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Avvio del Servizio Civile Universale

Dopo la pubblicazione dell’ultimo bando per la selezione di 56.205 operatori volontari, da impiegare in progetti di Servizio Civile Universale sia in Italia sia all’estero, il 25 maggio 2022 è incominciata l’esperienza per i 96 giovani volontari e volontarie per Salesiani per il Sociale aps Piemonte e Valle d’Aosta, tra i 18 e i 28 anni.

Nato 50 anni fa come obiezione di coscienza al servizio militare, il Servizio civile è stato poi regolamentato dal decreto legislativo 40/2017 “Istituzione e disciplina del servizio civile universale” e propone diversi ambiti di attività: inclusione sociale, patrimonio culturale e artistico, sport, salute, anziani, disabili, donne e minori, intercultura, scuola, educazione, protezione civile e ambiente, con un orario di circa 25 ore settimanali, per 12 mesi. Quest’anno si sono attivati 9 progetti nelle opere salesiane piemontesi e valdostane e nelle associazioni partner.

Nelle giornate del 26 e 27 maggio 2022, gli operatori volontari sono stati protagonisti della Formazione Generale tenutasi a Valdocco: il gruppo in formazione ha potuto conoscere l’Ente, le modalità di gestione del Servizio, i progetti e fare dei lavori a gruppo sul tema delle aspettative e delle motivazioni che hanno avvcinato loro alla scelta del Servizio civile. Diverse le ragioni emerse: “essere utili agli altri”, la curiosità e l’esigenza di poter vantare nuove competenze professionali, valorizzando l’aspetto formativo, intraprendere una sfida con sé stessi, mettersi in gioco nel campo delle relazioni. I ragazzi e le ragazze, attraverso uno sguardo al futuro, vogliono accrescere le proprie chance di entrare nel mondo del lavoro e vedere i propri sogni realizzati.

Scegliere il Servizio Civile permette ai giovani di prestare un’attività di grande valenza sociale e di acquisire competenze, tramite un percorso formativo in grado di accrescere la loro autonomia, la capacità di assumersi responsabilità e abilità tecnico professionali. Il successo di questo percorso dipende anche dalla capacità degli adulti di motivare i giovani anche attraverso una proposta educativa e formativa di valore. Il servizio civile è infine moltiplicatore sociale, economico e politico che può assumere una rinnovata centralità nella costruzione di pace, solidarietà e contrasto alla marginalizzazione.

Per tutti gli operatori volontari, le giornate di formazione generale proseguono sempre a Valdocco l’1 e il 7 giugno.

Don Bosco Casale: partito il percorso del Metodo di studio “Accorciamo le distanze”

Il gioco come strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

L’11 marzo scorso, presso la realtà salesiana di Casale, sono partiti gli incontri del Metodo di studio del progetto “Accorciamo le distanze” dedicati a ragazzi/e dalla prima alla terza media. Il prossimo appuntamento è previsto per il 25 marzo dalle ore 15.00 alle ore 17.00 presso l’oratorio in Corso Valentino 66, 15033 Casale Monferrato.

Di seguito il programma:

  • 11/03/22 Presentazioni;
  • 25/03/22 Organizzazione del tempo;
  • 8/04/22 Organizzazione e rielaborazione del materiale;
  • 22/04/22 Pre-lettura, lettura, comprensione, mappa metacognitiva, 5W, HOW, sottolineatura;
  • 29/04/22 Produzione del testo e selezione degli aspetti principali: il riassunto;
  • 06/05/22 Mappe ed esposizione orale;
  • 13/05/22 La Paura di non farcela;
  • 20/05/22 Risoluzione dei problemi;
  • 27/05/22 Il formulario incontra le lingue straniere;
  • 30/05/22 Feedback e saluti.

Sportello di Sostegno Psicologico

Aperto alle famiglie dei ragazzi dell’oratorio

Le famiglie dei ragazzi dell’Oratorio potranno usufruire di uno spazio di ascolto e di confronto all’interno del centro, che verrà erogato da una psicologa qualificata a sostegno dei percorsi intrapresi dai ragazzi.

