Partecipa anche TU! Riunione presinodale dei giovani 19 – 24 marzo 2018

La Riunione presinodale che si svolgerà a Roma dal 19 al 24 marzo 2018 ha l’obiettivo di dare la possibilità ai giovani di presentare ai Padri Sinodali, che si riuniranno in Assemblea nell’ottobre 2018 sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, un documento in cui esprimono il loro punto di vista sulla realtà, le loro idee, il loro sentire, le loro proposte. Vi parteciperanno 315 ragazzi e ragazze in rappresentanza dei giovani dei 5 Continenti. 

Si vogliono però coinvolgere il più possibile i giovani di tutto il mondo. Attraverso i social network anche coloro che non parteciperanno fisicamente alla Riunione presinodale, potranno unirsi a quanti si incontreranno a Roma. Tutti sono invitati a partecipare al racconto collettivo e a far sentire la propria voce, affinché i frutti della Riunione presinodale siano il più possibile espressione dell’intero mondo giovanile.

La Traccia di lavoro

La Traccia di lavoro sarà il punto di riferimento per i lavori della Riunione presinodale. Essa va letta alla luce del Documento Preparatorio e della Lettera del Papa ai giovani, con i quali è in continuità.

Nella Traccia di lavoro è possibile individuare buona parte delle premesse che hanno motivato il progetto “15# (hashtag) per raccontarsi”. “La Chiesa vuole mettersi in ascolto della voce, della sensibilità, della fede e anche dei dubbi e delle critiche dei giovani – dobbiamo ascoltare i giovani.” (Papa Francesco, Catechesi del 4 ottobre 2017).  Si cerca in questo modo di attuare al meglio l’obiettivo fissato nel punto 7 della Traccia di lavoro: “La pubblicazione di questa traccia contenente le domande che orienteranno i lavori della Riunione pre-sinodale vuole essere una forma di coinvolgimento di ciascun giovane e dei gruppi giovanili del mondo intero, affinché possano prepararsi per dare il loro contributo online durante la Riunione pre-sinodale”.

La Lettera d’invito

Alcuni giovani invitano gli altri giovani a partecipare all’evento. L’invito è rivolto a tutti: a chi appartiene in modo più o meno deciso alla Chiesa Cattolica, alle altre confessioni cristiane o ad altre religioni e a chi non crede in Dio. Il Sinodo riguarda tutti i giovani. Rispondendo all’invito, si prenderà parte al percorso che la Chiesa sta compiendo.

15 #hashtag per raccontarsi

#ChiSonoIo #diversità #futuro #VitaDigitale #interiorità #Gesù #credo #chiamato
#scelte #guida #Chiesa #protagonista #piazza #proposte #linguaggi

 

“Come possiamo far sentire la voce di tutti i giovani del mondo?

Come trasmettere le paure e le speranze, le ferite e i sogni di milioni di nostri coetanei?

Ogni frammento di vita, in ogni angolo del pianeta, ha diritto di entrare in quell’aula.

Aiutaci a portarlo attraverso la nostra voce:

#DilloAFrancesco. 

SOCIAL

 

 

Mai dire non ce la faccio! Nicole Orlando, campionessa paralimpica, al Don Bosco di Borgomanero

L’incontro ha inaugurato la Settimana dello Sport.

La Settimana dello Sport, al Collegio “Don Bosco” di Borgomanero, è stata inaugurata da un evento speciale: mercoledì 13 febbraio è venuta a incontrare gli studenti Nicole Orlando, campionessa sportiva, che ha fatto della sua disabilità, la sindrome di Down, una marcia in più di energia e di ottimismo d’animo.

Essere “diversi”, ha spiegato Nicole, rende più bello il mondo: «Un mondo di persone tutte uguali – ha detto – sarebbe orribile!».

Gli studenti della classe I Classico, con l’aiuto della IV Scienze Umane, hanno avuto l’onore di intervistare Nicole Orlando e Anna Miglietta, presidentessa della società ginnastica “La Marmora” (dove si allena Nicole), davanti a tutto il liceo.

L’intervento ha coinvolto tutti gli alunni di entrambe le classi. Infatti ognuno aveva un compito da svolgere: chi si occupava delle luci, chi dell’aspetto audio-video, delle foto.

Quattro sono stati gli intervistatori che, dopo una breve introduzione, hanno lasciato la parola al preside della scuola, il quale ha ringraziato le classi e i professori per aver lavorato a questo piccolo progetto e, ovviamente, ha ringraziato Nicole e Anna di essere venute.

Dopo la visione di alcuni video di presentazione degli intervistati è cominciata l’intervista.

“Nicole – è stato domandato – la tua diversità è stata un ostacolo nella tua carriera?

