Cagliero 11 – “Per i Pellegrini di Speranza” – Dicembre 2024

Si allega di seguito il  Cagliero 11 n°192 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Dicembre 2024.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

Preghiamo perché questo Giubileo ci rafforzi nella fede, aiutandoci a riconoscere Cristo Risorto in mezzo alle nostre vite, e ci trasformi in pellegrini della speranza cristiana.

Per la Famiglia Salesiana di El Salvador e il suo sostegno alla speranza cristiana tra la gente.

 

Cari amici,

Parlare di speranza non è facile. Non lo è mai stata, soprattutto da quando l’uomo si è trovato intrappolato tra un mondo caotico e l’abisso dell’incertezza della vita. Ma l’umanità ha sempre trovato il modo di andare avanti, perché è radicata nella speranza. Dal grembo di nostra madre aspettiamo il vivere e la luce, quando muoviamo i primi passi, speriamo un giorno di correre. Vivendo la nostra adolescenza, sogniamo di essere indipendenti e sicuri. Studiando in gioventù vogliamo essere professionisti. Discernendo la vocazione desideriamo un futuro di prosperità e felicità. La speranza riempie l’uomo, lo completa. l’uomo è fatto di speranza.

La speranza ci porta oggi a guardare la realtà e a trovare lì le ragioni per cui possiamo andare avanti. All’di là di qualsiasi situazione che ci faccia soffrire, ci aspettano momenti di trasformazione finché non raggiungeremo il felice abbraccio di Dio, nostro Padre. La speranza rende migliori, accompagna la fede e dà forza alla carità.

Vi auguro di non abbassare mai le braccia e di aguzzare lo sguardo sempre per trovare ciò che ci rende salesiani: essere segni di amore e di speranza per i giovani.

Don Ricardo Campoli SDB
Membro del Settore per la Comunicazione Sociale, RMG

Lettera aperta ai confratelli e alle Case Salesiane dell’Incaricato di Pastorale Giovanile del Libano

Si pubblica di seguito la lettera aperta ai confratelli e alle Case Salesiane dell’Incaricato di Pastorale Giovanile della casa Don Bosco Houssoun, in Libano.

Don Bosco Houssoun, Libano

Carissimi confratelli e amici delle case salesiane del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania,

vi scrivo dalla Casa Salesiana Don Bosco Houssoun, in Libano, per condividere con voi le sfide e le opportunità della nostra missione in questo tempo difficile, ma carico di speranza.

Attualmente, nella nostra comunità seguiamo circa 100 sfollati musulmani, tra cui circa 40 bambini e ragazzi, offrendo loro un ambiente sicuro e accogliente. Per tutti loro ci impegniamo a garantire:

  • Cibo e alloggio, rispondendo ai bisogni primari con spirito di solidarietà e accoglienza.
  • Supporto socio-psicologico, per aiutare soprattutto i più giovani a elaborare i traumi e a ritrovare serenità.
  • Attività ricreative, per donare momenti di gioia e normalità in un contesto spesso segnato da difficoltà e privazioni.
  • Oratorio, cuore della nostra presenza salesiana, che resta un luogo di crescita umana e di supporto.

La nostra missione non si limita all’assistenza materiale: cerchiamo di essere un segno concreto dell’amore di Dio, accogliendo chiunque bussi alla nostra porta. L’ospitalità è il tratto distintivo della nostra casa, dove cerchiamo di offrire a tutti non solo un rifugio, ma anche calore umano e speranza.

Non mancano però le difficoltà. Le emergenze più grandi che affrontiamo in questo momento sono:

  • Il cibo, che riusciamo a distribuire grazie a iniziative già avviate, ma con risorse che potrebbero esaurirsi presto.
  • Il carburante per l’inverno, indispensabile per riscaldare la casa e garantire un ambiente sicuro e vivibile in questo periodo di grande freddo.

Per continuare a servire queste persone con dignità e amore, abbiamo bisogno del vostro sostegno, sia materiale che spirituale.