Su appuntamento:
federica.friggi.psi@gmail.com
3409050560

 

Il progetto “Accorciamo le distanze”, che vede come ente capofila il Comitato interregionale dell’Associazione Salesiani per il Sociale di Piemonte e Valle d’Aosta e il coinvolgimento della Associazione Giovanile Salesiana per il Territorio AGS, nasce dal bisogno di riqualificare l’offerta educativa extrascolastica. In risposta agli effetti che la pandemia ha generato, sia a livello didattico che psicologico e sociale, la presente iniziativa intende implementare azioni volte alla cura e al supporto educativo ma che privilegia, allo stesso tempo, quello sociale dei ragazzi vittima del distanziamento sociale. Dunque il gioco diviene strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

Don Bosco Rivoli: in partenza il percorso del Metodo di studio del progetto “Accorciamo le distanze”

Il gioco come strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

Nella giornata di oggi, giovedì 10 marzo, presso la realtà salesiana di Rivoli-Cascine Vica, sono in partenza gli incontri del Metodo di studio del progetto “Accorciamo le distanze” dedicati a ragazzi/e dalla prima alla terza media. L’appuntamento è previsto per tutti i giovedì dal 10/03 al 19/05 dalle ore 15.00 alle ore 17.00 presso l’oratorio in Via Stupinigi, 1 – Rivoli (TO).

Per partecipare occorre presentarsi in oratorio all’appuntamento o contattare i seguenti recapiti: oratorio@donboscorivoli.it – 011 9591840

Sportello di Sostegno Psicologico

Aperto alle famiglie dei ragazzi dell’oratorio

Le famiglie dei ragazzi dell’Oratorio potranno usufruire di uno spazio di ascolto e di confronto all’interno del centro, che verrà erogato da una psicologa qualificata a sostegno dei percorsi intrapresi dai ragazzi.

Su appuntamento:
oratorio@donboscorivoli.it
011 9591840

CONTATTI

  • Tel: 011 9591840
  • Via Stupinigi, 1
  • 10098 Rivoli (TO)
  • Sito: donboscorivoli.it
  • Email: oratorio@donboscorivoli.it

 

Il progetto “Accorciamo le distanze”, che vede come ente capofila il Comitato interregionale dell’Associazione Salesiani per il Sociale di Piemonte e Valle d’Aosta e il coinvolgimento della Associazione Giovanile Salesiana per il Territorio AGS, nasce dal bisogno di riqualificare l’offerta educativa extrascolastica. In risposta agli effetti che la pandemia ha generato, sia a livello didattico che psicologico e sociale, la presente iniziativa intende implementare azioni volte alla cura e al supporto educativo ma che privilegia, allo stesso tempo, quello sociale dei ragazzi vittima del distanziamento sociale. Dunque il gioco diviene strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

“Un caffè con…” – Intervista a Roberta Manias, educatrice del progetto “Accorciamo le distanze”

Il gioco da tavola come strumento educativo.

Ospite del programma televisivo “Un caffè con…” per la puntata di oggi, l’educatrice professionale della Cooperativa ET Roberta Manias, intervenuta in merito al progetto “Accorciamo le distanze“.

Il gioco è uno dei primissimi strumenti di relazione ed educazione; il gioco è la prima modalità con cui i bambini fanno esperienza del mondo; il gioco è uno strumento attraverso il quale le persone si mostrano realmente per quello che sono.

Il progetto “Accorciamo le distanze”, che vede come ente capofila il Comitato interregionale dell’Associazione Salesiani per il Sociale di Piemonte e Valle d’Aosta e il coinvolgimento della Associazione Giovanile Salesiana per il Territorio AGS, nasce dal bisogno di riqualificare l’offerta educativa extrascolastica. In risposta agli effetti che la pandemia ha generato, sia a livello didattico che psicologico e sociale, la presente iniziativa intende implementare azioni volte alla cura e al supporto educativo ma che privilegia, allo stesso tempo, quello sociale dei ragazzi vittima del distanziamento sociale. Dunque il gioco diviene strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

Minori di diritto: seminario di studio sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nelle scuole e negli ambienti educativi

Venerdì 25 febbraio 2022, presso la Sala Sangalli di Torino-Valdocco, si terrà un seminario di studio sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nelle scuole e negli ambienti educativi che sostengono l’apprendimento: “Minori di diritto“. La partecipazione è su invito. Di seguito le informazioni principali e il programma.

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I bambini sono fondamentali per la crescita di una società ed è necessario preservare il loro benessere presente e futuro. Con la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza cambia il modo di vedere infanzia e adolescenza: i bambini diventano soggetti a cui vengono riconosciuti universalmente dei diritti giuridici come ad esempio il diritto al nome, alla salute, a una corretta alimentazione, all’istruzione, alla sopravvivenza e libertà di espressione. Nonostante vi sia un generale consenso sull’importanza dei diritti dei più piccoli, ancora oggi molti bambini e adolescenti, anche nel nostro Paese, sono vittime di violenze o abusi, discriminati, emarginati o vivono in condizioni di grave trascuratezza.

