Don Bosco Borgomanero: Personal Reporter News e la puntata LES-Liceo della Musica Don Bosco

Personal Reporter News, la testata giornalistica online dedicata alle dimensioni dell’arte e dalla cultura, del design e della moda, ha riservato un collegamento online al Liceo della Musica Don Bosco di Borgomanero. Per l’occasione sono stati intervistati Lorenzo Cominoli, docente di musica, e Matteo Leonardi, vicepreside del Liceo salesiano. Si riporta di seguito il comunicato stampa dell’iniziativa pervenuto dall’Istituto Don Bosco di Borgomanero.

Personal Reporter News dedica una puntata al LES-Liceo della Musica Don Bosco.

Riccardo Alessandro Reina ha intervistato Lorenzo Cominoli e Matteo Leonardi.

La testata giornalistica online Personal Reporter News, che condivide in Rete notizie di cronaca da tutto il mondo, con particolare attenzione alle dimensioni dell’arte e dalla cultura, del design e della moda, ha dedicato una puntata al neonato Liceo della Musica Don Bosco, nuova “curvatura” del Liceo Economico Sociale borgomanerese, che dall’anno prossimo si aggiungerà alle curvature storiche di Gusto e di Innovazione.

Riccardo Alessandro Reina, fondatore della testata, ha intervistato Lorenzo Cominoli, docente di musica, e Matteo Leonardi, vicepreside del Liceo, che hanno illustrato le ragioni di questa importante novità. Il professor Cominoli ha spiegato che la formazione musicale non è soltanto apprendimento tecnico dell’uso di uno strumento ma educazione alla sensibilità e al rigore, che quando si coniugano generano il miracolo dell’arte e rendono cittadini più maturi.

Le ore spese nel laboratorio musicale accosteranno dunque alla pratica strumentale e alla teoria musicale la conoscenza della storia musicale a partire dai generi contemporanei, la registrazione e manipolazione informatica della musica, il management legato all’economica musicale, dalla produzione alla gestione e alla promozione di un evento musicale. Il Liceo Economico Sociale è infatti una scuola che proietta i suoi studenti nella contemporaneità, per aiutarli a divenire cittadini consapevoli e attivi, nonché attori competitivi nel mondo lavorativo liquido di oggi

È possibile vedere la puntata dedicata al Liceo della Musica all’indirizzo:

A seguire: frame della puntata.

DBI – Next Generation Edu. L’educazione per il futuro dell’Europa

Il Dicastero per la Pastorale Giovanile, in particolare il Don Bosco International (DBI), sta organizzando in vista della prossima Festa di Don Bosco l’iniziativa “Next Generation Edu. L’EDUCAZIONE PER IL FUTURO DELL’EUROPA“. Di seguito il programma dell’iniziativa e il link per iscriversi.

In occasione delle celebrazioni annuali per la festa di Don Bosco, DBI è lieta di invitarvi a “Next Generation Edu. L’EDUCAZIONE PER IL FUTURO DELL’EUROPA”

