tutela dei propri dipendenti e del servizio svolto alle famiglie in aggiunta ai 500 milioni già insufficienti.

A ciò si aggiunge la richiesta delle nostre Associazioni di poter almeno accedere ai finanziamenti stanziati per l’acquisto di attrezzature scolastiche, device e quanto occorre per adeguare le nostre scuole e le nostre famiglie alle nuove esigenze della didattica.

Nonostante questa mobilitazione e la presenza di numerosi emendamenti di diverse forze parlamentari sia di governo sia di opposizione, in nessun decreto, compreso l’ultimo Rilancia Italia è presente nulla di quanto richiesto per le nostre famiglie, per la scuola dei nostri ragazzi. Per questo motivo le Conferenze dei Religiosi e delle Religiose d’Italia (CISM e USMI) hanno diramato un comunicato nel quale propongono: “un gesto simbolico che faccia rumore e coinvolga tanti altri cittadini, oltre ogni schieramento, perché chi ama la scuola sa bene che questa è trasversale a tutto”.

Il gesto è quello di interrompere la didattica per i giorni 19 e 20 maggio, invitando ciascuna scuola paritaria ad adoperarsi con lezioni, video, dirette Fb dalle pagine delle scuole che saranno aperte a tutti per diffondere i temi della libertà di scelta educativa; il diritto di apprendere senza discriminazione, la parità scolastica tra scuola pubblica statale e pubblica paritaria …., ne avrete letto sugli organi di stampa.

Come Scuole salesiane di Italia abbiamo deciso di continuare regolarmente la didattica a distanza, per non penalizzare ulteriormente studenti e genitori già fortemente toccati dalla grave situazione che stiamo vivendo, ma desideriamo coinvolgervi direttamente e chiedere che facciate sentire la vostra voce: questo lo scopo essenziale di questa lettera. Nelle scuole ci saranno, ove possibili, interventi specifici per sensibilizzare i vostri figli; i nostri siti esporranno i motivi della protesta ma forse voi potete fare molto di più sostenendo queste richieste e questi diritti facendo sentire la vostra voce a tutti i livelli, anche e soprattutto a livello politico, per quanto vi è possibile. La vostra libertà di scelta educativa non può più essere ulteriormente contrastata. Non ci pare giusto!

Invitiamo ad unirvi alle nostre richieste a vostro vantaggio, condividendo sui vostri profili social (Facebook, Instagram, Whatsapp) lo slogan: “per una vera parità nella scuola pubblica #NONsiamoINVISIBILI” che comparirà anche sui siti e sui canali social delle nostre scuole. Vi invitiamo inoltre a rimanere informati sulle scelte di questo e dei futuri governi affinché davvero si arrivi a garantire l’accessibilità e la sostenibilità delle nostre scuole e non venga per Voi meno la possibilità di esercitare il diritto alla libera scelta educativa.

Cari Genitori, vi ringrazio di cuore per quello che potete fare. Siamo al vostro fianco e insieme ce la possiamo fare.

Vi saluto cordialmente

Torino, 18 maggio 2020

Don Enrico Stasi

Ispettore