 Tutelare i diritti di tutti, anche dei più piccoli, è l’unico modo per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), tra i quale peraltro, troviamo due obiettivi (il 4 e il 10) focalizzati proprio sul diritto all’educazione, all’istruzione all’inclusione e all’uguaglianza per bambini, bambine, ragazze e ragazzi. 

I Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice sono in prima linea per la tutela dell’infanzia, garantendo opportunità, protezione e futuro a bambini e adolescenti in Italia e in numerosi Paesi del Sud del Mondo. Grazie ai progetti di Servizio Civile Universale nelle sedi di Salesiani per il Sociale e Vides in Piemonte e Valle d’Aosta, ogni anno circa 250 giovani scoprono come nella quotidianità del loro impegno civile – per la convivenza, la solidarietà, l’educazione, la cultura, il sostegno a chi è rimasto indietro – mettano in pratica azioni mirate all’autentica difesa dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

 Il seminario di studio, organizzato nell’ambito dei programmi di Servizio Civile de due Enti promotori, B.A.S.E. – Benessere Apprendimento Scuola Educazione e Si Può –  Sostegno Inclusione Partecipazione Uguaglianza Opportunità, vuole essere un’occasione in cui ribadire la necessità di un impegno per la tutela dei diritti sacri e inviolabili di ragazzi e bambini. Obiettivo è promuovere il confronto e la riflessione condivisa tra i giovani sulla tematica della promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza da parte delle scuole e degli ambienti educativi che sostengono l’apprendimento.

Le conference hanno l’obiettivo di condividere linguaggi e strategie, e interverranno Ylenia Serra. Garante Infanzia e adolescenza della Regione Piemonte, Andrea Farina, Docente di Diritto, Legislazione e Organizzazione dei servizi alla persona, Università Pontificia Salesiana, Coordinatore Osservatorio Salesiano per i diritti dei minori e Lavia Bianchi, Docente Pedagogia Interculturale, Università di Modena e Reggio Emilia. 

I Talks, nella seconda parte del seminario, hanno l’obiettivo di presentare 4 diritti fondamentali da difendere, attraverso le testimonianze di operatori del settore:  

  • diritto alla salute – Michele Grio – Primario di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Rivoli
  • diritto all’istruzione- Eugenia Carfora –  Preside Istituto Superiore ‘Francesco Morano’ – Caivano 
  • diritto all’inclusione- Davide Sordi- Preside Scuola media “Don Bosco” Valdocco – Torino
  • diritto all’educazione- Daniela Mesiti –  Preside Istituto Maria Ausiliatrice – Giaveno e Casa Madre Mazzarello -Torino. Presidente Regionale FIDAE.

La partecipazione all’evento  è su invito.

 

“Accorciamo le distanze”: in partenza gli incontri di formazione P.L.A.Y.

P.L.A.Y.: Prevent –Learn – Amuse – Youth

Con il sostegno del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e il contributo della Regione Piemonte, all’interno del progetto “Accorciamo le distanze” sono in partenza gli incontri di formazione e workshop a cura dell’Associazione di Promozione Sociale Quindi CI SEI sul “gioco da tavola come strumento educativo” per gli animatori delle realtà salesiane di Torino-Agnelli, Casale, Cuneo e Rivoli.

Di seguito gli appuntamenti di formazione per ciascuna casa:

Salesiani Don Bosco AGNELLI

Date incontri (in orario 18.00 – 20.00):

11-18 febbraio 2022

11 marzo 2022

Salesiani Don Bosco CASALE

Date incontri (in orario 14.30 – 16.30):

5-12-19 febbraio 2022

Salesiani Don Bosco CUNEO

Date incontri (in orario 20.00 – 22.00):

11-18-25 marzo 2022

Salesiani Don Bosco RIVOLI – CASCINE VICA

Date incontri (in orario 18.30 – 20.30):

25 febbraio 2022

11- 25 marzo 2022

Il progetto “Accorciamo le distanze”, che vede come ente capofila il Comitato interregionale dell’Associazione Salesiani per il Sociale di Piemonte e Valle d’Aosta e il coinvolgimento della Associazione Giovanile Salesiana per il Territorio AGS, nasce dal bisogno di riqualificare l’offerta educativa extrascolastica. In risposta agli effetti che la pandemia ha generato, sia a livello didattico che psicologico e sociale, la presente iniziativa intende implementare azioni volte alla cura e al supporto educativo ma che privilegia, allo stesso tempo, quello sociale dei ragazzi vittima del distanziamento sociale. Dunque il gioco diviene strumento formativo e di coesione sociale, che assume la funzione riabilitativa per tutti coloro che sono stati e sono ancora vittima dei recenti avvenimenti.