  • Volete fare una buona azione? Educate i giovani! Volete compiere un atto santo? Educate i giovani! Volete fare una cosa santa? Educate i giovani! In verità, ora e per il futuro, tra le cose sante, questa è la più santa”. Questo è ciò che migliaia di persone di diversi paesi hanno imparato da Don Bosco durante i suoi viaggi in Europa nella seconda metà del XIX secolo. Oltre 150 anni dopo, nel bel mezzo di una pandemia globale, l’educazione dei giovani è ancora un tema centrale in Europa.
  • Nonostante le numerose sfide, l’Unione Europea “cerca di fare di più” nel presente, come annunciato all’inizio dell’attuale mandato delle istituzioni europee, guardando al futuro della sua prossima generazione. All’indomani dell’adozione del piano di ripresa “Next Generation EU” e alla vigilia del lancio della Conferenza sul “Futuro dell’Europa”, Don Bosco International (DBI) desidera promuovere una riflessione sul ruolo dell’educazione.
  • Il DBI rappresenta i Salesiani di Don Bosco nelle istituzioni europee, come ufficio di collegamento con le politiche dell’Unione Europea in materia di educazione, cultura e gioventù, e come piattaforma che promuove e guida le iniziative e i progetti pianificati dai partner locali di Don Bosco in collaborazione con varie istituzioni internazionali. Alla vigilia delle celebrazioni annuali di Don Bosco, DBI si propone di fare il punto sulle lezioni apprese dai suoi partner al fianco di molti giovani, soprattutto i più vulnerabili, per sensibilizzare il pubblico sulle potenzialità dell’educazione per il futuro dell’Europa.
  • Nel quadro di riferimento continentale dell’Area Educativa Europea e in quelli globali, come gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e il Patto Globale per l’Educazione, vogliamo fare in modo che, riducendo le disuguaglianze e prevenendo la discriminazione attraverso un’educazione di qualità e inclusiva, nessun minore e nessun giovane sia lasciato indietro in Europa. La presente iniziativa mira a mettere in evidenza alcune delle buone pratiche e delle alleanze esistenti in Europa e a livello internazionale per costruire società a misura di minori e giovani. Nuove misure promettenti a livello europeo, come la Garanzia per l’Infanzia, possono portarci in questa direzione. Vogliamo sottolineare come le piattaforme e le reti europee, come Eurochild e SIRIUS, stanno promuovendo il contributo della società civile a questo importante sforzo con un approccio basato sui diritti.
  • L’Educazione e Formazione Professionale (IFP) è sempre stata ed è tuttora uno dei settori centrali dell’attività educativa di Don Bosco. I partner di DBI oggi forniscono corsi di formazione professionale in molti paesi dell’UE, ma anche in quelli vicini e in altri continenti. Siamo quindi impazienti di partecipare attivamente a un’edizione più inclusiva e più internazionale del programma Erasmus. Un’edizione rafforzata della Garanzia per i giovani è anche benvenuta, nella misura in cui può incoraggiare gli Stati membri dell’UE a fare del loro meglio per raggiungere e attivare i più vulnerabili tra i giovani che non hanno un lavoro, un’istruzione o una formazione. Coerentemente, la transizione verde e digitale sono al centro dei nostri progetti di upskilling e reskilling, dove cerchiamo anche di assicurare un approccio olistico all’istruzione, per uno sviluppo umano integrale dei nostri beneficiari. Come diceva Don Bosco, al di là del trasferimento di competenze, “l’educazione è una questione di cuore”.
  • Il futuro dell’Europa ha bisogno di immaginazione. Ha bisogno di un’educazione di qualità e inclusiva. I bambini e i giovani in Europa sognano di osare. Noi dobbiamo osare sognare con loro.

AGENDA

Venerdì 29/01/2021 – h 12-13.30

Facilitatore: Renato Cursi (Don Bosco International, Segretario Esecutivo)
Piattaforma Zoom – La traduzione simultanea sarà disponibile in inglese, francese, italiano e spagnolo

Secondo incontro del percorso Community Lab – San Luigi TO

Nella serata del 14 dicembre, tramite un collegamento online, si è svolto il secondo incontro del percorso di Community Lab, condotto dal team di Generazione Oratori presso l’Istituto salesiano San Luigi di Torino.

Tramite le parole di Erika Castagneri, educatrice dell’housing SSPP e referente in Labs to Learn per questa azione di progetto, raccontiamo l’appuntamento:

Il 14 dicembre c’è stato il secondo incontro delle Cep riunite, purtroppo la situazione pandemica ci ha impedito di vederci di persona ma la tecnologia ancora una volta ci ha permesso di vederci online,il tema del nostro secondo appuntamento era sempre sull’educazione ed è ripartito dallo spunto di riflessione con il quale ci eravamo salutati a novembre. I ragazzi di GO ci avevano chiesto di raccontare un episodio che per noi era stato significativo in cui ritenevamo di essere stato educati da qualcuno, una domanda la cui risposta risulta essere meno semplice di quel che sembra, ciò nonostante le testimonianze non sono mancate, ma procediamo con ordine.

