Le medie di Borgomanero pensano ai bambini dell’ospedale

In occasione dell’Avvento e del mese di Don Bosco le medie del don Bosco di Borgomanero hanno pensato a un originale regalo fatto da loro da portare ai bambini dell’ospedale oncologico di Milano, ecco come raccontano l’iniziativa alcuni studenti sul sito del Collegio don Bosco Borgomanero

Mercoledì 6 dicembre i genitori di un alunno di seconda media sono venuti a parlarci di alcuni bambini che si trovano nell’ospedale oncologico di Milano. Questi piccoli sono affetti da malattie gravi e sono da molti giudicati diversi, strani e stupidi venendo così considerati da pochi. Noi ragazzi del don Bosco non la pensiamo assolutamente così, per noi sono diversi, ma nel loro essere diversi sono speciali. Per questo ogni classe ha dato il meglio per riuscire a creare qualcosa di carino da poter regalare o condividere con loro.

I ragazzi di prima media, delle varie sezioni, si sono dedicati a questi bambini scrivendo su un foglio un pensiero per loro e alcune idee per potere farli felici. Poi si sono dedicati a un profondo momento di preghiera pensando ai ragazzi. Tutto questo è stato fatto lo stesso mercoledì del discorso, appena saliti in classe.

I ragazzi di seconda media hanno deciso di scrivere delle simpatiche storielle per questi bambini, con disegni creati e colorati dalle seconde. Per fare questo lavoro hanno impiegato numerose ore di scuola e i più volenterosi di loro si sono impegnati oltre le ore di lezione senza che nessuno glielo abbia suggerito. Parlando con alcuni di loro si è potuto capire la dedizione e la passione con cui hanno creato queste storie dando il massimo della loro creatività.

I ragazzi di terza media hanno pregato per loro, come hanno fatto le prime, e oltre questo hanno progettato e creato diversi video e alcune foto per questi bambini, pensando a come renderli felici e farli sentire la loro considerazione e il loro supporto.

Questo progetto, secondo me, è stato molto utile, perché così ci si può rendere conto che ci sono bambini molto più sfortunati di noi e che spesso non sono felici. Ma noi con il nostro supporto nella vita di ogni giorno possiamo aiutarli, oltre che con cose materiali come i soldi per le ricerche dei medici, possiamo aiutarli mettendoci tutti noi stessi e facendo volontariato negli ospedali.

Con questa iniziativa speriamo di essere stati utili per rendere felici i bambini e vorremmo che il nostro impegno doni loro un sorriso. Un grazie ai don e alle prof. che ci hanno proposto di fare questa attività per i bambini. Inoltre ringraziamo la famiglia del nostro compagno per averci ricordato che esiste gente meno fortunata di noi quando ci disperiamo per cose che ci sembrano importanti ma che sono niente in confronto a queste malattie. Grazie!

Speciale Formazione: Orientamento, scuola, inserimento nel lavoro, sulle orme di Don Bosco

Si segnala l’approfondimento sulla Formazione Professionale Salesiana a cura della Redazione de “La Stampa-Torinosette” apparsa sul settimanale in data Venerdì 26 Gennaio 2018.

