Lettera dell’Ispettore – Febbraio 2025

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per il mese di febbraio 2025.

Valdocco, 25 febbraio 2025
Festa dei santi Martiri
San Luigi Versiglia e San Callisto Caravario

A confratelli e laici corresponsabili
di
Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania,

Carissimi/e,
un saluto cordiale a tutti/e voi.

Vi raggiungo al termine della prima settimana di Capitolo Generale, nella quale con tutti i capitolari (225; tra cui don Claudio Belfiore e don Fabiano Gheller) abbiamo avuto la possibilità di fare tre giorni di ritiro predicati da don Pascual Chavez, un giorno di pellegrinaggio tra Colle Don Bosco e Chieri, costituire le 6 commissioni di lavoro per gruppi linguistici ed approvare il Regolamento e l’Instrumentum Laboris del CG29. Mentre vi scrivo è invece in corso la presentazione della Relazione del Rettor Maggiore sullo stato della Congregazione, condotta dai diversi membri del Consiglio Generale. La Relazione, necessaria per analizzare la situazione attuale, permetterà di avere una maggiore cognizione di causa nell’affrontare più direttamente – nelle prossime settimane – i tre nuclei portanti del Capitolo: Animazione e cura della vita vera di ciascun salesiano; Insieme salesiani, Famiglia Salesiana e laici, “con” e “per” i giovani; Verifica e rinnovamento delle strutture di governo della Congregazione. Nell’ultima settimana di marzo si svolgeranno invece le elezioni del Rettor Maggiore e del Consiglio Generale. Il clima al momento sembra molto sereno e collaborativo, ma anche schietto e denso di concentrazione. Si ha la sensazione che questo Capitolo potrà aprire qualcosa di nuovo nella Congregazione. Continuo a chiedere preghiera perché tutti noi capitolari rimaniamo aperti alle sollecitazioni dello Spirito.

Mantenendo uno sguardo aperto sul mondo, ed avvicinandosi il tempo di Quaresima, con il conseguente impegno speciale di carità che ad esso è collegato, approfitto per segnalarvi quali saranno le destinazioni della Quaresima di Fraternità, e cioè dei fondi raccolti nelle case durante questo tempo forte che come ispettoria consegneremo a chi sta vivendo particolari situazioni di necessità. Oggi sono due i fronti ai quali vogliamo rivolgere la nostra attenzione:

  • uno è ancora quello dell’Ucraina, che proprio in questi giorni ricorda il terzo anno dall’inizio della guerra; vogliamo continuare a sostenere confratelli, giovani e famiglie di questa terra martoriata, finanziando i progetti a vantaggio dei più poveri che si stanno attivando o che si potranno attivare;
  • il secondo fronte è quello della città di Goma in Congo, dove ormai da diverse settimane le nostre opere, a causa dell’invasione dei ribelli del Movimento M23, sono chiamate ad ospitare 34.000 (trentaquattromila…) persone scappate da morte e distruzione.

Come in tante altre occasioni, anche in questa non mancherà la generosità di tutti voi.

Il fronte del Libano invece, ringraziando il Signore, va verso una normalizzazione. Abbiamo inviato in questi mesi circa € 65.000,00 (tra offerte dell’ispettoria, delle case e di singoli benefattori); e sembra che adesso non ci sia più bisogno di supporto.

Carissimi/e, in questo momento ci stringiamo intorno a Papa Francesco e preghiamo per la sua salute. È un grande testimone della fede, come lo sono stati San Luigi Versiglia e San Callisto Caravario, di cui oggi celebriamo la festa liturgica. Chiediamo anche la loro intercessione per il Santo Padre e per tutte le intenzioni che portiamo nel cuore. Tra le intenzioni, vi ricordo questa, prendendo spunto dal tema del CG29: chiediamo di poter essere tutti, nelle diverse vocazioni, nella fedeltà e nella profezia, Appassionati per Gesù Cristo, dedicati ai giovani.

Buon cammino quaresimale, verso la Pasqua di Risurrezione!