Dopo un primo momento di preghiera condotto da Giorgio, il referente dei ragazzi universitari, i ragazzi di On ci hanno chiesto di prestare attenzione a cinque spezzoni di film da loro selezionati aventi come tema l’educazione, per ogni scena mostrata la consegna era quella di trovare una parola che secondo noi descriveva al meglio il processo educativo in atto in quella scena, i film che sono stati selezionati erano: Whisplash, Captain Fantastic,Moonrise Kingdom, Lady Bird e Jimmy’s hall.

La seconda parte dell’incontro è stato completamente incentrato sul confronto delle nostre esperienze, questo è stato reso possibile grazie alla suddivisione in piccoli gruppi nei quali dopo aver riportato ciascuno la propria testimonianza si è cercato di definire per ognuna di esse quale fosse il messaggio educativo.

Ci siamo salutati lasciandoci un nuovo spunto di riflessione “Pensare ad un episodio in cui abbiamo educato qualcuno”, lunedì 18 gennaio ci incontreremo per il terzo incontro ed avremo modo di scoprire le varie esperienze!

Erika Castagneri, educatrice dell’housing Santissimi Pietro e Paolo

Servizio civile al Rebaudengo

L’opera salesiana Rebaudengo per il servizio civile 2021 mette a disposizione 10 posti per giovani tra i 18 e i 29 anni in 4 progetti che hanno come utenti bambini, ragazzi e giovani. Un’occasione di crescita, un’esperienza di solidarietà e una prima occasione di avvicinamento al mondo del lavoro.

Iusto – Università

Potenziare l’attività di animazione culturale nel territorio della circoscrizione VI di Torino, favorendo parallelamente l’accesibilità e l’utilizzo della biblioteca universitaria Mario Viglietti, all’interno dell’opera salesiana Rebaudengo, da parte della popolazione residente e in modo particolare dei giovani.

Info: Federico Civera 328 9835644

Oratorio – Centro giovanile

L’oratorio per noi è lo stile relazionale concui stiamo con i giovani. Animazione per bambini, pre-adolescenti ed adolescenti. Organizzazione attività ludiche, accompagnamento educativo in progetti di sostegno scolastico. Estate ragazzi “L’educazione è una cosa di cuore”

Info: Don Gigi Cerutti 347 7892127

CNOS-FAP – Formazione professionale

Il CFP opera con lo scopo di formare le competenze culturali e tecnico-professionali per consentire al termine del percorso formativo, l’inserimento nel mondo del lavoro o il proseguimento degli studi. Supporto alla didattica, collaborazione con l’equipe educativa, animazione delle attività ricreative, aiuto segreteria.

Info: Roberto Romano 334 1150587

Scuola dell’infanzia

La scuola dell’infanzia accompagna i bambini in un percorso di crescita favorendo lo sviluppo di personalità libere e armoniose nel rispetto delle diversità individuali. Le Attività educative che proponiamo valorizzano la naturale curiosità dei bimbi in un contesto gioioso e secondo il sistema preventivo.

Info: Isabella Gullotto 345 6981779

Aree di sviluppo dei progetti:

  • Educazione e animazione
  • Formazione
  • Assistenza e inclusione sociale
  • Doposcuola
  • Promozione culturale

Posti disponibili:

  • IUSTO – 4 posti
  • Oratorio – 3 posti
  • CNOS-FAP – 2 posti
  • Scuola dell’infanzia – 1 posto

Info:

  • C’è tempo fino al giorno 8 febbraio per candidarsi
  • Candidature esclusivamente online su piattaforma DOL
  • E’ necessario munirsi di SPID
  • L’avvio presunto è in aprile 2021
  • Età 18-29 anni non compiuti al momento della presentazione della domanda

L’Oratorio Valdocco 2° appuntamento di Community Lab: “il DNA dell’educazione al laboratorio.”