Vi ringrazio di cuore per tutto ciò che avete già fatto per noi. La vostra generosità e soprattutto le vostre preghiere sono la forza che ci sostiene nei momenti più difficili e ci permette di non perdere la speranza. È nella comunione fraterna e nella fede che troviamo la forza di affrontare le sfide quotidiane.

Vi assicuro il ricordo costante nella preghiera, chiedendo a Don Bosco e a Maria Ausiliatrice di accompagnare tutti noi nel nostro cammino.

Con affetto fraterno,
Don Edward Gobran, SDB
Incaricato di Pastorale Giovanile del Libano

Secondo incontro GxG: Dio sogna in grande per noi

Nelle giornate del 23 e del 24 novembre i giovani del percorso GXG, si sono incontrati per il secondo appuntamento di quest’anno, un’occasione per approfondire il tema del discernimento vocazionale e del dono di sè. Le due giornate hanno offerto momenti di riflessione, condivisione e preghiera, costruendo un cammino che guida i ragazzi a scoprire come la loro vocazione possa incontrare il progetto di Dio.

Nella giornata di sabato si è svolta un’attività di gioco pensata per riprendere le tematiche affrontate nel primo incontro. A ciascun giovane, infatti, era stato affidato un “compito speciale”: pregare una decina del rosario per una persona a scelta. Questo semplice ma profondo gesto ha preparato ad entrare in una dimensione di apertura e dono verso l’altro.

Nel pomeriggio, attraverso una lectio divina su tre passi del Vangelo, i ragazzi hanno riflettuto sulla chiamata di Pietro e sulla sua trasformazione attraverso l’incontro con Gesù:

  • Prendi il largo e getta le reti”: la pesca miracolosa ha mostrato come Dio sogni per noi molto più di quanto possiamo immaginare.
  • Chi dite che io sia”: un invito a rimanere dietro a Gesù, con coraggio e fedeltà, nonostante le difficoltà.
  • Il riconoscimento del Risorto sulla riva: Pietro, che inizialmente non riconosce Gesù risorto, si getta in acqua per raggiungerlo quando lo realizza. Un simbolo del coraggio e della passione che ogni vocazione richiede.

I ragazzi hanno poi condiviso le loro riflessioni in piccoli gruppi, chiudendo la giornata con la veglia e il tradizionale momento della buonanotte salesiana.

La domenica mattina è stata dedicata a un’intervista-testimonianza, con momenti di dialogo divisi tra maschi e femmine. Don Michael Pagani, suor Maura De Michelis e la giovane famiglia Nicholas Durello e Veronica Pitzus hanno raccontato il loro cammino vocazionale rispondendo a domande come:

Come hai capito che questa era la tua vocazione?
In che modo vivi l’incontro con il Signore nella tua quotidianità?

Le loro parole hanno offerto spunti concreti per i giovani, aiutandoli a riflettere su come il servizio e la vocazione siano legati al continuo domandarsi: Per chi faccio ciò che faccio? Dopo un momento di silenzio, i ragazzi hanno scritto le loro riflessioni su un lenzuolo, guidati da spunti interessanti riguardanti ciò che più affascina o spaventa delle due vocazioni.

A conclusione del weekend, ciascuno ha scelto una frase significativa da scrivere simbolicamente su un braccialetto, un impegno personale da portare avanti fino al prossimo incontro. La mattinata si è conclusa con la Santa Messa presieduta da don Matteo Vignola, seguita dai saluti finali.

Questo secondo incontro ha permesso ai giovani di approfondire il senso del servizio e della vocazione, con l’invito a vivere il dono di sé come la chiave per trovare pienezza e felicità. Con il cuore pieno, i ragazzi si preparano al prossimo e ultimo appuntamento del cammino il weekend dell’8-9 febbraio.

“Io sono l’Altro. Per la libertà, la pace e la giustizia sociale”, seminario Minori di Diritto 2024

Il seminario “Minori di Diritto“, svoltosi il 22 novembre 2024 nella Sala Sangalli dell’oratorio di Valdocco, via Maria Ausiliatrice 32, ha esplorato il tema dell’inclusione sociale con interventi di esperti, tra cui: Roberta Ricucci, docente di sociologia dei processi culturali e comunicativi,  Caterina Di Chio, psicologa clinica e di comunità – Studio Amae e Federico Zamengo docente di Pedagogia Generale – Università degli Studi di Torino.