Un abbraccio fraterno in Don Bosco,

Don Leonardo Mancini
Ispettore ICP

Quarto incontro GR Discernimento: un cammino di ascolto e crescita

Un’esperienza di ricerca interiore, un percorso esigente ma profondamente arricchente: questo sono i GR Discernimento, un cammino che aiuta i giovani dell’ultimo anno delle scuole superiori e gli universitari a comprendere la direzione del proprio futuro attraverso l’ascolto della voce di Dio nel quotidiano. Non si tratta di semplici incontri, ma di un’opportunità concreta per consolidare la propria vita cristiana e maturare scelte consapevoli in sintonia con il sogno che il Signore ha per ciascuno.

Attraverso il supporto di un’équipe, i ragazzi hanno imparato a mettersi in discussione, a riconoscere i segni della propria chiamata e a scoprire in che modo realizzarsi pienamente donandosi agli altri.

Il 22 e 23 febbraio, al Colle Don Bosco si è svolto il quarto incontro del cammino. Il tema centrale è stato quello della vocazione universale all’amore e alla santità, con una riflessione profonda sulla necessità di accogliere e far fiorire anche i propri limiti e fragilità. Il confronto ha permesso di comprendere come la realizzazione personale passi attraverso il dono di sé: non si cresce isolandosi o cercando di nascondere le proprie debolezze, ma accettandole e trasformandole in risorse al servizio degli altri.

I GR Discernimento continuano così a essere un’esperienza preziosa di crescita e condivisione. In un mondo che spesso spinge a prendere decisioni senza un reale approfondimento interiore, questo percorso rappresenta un’opportunità unica per fermarsi, ascoltare e scegliere consapevolmente la strada verso cui orientare la propria vita.

I Savio Club al Colle Don Bosco

Nel weekend del 15 e 16 febbraio 2025 i giovani della scuola media si sono riuniti al Colle Don Bosco per i Savio Club, l’ormai consueto appuntamento dove si mette al centro dell’attenzione il significato di Santità.

Sotto la guida degli animatori i ragazzi hanno scelto una delle due giornate, in base alle esigenze dei gruppi, per scoprire il segreto della Santità di Domenico Savio attraverso il gioco, la formazione e l’incontro.

In arrivo il quarto incontro di E se la Fede avesse Ragione? 2024/25: La vocazione al ministero ordinato

Tornano gli appuntamenti di “E se la fede avesse ragione?” 2024/2025: il tema della quarta serata sarà “La vocazione al ministero ordinato“. Rivolti ai giovani per un percorso autentico di fede, sono organizzati in collaborazione con la Pastorale Giovanile Diocesana.

L’appuntamento è giovedì 20 febbraio 2025 presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Valdocco dalle ore 20.45 alle 22.30, con possibilità, per chi lo desidera, di una cena condivisa alle ore 19.45. A prendere la parola per la catechesi sarà il Vescovo Roberto Repole.

L’evento sarà trasmesso in diretta sul canale Facebook di “E se la Fede”.

Secondo incontro della terza annualità di “Buoni Cristiani Onesti Cittadini”

Il 12 gennaio 2025 si è svolto il secondo incontro della terza annualità del percorso “Buoni Cristiani Onesti Cittadini“, dal titolo “La politica di cui c’è bisogno”.

Dopo l’accoglienza presso la Pastorale giovanile delle Figlie di Maria Ausiliatrice, l’equipe ha presentato la sintesi dei primi passi fatti insieme ai giovani che in questo anno proseguono o iniziano il cammino di Buoni Cristiani Onesti Cittadini.

Primo step

“L’influenza della Dottrina Sociale della Chiesa nella storia politica italiana, attraverso la presentazione del profilo politico, umano e spirituale di alcune figure del cattolicesimo impegnate in politica”.

Il primo relatore, Luca Rolandi, giornalista storico del pensiero sociale e politico, ha introdotto la riflessione esortando i giovani ad avere “coraggio” nel proprio sguardo, un coraggio che necessita di un cammino di consapevolezza e adesione che chiede “di avere una passione grande di cui prendersi cura, in cui mettere il cuore”: i giovani sono quelli che hanno la percezione dell’avvenire, di quello che deve ancora arrivare

sono come le rondini

(La Pira)”

Occorre conoscere e studiare la storia che ci precede, interpretarla per poter agire con uno sguardo al futuro caratterizzata da processi che alimentano ancora oggi spinte disgregative di natura economica e politica.

