Sportelli in Salvario: supporto e accompagnamento in percorsi formativi professionalizzanti e nel mondo del lavoro

L’Oratorio Salesiano San Luigi promuove già da alcuni anni un servizio di sostegno per la ricerca attiva di lavoro e formazione professionale. Attualmente, le attività sono distribuite su più sedi, diverse per la caratterizzazione dei servizi che offrono:

progetto “Spazio Anch’Io” presso il Parco del Valentino come punto di primo accesso ed indirizzamento, soprattutto dei giovani incontrati durante le attività diurne e notturne di educativa di strada;

Oratorio San Luigi (via Ormea 4) rivolto ad adulti e giovani in cerca di lavoro o formazione, che giungono in contatto con l’oratorio sia attraverso le sua attività diurne (es: genitori dei ragazzi che lo frequentano), sia attraverso gli invii della Caritas Parrocchiale;

– presso “Giancarlo 2”, dove alcune postazioni informatiche permettono, due pomeriggi a settimana, di consultare annunci ed offerte di lavoro on-line.

Diverse sono le prestazioni offerte alle persone che si rivolgono agli sportelli, tra le quali:

  • Aiuto nella redazione del curriculum vitae in formato europeo;
  • Aiuto per l’apertura e gestione di una casella mail;
  • Offerta di informazioni relative al mondo del lavoro e le norme che lo regolano, concernenti la formazione professionale;
  • Presentazione di informazioni inerenti le diverse agenzie, istituzionali e non, che si occupano di lavoro ed illustrazione del loro operato e dei contatti a cui rivolgersi;
  • Aiuto nella ricerca di opportunità di lavoro su internet.

Lo sportello è stato attivato in tre sedi diverse:

– in oratorio, due volte a settimana (lunedì e giovedì) per 6 ore ciascuna;

– presso “Spazio Anch’io” e “Giancarlo2”

Obiettivo generale è quello di fornire supporto e accompagnamento nell’ingresso/re-ingresso in percorsi formativi professionalizzanti e nel mondo del lavoro, attraverso il colloquio, aiuto nella creazione di un Curriculum Vitae, ri-motivazione e riscoperta delle proprie risorse personali.

 Quest’anno, in collaborazione con il Tavolo Lavoro della Circoscrizione VIII, l’oratorio San Luigi è riuscito per la prima volta, ad attivare due borse lavoro presso due esercizi del quartiere. Inoltre, mediante la presentazione al bando promosso dal Comune di Torino nell’ambito dell’iniziativa “Reciproca Solidarietà e Lavoro Accessorio”, è stato possibile impiegare 7 persone (4 per l’Istituto e 3 per la Parrocchia) in attività di pulizia, manutenzione ordinaria della struttura e animazione di bambini e ragazzi.

Con “M’interesso di te” al centro i Minori stranieri soli di San Salvario

In edicola, a partire da Sabato 31 Marzo, nella nuova edizione de La Voce e il Tempo, settimanale della diocesi di Torino, si trova il seguente approfondimento – a cura di Stefano DI LULLO – sull’oratorio San Luigi e il progetto denominato “M’interesso di te” – finanziato dalla  Federazione Scs/Cnos, Salesiani per il Sociale, grazie al fondo di beneficienza di Intesa Sanpaolo – che si rivolge, mediante una rete dedicata di educatori e operatori, a quei ragazzi che “non sono mai entrati nelle comunità di accoglienza dedicate, in quanto non vengono intercettati alla frontiera e nei luoghi di sbarco, o che le hanno abbandonate perché troppo ‘strette’ per loro. Di fatto, pur essendo presi in carico dai servizi sociali, si trovano per strada dove vengono adescati nelle reti della criminalità e dello sfruttamento“, come sostiene don Stefano Mondin, direttore della Pastorale giovanile dei Salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta. Un progetto teso ad intercettare questi ragazzi sulla strada prima di tutto per accoglierli, ascoltarli e intraprendere con loro un percorso di fiducia che li sostenga e li accompagni.

 

TORINO – ALL’ORATORIO SAN LUIGI HA PRESO IL VIA IL PROGETTO NAZIONALE A SOSTEGNO DEI RAGAZZI MIGRANTI NON ACCOLTI NELLE COMUNITÀ

Minori stranieri soli, a San Salvario
con i Salesiani non più «invisibili»

A Torino si intensifica l’impegno dei Salesiani verso i minori stranieri più fragili, i tanti «invisibili» che vagano per le strade delle città senza alcuna protezione, con il rischio di cadere nei circuiti criminali o di sfruttamento sessuale.

