RI-generation LAB propone il Green Friday in via Saluzzo (TO)

Venerdì 29 novembre, presso il centro Astelav di via Saluzzo (TO), vi sarà un’offerta in occasione del Green Friday: acquistando un prodotto il 10% del valore dell’acquisto sarà donato ai Salesiani Don Bosco per la realizzazione del Corso di riparazione elettrodomestici Ri-generation LAB per i giovani. Inoltre ci sarà in regalo un prodotto della linea dei prodotto ecologici.

Per maggiori informazioni:

 

Scuole Salesiane di Lombriasco: Apericena sulla comunicazione – “Comun I care”

Venerdì 6 dicembre 2019, presso la mensa delle Scuole Salesiane di Lombriasco, si terrà l’apericena sulla comunicazione “Comun I care” A 360°. L’iniziativa è rivolta ai genitori dei ragazzi della scuola, agli insegnanti, ai salesiani e agli ex-allievi.

Condurranno la serata sr. Carmela e sr. Simona FMA.

Per motivi organizzativi è necessario confermare la propria partecipazione

Tagliando da restituire firmato al coordinatore di classe, anche in caso che non si partecipi, entro lunedì 2 dicembre 2019.

Scuole Salesiane Lombriasco: La testimonianza di un padre che ha perso il figlio per droga

Una mattinata all’insegna della riflessione su temi importanti per la crescita dei ragazzi quella realizzata giovedì 21 novembre 2019 presso la Scuola Salesiana di Lombriasco.

Toccante la testimonianza di Gianpiero Ghidini, della fondazione “Ema Pesciolinorosso”, imprenditore bresciano, padre di Emanuele, vittima della droga a soli 16 anni. Gianpiero ha scelto di superare il dolore del suo dramma personale, promuovendo incontri educativi grazie alla fondazione dedicata al figlio scomparso.

L’incontro si è svolto coinvolgendo tutti gli allievi dell’istituto tecnico agrario e le terze medie di Lombriasco iniziando con la lettura da parte dei ragazzi di due dei libri scritti da questo papà ormai conosciuto in tutta Italia per il suo impegno e la sua testimonianza negli incontri con i giovani.

Famiglia Cristiana – “Le Parrocchie si raccontano”: la Parrocchia abbaziale di San Benigno Canavese

Il settimanale di ispirazione cattolica Famiglia Cristiana dedica un articolo alla Parrocchia abbaziale di Santa Maria Assunta di San Benigno Canavese. Si riporta di seguito l’articolo oggi pubblicato.

LE PARROCCHIE SI RACCONTANO/ A SAN BENIGNO CANAVESE (TORINO)

FEDE E STORIA A BRACCETTO

Sorse come abbazia benedettina nel 1003. Oggi, l’Assunta non vuole essere un silenzioso scrigno del passato, ma cuore pulsante del territorio.

Lorenzo Montanaro

Una chiesa dal cuore antichissimo, capace però di parlare alla gente di oggi: è la parrocchia abbaziale di Santa Maria Assunta a San Benigno Canavese (in provincia di Torino ma nella diocesi di Ivrea). Le radici di questo luogo sacro affondano nei secoli, fino all’epoca medievale. Era infatti il febbraio 1003 quando, per volontà di Guglielmo da Volpiano (figura di spicco della riforma monastica cluniacense), venne posta la prima pietra dell’abbazia benedettina di Fruttuaria, destinata nel tempo a diventare un punto di riferimento spirituale e culturale noto in tutta Europa. Molti secoli più tardi (era il 1776), il cardinale Amedeo delle Lanze, divenuto abate, diede un nuovo volto all’intero complesso, trasformandolo in una “piccola San Pietro”, sul modello della basilica romana, con uno stile in cui si fondono elementi barocchi e neoclassici. Oggi, grazie anche agli scavi archeologici che hanno riportato alla luce alcuni tra gli elementi più antichi, la chiesa, con le sue stratificazioni, è uno scrigno di raro pregio. «La sfida più grande» spiega il parroco don Gaetano Finetto,

«è far sì che questo luogo dalla storia millenaria non diventi un museo, ma resti una testimonianza di fede viva».