“Un popolo può rialzare la sua testa se si sente unito e se a ciascuno dei suoi individui sono riconosciute libertà dal bisogno e dignità della persona. Un popolo sovrano è quello che sa di aver diritti, ma anche poteri e responsabilità per la loro realizzazione.

Se non c’è questo, nessuna sovranità popolare potrà emergere”.

La riflessione è proseguita soffermandosi sulla politica come espressione più alta di fraternità umana, una forma di servizio che richiede “coscienza e consapevolezza per realizzare un bene tanto difficile quanto essenziale: il bene umano possibile”. Sono stati illustrati in modo progressivo e dettagliato e, per certi aspetti provocatorio, i motivi di crisi che coinvolgono le scelte di ognuno di noi come cittadini e la necessità di “una cultura adeguata, innovativa, ad ampio raggio, creativa, universale, professionale e scientifica, purché non sia fine a sé stessa ma abbia come ispirazione l’idealità di contribuire all’opera di cambiamento”.

Il bene comune coincide con una realtà relazionale: la fraternità che si realizza nel costruire insieme una società più giusta. Perché il cristiano deve interessarsi della politica e offrire, secondo le proprie possibilità, il proprio contributo? Quali sono le difficoltà oggi? Guardando alla storia politica di uomini e donne credenti (Luigi Sturzo, Giorgio La Pira, Tina Anselmi, Aldo Moro, Alcide De Gasperi, Giuseppe Dossetti), quali cambiamenti hanno portato nella società? Parliamo di Politica? Ci educhiamo alla politica?

L’equipe ha invitato i giovani a “parlarNe” a partire dalla lettura di alcuni testi: “L’arte della convivenza civile” e “La conversione ecologica” di Alex Langer ed “Ecologia” (Assisi 2020), “Fermare l’onda del sovranismo” (discorso 2019) di Davide Sassoli, proseguendo con la condivisione finale di 5 parole chiave emerse in ciascun gruppo.

Nella restituzione in plenaria, i giovani hanno illustrato alcuni degli elementi cardine emersi nella condivisione in gruppo che riportano alla radice cristiana: la scelta della conversione che porta con sé un richiamo al pentimento e alla consapevolezza, il necessario riconoscimento della dignità a tutti gli uomini e a tutte le donne, la piena consapevolezza della differenza tra integrazione e fusione, l’allenamento e la disponibilità al dialogo e alla reciprocità, il coinvolgimento personale nella comunità locale con uno sguardo sul mondo anche più fisicamente lontano, la responsabilità di ogni buon Cristiano e Onesto cittadino nella custodia quotidiano del creato e delle persone che lo abitano.

Le parole di Papa FrancescoTutto è collegato” costituiscono una sintesi efficace del cammino dei giovani: li esorta a essere protagonisti attivi, changemakers creativi e coraggiosi visionari.

Ultimo step della giornata: “Dall’individuo alla comunità”.

Stefano Lepri, ex parlamentare ed autore del testo Riformismo comunitario, ha accolto l’invito a dialogare con i giovani suscitando domande, dubbi e riflessioni sui timori ma anche sulla bellezza e importanza della “partecipazione”. Una partecipazione che nasce dal desiderio di essere protagonista attivo nelle scelte che hanno al centro le persone e la loro dignità.

“Per farlo bene, è necessaria una visione capace di valorizzare la persona entro la famiglia, le reti parentali e di vicinato, i corpi intermedi, le varie forme associative, mutualistiche e cooperative, il sindacato, i servizi pubblici locali, le piccole imprese locali e quelle partecipate e responsabili, il civismo, il municipalismo.

Solo così si possono battere le sirene del consumismo, del populismo e del sovranismo”.

La partecipazione va stimolata, accompagnata e formata attraverso un autentico discernimento: questo è ciò che il cammino di Buoni Cristiani Onesti Cittadini desidera fare con i giovani per un

impegno concreto a partire dalla fede per la costruzione di una società nuova (…), vivendo in mezzo al mondo e alla società per evangelizzare le sue diverse istanze

(Esortazione apostolica post sinodale Christus vivit”, Papa Francesco).

Un sincero grazie a Luca Rolandi e a Stefano Lepri che hanno offerto uno spazio e un tempo condiviso di studio della storia passata e presente, vissuta da uomini e donne che hanno avuto e hanno oggi il desiderio di incarnare come buoni cristiani e onesti cittadini “La politica di cui c’è bisogno”.

