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Buonanotte Missionaria Aprile 2024 – Luca Savino, membro dell’equipe del Percorso nel Cuore del Mondo e volontario in Burundi

La Buonanotte Missionaria: un’esperienza concreta in terra di missione per riflettere!

A donare la buonanotte questo mese è Luca Savino, membro dell’equipe del Percorso nel Cuore del Mondo e volontario per prestare il suo servizio estivo nella casa di Ngozi in Burundi. Ci permetterà di conoscere in breve il percorso di formazione fatto in quest’anno e le destinazioni della prossima estate.

Le prossime destinazioni missionarie estive della nostra Ispettoria

A cura di Luca Savino

Tutti sanno che il momento “clou” di un cammino di animazione missionaria è quando un bel giorno, travolti dalla routine quotidiana, si riceve una chiamata al telefono dall’Equipe. Non una chiamata come le altre, ma quella che ti svelerà la destinazione e il gruppo con cui partirai.

Sì, perché non si sceglie dove andare e tantomeno con chi andare, ma ci si affida.

Come tu mi vuoi io sarò, dove Tu mi vuoi io andrò” diceva quella canzone. Ecco, proprio così. Affidandosi, consapevoli che sarà Lui ad occuparsi di tutto il resto.

Quest’anno, questo momento tanto atteso è avvenuto proprio a ridosso della festa di San Giovanni Bosco, il 31 di gennaio.

Non una data fortuita, anzi. Il desiderio è quello di ricordarsi il perché si è “mandati”. La risposta nel suo testamento missionario che, da quel lontano 11 novembre 1875, accompagna tutti i missionari salesiani.

“Cercate anime, ma non denari, né onori, né dignità. Prendete speciale cura degli ammalati, dei fanciulli, dei vecchi e dei poveri, e guadagnerete la benedizione di Dio e la benevolenza degli uomini”.

Sono ventuno giovani che, durante il “Percorso nel Cuore del Mondo” (PCDM), hanno dato la loro disponibilità a cercare di concretizzare, nel loro piccolo, quello che Don Bosco ricordava ai suoi giovani missionari prima di partire.

Estate 2024. Quattro gruppi, quattro destinazioni diverse. Due continenti: Europa e Africa.

Lituania

Dal 23 luglio al 13 agosto, cinque ragazzi accompagnati da don Alessandro Borsello SDB e da Giorgio Ramundo SDB vivranno un’esperienza di missione presso le case salesiane di Vilnius e di Telsiai. Saranno chiamati a vivere insieme ai ragazzi e agli animatori locali due settimane di estate ragazzi.

Burundi

Dal 27 luglio al 26 agosto, sei ragazzi accompagnati da don Marco Cazzato SDB e da Antonio Squillace SDB vivranno un’esperienza di missione presso la casa salesiana di Ngozi, nord del Burundi. Vivranno qualche settimana di estate ragazzi immersi nella realtà di una scuola salesiana che educa ogni anno più di novecento ragazzi e ragazze.

Kenya

Dal 28 luglio al 23 agosto, cinque ragazzi accompagnati da don Alessandro Basso SDB e da suor Lucia Vásquez Figueroa FMA vivranno un’esperienza di missione presso il “Bosco Center” a Nairobi, capitale del Kenya. Saranno chiamati a vivere quotidianamente con una cinquantina di ragazzi adolescenti “sottratti dalla strada” per diverse problematiche.

Sierra Leone

Dal 26 luglio al 24 agosto, cinque ragazzi accompagnati da don Alberto Martelli SDB e da don Matteo Rupil SDB vivranno un’esperienza di missione presso la casa salesiana di Bo, a circa trecento chilometri dalla capitale Freetown. Vivranno qualche settimana di estate ragazzi, insieme agli animatori locali, immersi in una realtà oratoriana che accoglie circa trecento-quattrocento ragazzi.

Il PCDM, anno dopo anno, vuole essere sempre di più un percorso di preparazione a un’esperienza di servizio verso i più poveri per portare il Vangelo in terra di missione come comunità, con lo stile salesiano.

Ed è proprio questo che questi ventun ragazzi accompagnati da salesiani e da figlie di Maria Ausiliatrice cercheranno di fare, sostenuti da chi in quei mesi sarà lontano fisicamente, ma vicino con la preghiera!