Orientamento, scuola, inserimento nel lavoro, sulle orme di Don Bosco

Il futuro professionale è qui, al CNOS-FAP: la sigla indica la formazione professionale salesiana in Italia. E’ la declinazione d’un sogno iniziato oltre 150 anni fa da Don Bosco che oggi, più che mai, si conferma efficace e vincente. Efficace perché tutte la fasi, dall’orientamento all’inserimento nel lavoro, vengono seguite e accompagnate. Vincente perché, grazie alle competenze dei formatori e alle attrezzature dei partner tecnologici, si preparano allievi con una formazione tecnica al passo con i tempi, subito spendibile nelle aziende del territorio che richiedono operatori specializzati con continuità. Roberto Cavaglià, direttore CFP Agnelli: «Abbiamo richieste da aziende metalmeccaniche per tecnici specializzati, in grado d’operare alle macchine a controllo numerico, che conoscano il disegno meccanico e l’uso del pc per fare Cad. Inoltre abbiamo una specializzazione nella saldocarpenteria e un accordo con l’Istituto Italiano di Saldatura». Ermanno Duò, direttore CFP Rebaudengo, ha lanciato una nuova specializzazione: «I carrozzieri si rivolgevano alle nostre sedi del Cuneese per avere ragazzi preparati: per questo, stiamo facendo uno sforzo lanciando una nuova specializzazione nel reparto carrozzeria, cambiata con l’avvento dell’elettronica». Anche il CFP Valdocco, quello storico, fondato da Don Bosco, s’è rinnovato: oltre alla grafica e al settore elettrico, ha avviato la ristorazione con corsi di panetteria, pasticceria, preparazione pasti. Il direttore Marco Gallo: «La vocazione turistica di Torino e le scelte dei Salesiani di Valdocco, orientate all’accoglienza dei pellegrini, ci fanno puntare sull’agroalimentare: stanno nascendo nuovi laboratori di cucina che ospiteranno il corso di preparazione pasti. I laboratori di panetteria e pasticceria sono invece attivi da oltre tre anni: hanno fornito a tanti opportunità di lavoro». Aggiunge: «Siamo partner della Fondazione Agroalimentare per il Piemonte che ha importanti accordi con l’Università del gusto di Pollenzo». Il CNOS-FAP attiva ogni anno corsi di qualifica triennale con la possibilità del quarto anno per il diploma professionale (per giovani in obbligo d’istruzione) e, poi, corsi di specializzazione. «Nella nostra formazione c’è anche un impegno che punta all’educazione globale dei giovani dice Carlo Vallero, direttore CFP San Benigno che il 3 febbraio ha l’ultimo open day per le iscrizioni -. Inoltre, offriamo servizi formativi per giovani, adulti disoccupati, occupati, persone con disabilità, italiani e stranieri, comunitari e non. Quest’anno i corsi di qualifica sono aperti a ragazzi e ragazze ma anche a giovani fino ai 24 anni, e le nostre segreterie sono disponibili per aiutare nell’iscrizione online». Info corsi: torino.cnosfap.net.

25 anni di Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS con un nuovo e-book

Ecco il comunicato stampa di Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS, l’associazione non profit voluta e guidata da Salesiani d’Italia, che annuncia la pubblicazione di un e-book dal titolo “Cosa ti direbbe lui? 2 – 10 consigli per i giovani alla #DonBosco maniera” per celebrare il 25esimo anno di fondazione della federazione.

 

– COMUNICATO STAMPA –

10 CONSIGLI DI DON BOSCO RILETTI DA 10 EDUCATORI DI OGGI.
UN E-BOOK PER CELEBRARE 25 ANNI ACCANTO AI GIOVANI PIÙ SOLI

(Roma, 25 gennaio 2018) – Dal prossimo 26 gennaio sarà online il nuovo e-book di Salesiani per il Sociale dedicato alla figura di Don Bosco. “Cosa ti direbbe lui? 2 – 10 consigli per i giovani alla #DonBosco maniera” è una pubblicazione voluta e realizzata dall’ufficio nazionale in occasione della festa del santo dei giovani (31 gennaio) e per celebrare il 25esimo anno di fondazione della federazione. Dieci suggerimenti indirizzati a ragazzi e ragazze d’oggi, riletti in chiave moderna e corredati da canzoni e cortometraggi contemporanei.
Una seconda edizione che non si è fermata a collezionare le citazioni più celebri di San Giovanni Bosco ma è partita da queste per attualizzare dieci imperativi che oggi il santo di Torino avrebbe rivolto ad ogni giovane. La novità di quest’anno è che a scrivere i commenti alle citazioni sono stati dieci educatori di case famiglia e oratori sparsi in tutta Italia: Catania, Casale Monferrato, Cisternino, Torre Annunziata, Verona, Roma, Arese, Prato, Camporeale e Corigliano d’Otranto. «In un Paese in cui i dati sulla povertà educativa minorile sono sempre più allarmanti – si legge nella presentazione – abbiamo voluto dar voce a chi con occhio attento e professionale, vive ogni giorno con questi giovani, incrocia i loro sguardi, li ascolta, e affronta le loro difficoltà. È attraverso il loro impegno che il “sistema preventivo” di Don Bosco prende forma e sostanza, ancora oggi».
“Cosa ti direbbe lui? 2” si inserisce all’interno di due eventi importanti: il 25esimo anno di attività di Salesiani per il Sociale e il Sinodo del prossimo ottobre, indetto da Papa Francesco e con al centro proprio i giovani. Per questo motivo la prefazione è stata curata da don Michele Falabretti, responsabile dell’ufficio nazionale di pastorale giovanile della CEI. «Nessuno di noi ha avuto la fortuna di stringere la mano a San Giovanni Bosco o di vederlo all’opera nel cortile di Valdocco – afferma Falabretti – ma è come se lo avessimo fatto. Don Bosco ci ha, infatti, lasciato la sua storia e qualcosa di scritto: recuperare le sue parole, ci aiuta a tenerlo vicino e a percepire che la sua passione educativa non si è mai spenta. Chiunque viva l’esperienza dell’oratorio non ha potuto, almeno una volta nella vita, evitare di chiedersi: “se fosse qui, cosa direbbe”?».
L’ebook è stato curato da Mariana Ciavarro, pedagogista sociale e cooperatrice salesiana.
La copertina è stata, invece, realizzata dall’illustratrice d’infanzia Stefania Gagliano. L’ebook è scaricabile gratuitamente all’indirizzo www.salesianiperilsociale.it/ebook-consigli in formato epub (per lettori di libri digitali) o in pdf (per dispositivi Windows o Macintosh).