L’incontro si è concluso nella preghiera guidata da don Fabio Mamino con “La politica del Padre nostro”:

“Un giorno [Pier Giorgio Frassati], dopo la comunione che faceva quotidianamente, poiché per ringraziamento diceva il rosario, avendo premura uscì dalla chiesa con il rosario ancora in mano.

Mentre discendeva i gradini dell’atrio, un compagno vedendolo gli disse: “Pier Giorgio, sei diventato bigotto?”. “No” – rispose – “sono rimasto cristiano”.

Il 22 e il 23 febbraio 2025 i giovani di Buoni Cristiani e Onesti cittadini si ritroveranno per gli ultimi step insieme del cammino: “L’attività dell’amore politico. Partecipare”.

Ultimo incontro dei Gruppi Ricerca GxG: il dono della cura e del servizio illumina il nostro futuro

Nelle giornate dell’8 e 9 febbraio i giovani del percorso GXG si sono incontrati per il terzo e ultimo appuntamento di quest’anno: un percorso che si chiude dopo aver approfondito il tema del discernimento vocazionale e del dono di sé agli altri. Le due giornate hanno offerto momenti di riflessione, condivisione e preghiera, portando a compimento un cammino che ha guidato i ragazzi a scoprire come la loro vocazione possa incontrare il progetto di Dio.

Dopo il buongiorno e benvenuto a Valdocco di sabato mattina, i ragazzi e le ragazze si sono spostati all’Agnelli divisi per gruppi: i ragazzi all’Istituto Salesiano, le ragazze al Virginia Agnelli delle FMA, con l’intento di sperimentare la vita comunitaria.

Ciò è stato reso possibile dalle testimonianze di varie persone – consacrate e non – che dedicano la loro vita alla missione di entrambe le strutture.

In serata il rientro a Valdocco, dove la giornata si è conclusa con la veglia.

Domenica 9 giornata dedicata alle riflessioni su quanto vissuto il giorno prima e, in modo più ampio e completo, sull’intero percorso vissuto, per chiudere un cerchio che ha affrontato il tema del servizio in ogni declinazione, a partire da come il dono di sé dia senso alle nostre vite. A conclusione, la S. Messa delle ore 12.00.

Presentazione PEPSI 2025-2030 a Valdocco

Nelle giornate del 7 e 8 febbraio è stato presentato nella Sala Sangalli di Valdocco il nuovo Progetto Educativo Pastorale Salesiano Ispettoriale (PEPSI) per il quinquennio 2025-2030, che va a sostituire il precedente realizzato nel 2012. Un documento di animazione e governo che guiderà la realizzazione del cammino educativo pastorale ispettoriale dei prossimi 5 anni, orientando ogni iniziativa e risorsa verso la realizzazione della missione salesiana.

La presentazione è il culmine di un percorso durato un anno e mezzo, frutto del lavoro di tutta l’Ispettoria: confratelli, laici, adulti e giovani hanno collaborato per definire gli obiettivi a lungo termine dell’Ispettoria, per camminare insieme custodendo il sogno di don Bosco.

Il documento è stato presentato alla Comunità Educativo Pastorale (CEP) nel pomeriggio di venerdì 7 e nella mattinata di sabato 8, entrambe le giornate hanno visto un’introduzione dell’Ispettore don Leonardo Mancini, seguita dalla presentazione del documento da parte del Delegato di Pastorale Giovanile don Alberto Goia.

Presentazione PEPSI 2025-2030 | Valdocco, 7-8 febbraio 2025

Pubblicato da Salesiani Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania su Lunedì 10 febbraio 2025

Dopo una breve analisi dello stato attuale dell’Ispettoria nel contesto del territorio in cui opera (Piemonte, Valle d’Aosta, Lituania), si è passati alla presentazione degli obiettivi Ispettoriali e locali di ogni ambiente (Oratorio, Parrocchia, Scuola, CFP e CUS) e ogni dimensione/ambito (Animazione Vocazionale, Animazione Missionaria, Comunicazione Sociale, Emarginazione e Disagio Giovanile, Movimento Giovanile Salesiano).

A conclusione, dei lavori di gruppo sul cammino futuro nel locale e un momento di convivialità con buffet offerto.

