Colle Don Bosco: Esercizi Spirituali per universitari e giovani lavoratori

Il 3, 4 e 5 marzo 2023, al Colle Don Bosco, si sono svolti gli Esercizi Spirituali 2023 per gli universitari ed i giovani lavoratori.

Oltre 100 giovani hanno vissuto giornate ricche di confronto, preghiera e riflessione sulla propria vita e il proprio cammino di fede.

Di seguito una carrellata di pensieri da parte di alcuni dei partecipanti:

Gli Esercizi Spirituali sono un momento che scelgo di vivere per interrompere una routine ben scandita di impegni, per poi riprenderla al termine con un motivo e una direzione più giusta, secondo Dio.

-Simone

 

Gli Esercizi Spirituali sono stati giorni di riposo spirituale, un tempo condiviso in compagnia di persone con cui fa bene stare insieme per intraprendere al meglio il cammino di Quaresima e arrivare davvero preparati alla Pasqua.

-Vytautas, SDB

 

Gli Esercizi Spirituali sono stati luogo di crescita, incontro e condivisione perché mi hanno permesso di affidare a Dio le mie debolezze e la mia persona, scombussolando gli equilibri interni sapendo che Dio mi vuole bene e ricostruisce migliore, e condividere il percorso con altri 100 ragazzi in cammino come me facendomi sentire parte di una Chiesa grande.

-Andrea

 

 

Gli Esercizi Spirituali, per me, sono un momento per fare il punto della situazione, provare a camminare nella fede, magari rendendomi conto di essere un po’ fermo. E accorgermi che non sono solo, che anche altre persone vivono momenti non sempre facili. Presa consapevolezza di questo, si prova ad affidare tutto a Dio perché possa pian piano farci vedere con una luce nuova anche le cose di tutti i giorni, della nostra routine quotidiana. Infine, mi hanno ricordato che non posso pretendere di capire il progetto di Dio tutto fin dall’inizio, ma che devo solo decidermi a partire fidandomi: scoprirò la strada e la meta solo pian piano. Se per partire, per seguire la mia vocazione, pretendo di conoscere tutto, di avere tutte le leve del comando a mia disposizione, semplicemente non partirò mai.

-Danilo

 

Per me gli Esercizi Spirituali sono stati una piccola pausa dalla frenesia e monotonia della vita. Come un bel fiore che è cresciuto nel grigio della vita quotidiana.

-Sara

 

Gli esercizi sono stati un’occasione per fermarsi, per fermare l’ordinario, la nostra vita frenetica che non ci lascia tempo di ragionare sui passi più importanti: quelli del nostro cammino spirituale. Tanti ragazzi della stessa età su un cammino condiviso, non solo di vita ma anche di esperienze, idee e riflessioni. Importante, oltre al confronto fra noi, il confronto con le nostre guide salesiane e la possibilità di confessione e adorazione.

-Alessandro

 

Per me gli Esercizi Spirituali sono stati un’occasione per potermi fermare e riflettere sul mio cammino di vita e di fede, dedicando veramente del tempo alla preghiera e capire se sto davvero dicendo il mio Sì al Signore.

-Chiara

 

Gli Esercizi sono stati un bel passo nel mio cammino, da cui torno a casa con sì qualche dubbio e incertezza ma con anche molta forza per continuare a camminare e scavare dentro me stesso.

-Matteo

 

AGS per il Territorio presenta il progetto Labs To Learn a Didacta 2023

L’8 Marzo 2023 l’Associazione Giovanile Salesiana per il Territorio, promossa dai Salesiani del Piemonte e Valle d’Aosta, sarà presente a Didacta, il più importante appuntamento fieristico sull’innovazione del mondo della scuola, per presentare il progetto Labs To Learn all’interno dello stand di CNOS-Scuola Nazionale e CNOS-FAP Nazionale che promuove la proposta didattico-educativa dei salesiani d’Italia.

In occasione della Fiera verrà presentata l’esperienza dei Maker Lab allestiti in diversi Oratori dell’Ispettoria grazie al progetto Labs To Learn che si propone di offrire una “seconda occasione” a minori e adolescenti a rischio di esclusione dai percorsi scolastici e formativi e promuovere il rafforzamento delle loro competenze logiche (STEM), delle life skills, dell’auto-stima, degli alfabeti indispensabili per la continuità formativa.