Cagliero 11 – “Per il ruolo delle donne” – Aprile 2024

Si allega di seguito il  Cagliero 11 n°184 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Aprile 2024.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

Preghiamo perché vengano riconosciute in ogni cultura la dignità delle donne e la loro ricchezza, e cessino le discriminazioni di cui esse sono vittime in varie parti del mondo.

Per il maggiore coinvolgimento delle donne nelle opere salesiane in Senegal.

Cari amici,

anche una piccola persona può cambiare il mondo, e se non il mondo intero, almeno una parte di esso. Esistono molti modi di farlo, ma ciascuno richiede sincerità, tenacia e coraggio. Qualità che sono inerenti a tutti i missionari, indipendentemente dalla forma in cui vivono il loro servizio (ad gentes, ad exteros, ad vitam). Sono molto felice che, grazie al mio lavoro, posso graficamente avvicinare, attrarre e forse anche ispirare le persone alle idee di don Bosco e alle missioni. Si dice che un’immagine valga più di mille parole, quindi ha un potere enorme: cattura l’attenzione senza lunghe spiegazioni, può dire con un solo sguardo ciò che è difficile esprimere a parole. Oggi potrebbe non trattarsi nemmeno di un quadro nel vero senso della parola, ma di una qualsiasi forma di rappresentazione visiva. Convertire le parole in “immagini”, donare loro gioia, creatività, profondità, bellezza… comunicare l’incomunicabile – è il mio lavoro, la mia gioia, la mia passione e la mia realizzazione.

Auguro a tutti voi di provare una gioia simile attraverso qualunque attività svolgiate o qualsiasi compito vi venga assegnato e di amare tutto ciò che fate.

Martina Monċekovà, Graphic Designer

Collaboratrice del Settore Missioni per i lavori grafici

Buonanotte Missionaria Marzo 2024 – Giacomo Bosco, giovane del Movimento Giovanile Salesiano

La Buonanotte Missionaria: un’esperienza concreta in terra di missione per riflettere!

La buonanotte di questo mese è di Giacomo Bosco. Giacomo non è un missionario con lunghi anni di esperienza alle spalle, ma un giovane dell’MGS della nostra Ispettoria che ha investito la sua passione per la storia e per il carisma salesiano sviluppando la sua tesi universitaria sullo studio dei primi numeri del «Bollettino salesiano», dalla sua fondazione fino alla morte di don Bosco. Ne emerge una straordinaria ricchezza.

In breve, Giacomo ci offre uno stralcio del suo lavoro concentrandosi sui racconti delle prime esperienze missionarie cogliendo l’entusiasmo che accompagnava queste spedizioni e la forza con cui riuscivano a suscitare in molti il desiderio di collaborare, ove possibile, anche con l’offerta della propria vita.

L’inizio delle missioni salesiane attraverso i racconti dei primi bollettini salesiani

A cura di Giacomo Bosco

Nell’agosto del 1877 a Valdocco don Bosco pubblicò il primo numero del «Bollettino salesiano».

Il mensile, nato per tenere aggiornati i cooperatori e i confratelli sulle necessità e sulle opere in fieri della Congregazione, nonché sui traguardi raggiunti, divenne un importante strumento per informare sulla situazione delle missioni, invogliando diversi sacerdoti e figlie di Maria Ausiliatrice a partire.

La prima meta delle missioni salesiane raccontate dal Bollettino fu quella dell’America Latina dove si racconta come don Francesco Bodrato e don Giacomo Costamagna furono costantemente impegnati a venire incontro alle numerose richieste che giungevano dalle diverse comunità locali e a garantire conforto, assistenza religiosa e formativo-scolastica non solo agli emigrati italiani ed europei, ma anche ai membri delle comunità autoctone della Patagonia che erano stati assoggettati dal governo argentino. Fu un lavoro non semplice, ma arricchente.