Attorno alla chiesa opera una comunità dinamica e dai tanti volti.

«Molti degli abitanti di San Benigno lavorano o studiano a Torino», spiega ancora il parroco, «il che rende più difficile organizzare dei percorsi strutturati».

Tuttavia, le proposte non mancano: la catechesi interessa 200 bambini e ragazzi tra la seconda elementare e la terza media. Il percorso coinvolge, per gruppi, anche i genitori: nelle “domeniche insieme” vivono con i propri figli dalla Messa al gioco, al pranzo condiviso. Ben viva è anche la tradizione dell’oratorio, che si riallaccia alla figura stessa di don Bosco: infatti, fin dal 1879, a San Benigno sono presenti i Salesiani che lì gestiscono anche una scuola media e un centro di formazione professionale.

Grazie a questa preziosa osmosi, la parrocchia può contare su un nutrito gruppo di animatori, che, dopo aver seguito un percorso di formazione, si mettono a disposizione dei più piccoli. La Messa domenicale di riferimento per famiglie e giovani è quella delle 10.30, animata anche dalla presenza di un coro. Durante alcune celebrazioni i legami con la storia dell’abbazia si fanno particolarmente intensi. È il caso della penultima domenica dell’anno liturgico, quando si fa memoria della dedicazione della chiesa a Santa Maria Assunta. I fedeli vanno in preghiera sulla tomba del cardinale Amedeo delle Lanze, che fu una figura di riferimento e che pare abbia rinunciato al soglio pontificio pur di prendersi cura dell’abbazia.

A proposito di Papi: molti ricordano ancora, con emozione, il 19 marzo 1990, quando papa Giovanni Paolo II visitò la chiesa e celebrò l’Eucarestia con la comunità.

SULLE ORME DI SAN GIOVANNI BOSCO

Salesiano, originario del Veneto, 67 anni, don Gaetano Finetto è da sei anni alla guida della parrocchia abbaziale di Santa Maria Assunta a San Benigno Canavese. Ordinato sacerdote nel 1980, prima dell’attuale incarico è stato parroco in diverse località italiane, da Gorizia a Terni. Attualmente è anche vicario episcopale per la vita consacrata. La sua scelta vocazionale sulle orme di don Bosco lo ha portato a cercare un dialogo privilegiato con i giovani.

«Con loro cerco di costruire un rapporto personale. Se li incrocio per strada, un pensiero o una semplice battuta possono trasformarsi in occasione di incontro».

Tra le sue proposte, il tentativo di coinvolgere nella vita di fede tutti i borghi che costituiscono il paese.

“C’è da non crederci” – Il grande musical ritorna all’Oratorio Salesiano Michele Rua

Grande successo al Teatro Monterosa per il musical “C’è da non crederci”, lo spettacolo messo in scena dall’Oratorio Salesiano Michele Rua in questi ultimi giorni di novembre. Si riporta di seguito l’articolo gentilmente fornito alla nostra Redazione da parte dell’Oratorio Michele Rua.

C’è da non crederci…davvero!

L’oratorio Salesiano Michele Rua nell’anno 2019 si è messo in gioco portando al teatro Monterosa “C’è da non crederci”, uno spettacolo che è partito tutto da un sogno che è diventato realtà.

Il musical è stato realizzato da oltre 80 giovani dell’oratorio coinvolgendo anche i ragazzini delle elementari e medie. È stato portato in teatro ben cinque volte in un anno: il 2-3 febbraio e il 23-24-25 novembre, aggiornando e adeguando il copione con dialoghi più moderni.

Questo spettacolo è stato realizzato per portare agli spettatori un frammento di storia della vita di Don Bosco. Lo scopo più importante però è stato quello di unire tutti i ragazzi dell’oratorio in un’attività in comune che può far del bene al prossimo. Questo musical, infatti, ha portato con sé un messaggio molto bello sia per i ragazzi che per gli adulti, ossia che esiste un modo sano e cristiano di condividere un’esperienza divertente e formativa coinvolgimento i ragazzi, come si faceva anche ai tempi di Don Bosco.