Organizzato da Salesiani per il Sociale e VIDES Piemonte e Valle d’Aosta, in collaborazione con il TESC, l’evento prevedeva una sessione di quattro ore che ha visto il susseguirsi di una conference in plenaria moderata da suor Anna Bailo, Delegata FMA di Pastorale Giovanile. Ha portato il suo saluto don Alberto Goia, Responsabile della Pastorale Giovanile. 

Nella seconda parte della mattina, i 150 partecipanti hanno avuto la possibilità di scegliere tra otto Talk, condotti da professionisti, che hanno avuto il carattere di testimonianza, esperienze/progetti con attività laboratoriale interattiva:

  • Chi ha paura della scuola? A “prova” di inclusione: minori e famiglie a scuola tra accoglienza, aspettative e fragilità (Cristiana Albino – Associazione Diskolé Aps)
  • Progetto A3: storie di empowerment per giovani donne (Valentina Robazza – Casa della Giovane)
  • La Finestrella: il benessere psicologico dei giovani (Francesca Errigo – Vides Main Odv)
  • Casa Oz. Quotidianità che cura (Marco Canta – FondazioneOz Ets)
  • Accogliere me per includere l’altro (Elena Ciampi – Studio Amae)
  • Inclusione della diversità nel mondo del lavoro (Stella Pinna Pintor – Università di Torino)
  • Cittadinanza e persone con background migratorio (Roberta Ricucci – Università di Torino)
  • Parte-ci-pare: costruire comunità (Federico Zamengo – Università di Torino)


Alla fine dell’evento, i ragazzi hanno riflettuto sul proprio ruolo nel costruire una società inclusiva, dove ogni individuo si senta accolto e possa godere pienamente di diritti e opportunità. L’esclusione sociale è l’impossibilità per un individuo di partecipare pienamente alla vita della comunità. Nelle società contemporanee tra le categorie maggiormente vulnerabili ci sono anche i minori.

Il secondo incontro di E Se La Fede 2024/25 “Le vocazioni nella chiesa”

Giovedì 21 novembre si è tenuto il secondo incontro di E se la fede avesse Ragione? per l’annualità 2024/2025: tema della serata “Le vocazioni nella chiesa“. Location, come al solito, la Basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco.

Nell’affrontare il tema lo speaker don Paolo Paulucci ha toccato i seguenti argomenti:

  • La vita inizia da una chiamata
  • I movimenti della chiamata
  • La fantasia dello Spirito: riflessi dell’Amore

Per rivivere l’incontro è disponibile il video della diretta:

Prossimo appuntamento il 5 dicembre sul tema “La vocazione matrimoniale“.

“Quattro chiacchiere con Davide & Eugenio”: l’evento di Spazio Labs per i giovani creativi

Il 16 novembre 2024, l’Oratorio Valdocco di Torino ha ospitato l’evento Quattro Chiacchiere con Davide & Eugenio, un appuntamento firmato Spazio Labs e pensato per ragazze e ragazzi tra i 15 e i 19 anni desiderosi di esplorare il mondo della creazione di contenuti digitali, sotto la guida di due esperti del settore: Eugenio Cesaro, membro e fondatore della band torinese Eugenio in Via Di Gioia, e Davide D’urso, content creator da oltre 100k followers su Instagram.

Un Pomeriggio di Storie e Creatività

L’evento è iniziato alle 14:30 con un momento di presentazione da parte degli ospiti: Eugenio e Davide hanno condiviso con i ragazzi le origini del loro successo e il percorso che li ha portati dove sono oggi, dai momenti difficili alla fama dopo la “gavetta”.