Tra l’estate del 1877 e il gennaio 1888 vennero pubblicate sul Bollettino circa duecento lettere in cui la realtà sudamericana venne descritta come accogliente, caratterizzata da una comunità, autoctona ed emigrata, desiderosa di essere educata e formata nella religione cattolica: il missionario don Giovanni Baccino da Buenos Aires scriveva che ogni giorno era attorniato da una moltitudine di giovani, tra i quindici e vent’anni, che dovevano ancora ricevere la prima comunione e raccontava anche di ragazzi che chiedevano di essere istruiti nel latino per poter diventare anche loro sacerdoti. Il missionario informava anche di come una moltitudine di persone accorresse ogni domenica per la recita del vespro alla chiesa Madre della Misericordia, tanto che molti di coloro che giungevano in ritardo si adattavano ad ascoltare la predica all’esterno.

La popolazione e la politica dimostrarono grande riconoscenza per l’opera salesiana. Alla morte di don Bodrato, superiore dei salesiani in America, furono presenti numerose autorità politiche, ministri e membri del capitolo metropolitano di Buenos Aires, e tutta la comunità religiosa si strinse attorno alla famiglia salesiana per la perdita del superiore: il funerale fu celebrato dall’arcivescovo Federico Aneyros e alla cerimonia parteciparono anche membri di diversi ordini, religiosi di San Francesco, di San Domenico, e della Compagnia di Gesù, segno della riconoscenza per l’opera salesiana.

Chi dunque decideva di partire missionario dall’Italia, trovava in America Latina un ambiente accogliente e “noto”: i primi missionari, infatti, giunti a Buenos Aires nel dicembre del 1875, avevano con coraggio e determinazione riproposto il metodo educativo basato sullo studio, l’allegria e la preghiera, che don Bosco aveva attuato con successo a Valdocco dal 1846: nei centri aperti, come il collegio Pio IX di Almagro a Buenos Aires, i primi laboratori furono quelli di sartoria e calzoleria, falegnameria, legatoria, tipografia ossia gli stessi di Valdocco.

Così come don Bosco si era preoccupato di avere una banda che garantisse un clima sereno e gioioso all’interno dell’oratorio, così aveva fatto anche don Giuseppe Fagnano nella lontana Patagones.

Oltre la volontà di essere testimoni di fede e operatori di bene, la presenza di un ambiente familiare, e la certezza di sapersi confortati e aiutati nei momenti di difficoltà e malattia furono elementi che spinsero molti missionari a partire.

Come il missionario don Paseri, tutti testimoniarono nelle loro lettere, pubblicate sul «Bollettino», la propria serenità: furono felici di aver dato la vita per i giovani e la loro educazione perché, come da desiderio di don Bosco, divenissero buoni cristiani e onesti cittadini.

Cagliero 11 – “Per i nuovi martiri” – Marzo 2024

Si allega di seguito il  Cagliero 11 n°183 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Marzo 2024.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

Preghiamo perché coloro che in varie parti del mondo rischiano la vita per il Vangelo contagino la Chiesa con il proprio coraggio e la propria spinta missionaria.

Per i giovani e per i salesiani dell’Ucraina, che mettono in gioco la propria vita.

Cari amici,

la nostra Congregazione delle “Suore Catechiste di Maria Immacolata Ausiliatrice”, comunemente note come Suore di Maria Immacolata (SMI), è stata fondata il 12 dicembre 1948 da Mons. Louis LaRavoire Morrow, SDB a Krishnagar, Bengala Occidentale, India. Il suo scopo è l’evangelizzazione e la catechesi attraverso la visita domiciliare e l’apostolato nei villaggi. Il nostro motto è “Amare Dio e aiutare gli altri ad amare Dio”, e il nostro carisma spirituale è l’ “Esperienza Abbà” di Gesù secondo la Piccola Via dell’Infanzia Spirituale di Santa Teresa di Gesù Bambino. L’ “Apostolato del Sorriso” è una virtù unica che il Fondatore ha vissuto e trasmesso a noi come mezzo per portare tutti a Cristo. Seguiamo i princìpi del Sistema Preventivo di San Giovanni Bosco nella vita e nella missione.

Auguro il meglio a tutti i lettori del bollettino Cagliero 11,

Suor Jane Nadackal SMI

Sisters of Mary Immaculate, Superiora Generale

Buonanotte Missionaria Febbraio 2024 – Don Daniel Antúnez, Presidente di Missioni Don Bosco

La Buonanotte Missionaria: un’esperienza concreta in terra di missione per riflettere!

La buonanotte di questo mese è di Don Daniel Antúnez, Presidente di “Missioni Don Bosco“.