Si è svolto il 12 gennaio il secondo appuntamento di Community Lab per l’Oratorio Valdocco.  Parte integrante del progetto Labs to Learn, questo nuovo appuntamento di Community Lab prende il titolo di “il DNA dell’educazione al laboratorio” e si è svolto in forma on line insieme ai ragazzi e agli educatori. Di seguito il report della giornata:

Il Progetto “Labs to learn” continua! Cosa offre il progetto? Veri e propri laboratori per imparare, per costruire. Insieme, nella prospettiva della generatività sociale! Ieri, martedì 12 Gennaio, l’Oratorio di Valdocco ha vissuto il secondo appuntamento di “Community Lab”: un percorso di 4 tappe, per “sognare il futuro dell’Oratorio e intravedere l’Oratorio del futuro”. Sotto la guida degli amici di “On! Impresa Sociale”, in questa seconda tappa, ci siamo confrontati sulle varie dimensioni che compongono il gesto educativo: l’azione, la parola, l’ambiente, i protagonisti … solo per fare qualche esempio.

Come si è svolta la serata in breve? partiamo dalla premessa: al termine il primo incontro, di cui vi raccontavamo un mesetto fa circa, siamo stati invitati a scrivere, in vista del secondo, un episodio in cui fossimo stati protagonisti di una azione educativa. Quando poi ci siamo ritrovati ieri sera per l’incontro, in modalità online, ci sono stati proposti, uno dopo, l’altro quattro filmati riferiti all’educazione. Siamo stati invitati a commentarli con una frase. Il passaggio successivo è stato provare a mettere in “connessione” e poi in condivisione, quanto visto, con l’episodio da noi narrato e lasciatoci come “compito” la volta precedente.

Certamente ciò che si può dire come consapevolezza presente in ciascuno, ma emersa con più chiarezza dal “laboratorio”, che ha aiutato a esplicitarla, è che: l’educazione “è molte cose”, e impegna in prima persona l’educatore, ma più che tutto è un “fatto comunitario!”.

Allora, forse, possiamo concludere così: la sfida e la promessa all’orizzonte, per l’Oratorio di Valdocco (ma non solo), è tutta contenuta in un famoso detto africano: “per educare un bambino ci vuole un villaggio!”. Una Comunità. Forse anche l’educatore e l’educazione hanno bisogno di convertire la propria pratica e la propria visione “dal solitario, al comunitario”!

Lo diceva bene il nostro Ispettore, don Leonardo Mancini, con un simpatico e significativo gioco di parole all’assemblea delle CEP ad inizio anno pastorale, diceva: “dobbiamo passare dal Da Mihi Animas, al Da Nobis Animas”. Educare, per il carisma salesiano è questione di DNA

Un percorso di studi in Energia, ispirato alle parole del Papa e di Greta

Sul sito dell’Istituto Agnelli viene presentato il nuovo indirizzo dell’Istituto tecnico tecnologico.  Questo nuovo indirizzo sarà in collaborazione con Iren e sarà un percorso di studi dedicato proprio all’energia, ispirato dalle parole di Greta e del Papa.

Di seguito il testo integrale della notizia di presentazione del nuovo indirizzo:

In un momento in cui di scuola si parla spesso tra polemiche e dubbi a causa della pandemia da Covid, l’Istituto Tecnico Edoardo Agnelli annuncia una nuova certezza. Dopo avere avviato nel 2019 la sezione di Informatica e dopo avere conquistato nel 2020 il primo posto tra gli Istituti Tecnici Tecnologici di Torino e provincia come percentuale di collocazione lavorativa (indagine Eduscopio), a settembre prenderà avvio l’articolazione Energia, andando così ad arricchire l’attuale offerta formativa con le sezioni di Meccanica e Meccatronica, Elettronica e Informatica.