A seguire i laboratori tematici, che hanno animato il pomeriggio in un processo di condivisione creativa autentica e coinvolgente. Il TestiLab è stato un vivace momento ideativo, in cui, dopo un confronto su ciò che rende unico e originale un contenuto digitale il gruppo ha scelto “la domanda perfetta” per l’ospite serale e ha realizzato un video con risposte condivise. Il MusicLab ha trasformato i partecipanti in produttori digitali, creando insieme una sigla originale per la serata, tra campionamenti e ritmo serrato.

Questi laboratori hanno offerto ai partecipanti l’opportunità di sviluppare le proprie competenze tecniche e creative sotto la guida esperta di Davide ed Eugenio.

Spettacolo Finale

La giornata si è conclusa in grande stile con lo ShowLab, uno spettacolo che ha unito riflessione e intrattenimento. Condotto da Davide ed Eugenio, ha visto la partecipazione a sorpresa di Don Mauro (celebre nei video del creator piemontese), accolto con entusiasmo dai partecipanti, e con un pizzico di commozione da parte di Davide che lo incontrava nuovamente dopo 15 anni.

I tre hanno dato vita a un dialogo spumeggiante sul tema dell’Amore, alternando momenti di profondità a gag divertenti che hanno fatto sorridere tutti i presenti.

Un’esperienza che lascia il segno

Oltre ad essere stato un momento di riflessione ed intrattenimento per tutti i partecipanti, conduttori inclusi, questo evento ha sicuramente rappresentato un’importante occasione di crescita personale e professionale per quelle ragazze e quei ragazzi che hanno voluto aderire all’intera proposta, fornendo ispirazione per il futuro tramite un’esperienza pratica di come si può mettere in gioco la propria creatività per trasformarla in fonte di felicità propria e altrui.

La prova del successo? Nessuno voleva più andare via: tra selfie, risate, canzoni improvvisate e promesse di nuovi incontri, la giornata si è conclusa in un clima di festa e con tanta voglia di continuare a condividere idee e passioni!

Benedizione degli Uffici della Pastorale Giovanile

Giovedì 21 novembre, con grande gioia e gratitudine, si è celebrata l’inaugurazione e la benedizione dei locali delle Pastorale Giovanile, in particolare degli uffici di Comunicazione Sociale e Progettazione e Sviluppo recentemente sottoposti a restyling.  Come ha ricordato Giuseppe Puonzo, Delegato della Comunicazione, è fondamentale, all’inizio di ogni anno, tenere sempre ben chiaro il “per chi lavoriamo“, che rappresenta il vero motore che fa muovere gli ingranaggi di ogni attività. L’obiettivo primario è, infatti, quello di raggiungere i giovani e accompagnarli verso un incontro con Cristo che cambia il cuore e la direzione del loro vivere.   

L’Ispettore don Leonardo Mancini ha presieduto la cerimonia, offrendo una riflessione importante sulla seconda lettera di San Paolo ai Tessalonicesi.

Ordiniamo di guadagnarsi il pane lavorando con tranquillità» (2 Tessalonicesi 3,11-12).

In questo passo, l’Ispettore ricordava non solo l’importanza del lavoro onesto e responsabile, ma ha sottolineato la necessità di farlo con serenità e impegno, nel rispetto delle proprie capacità e della comunità. Il lavoro, inteso come servizio e dedizione, diventa così un modo per vivere la fede in maniera concreta, contribuendo al bene comune e costruendo una società più giusta.

Don Leonardo, in conclusione, ha poi richiamato un passo di un Vangelo apocrifo, dove si narra che anche Gesù, pur essendo il Figlio di Dio, lavorava come falegname. In questo episodio, Gesù allunga miracolosamente un asse di legno, dimostrando come il lavoro umano, pur nelle sue forme più semplici, possa essere attraversato dalla Sua potenza divina. La serenità nel lavoro, perciò, è anche consapevolezza della profonda umanità e piccolezza dell’uomo, che non compie miracoli ma si fa strumento nelle mani di Dio. La Sua grazia dà significato e frutto a tutto il lavoro dell’uomo.

Con questo pensiero nel cuore e accompagnato da un canto dedicato a Don Bosco, la cerimonia è proseguita con un momento conviviale, in cui colleghi e amici hanno avuto l’opportunità di condividere insieme la gioia di questa nuova tappa.