Tale Recital su Don Bosco ha origini lontane nel nostro oratorio: già a maggio del 1989, dopo solo un anno dal debutto nazionale dei giovani dell’oratorio di Udine, veniva messo in scena dai giovani del nostro oratorio di allora, in occasione della manifestazione “Insieme verso il futuro”, alla presenza del Rettor Maggiore Don Egidio Viganò che ringraziò il Signore per i settant’anni di Oratorio di Don Bosco nel quartiere Barriera di Milano. Molti dei ragazzi di allora, che animavano lo spettacolo, hanno potuto oggi rivivere lo stesso entusiasmo di quel tempo, tornando ad essere giovani “nel cuore” per qualche ora. Alcuni di loro, infatti, hanno così potuto vedere i propri figli interpretare quei personaggi che  a loro volta interpretarono 30 anni fa.

Salesiani Don Bosco Ivrea: riprende il programma radiofonico «Ribelli»

Il programma radiofonico di Eporadio «Ribelli», in collaborazione con l’Istituto Salesiano Cardinal Cagliero e il Comune di Ivrea, riparte per il secondo anno consecutivo. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato dal Quotidiano del Canavese il 21 novembre scorso in merito al programma.

IVREA – I ragazzi delle scuole medie entrano in radio con «Ribelli»

La prima puntata. domenica, sulla musica, mentre nel secondo appuntamento i ragazzi avranno l’occasione di raccontarsi.

«Ribelli» il programma radiofonico di Eporadio condotto dal Dj Alex Metticelli, in collaborazione con l’Istituto Salesiano Cardinal Cagliero e il Comune di Ivrea, riparte per il secondo anno consecutivo. La prima puntata andrà in onda questa domenica, 24 Novembre e sarà incentrata sul mondo della Musica, mentre nel secondo appuntamento i ragazzi avranno l’occasione di raccontarsi e far sentire la propria voce agli amici e anche agli adulti, una voce che troppo spesso resta inascoltata o incompresa.

La radio quindi entra a scuola, o è la scuola ad entrare in radio?

«Entrambe le affermazioni sono vere, poiché i ragazzi porteranno in trasmissione le proprie istanze, il proprio sentire, mentre la radio li aiuterà ad esprimersi in pubblico e ad articolare un discorso capace di intrattenere una platea – afferma il conduttore Alex Metticelli, che prosegue – gli ascoltatori avranno il privilegio di poter sentire ragazzi adolescenti, dalla prima alla terza media, senza alcun tipo di filtro, entrando nel loro mondo di sogni, valori e richieste di attenzioni, in cui spesso è difficile trovare punti di contatto. Sarà quindi un’occasione unica per superare alcuni preconcetti nei confronti del mondo giovanile e scoprire che il futuro è, probabilmente, in buone mani».

Il programma inoltre prevede anche delle interviste condotte dai ragazzi a politici, funzionari e persone che svolgono lavori socialmente utili. Sicuramente un modo divertente e interattivo di avvicinare anche i più giovani al mondo degli adulti, delle amministrazioni pubbliche e politiche.

Don Bosco Agnelli: L’iniziativa dell’Oratorio salesiano per i bambini dell’Ospedale Regina Margherita – La Voce e il Tempo

I ragazzi della Società Sportiva dell’Oratorio Salesiano dell’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli lanciano un’iniziativa per Natale: «Dona un dono», un regalo per i bambini e i ragazzi che si trovano all’Ospedale Regina Margherita. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato da La Voce e il Tempo che uscirà questa domenica, 1 dicembre, a cura di Federico Biggio.