 

 

La fisica Laura Meda incontra gli studenti del Don Bosco Borgomanero: “La scienza è per tutti!”.

L’incontro rientra all’interno delle iniziative della

settimana “delle eccellenze e dei recuperi”.

La fisica Laura Meda, ricercatrice all’Eni presso il Centro Ricerche per le Energie Non Convenzionali, ha incontrato giovedì gli studenti del “Don Bosco” di Borgomanero. L’iniziativa rientra nel progetto STEM promosso dal Club Soroptimist Alto Novarese, finalizzato a
promuovere la parità di genere contrastando il pregiudizio, ancora piuttosto diffuso, che le ragazze siano poco predisposte alle discipline scientifiche. Ad oggi il 78,3 % degli iscritti nei corsi umanistici sono ragazze, ma solo il 37,9% nei corsi scientifici,
con il minimo alla facoltà di ingegneria dove si arriva al 31%. Un pregiudizio senza alcun fondamento scientifico, che scoraggia molte giovani ad intraprendere carriere e studi dove potrebbero invece offrire un ricco e interessante contributo.

L’incontro fa parte di un ricco calendario di proposte organizzato dai Licei “Don Bosco” all’interno della “settimana dei recuperi e delle eccellenze”, una proposta didattica riproposta quest’anno dopo il successo dell’anno passato. Si tratta di una
settimana, tra il 24 e il 30 gennaio, in cui le normali lezioni vengono sostituite da due proposte differenziate: corsi di recupero e sportelli ad hoc per gli studenti che hanno maturato lacune nel corso del primo quadrimestre, e proposte di approfondimento
culturale a 360° per gli studenti che non si trovano in questa necessità e che dunque possono lavorare ad approfondire i loro interessi culturali. Il tutto nella prospettiva di personalizzare sempre di più i percorsi scolastici, al fine di offrire a ogni singolo
studente l’offerta formativa più adeguata al suo profilo in quel momento, ottimizzando l’apprendimento.

Nel corso della settimana sono venuti al “Don Bosco”, fra gli altri, il professor Gianno Piana, già docente di etica e di economia alle università di Torino e di Urbino, e Lucilla Giagnoni, attrice, autrice per la RAI e direttrice artistica del teatro Faraggiana.
Ha incontrato gli studenti anche Lorenzo Lener, direttore di Enne 3 , incubatore d’impresa universitario di Novara che si occupa di promuovere e di sviluppare progetti d’impresa innovativi in ambito tecnologico, creativo e sociale. Tanti
incontri, tante voci: un’altra forma di orientamento al futuro.

Giornate di spiritualità della famiglia salesiana: il racconto

La Strenna 2018 e le GSFS2018

Pochi giorni sono trascorsi dalla conclusione, nella Casa Madre della Congregazione Salesiana a Valdocco, di un evento capace di riunire centinaia di persone da tutto il mondo: le GSFS2018 – 36° Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana, che hanno lasciato alla Congregazione e, in particolare, all’Ispettoria un grande patrimonio documentale e non solo.

Le GSFS2018 hanno iniziato la scrittura di nuovo capitolo a Valdocco, luogo ove Don Bosco donò il primo messaggio ai suoi figli spirituali e che nel tempo assunse il nome di “Strenna”. Quest’ultima ha ispirato ampiamente i lavori delle GSFS2018: Don Ángel Fernández Artime ha recentemente presentato mediante un video, proposto qui di seguito, la STRENNA 2018 che ha per titolo: “Coltivare l’arte di ascoltare e di accompagnare” e che approfondisce il testo biblico “Signore, dammi di quest’acqua” (Gv 4,15).