MGS Day Valdocco: scoprire e toccare l’amore di Dio

Il 17 novembre si è svolta la giornata dellMGS Day a Valdocco, con un tema provocatorio: “Essere rompiscatole“, cioè rompere le nostre scatole, i costrutti che imprigionano, le paure e i limiti che ci imponiamo e che gli altri ci mettono addosso. 

In questo contesto, la testimonianza di Emiliano Sommellini, insegnante di religione e uno degli ex ragazzi del CIDMA (Centro Internazionale di Documentazione sulle Mafie) è stata particolarmente significativa. L’ospite ha condiviso con i giovani la sua personale esperienza di fede, raccontando come, grazie alla relazione con Dio, è riuscito a non chiudersi nelle “scatole”  della vendetta e del risentimento, ma ad aprirsi al perdono e alla fiducia in Dio.

Ha raccontato come, grazie a questa apertura, sia riuscito a non cedere alla mentalità mafiosa della vendetta, spesso tentatrice in situazioni di dolore e ingiustizia.

“Ho scoperto e toccato quanto Dio mi ama”

ha dichiarato, evidenziando come, nei momenti più difficili come la morte di un familiare e la disoccupazione, abbia sentito di non essere mai solo, ma sostenuto dall’Amore e dalla vicinanza dei suoi fratelli nella fede, con cui ha condiviso le prove. Questo legame profondo ha trasformato il dolore in una speranza rinnovata, una testimonianza che è un invito a riconoscere la presenza di Dio che ci cammina accanto anche nei periodi più bui. 

La giornata è proseguita con momenti di gioco e interazione, che hanno permesso ai ragazzi di approfondire quanto appreso, anche in modo più leggero e informale. L’evento si è concluso nel pomeriggio con la celebrazione della S. Messa, presieduta da don Miguel Angel García Morcuende SDB, Consigliere Generale della Pastorale Giovanile Salesiana, che ha rinnovato in tutti la consapevolezza di come la fede possa essere una guida costante, soprattutto nei momenti di difficoltà.

L’MGS Day si è così confermato un’occasione speciale per i giovani di vivere la fede in modo concreto, riflettendo su come essa possa aiutare a superare le difficoltà della vita, mantenendo viva la speranza e la fiducia nel futuro.

Secondo incontro di E se la Fede avesse Ragione? 2024/25: Le vocazioni nella chiesa

In arrivo il secondo appuntamento di “E se la fede avesse ragione?” 2024/2025 a tema “Le vocazioni nella chiesa“. Rivolti ai giovani per un percorso autentico di fede, sono organizzati in collaborazione con la Pastorale Giovanile Diocesana.

L’appuntamento è giovedì 21 ottobre 2024 presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Valdocco dalle ore 20.45 alle 22.30, con possibilità, per chi lo desidera, di una cena condivisa alle ore 19.45.

Lo speaker del giorno sarà don Paolo Paulucci, che toccherà i seguenti punti del tema principale:

  • La vita inizia da una chiamata
  • I movimenti della chiamata
  • La fantasia dello Spirito: riflessi dell’Amore

L’evento sarà trasmesso in diretta sui canali Facebook di “E se la Fede”.

In arrivo gli Esercizi Spirituali per universitari e giovani lavoratori a a Pianezza

Il weekend del 30 novembre e 1 dicembre tornano gli Esercizi Spirituali dedicati ai giovani universitari e lavoratori: appuntamento a Pianezza, presso Villa Lascaris (Via Lascaris 4, 10044 Pianezza).

Un’esperienza che andrà dalle 9.30 di sabato alle 17.00 di domenica e vedrà la predica di don Elio Cesari SDB.

Da portare

  • Lenzuola e asciugamani
  • Bibbia o Nuovo Testamento (sarà possibile acquistarne una copia agli esercizi)

Il weekend ha un costo di € 50, le iscrizioni sono aperte fino al 26 novembre nel form disponibile CLICCANDO QUI.