 

Carissimi confratelli e giovani in don Bosco,

mi chiamo don Daniel Antúnez e da quasi tre anni ricopro il ruolo di Presidente di “Missioni Don Bosco”. In precedenza ho prestato servizio per 18 anni come pastore “alla fin del mundo” in Patagonia, altri 13 anni nella Terra del Fuoco e 5 a Santa Cruz.

In questo percorso Dio mi ha dato la grazia di poter visitare, conoscere, condividere e toccare con mano il servizio dei nostri missionari in alcune parti del mondo come l’Africa, l’India e l’Ucraina, dove tornerò a breve.

Posso perciò condividere oggi la natura sacrificale e insicura della vita di tanti nostri fratelli, soprattutto in quei Paesi dove lo scoppio di una guerra segna l’inizio di una sofferenza di cui non si conosce mai la fine precisa. Tante persone sono costrette a toccare con mano la mancanza dei bisogni primari: acqua, cibo, istruzione… non è facile riuscire a far risuonare qualcosa di diverso quando mancano le priorità, l’essenziale per vivere ogni giorno.

In questi Paesi dove i bisogni sono tanti è necessario avere un cuore generoso, capace di fare e dare tutto per gli altri: è lì che il Vangelo si incarna in modo del tutto speciale. Lì Gesù ci ha chiamato e bussa alla nostra porta per invitarci a continuare ad essere generosi, anche quando non è conveniente.

È allora che dobbiamo farci vicini, misericordiosi e accompagnare la vita che si sente a rischio, minacciata.

Siamo chiamati a difenderla, a prendercene cura e a non restare indifferenti al dolore, al bisogno di chi ha più bisogno di noi.

Possano la vita e il cuore dei nostri missionari aiutarci ad avvicinarci sempre di più.

Don Daniel Antúnez

Cagliero 11 – “Per i malati terminali” – Febbraio 2024

Si allega di seguito il  Cagliero 11 n°182 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Febbraio 2024.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

Preghiamo perché i malati nella fase terminale della propria vita, e le loro famiglie, ricevano sempre la cura e l’accompagnamento necessaria, sia dal punto di vista sanitario che da quello umano.

Per i Salesiani anziani e gravemente malati della Spagna.

Cari amici,

mi chiamo Mateo Del Blanco e sono stato nominato Responsabile della Delegazione Nazionale di Animazione Missionaria in Spagna. La mia vita salesiana è stata incentrata sulla scuola, su compiti educativo-didattici, per cui il tema delle Missioni è stato poco presente nelle mie occupazioni. Facendo parte della Procura Missionaria di Madrid e assumendo quest’anno la responsabilità della Delegazione Nazionale, sono pienamente immerso in questo impegno e, mentre cercherò di fare del mio meglio, incoraggio coloro che sono già coinvolti, a continuare a promuovere le Missioni, ognuno nel proprio ambiente, come mezzo per vivere meglio la vita cristiana nella monotonia della vita quotidiana.

Un abbraccio fraterno,

Don Mateo Del Blanco, SDB

Delegato Nazionale dell’Animazione Missionaria per la Spagna

MGS: il programma della Festa di Don Bosco 2024

È online il programma per la Festa di Don Bosco del 31 gennaio 2024 dedicata al Movimento Giovanile Salesiano. Di seguito i dettagli:

Programma

  • Ore 18.30: S. Messa di Don Bosco per i giovani dell’MGS, anima il coro della casa salesiana di Venaria.
  • Ore 19.45: pizza, dolce e bere per chi avrà prenotato tramite il proprio centro entro il 29 gennaio.
  • Giochi in oratorio

Il contributo è di 5 €.

Info

Cagliero 11 – “Per il dono della diversità” – Gennaio 2024

Si allega di seguito il  Cagliero 11 n°181 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Gennaio 2024.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

Preghiamo perché lo Spirito aiuti a riconoscere il dono dei diversi carismi dentro le comunità cristiane e a scoprire la ricchezza delle differenti tradizioni rituali in seno alla Chiesa Cattolica.

Per la Famiglia Salesiana nel Regno Unito perché valorizzi e sostenga la diversità dei suoi membri.

Cari amici,

Un esercito marcia sul suo stomaco!