AL REGINA MARGHERITA – L’INIZIATIVA DELLA SOCIETÀ SPORTIVA DELL’ORATORIO SALESIANO

L’Agnelli diventa Babbo Natale per i bambini in ospedale

In occasione del Natale, i giovani atleti delle associazioni sportive dell’oratorio sono soliti fare dei regali ai propri allenatori, che durante tutto l’anno si prendono cura, spesso volontariamente, delle attività sportive e del loro cammino di crescita. «Da una decina d’anni, invece», racconta Antonio Liporace, responsabile della quindicenne Asd don Bosco Agnelli di Torino,

«abbiamo pensato di chiedere ai ragazzi di non portare più regali agli allenatori, ma di fare un dono – natalizio – ai bambini e ragazzi dell’ospedale Regina Margherita».

È così che è nato «Dona un dono», un’iniziativa ‘dal basso’, organizzata in modo indipendente da ogni squadra sportiva, e finalizzata a raccogliere giocattoli, giochi di società, materiale di bricolage, cancelleria e articoli di vestiario, esclusivamente nuovi; un’iniziativa che punta a sensibilizzare le nuove generazioni sul tema della solidarietà verso i propri coetanei (ma non solo, l’invito è rivolto a tutte le famiglie e persone che frequentano l’oratorio don Bosco Agnelli, come il gruppo «Padri di famiglia» che ogni anno offre un contributo economico). Quest’anno la raccolta solidale è in corso e la consegna dei regali, da parte di una delegazione di allenatori vestiti da Babbo Natale, avverrà giovedì 19 dicembre. L’invito ai ‘donatori’ è sempre quello di portare regali utili e diversificati per fasce d’età, come pennarelli e risme di carta, con i quali i bambini possono disegnare, cercando di andare in contro alle esigenze specifiche espresse da chi, all’interno dell’ospedale, si occupa di questo servizio.

«La risposta dei giovani è stata finora entusiasta», racconta ancora Liporace, «ogni anno, e sempre in anticipo, si inizia a pensare, insieme ai genitori quale regalo fare: è un gesto di gioia e di bontà verso un coetaneo che è meno fortunato, e che non può che contribuire allo spirito dell’oratorio salesiano che frequentiamo».

È possibile partecipare alla raccolta doni portando il proprio regalo in oratorio, da lunedì a venerdì, entro il 18 dicembre, dalle 15 alle 19.

Per informazioni: cell. 320.8612130, pagina Facebook: «Oratorio Agnelli».

Federico BIGGIO

CFP Fossano: Nel settore elettrico è arrivato… YESLY

Una nuova opportunità di crescita tecnica-professionale per i ragazzi del Settore Elettrico del Centro di Formazione Professionale di Fossano: un progetto tra la Finder situata ad Almese (TO) e l’associazione CNOS-FAP. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera in data odierna.

Dall’accordo di collaborazione tra il CNOS-FAP e la Finder nasce un’opportunità di crescita professionale per i ragazzi del Settore Elettrico.
In data 15 e 16 ottobre a Firenze, al convegno Nazionale annuale dei settori professionali dell’associazione CNOS-FAP, ha preso forma un progetto tra la Finder di Almese, leader nella progettazione e costruzione di componenti elettromeccanici ed elettronici per il settore civile e industriale, e l’associazione CNOS-FAP .
La Finder, nelle vesti del Sig. Tugnolo e del suo collaboratore Del Buono, ha fornito a titolo gratuito al Settore Elettrico di FOSSANO un kit completo del nuovo sistema domotico YESLY, innovativo sistema della Finder che permette di controllare, con incredibile semplicità e un alto grado di flessibilità, luci e tapparelle in ogni stanza della propria abitazione senza richiedere modifiche invasive all’impianto tradizionale, con una programmazione Smart e con un’interfaccia verso dispositivi dotati di intelligenza artificiale come Google Home e Alexa.
Questo sistema si aggiunge ai sistemi domotici proprietari, come MY HOME e il sistema standard KNX, presenti nei programmi svolti dai ragazzi durante il percorso di Operatore elettrico.

I Docenti e i ragazzi del comparto elettrico di FOSSANO ringraziano di cuore la Finder per l’opportunità di crescita tecnica/professionale concessa.

Liceo San Lorenzo di Novara: Ritiro spirituale a Maen

Dal 20 al 22 novembre 2019, le classi quarte del Liceo San Lorenzo dei Salesiani di Novara si sono recate in Valtournenche, a Maen, per vivere un’esperienza di ritiro spirituale. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato dal sito dell’opera.