Dopo aver avviato diverse Comunità di accoglienza per minori stranieri non accompagnati (Msna) i Salesiani ora hanno attivato «M’interesso di te», un progetto nazionale partito in forma sperimentale a Torino, Napoli e Catania, finanziato dalla  Federazione Scs/Cnos, Salesiani per il Sociale, grazie al fondo di beneficienza di Intesa Sanpaolo, rivolto ai quei ragazzi migranti soli usciti da qualsiasi servizio di accompagnamento.

In Italia sono oltre 5 mila, a Torino diverse decine, e rappresentano un quato dei minori accolti nelle strutture di accoglienza.

«Si tratta di ragazzi», sottolinea don Stefano Mondin, direttore della Pastorale giovanile dei Salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta, «che non sono mai entrati nelle comunità di accoglienza dedicate, in quanto non vengono intercettati alla frontiera e nei luoghi di sbarco, o che le hanno abbandonate perchè troppo ‘strette’ per loro. Di fatto, pur essendo presi in carico dai servizi sociali, si trovano per strada dove vengono adescati nelle reti della criminalità e  dello sfruttamento. Molti di essi vivono in precarie condizioni igieniche in alloggi di fortuna».

Ed ecco un progetto che attraverso educatori e operatori dedicati cerca di intercettare questi ragazzi sulla strada prima di tutto per accoglierli, ascoltarli e intraprendere con loro un percorso di fiducia che li sostenga e li accompagni.

A Torino il piano viene gestito dall’oratorio salesiano San Luigi a San Salvario dove è già presente una Comunità per Msna che ad oggi accoglie 15 ragazzi. Tutto parte da «Spazio Anch’io», la postazione dei Salesiani al Parco del Valentino dove gli educatori tutti i pomeriggi stanno accanto ai ragazzi che si incontrano sulla strada accompagnandoli a riprendere in mano la propria vita. È lì che avviene il primo approccio.

«Il nostro compito», osserva don Mauro Mergola, salesiano, parroco di Ss. Pietro e Paolo e direttore dell’oratorio San Luigi, «è far percepire ai ragazzi che c’è qualcuno che si interessa di loro, che non c’è solo chi se ne approfitta, ma una comunità che  accompagna. Il nostro obiettivo non è dunque quello di portare i minori immediatamente nelle comunità d’accoglienza, ma tempi». Presso l’oratorio Ss. Pietro e Paolo è allestita un’accoglienza diurna dove i ragazzi tutti i giorni possono trovare riparo, un luogo accogliente dove fare due chiacchiere con gli educatori, mangiare qualcosa, fare una doccia, lavarsi i vestiti.

Da lì partono dunque le proposte di partecipazione ai corsi di lingua italiana all’oratorio San Luigi e ai percorsi formativi e di avviamento professionale che il centro giovanile offre.

«Il progetto», conclude don Mergola, «si inserisce tra l’attività di ‘Spazio Anch’io’, informale, l’oratorio sulla strada, e quello strutturato della Comunità di accoglienza per Msna».

Buon proseguimento nell’accompagnamento dei ragazzi!

Dopo l’esperienza degli esercizi spirituali per le medie al Colle don Bosco dal 22 al 24 Marzo 2018, si pubblica qui di seguito il materiale distribuito in tale occasione.

Sono state due giornate intense, in cui i ragazzi hanno riflettuto sul tema scelto, ovvero la chiamata di Davide (o meglio la scelta di Davide di non uccidere Saul e poi di uccidere Golia), il sogno dei 9 anni di Don Bosco (l’episodio di Giovanni Bosco che a Chieri, sebbene istigato, sceglie di non rubare a casa della signora Matta), un approfondimento su F. Calò e sui martiri oratoriani polacchi e, infine, la testimonianza dei novizi.

Le ragazze hanno lavorato sul sogno delle due colonne e sull’amico dell’anima, ovvero l’episodio di don Calosso alla chiesetta di San Pietro, andando anche a piedi alla casetta di Domenico Savio. Anche loro si sono confrontate con alcune figure di santità giovane (Frassati, Acutis, Gabrielli, Vicuna, Firetti).

Una bella alternanza di momenti di gioco, riflessione, preghiera, tempi informali dove “nessuno era fuori posto. Ciascuno ha dato il massimo possibile, questa è stata la nostra percezione immediata” – ha afferma don Fabiano Gheller, delegato di Animazione Vocazionale dell’ispettoria. Sr Paola Casalis, delegata di Animazione Vocazionale delle FMA – Piemonte e Valle d’Aosta, continua con un sentito ringraziamento e un riconoscimento per il lavoro preparatorio agli esercizi spirituali operato dalle singole case salesiane e dai catechisti: “Bravi per la semina e la proposta. Buon proseguimento nell’accompagnamento dei ragazzi!

 

 

Ecco una galleria fotografica:

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