“Sicuramente a volte, ad alcuni allenamenti, mi butto giù credendo di non farcela – ha risposto – Poi, però, mi concentro e riesco in tutto.” Dopo questa risposta ha anche esclamato Mai dire non ce la faccio! e ciò ha suscitato un grande applauso, che ha fatto quasi commuovere Nicole. Quella frase è anche il titolo del suo libro, che ha scritto con Alessia Cruciani.

Gli studenti hanno poi chiesto ad Anna Miglietta di spiegare come ha conosciuto Nicole e di parlare della sua società. Ha raccontato che i genitori di Nicole l’hanno portata da lei quando aveva tre anni e che ha iniziato ad allenarla con i normodotati, fondando poi la società “La Marmora” a Biella nel 2006. Il loro rapporto è bellissimo, infatti Nicole ha aggiunto che per lei Anna è come se fosse la sua “terza nonna”.

Come ha spiegato Nicole in una delle domande poste dal pubblico alla fine dell’incontro, “Ogni gara a cui partecipo la dedico a mia nonna, perché è la figura più importante per me”.

Gli studenti hanno trovato in Nicole una vera e propria amica: Nicole, che con la sua felicità e la sua dolcezza è riuscita a commuovere e, allo stesso tempo, divertire tutto il pubblico.

Articolo a cura di Valentina Vecchi

C’è da non crederci: un musical sulla vita di Don Bosco all’Agnelli

Venerdì 2 marzo 2018, presso il salone delle feste dell’Istituto E. Agnelli di Torino, i ragazzi della parrocchia San Francesco di Sales di Torino presentano “C’è da non crederci” il musical sulla vita di Don Bosco.

La prenotazione è obbligatoria.

Per info e prenotazioni passare in portineria o telefonare allo 011-6198311.

I biglietti si potranno ritirare gratuitamente presso la segreteria.

M’interesso di te. Per proteggere i minori invisibili

Nel 2017 sono arrivati in Italia 13.418 minori stranieri non accompagnati (fonte: Min. Interno – settembre 2017). Una parte di questi, una volta identificati, diventano irreperibili quindi non sono più rintracciabili nelle strutture in cui sono stati accolti. Minori invisibili che vivono in precarie condizioni igieniche, con difficoltà a procurarsi cibo e vestiti e che trascorrono la notte in alloggi di fortuna. Sono passati dai 1.754 del 2012 ai 6.561 di fine 2016 e rappresentano un quarto dei minori accolti all’interno strutture di accoglienza. A queste cifre vanno aggiunti i msna che non vengono intercettati alla frontiera o nei luoghi di sbarco.

Si tratta di circa 5000 ragazzi invisibili che gravitano attorno alle stazioni centrali delle aree metropolitane italiane e che ogni giorno rischiano di essere coinvolti in attività criminali o in circuiti di sfruttamento sessuale.

Il progetto “M’interesso di te” è stato pensato per contenere questo fenomeno, ricostruendo un rapporto di fiducia con questi ragazzi, condividendo i loro bisogni e tentando di reinserirli nel circuito di accoglienza. Le attività, sostenute grazie al fondo beneficenza di Intesa San Paolo, si svolgono a Torino, Napoli e Catania nei quartieri limitrofi alle grandi stazioni. Una rete composta da educatori di strada, psicologi e volontari che garantiscono subito a ciascun ragazzo intercettato, sostegno e protezione. In una seconda fase, viene offerta loro la possibilità di seguire un corso di lingua italiana, di ricevere assistenza legale per l’iter di riconoscimento, di acquisire competenze professionali e inserirsi nel mondo del lavoro.

 

 

Salesiani per il sociale – Federazione SCS/CNOS è impegnata da diversi anni per dare risposte concrete al fenomeno migratorio, tutelando, in particolare, i minori stranieri non accompagnati.

Sono cinque le sedi che attualmente operano nella prima accoglienza di msna con un’utenza di circa 160 posti (mentre 18 sedi sono attive nella seconda accoglienza). Un appello all’umanità ribadito anche dal rettor maggiore dei salesiani Don Ángel Artime in occasione della sua ultima visita a Napoli:

«Davanti a quegli Stati che parlano di chiusura, noi famiglia salesiana possiamo rispondere scrivendo un’altra pagina di umanità profonda. Con le nostre opere possiamo dimostrare che c’è un altro modo di agire per esempio accogliendo questi giovani, che in cerca di maggiore dignità hanno lasciato la propria terra. Sono convinto che oggi Don Bosco farebbe lo stesso».

 

Quaresima 2018: 2°settimana

Ecco i materiali per l’animazione della seconda settimana di Avvento.

 

VIDEO

Ecco i video per accompagnarci in questo periodo quaresimale di commento al Vangelo del giorno.

Video Commenti al Vangelo