Approfondimenti dalle Giornate di Spiritualità:

Guidate dal Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime, la Famiglia Salesiana si è dunque avvicinata ulteriormente al Sinodo sui Giovani del prossimo ottobre grazie alla 36a edizione delle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana, tenutesi dal 18 al 21 gennaio.

L’ascolto e l’accompagnamento dei giovani saranno, dunque, gli atteggiamenti che gli educatori salesiani, grazie alle Giornate di Spiritualità, intendono scoprire sempre più e interpretare sempre meglio, seguendo l’esempio di Don Bosco.

Ecco il video dell’intervento di Don Ángel:

L’apertura delle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana, presso il Teatro Grande di Valdocco a Torino, è stata affidata alle parole del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, X Successore di Don Bosco, che ha accolto e dato il benvenuto agli oltre 400 partecipanti provenienti da più di 50 nazioni di tutte le aree del mondo. Sono stati quattro giorni di condivisione, agape e serio impegno per crescere ancora nel servizio ai giovani di tutto il mondo. Inoltre, il Rettor Maggiore ha lasciato il messaggio nella Strenna 2018

Il video dell’intervento di Suor Paola Casalis:

Il cuore pulsante sono state le testimonianze segnate da quello che è il tema della Strenna: l’ascolto e l’accompagnamento. Suor Paola Casalis, FMA del Piemonte, attraverso un percorso visuale ed artistico avviato a partire dalla contemplazione dell’opera d’arte, ha narrato e descritto i tratti tipici dell’ascolto secondo la tradizione spirituale cristiana e salesiana. Un intervento particolarmente gradito per la ricchezza esperienziale di cui è stato intriso. 

 

Il video dell’intervento di don Juan Crespo:

Nella conferenza tenuta da don Juan Crespo l’esperienza vissuta è diventata riflessione teologale e trinitaria sulle caratteristiche proprie del discernimento e della decisione nel processo di accompagnamento: un percorso in cui comprensione dell’uomo e della sua vocazione e l’introduzione nel mistero trinitario si alimentano a vicenda. La condivisione per gruppi linguistici, oltre a facilitare una maggiore conoscenza reciproca, ha reso evidente la molteplice ricchezza con cui il carisma di Don Bosco si è sviluppato nel corso della storia.

Il video dell’intervento di don Michal Vojtas:

Don Michal Vojtas, Salesiano slovacco, docente all’Università Pontificia Salesiana, ha tratteggiato il contributo tipico del carisma salesiano in un viaggio tra storia della prassi di Don Bosco e pedagogia, mostrandone l’assoluta attualità: come? Con un percorso in più tappe attraverso il quale realizzare l’accompagnamento dei giovani, valorizzandone libertà e personalità. Don Michal ha ancora delineato i margini per inquadrare correttamente tale atteggiamento educativo: “L’accompagnamento non è un percorso lineare, standardizzato…”.

Conclusione delle Giornate di Spiritualità: un sogno che continua

A margine degli ultimi momenti che hanno radunato davvero una moltitudine di affezionati a Don Bosco, l’Assemblea delle Giornate di Spiritualità 2018 ha omaggiato il Rettore Maggiore con un video, a cura di Missioni Don Bosco, per dimostrare ed imprimere sui fotogrammi dello stesso un impegno costante che continuerà sempre a coltivare l’arte di ascoltare e di accompagnare i giovani: 

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Si propone qui di seguito il racconto delle 36° Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana a cura della redazione de “La Voce e Il Tempo” mediante la penna di Federico BIGGIO: 

Le giornate di spiritualità,

«Ascolto e relazione»

Il tema della Strenna 2018, «Coltiviamo l’arte di ascoltare e accompagnare. Signore dammi quest’acqua», è stata la colonna portante della 36° edizione delle Giornate di spiritualità della Famiglia salesiana, tenutasi a Valdocco, Torino, da giovedì 18 a domenica 21 gennaio.