 

In arrivo gli Esercizi Spirituali per collaboratori laici a Zoverallo

Dal 12 al 14 marzo 2025 tornano gli Esercizi Spirituali dedicati ai collaboratori laici: appuntamento a Zoverallo, presso la Casa Maria Mazzarello (Via Corso Italia 75, 28921 Verbania VB).

Un’esperienza di ricarica spirituale e di incontro con il Signore che andrà dalle 15.30 di mercoledì alle 14.00 di venerdì e vedrà la predica di don Paolo Paulucci.

Il tutto ha un costo di € 140, iscrizioni aperte fino al 18 febbraio.

“Pellegrini di Speranza”: Giubileo giovani 2025

In vista del Giubileo dei giovani 2025, in programma dal 28 luglio al 3 agosto, l’Ispettoria propone una visita a Roma – con tappa intermedia a Bologna – per tutti i giovani dell’MGS!

L’esperienza avrà luogo dal 28 luglio (partenza al mattino) al 4 agosto (rientro al mattino) e ha un costo di € 450 (ma si sta lavorando per abbassarlo più possibile). Sono previste quote agevolate per chi ne ha bisogno ed è possibile vivere il Giubileo da volontari (sia under 35 che over 35 – questi ultimi solo se Salesiani Cooperatori), tutte le informazioni sono disponibili nella landing page dedicata.

Di seguito il programma della visita:

28 – 29 Luglio | Bologna

Tappa di avvicinamento a Roma.

Visite previste:

  • Pellegrinaggio al Santuario della Beata Vergine San Luca
  • Incontro con una testimone

30 Luglio – 1 Agosto | Roma

A Roma vivremo l’esperienza del Giubileo insieme a tanti altri giovani dell’MGS e saremo ospitati nella zona di Roma Cinecittà.

Visite previste:

  • Visita della città
  • Incontro con i testimoni
  • Buonanotte con il Rettor Maggiore e la Madre Generale
  • Catechesi
  • Messa MGS Italia e festa
  • Celebrazione penitenziale
  • Passaggio dalla Porta Santa

2 – 3 Agosto | Roma

Weekend conclusivo e rientro.

Visite previste:

  • Veglia e Messa col Papa a Tor Vergata
  • Canonizzazione del Beato Pier Giorgio Frassati

 

Iscrizioni entro il 21 marzo, saldo pagamenti entro il 5 maggio, trovate tutte le informazioni per partecipare nella landing page dedicata:

Lettera dell’Ispettore – Festa di don Bosco 2025

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per il mese di gennaio 2025, in occasione della Festa di don Bosco.

Valdocco, 31 gennaio 2025

A confratelli e laici corresponsabili
di
Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania,

Carissimi/e,
un saluto cordiale a tutti/e voi.

Vi scrivo per farvi gli auguri per la festa del nostro padre don Bosco, in questo anno ricco di tanti eventi: la Visita Straordinaria (ormai terminata, ma da mettere in atto nelle sue conclusioni), il Capitolo Generale 29°, il Giubileo della Speranza. Prima di esplicitarvi gli auguri desidero lasciarvi alcune brevi comunicazioni.

Circa la Visita Straordinaria, oltre ad aver constatato il suo buon esito in tutte le comunità e opere, ed aver accolto con i direttori la relazione finale da parte di don Juan Carlos Perez Godoy e di Don Miguel Angel Garcia Morcuende, eravamo in attesa della lettera conclusiva. Tale lettera, firmata da Don Stefano Martoglio, è giunta l’8 gennaio scorso ed a breve sarà consegnata ai direttori; essa offre alcune preziose indicazioni per il cammino futuro dell’Ispettoria.

Circa il CG29, siamo ormai agli sgoccioli! Il 16 febbraio prossimo nella Basilica di S. Maria Ausiliatrice in 225 capitolari – provenienti da tutto il mondo – inizieremo due mesi di condivisione sulla animazione e sul governo della Congregazione, nella speranza che questo tempo possa realmente configurarsi come una esperienza forte dello Spirito. Ci sarà bisogno, oltre che dell’impegno personale di ciascun partecipante, anche della preghiera di tutti, perché possiamo rispondere efficacemente gia come oggi il Signore ci chiede di essere e di operare per e con i giovani.