Traguardi che non nascono dal nulla, ma che sono frutto di un lavoro costante e appassionato dei docenti e degli studenti. «La crescita di questi anni è la risultanza di tre fattori tra loro interdipendenti: professionalità e continuità del collegio docenti, costante ricerca di collaborazione con le aziende del territorio, cura della formazione personale e professionale degli studenti – commenta il prof. Giovanni Bosco, preside del Liceo Scientifico e dell’Istituto Tecnico Edoardo Agnelli -. Le famiglie ci cercano, gli studenti ci apprezzano, le aziende ci scelgono: siamo molto contenti di come stanno andando le cose. E vogliamo ancora crescere».

Con il nuovo anno scolastico 2021-2022 l’offerta formativa dell’Istituto Tecnico Tecnologico si arricchirà quindi ulteriormente, avviando un percorso di indubbio interesse e attualità: l’articolazione Energia. Il prof. don Fabrizio Gallarato ne illustra i punti principali: «È sufficiente indicare alcuni dei temi innovativi che arricchiscono il curriculum formativo di questa nuova sezione per coglierne il valore aggiunto: energie rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, geotermia…), efficientamento energetico di edifici e impianti, tecniche di accumulo dell’energia, sistemi di supervisione e conduzione di impianti mediante app e da remoto».

L’articolazione Energia è il punto di arrivo della collaborazione sviluppata in questi anni con il Gruppo IREN, che si è sviluppata grazie a stage e percorsi di PCTO (ex alternanza scuola-lavoro), che hanno coinvolto molti studenti: negli ultimi due anni dieci di loro sono stati assunti e alcuni progetti hanno concorso a livello nazionale. «È il punto di arrivo di un bel cammino fatto con il Gruppo IREN. Ci auguriamo e desideriamo che sia punto di partenza per un percorso ancora più coinvolgente – aggiunge don Claudio Belfiore, direttore dell’Istituto Edoardo Agnelli -. Ci tengo a sottolineare che un peso rilevante nella scelta di avviare la nuova sezione Energia hanno avuto i richiami e le sollecitazioni di Papa Francesco con la Laudato sii sulla cura della casa comune e la crescente attenzione sociale al rispetto dell’ambiente provocata da Greta Thunberg e dalle manifestazioni giovanili. Crediamo sia giusto e doveroso che tali sensibilità diventino professionalità, occupabilità e capacità di ricerca di nuove soluzioni».

Le iscrizioni per la nuova articolazione Energia sono aperte. È possibile acquisire ulteriori informazioni e iscriversi partecipando ai prossimi Open Day (in presenza e online) dell’Istituto Tecnico previsti nel corso di questo mese di gennaio: venerdì 15, sabato 16, giovedì 21 e sabato 23. Per contatti e informazioni è possibile telefonare allo 011-6198311 oppure scrivere a segreteria@istitutoagnelli.it.

 

“Esci dalla tua zona di comfort”: il messaggio di don Alfred Maravilla

Sul sito di ANS viene riportato il messaggio missionario per il mese di gennaio 2021 del Consigliere Generale per le missioni don Alfredo Maravilla sull’importanza di abbandonare la proprio zona di comfort nonostante le difficoltà.

Dobbiamo sfidare noi stessi a uscire dalle nostre zone di comfort, facendo piccoli passi, come imparare a capire e apprezzare il modo in cui gli altri vedono le cose, che è diverso dal mio punto di vista.
don Alfredo Maravilla – Consigliere Generale delle missioni

Di seguito si riporta il messaggio riportato dalla notizia di ANS (fonte: AustraLasia)

(ANS – Roma) – Don Alfred Maravilla, Consigliere Generale per le Missioni, ha pubblicato un messaggio missionario, per il mese di gennaio 2021. Il centro della sua riflessione è la necessità di lasciare la propria zona di comfort, anche se questo può essere molto impegnativo per ciascuno di noi.