Napoleone è stato un genio, uno dei più grandi strateghi militari della storia, il costruttore di un vasto impero. Inoltre, era estremamente realistico, conosceva bene le sue capacità. Capì anche le esigenze delle persone che gli procurarono le magnifiche vittorie. Avevano bisogno di essere curate e di essere nutrite. Sono felice di aver avuto l’opportunità di contribuire in piccolo alle missioni salesiane nel mondo aiutandole a trovare risorse per i loro bisogni materiali. Dopo un periodo di quasi 8 anni in questo servizio vado avanti. Saluto ogni salesiano ed ogni membro della Famiglia Salesiana là fuori, che evangelizza attraverso l’educazione, educa attraverso l’evangelizzazione.

Vi auguro successo nel nuovo anno e per tutta la vita nella vostra missione salesiana.

Don MC George Menamparampil, SDB

Membro uscente del Settore Missioni

RMG – Sinodo Salesiano dei Giovani 2024, in occasione del Sogno dei nove anni

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – In occasione del 200° anniversario del Sogno dei nove anni di Don Bosco, il Settore per la Pastorale Giovanile promuove la celebrazione del Sinodo Salesiano dei Giovani, dall’11 al 16 agosto 2024 al Colle Don Bosco.

Don Bosco era un sognatore a occhi aperti, come tutti i profeti che vedono lontano e guardano al futuro con speranza. A cominciare dal Sogno dei nove anni, in cui immaginava la sua futura missione di sacerdote ed educatore. Sogni che si sono miracolosamente avverati, con l’aiuto della Provvidenza, dei suoi salesiani e di tanti benefattori che hanno sempre sostenuto e continuano a sostenere la sua Opera.

Il Sinodo Salesiano dei Giovani vuole essere un modo per i giovani delle Ispettorie salesiane di valorizzare e approfondire il Sogno dei nove anni, riscoprendone il significato per la spiritualità, il discernimento e la realizzazione della propria vocazione. Suppone il coinvolgimento e la partecipazione diretta dei giovani.

Sono invitati al massimo due giovani per ciascuna Ispettoria dei Salesiani di Don Bosco e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, impegnati nell’animazione pastorale nelle realtà locali e ispettoriali e nelle attività del Movimento Giovanile Salesiano. L’età dei partecipanti va dai 18 ai 30 anni. Insieme a loro, due Salesiani e due Figlie di Maria Ausiliatrice per Regione.

Ci saranno tre fasi. La prima fase preparatoria, di ascolto e dialogo, avrà luogo in ogni Ispettoria. La partecipazione di “tutti” viene attivata attraverso la consultazione nel processo di preparazione del Sinodo, al fine di riunire tutte le voci che sono espressione dei giovani del mondo. Per questo motivo, viene proposto un questionario preliminare per ogni Ispettoria, con l’obiettivo di redigere l’Instrumentum Laboris. Una seconda fase sarà quella celebrativa al Colle Don Bosco, che verrà vissuta con la metodologia sinodale, in un clima spirituale e curando i momenti dei piccoli gruppi (gruppi linguistici), che garantiranno una maggiore partecipazione e l’Assemblea plenaria. L’ultima fase, di azione, prevedrà il lavoro sul documento finale.

È prevista anche la pubblicazione di un “Coffee Table Book” contenente 200 sogni di giovani di tutto il mondo. È stato costituito un Core Group, o Commissione centrale, composto da 12 giovani di tutto il mondo, e un gruppo pre-sinodale di diverse persone per la redazione dell’Instrumentum Laboris.

Durante questi giorni di incontri sinodali, sarà possibile vedere la diversità delle culture, delle realtà giovanili e della Chiesa, ma anche l’unità che il carisma salesiano regola. Sarà motivo di grande gioia vedere la partecipazione, la comprensione e l’intesa, la capacità di lavoro e di discernimento e la condivisione di molti momenti di riflessione, preghiera e proposta.

Il logo prescelto per il Sinodo Salesiano dei Giovani rappresenta il prato del sogno di Don Bosco, sullo sfondo verde; la proposta di camminare insieme e di fare rete; i simboli che ricordano il dialogo, la riflessione e la partecipazione; e la croce, tutto nella ricerca spirituale, nella fede, nella cura della relazione con Gesù risorto.