Servizio Civile all’estero con i Salesiani: 63 posti disponibili in Brasile, Africa ed Europa

Con i Salesiani si può svolgere un anno di servizio civile anche all’estero: Salesiani per il Sociale e VIS mettono a disposizione 63 posti in Brasile, Angola, Namibia, Ghana, Senegal e in Europa in Albania e Spagna. I posti sono così suddivisi:

  • 6 progetti Salesiani per il Sociale per 53 posti
  • 3 progetti VIS per 10 posti
  • I progetti, tutti di 12 mesi, si situano nel campo dell’educazione, formazione e cooperazione allo sviluppo, accanto a minori e giovani in situazione di svantaggio socio-culturale ed economico, a rischio devianza e di emarginazione sociale
  • Per i volontari in servizio è previsto un compenso economico mensile compreso tra i 700 e gli 850 euro, sono inoltre coperte le spese di vitto e alloggio.

Connessi, la lotta Salesiana al Cyberbullismo

Domenico Pagano, educatore di Valdocco ci presenta il progetto ‘Connessi‘ ideato da Salesiani per il Sociale. Di seguito le parole dell’educatore ed il link a cui trovare tutte le informazioni sul progetto:

Il bullismo è purtroppo una costante di ogni scuola, ma qui a Valdocco abbiamo deciso di fronteggiarla alla maniera di Don Bosco: mettendo le mani in pasta. Nasce così ‘Connessi‘ un progetto audace e d’avanguardia, che vede protagonisti non solo gli studenti, ma anche gli educatori e sopratutto i genitori, in modo da creare un punto di vista comune su quelle che sono le criticità di questa piaga che infesta gli ambienti scolastici.

Fare squadra è la parola d’ordine che abbiamo deciso di adottare, e lo facciamo con tante operazioni che hanno il fine, non solo di informare ma anche di sintonizzare i linguaggi, gli strumenti e gli approcci verso il tema del bullismo e del cyberbullismo.
La realtà laboratoriale, tipica degli ambienti salesiani, diventa palcoscenico per i ‘Laboratori di protagonismo‘ in cui le forze in gioco -educatori, genitori e ragazzi- imparano l’un l’altro prima di tutto l’empatia:gli incontri sul linguaggio del corpo, sulla comunicazione assertiva e sul valore dell’ascolto e del dialogo svolgono esattamente questo compito.
Vengono poi forniti gli strumenti necessari per la comprensione dei luoghi, materiali e non, dove i ragazzi possono andare imbattersi in  queste situazioni; ci sarà quindi uno spazio dedicato ai social network, in cui spiegheremo le nozioni tecniche di base fino ad arrivare alla comprensione dei linguaggi propri di queste piattaforme.

Ci sarebbe molto altro da dire, ma mi preme in questa sede mettere in luce l’entusiasmo che permea tutti i protagonisti del progetto. I ragazzi sono entusiasti e avranno modo di mettersi alla prova fin da subito, tra gennaio e febbraio infatti avrà il via una campagna di comunicazione creata ad hoc dai ragazzi per ‘Connessi’. I genitori sono attenti e curiosi, e l’approccio multi-focale di questo progetto, che li vede partecipi quanto i ragazzi, li spinge ad informarsi chiedendo le slides ed il materiali informativo alla fine di ogni incontro.
Noi educatori poi, non c’è neanche bisogno di dirlo, sentiamo e viviamo la nostra responsabilità come figura d’interfaccia tra giovani ed adulti, e sapendo di essere punto di mediazione diamo tutti noi stessi per riuscire a connettere, appunto, visioni e approcci così differenti in merito ad un tema così delicato come lo è il bullismo.

Domenico Pagano

Don Bosco Casale Monferrato: Natale in Harambée 20 dicembre 2019

Venerdì 20 dicembre la Comunità Harambée di Casale ha celebrato la festa del Natale con l’Eucarestia cui ha fatto seguito la cena e lo scambio di auguri.

Erano presenti i ragazzi/e della Comunità Residenziale, i Minori Stranieri non accompagnati del Gruppo Appartamento (GAP), i minori del Centro Diurno Educativo (CEM), e alcuni giovani Over 18.