Si riporta di seguito il messaggio.

Si sente spesso dire “esci dalla tua zona di benessere”, ma che cos’è? La nostra “zona di comfort” è quell’area della nostra vita in cui non sentiamo stress e ansia, perché ci sentiamo familiari e in pieno controllo del nostro ambiente. Tutto ciò che è al di fuori della nostra zona di comfort è sempre molto impegnativo per noi. Ma c’è anche quella piccola voce nella nostra testa, che ci fa venire in mente mille ragioni per cui la nostra nuova idea o il nostro nuovo modo di fare fallirà, è pericoloso, non deve essere assecondato, deve essere evitato…

Così saremo sempre bloccati nella nostra zona di comfort, non andremo mai avanti e non cresceremo mai. Non ci concediamo di scoprire ciò di cui siamo capaci. Per questo, continuiamo a fare cose che abbiamo sempre fatto senza renderci conto che in realtà siamo diventati ciechi di fronte al fatto che non stiamo più producendo risultati.

Dobbiamo sfidare noi stessi a uscire dalle nostre zone di comfort, facendo piccoli passi, come imparare a capire e apprezzare il modo in cui gli altri vedono le cose, che è diverso dal mio punto di vista. Imparare a mangiare cibo di un’altra cultura o imparare un’altra lingua straniera è un altro piccolo passo. Lo è anche vivere in un’altra cultura, in un altro Paese. In effetti, è solo facendo tanti, piccoli passi che saremo in grado di rompere la nostra zona di benessere e andare avanti.

Una nave è fatta per navigare in alto mare, non per essere sicura in porto. Anche noi siamo stati progettati per andare in profondità, per spingere più in là i confini di ciò che possiamo raggiungere e sbloccare le nostre potenzialità di ‘discepoli missionari’. Così, Papa Francesco ha insistito sul fatto che “seguire Gesù non è un educato protocollo da rispettare, ma un esodo da vivere“. Infatti, se noi stessi vogliamo trovare Gesù, “bisogna lasciare la paura di mettersi in gioco, l’appagamento di sentirsi arrivati, la pigrizia di non chiedere più nulla alla vita. Occorre rischiare, semplicemente per incontrare un Bambino” (Omelia, 6 gennaio 2018).

Approfondimento sul metodo di studio a cura di Antonella Zappavigna – Labs to Learn

Il progetto Labs to Learn continua, in questo appuntamento la Dott.ssa. Antonella Zappavigna approfondisce alcune dinamiche legate al settore Metodo di Studio. Attraverso una video lezione del 21 Gennaio vengono proposti e analizzati i seguenti argomenti:

  • Apprendimento
  • Motivazione
  • Autoefficacia, autostima, locus of control e stili attributivi
  • Sviluppare una sensibilità metacognitiva

Di seguito la video lezione:

Attraverso la pagina “Materiale formativo” del progetto Labs to Learn  sarà possibile usufruire di tutte le registrazioni dei webinar e delle video lezioni che si svolgeranno in questo percorso di formazione che terminerà a giugno 2021.

 

 

 

Dall’oratorio Rua arriva il progetto “AMICO CLICK”

Presso l’oratorio Michele Rua di Torino, con il 2021 e più precisamente dall’8 Gennaio, è partito il progetto per il supporto digitale “AMICO CLICK“, uno sportello completamente gratuito ed aperto a TUTTI.

– “È davvero bello vedere come i giovani siano il cuore dell’iniziativa, che rientra nella più ampia progettualità della Caritas, come abbiano saputo cogliere e concretizzare bisogni che emergono dal territorio di Barriera di Milano, mettendosi a completa disposizione e formandosi per supportare al meglio chi ha più difficoltà a rapportarsi con il mondo del digitale.