Per la prima volta, alla casa madre di don Bosco, 21 gruppi provenienti dai cinque continenti si sono ritrovati insieme al Rettor maggiore, don Àngel Fernàndez Artime, per vivere quattro giornate di fraternità, confronto e condivisione, e per riflettere sull’arte di ascoltare e accompagnare i giovani, con l’essenza del carisma salesiano, il metodo preventivo: un’arte che va coltivata e tramandata, non senza discernimento e forza spirituale – un tema sul quale ha fatto luce l’intervento di don Michal Vojtas, che richiede una trasformazione e fondato sulla relazione educativa, oltre che un «ascolto come condizione, sguardo, silenzio, fiducia e attesa». Le giornate si sono così strutturate, tra conferenze, preghiere, incontri collettivi, lavori di gruppo nel teatro Valdocco presentati dal delegato del Rettor maggiore, don Eusebio Munoz, la solenne celebrazione presieduta dall’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia. L’ascolto e l’accompagnamento sono i due ‘atteggiamenti’ che gli educatori salesiani personificano nella propria esperienza. Durante la giornata di sabato 20, uno spazio è stato riservato anche alle testimonianze di Sebastiano Coticelli e Titta Boccia, del gruppo Testimoni del Risorto, che hanno presentato, in questo contesto, la storia della loro famiglia, seguiti da Alejandro Sanz e Pili Lance della Pastorale giovanile salesiana spagnola.

Infine, a presiedere l’Eucarestia di domenica 21 gennaio, don Àngel Fernàndez Artime ha ripreso l’invito di Papa Francesco a prestare attenzione alle preghiere liturgiche, autentico motore dell’azione in favore dei giovani, che parte da una «contemplazione a occhi ben aperti», perché don Bosco è accompagnatore proprio perché «discepolo».

Quello degli operatori e dei cooperatori è un impegno serio e consapevole, ha avvertito don Eusebio Munoz, «che deve tenere sempre al centro il Sistema Preventivo, lavorare in sinergia, curare una pastorale vocazionale che faccia conoscere tutti i gruppi della Famiglia Salesiana».

FESTEGGIAMENTI DEL 30° DELLA COOPERATIVA SOCIALE E.T.

Si riporta, qui di seguito, la comunicazione di Cooperativa E.T. relativa alla conferenza stampa di Martedì 30 Gennaio 2018 e al convegno “1987-2017: se trent’anni vi sembran pochi” di Venerdì 2 Febbraio 2018.

Per fare una vita ci vogliono migliaia di ore” cantavano i Nomadi. Ma non è di una canzone che vogliamo parlare, bensì del compleanno della Cooperativa sociale E.T.: 30 anni, ovvero una vita. E stiamo parlando di una vita fatta di migliaia di passi negli oratori. nei cortili, nelle strade e nelle scuole. Di migliaia di incontri, di visi, di voci, di storie di vita vissuta con i giovani e i meno giovani. Arrivati a 30 anni si raggiunge finalmente la maturità, ma non si invecchia mai quando si accettano  sempre nuove sfide  educative con rinnovato entusiasmo.

La conferenza stampa del 30 gennaio alle ore 10:00 presso la sala convegni di Confcooperative Piemonte a Torino in Corso Francia, 329.

Verranno presentate una serie di iniziative a partire dal convegno del 2 febbraio “1987-2017: se trent’anni vi sembran pochi” – il tempo di E.T. per abitare i sogni dei ragazzi, nessuno escluso, accompagnandoli con lo stile di Don Bosco”,  presso la Sala Sangalli di Valdocco, in piazza Maria Ausiliatrice 32, a Torino.

Al convegno parteciperanno, tra gli altri, l’Ispettore Salesiano Don Enrico Stasi, gli assessori di Regione Piemonte e Comune di Torino Monica Cerruti e Sonia Schellino ed il regista Gabriele Vacis. Il calendario dei festeggiamenti proseguirà con un programma di eventi che verrà presentato nel corso della conferenza stampa.

Sala Giovani DB: Prossimi appuntamenti

Terminate le celebrazioni natalizie, la “Sala Giovani Don Bosco” di via Ormea 4, riprende le numerose attività sempre con il carismo salesiano che la contraddistigue.

In programma nei prossimi 3 mesi:

Martedì 13 Febbraio
I Giovani DB festeggiano martedì grasso con una festa in maschera,  un occasione per aspettare San Valentino tutti insieme.

Sabato 3 Marzo 
Un grande evento che coinvolge tutti i fedeli: un viaggio in Francia in occasione del Carnevale di Nizza,
special price 30€ per universitari e  giovani, 40€ per tutti gli altri.

Martedì 27 febbraio – 6 – 13 – 20 Marzo
Incontri sul Vangelo di Marco.

Giovedì 15 Marzo 
ore 20:30 Testamento Biologico e Fine Vita
Un incontro con il prof. Valter Boero, docente all’Università di Torino.