Presenti al gran completo gli educatori delle varie realtà, il personale addetto alla cucina e alla pulizia, i volontari che da anni gravitano attorno ad Harambée.

Nell’Eucarestia concelebrata con don Marco (il direttore di Casale) don Meco ha proposto una riflessione sul Natale ispirandosi alle lettera Apostolica di Papa Francesco sul Presepio – Admirabile Signum – così caro al popolo cristiano, che suscita sempre stupore e meraviglia.

Non c’è Eucarestia senza festa. Alla grande con 130 invitati – se si va avanti così si faticherà a trovare gli spazi adeguati.

Le portate della cena erano debitamente intervallate da video sull’attività dell’anno, da scambio regali, e tanta fraternità.

E’ nella tradizione della comunità vivere la festa del Natale come occasione per un grazie cordiale e sincero ai tanti volontari che nella quotidianità donano alcune ore della loro settimana per accompagnare i ragazzi nella fatica dei compiti e altre attività di sostegno agli educatori.

Ha colpito in modo significativo la forte presenza degli ex. E chi sono? I ragazzi e le ragazze che hanno passato alcuni anni in comunità. E’ bello vederli tornare, con la voglia di raccontarti quanto stanno facendo, come si è sviluppata la loro vita, come sono cresciuti, ma anche le difficoltà e gli ostacoli che nella loro crescita hanno incontrato. E’ innegabile per chi ha fondato la comunità, per chi l’ha diretta fin dall’inizio, per gli educatori più anziani che si viva questo incontro con orgoglio, rafforzati nella loro missione educativa, sempre più convinti che secondo lo spirito salesiano quando in comunità si costruisce famiglia si è nella strada giusta. Con un grazie senza fine a don Bosco che non ci dimentica mai nel suo sguardo benevolo di protezione.

Harambèe una casa di voci anime e volti
di cuori speciali che vengono accolti.
Enigmatici silenzi che talvolta fan rumore
oltre il tollerabile e oltre il dolore.
Sorrisi schivi e schiavi di una storia
che rimbomba potente nelle casse della memoria.
Come guerrieri affrontano percorsi e sfide
lanciano lame taglienti alla vita che stride.
Musiche sovrastano i rintocchi delle ore
accompagnano sempre le loro dure prove.
Cercano di ammorbidire il loro rancore
ma non è facile dimenticare ciò che dà dolore.
Ma percorrendo una strada ricca di avventure
non serve coprire le ferite di armature.
Perché hanno compagni e mite sostegno
per realizzare ogni bel sogno.
Per far sì che questo accada chiediamo a te o Signore
la forza ed il coraggio, l’onestà e l’ardore
per far della vita un’opera d’arte
e dar colore ad ogni sua parte.

Elisa – Educatrice

Servizio Civile: Formazione dei selettori SC a Roma

Allenarsi ad affrontare i colloqui con i volontari del Servizio Civile attraverso il gioco. È quello che stanno apprendendo oggi, al Sacro Cuore di Roma, i sedici selettori del Servizio Civile provenienti dalle Ispettorie italiane e dagli enti ed associazioni che fanno parte della rete di Salesiani per il Sociale APS, guidati da Paolo Moretto, formatore di Torino che spiega:

“Il gruppo dei formatori è pieno di interesse, tutti hanno già affrontato dei colloqui. Usare la tecnica del gamification aumenta la produttività perché ognuno di noi giocando ha imparato qualcosa, e anche da adulti è possibile: sono pronto a scommettere che si avranno colloqui migliori.

Ci stiamo occupando del processo di lavoro del colloquio con la tecnica del gamification: prepariamo il gioco e iniziamo a giocare, con il presupposto che giocando si apprende meglio. Alle prime giocate il formatore deve cercare di capire la strategia migliore per vincere, e per vincere ha bisogno di capire le buone e le cattive pratiche per la selezione”.

In merito alla formazione dei selettori, il Presidente di Salesiani per il Sociale APS, don Roberto Dal Molin, aggiunge:

“Il processo di selezione nel servizio civile è una fase delicata che richiede attenzione e competenze specifiche perché si tratta di individuare il candidato più adatto rispetto al progetto, ai destinatari con i quali lavorerà e all’ambiente nel quale si inserirà. È per questi motivi che come Salesiani per il Sociale abbiamo sentito il bisogno di organizzare questo percorso formativo per i selettori dei nostri enti”.