L’ anno appena concluso ha, infatti, accentuato il grande divario digitale che già esisteva.
“Camminate coi piedi per terra e col cuore abitate in cielo.” Questa frase di Don Bosco ci ricorda che è necessario sognare in grande per realizzare piccoli passi. Ciò che è importante, e che dà ancora più cuore all’iniziativa, è il supporto che le diverse realtà all’interno della comunità hanno dato”- così Don Mauro Zanini, direttore della casa salesiana del Michele Rua, ci racconta il progetto.

AMICO CLICK ha come obiettivo quello di rispondere alla domanda: COME FARE PER:
Nel mese di gennaio è attivo il servizio pilota delle iscrizioni a scuola, ma già a febbraio partiranno altri servizi (spid, mail, videochiamate, scaricamento app…) ed altri ancora verranno aggiunti nei mesi successivi.

Per accedere, basta prenotare un appuntamento al numero 3272486437 nei seguenti orari:

  • Lunedì 15.00-17.00
  • Venerdì 15.00-17.00
  • Sabato 10.00-12.00.

Per rimanere aggiornati, è possibile visitare i canali social dell’oratorio Michele Rua.

Salesiani Agnelli: l’articolo del Bollettino Salesiano dedicato all’Istituto

Si riporta di seguito l’estratto dell’articolo del Bollettino Salesiano del mese di dicembre dedicato all’Istituto Salesiano dell’Agnelli, con la presentazione di Don Claudio Belfiore, direttore dell’opera.

C’era una volta l’Agnelli… Così avrei potuto iniziare quest’articolo, se l’Agnelli (così viene familiarmente chiamato l’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli di Torino dai genitori e dai giovani che lo frequentano) fosse un ricordo del passato. E invece c’è ancora. E gode di ottima salute. Ve ne parlo io, che sono l’ultimo arrivato.

Don Claudio Belfiore

Ho conosciuto i salesiani 42 anni fa, nel 1978, ne sono rimasto affascinato e sono diventato salesiano nel 1984. Ho girato diverse case salesiane, dentro e fuori Torino: San Luigi, Valdocco, Martinetto, San Paolo, e poi otto anni a Cuneo e dieci a Roma. Fino a due anni fa però non ero mai stato all’Agnelli. Ne avevo sentito parlare e lo osservavo da lontano con una certa soggezione, anche perché porta un nome che a Torino ha un peso storico e sociale notevole.

Benedetta fu l’obbedienza (così noi salesiani chiamiamo l’atto con cui i nostri superiori ci assegnano una nuova casa o un nuovo incarico) con cui don Enrico Stasi, allora Superiore del Piemonte salesiano, mi mandò in questa casa al rientro dal mio servizio a Roma. E dal mio arrivo all’Agnelli, in pieno agosto, con tanto di dodici bagagli tra zaino, borsoni, scatole e baule, non ho più smesso di stupirmi e di apprezzare la bellezza e la vivacità di questa casa. Proverò a descriverne una parte, ma dovrete accontentarvi di queste poche pennellate, non potrò dire tutto. Nel parlare dell’oggi seguirò l’ordine storico, con riferimento al periodo in cui sono nate le diverse attività dell’Agnelli.

L’Opera comincia a esistere nel 1938 con la posa della prima pietra, frutto dei colloqui e degli scambi tra il senatore Giovanni Agnelli, nonno del più recente Gianni Agnelli, presidente della FIAT (ora inglobata in FCA) e il Rettor Maggiore don Pietro Ricaldone, quarto successore di don Bosco. I loro desideri si incontrano e si trovano d’accordo su due aspetti: fare qualcosa per i giovani operai e per il ceto popolare, e allo stesso tempo istituire un’opera in ricordo del figlio Edoardo Agnelli, morto tragicamente in un incidente aereo.