 

Per info: uni.gianni@gmail.com / 3385899300

Prossimi appuntamenti all’Oratorio Salesiano di Pinerolo

Gennaio è il mese in cui si celebra don Bosco,  seguono le principali manifestazioni ed eventi che si terranno nel corso dei primi mesi di questo 2018 presso l’Oratorio Salesiano di Pinerolo:

Sabato 27 Gennaio 
Dalle ore 19:00, nel salone dell’Oratorio: polenta, salsiccia e formaggi.
Son ben accetti dolci e bevande.
Alle 21:00 adorazione in chiesa animata da novizi.

Sabato 3 Febbraio 
Dalle 15:00 alle 16:30
pomeriggio con don Bosco per tutti i fedeli nel Salone dell’Oratorio

Domenica 4 Febbraio
Ore 10:30 Solenne Concelebrazione eucaristica
presieduta da Mons. Derio Olivero con rinnovo della promessa dei Salesiani Coopertori

Bra: il CFP festeggia 10 di calendari

Venerdi 19 gennaio alle ore 21, presso l’Auditorium Arpino di Bra in largo della resistenza, il Centro di Formazione dei Salesiani festeggia i dieci anni dall’uscita del primo calendario.

“ Era il 2007 – commenta di Direttore del CFP Valter Manzone- quando  per promuovere la prima classe di acconciatori che giungeva da un percorso biennale in collaborazione con l’Isituto Guala ci venne l’idea di un calendario. Dodici le pose, immortalate da Tino Gerbaldo, che ritraevano i nostri allievi con il senatore Davico, l’assessore alla Formazione Professionale della provincia di Cuneo Viglione, il parroco don Gigi Coello, il tennista Andrey Golubev, il patron della Bra Servizi Piumatti, il Sindaco Scimone, l’Assessore Regionale Bruna Sibille, Franco Guida, la Presidente della Fondazione CRB Donatella Vigna, Mariateresa e Matteo Ascheri delle omonime cantine, ed il maestro di acconciatura e loro insegnante Tonino Spagnolo. Negli anni abbiamo poi sino al 2011 proposto questa simpatica iniziativa ripresa nel 2016 che ha portato oltre 200 personaggi ed amici del Salesiani per più di centro fotografie scattate da Tino Gerbaldo nei laboratori del nostro CFP.”

Alla serata, che verrà introdotta dal Direttore della Casa Salesiana don Vincenzo Trotta, sono stati invitati i tanti personaggi immortalati e verranno riproposte quelle fotografie che ripercorrono dieci anni di grandi cambiamenti per il CFP di Bra.

Per l’occasione parteciperà alla serata la Banda Musicale G.Verdi di Bra, tra i cui elementi figurano ex allievi dell’indimenticato Maestro salesiano Umberto Balzan. Questo momento di festa per il CFP vedrà il ricordo di don Aldo Bertrolino che ha insegnato all’ITI Salesiano ed è stato il primo direttore del Centro di Formazione Regionale dei Salesiani di Bra dopo il passaggio dall’Istituto Professionale San Domenico Savio alla formazione regionale nel 1978.

La serata è libera a tutti e all’ingresso verranno distribuiti i calendari del 2018 con le fotografie di Tino Gerbaldo e la presenza straordinaria nel calendario per tutti e dodici i mesi di don Enrico Stasi Ispettore dei Salesiani della Circoscrizione Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania.

Cento anni di don Bosco al San Paolo

L’opera salesiana del San Paolo di Torino celebra in questo anno il centenario della presenza dei salesiani tra le strade di uno dei borghi più popolosi della città di Torino.

Sabato 27 gennaio, alle ore 10:00 presso il salone don Bosco di via Luserna di Rorà 16, don Aldo Giraudo, docente di Storia salesiana presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma, terrà una conferenza dal tema “1918 – 2018 da 100 anni #nessunoescluso. Storia degli inizi della presenza Salesiana in Borgo San Paolo“: una prima iniziativa che intende fare memoria del passato, conoscendo la storia di questi 100 anni, soprattutto delle origini quando i fondatori dell’opera si inserirono in un contesto difficile e anticlericale, ma dove era evidente la necessità di essere accanto ai giovani.

Alla luce del passato, si intende comprendere il contesto sociale attuale del quartiere e della città, per progettare il futuro dell’opera salesiana. Cercando di essere fedele al carisma di don Bosco, la comunità salesiana invita così a costruire insieme il San Paolo del domani.