Circa il Giubileo: mi sembra sia bello e significativo quest’anno riempire di speranza anche gli auguri per la festa di don Bosco; e allora prendo in prestito alcune riflessioni del poeta francese Charles Péguy, contenute nella sua opera intitolata: Il portico del mistero della seconda virtù. In questo testo Péguy presenta la speranza come sorella più piccola delle altre due virtù teologali, la fede e la carità. E scrive così, impersonando Dio stesso:

Ciò che mi sorprende, dice Dio, è la speranza. E non so darmene ragione.
Questa piccola speranza che sembra una cosina da nulla. /…/
Che è venuta al mondo il giorno di Natale dell’anno scorso. /…/
È proprio questa bambina che attraverserà i mondi. Questa bambina insignificante. /…/
La piccola speranza avanza fra le due sorelle maggiori (la fede e la carità) e su di lei nessuno volge lo sguardo. /…/ Il popolo cristiano non vede che le due sorelle maggiori, non ha occhi che per le due sorelle maggiori. Quella a destra e quella a sinistra.
E quasi non vede quella ch’è al centro. La piccola, quella che va ancora a scuola.
E che cammina. Persa fra le gonne delle sorelle.
Il popolo cristiano ama credere che sono le due grandi a portarsi dietro la piccola per mano. Al centro.
Fra loro due. Per farle fare la strada accidentata della salvezza.
Ciechi che sono a non vedere invece che è lei al centro a spingere le due sorelle maggiori.
E che senza di lei loro non sarebbero nulla. Se non due donne avanti negli anni.
Due donne d’una certa età. Sciupate dalla vita.
È lei, questa piccola, che spinge avanti ogni cosa.
Perché la Fede non vede se non ciò che è. E lei, lei vede ciò che sarà.
La Carità non ama se non ciò che è. E lei, lei ama ciò che sarà…

Finisco qui la citazione. Per degli educatori, quali siamo noi, pensare alla speranza come una virtù bambina, che spinge in avanti, anzi, trascina le altre due virtù teologali più mature, mi sembra appropriato, affascinant e e sfidante!

Conosciamo bene la forza e l’entusiasmo che spesso hanno i più piccoli; talora rimaniamo spiazzati, ma anche affascinati e incoraggiati da loro. Essi sanno trascinarci laddove noi avevamo timore di inoltrarci… E quando Don Bosco dice che in ogni giovane, anche il più disgraziato, avvi un punto accessibile al bene e primo dovere dell’educatore è di cercar questo punto, questa corda sensibile del cuore per trarne profitto, mi pare si metta proprio nei panni della virtù bambina; vuole ribadire che in tutti i ragazzi c’è speranza di riuscita. E ci ricorda indirettamente che, se agli educatori mancasse la speranza, la maturazione integrale – umana e cristiana – dei nostri ragazzi sarebbe messa fortemente a rischio e con essa la nostra stessa missione, che mira a formare buoni cristiani, onesti cittadini ed anche futuri abitatori del Cielo.

Il mio augurio, con tutto il cuore, è che accogliamo la festa di Don Bosco come un’occasione rinnovata per crescere nella speranza, rimanendo in ascolto della sua voce di bambinache va ancora a scuola – sia dentro noi stessi, sia nel nostro impegno quotidiano con i ragazzi; nella consapevolezza che, anche nel lavoro educativo e pastorale, la speranza non delude; e che i semi faticosamente piantati nella vita dei giovani troveranno (con la risposta positiva dei ragazzi, certo; ma senza sapere noi previamente il dove, il come o il quando…) l’occasione propizia per germogliare.

Per aiutarci a coltivare la speranza come la ha vissuta Don Bosco, ogni direttore/trice riceverà in dono in questi giorni il nuovo libro Elledici curato da Don Francesco Motto e intitolato Le più belle Lettere di Don Bosco. Una selezione di 250 lettere del nostro padre dove traspare tutta la sua passione per la salvezza dei giovani, accompagnata e sostenuta sia dalle risorse della sua umanità che da quella voce di bambina – la speranza – , tanto sottile quanto efficace per far camminare la fede e la carità…

Buona festa a tutti!

Con affetto in Don Bosco,

Don Leonardo Mancini
Ispettore ICP