Le classi quarte del Liceo, dal 20 al 22 novembre 2019, hanno vissuto il ritiro spirituale a Maen in Valtournenche.

L’O.A.S.I. di Maen è una bellissima struttura che ogni anno accoglie i ragazzi del nostro Liceo per vivere gli esercizi spirituali, un momento importante del percorso scolastico in cui si affrontano varie tematiche interessanti in un clima di allegria. Arrivati per l’ora di pranzo circondati dai boschi innevati, abbiamo salutato i nostri compagni di terza prima del loro ritorno a Novara. In questi tre giorni abbiamo sempre alternato momenti di gioco, di riflessione, di condivisione, di ascolto e di preghiera. Guidati da don Fabio e dai professori Morando e Penna abbiamo parlato del nostro futuro e delle nostre radici, cercando di immaginare come saremo tra dieci anni. Oltre a questo, è stato affrontato il tema dell’amore riguardo i giovani e abbiamo provato a definire fedeltà e tradimento condividendo le nostre opinioni. Ovviamente non sono mancate le lotte di palle di neve, i tornei di calcetto e le partite in palestra: tutte cose vissute con uno spirito salesiano in un clima di amicizia!

Il tempo in questi tre giorni è volato, tanta è stata l’intensità con cui li abbiamo vissuti. Maen quindi è come un pit-stop, un momento per caricarsi per ripartire più forte di prima e continuare quest’anno scolastico a tutto gas.

Ringraziamo chi ci ha accompagnato e tutti i volontari che hanno cucinato e lavorato per noi!

Salesiani Cuneo: Una comunità in viaggio – Primo appuntamento con “Gattonando con Dio”

Domenica 24 novembre 2019 è ripreso il progetto “Gattonando con Dio” presso la Parrocchia Salesiana di Cuneo, un ciclo di incontri in cui le famiglie con bambini si incontrano per confrontarsi sulla tematica di quest’anno: “Una comunità in viaggio”. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato dal sito dell’opera.

Condividere, ringraziare, gioire, amare, ma anche discutere. Sono i verbi con cui un buon gruppo di famiglie ha descritto la loro piccola comunità, la propria famiglia.
Domenica scorsa, 24 novembre, è ripreso il progetto Gattonando con Dio, un ciclo di incontri in cui le famiglie con bambini nella fascia di età 0 – 6 anni si incontrano per confrontarsi e parlare di tematiche che vanno dalla quotidianità al vivere bene la propria fede e trasmetterla ai propri figli, nel modo più naturale possibile: attraverso l’esempio.

Il tema di quest’anno è “Una comunità in viaggio”. Nel primo appuntamento i partecipanti sono stati invitati a raccontare con tre verbi la prima comunità con la quale ci troviamo a far fronte tutti i giorni: il nostro piccolo nucleo famigliare. E proprio lì che ognuno di noi ha imparato a vivere con gli altri – mamma papà, fratelli e sorelle – ed è proprio insieme a quelle persone che possiamo e dobbiamo aprirci alle comunità che ci circondano.

Il progetto Gattonando con Dio quest’anno prova ad accompagnarci in questo cammino: le tessere del puzzle, dove sono stati scritti i verbi che caratterizzano il nostro essere famiglia, ruotando sono diventate l’immagine di una barca nell’oceano. La barca della comunità parrocchiale, una barca con tanti passeggeri, guidata da Gesù che accompagna tutti noi nelle acque (a volte tranquille, a volte agitate) del nostro vivere quotidiano.

E mentre i genitori si confrontavano i bambini si divertivano insieme colorando l’immagine della barca e imparavano, giocando, come è bello vivere la comunità.

Il prossimo appuntamento sarà domenica 12 gennaio con la stessa scaletta: messa alle 10.30 con tutta la comunità, pranzo condiviso per finire con un incontro/riflessione per i grandi e il gioco tutti insieme per i più piccini. Tutto il calendario con le prossime date è disponibile a questo link.