All’interno dei Maker Lab, attraverso l’esperienza educativa dell’imparare facendo (learning by doing), ragazze e ragazzi delle scuole medie trovano un luogo dove poter esprimere sé stessi e scoprire le proprie potenzialità sperimentando attività divertenti e creative e fare un’esperienza didattica diversa da quella tradizionale: robotica, coding, progettazione e stampa 3D, grafica, fumetto, falegnameria, videomaking, sartoria, cucina.

Il progetto, finanziato da “Impresa Sociale con i Bambini” nell’ambito del Bando “Un Passo Avanti”, si realizza nelle Case Salesiane dei territori di Torino, Bra, Vercelli, Alessandria e Casale, in partenariato con 9 Istituti Comprensivi e vede coinvolti, nell’ottica di un’alleanza educativa, gli educatori degli Oratori, i formatori delle sedi CNOS-FAP, i docenti delle scuole e le famiglie.

“Siamo contenti di poter essere presenti a questo evento e siamo contenti di poter presentare lo sviluppo di una progettazione cara alla nostra ispettoria. Siamo convinti che questa partecipazione possa aiutarci a sognare ancora più in grande per i nostri ragazzi”

-Don Alberto Goia, Presidente AGS per il Territorio

Giornata dei Missionari Martiri 2023: disponibile materiale per animazione

In occasione della  trentunesima Giornata dei Missionari Martiri, il prossimo 24 marzo 2023Missio ha messo a disposizione 11 video-testimonianze per la preghiera e animazione della ricorrenza. Di seguito la notizia e il link ai video nell’articolo a cura di Missio Italia.

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Il 24 marzo 2023 ricorre la trentunesima Giornata dei Missionari Martiri. La celebrazione è collocata nel giorno dell’uccisione di Mons. Oscar Romero, avvenuta nel 1980, a memoria del suo impegno al fianco del popolo salvadoregno, oppresso da un regime elitario incurante della sorte dei più poveri e dei lavoratori.

All’epoca dei fatti, la morte dell’Arcivescovo di San Salvador per mano di un sicario degli squadroni della morte agli ordini del governo non passò inosservata. Tra i contadini e gli operai, i quali sin da subito gli attribuirono l’appellativo di Santo de America, nacque un vero e proprio culto, immagine degli oppressi che si rialzavano contro l’oppressore: il proprio Paese, che fino a quel momento li aveva considerati scarti di una società che necessitava di evolversi, ad imitazione del modello degli stati nordamericani, sfruttandone la forza lavoro, impiegando donne a bambini per sminare i campi, placando ogni rivolta aprendo il fuoco sulla folla. Proprio in occasione del funerale, al quale partecipavano in migliaia chiedendo giustizia per il fratello, padre e guida assassinato, l’esercito mitragliò sui fedeli. Fu un massacro senza misura.
Negli anni a venire, numerose donne e uomini iniziarono a recarsi in pellegrinaggio sulla sua tomba e presto la storia e il nome di Oscar Romero si diffusero nel mondo, dando vita ad iniziative e reti di preghiera per gli ultimi e gli impoveriti.

Nel 1992 l’allora Movimento Giovanile delle Pontificie Opere Missionarie, oggi Missio Giovani, propose alla Chiesa italiana la celebrazione di una Giornata che facesse memoria di quanti ogni anno perdono la vita durante il proprio servizio pastorale. I giovani scelsero come data il 24 marzo, affinché fosse chiaro che le sorelle e i fratelli uccisi, poiché fedeli al Vangelo fino all’ultimo istante, sono germogli di una fede nuova, rafforzata dall’impegno a prendersi cura di chi soffre o è schiacciato da sistemi ingiusti e scarsamente inclusivi.

Anche quest’anno, ci giungono notizie di tante, troppe sorelle e fratelli uccisi in missione. Ne faremo memoria durante le celebrazioni dedicate loro; vi invito però a ricordarli durante tutta la Quaresima: il loro sacrificio non passi inosservato, diventi piuttosto stimolo ed esempio di totale dedizione all’annuncio della Buona Notizia tra gli ultimi della Terra, laddove il messaggio di speranza di Cristo è quanto mai urgente e necessario.

Non posso non ricordare con particolare attenzione suor Maria De Coppi, missionaria comboniana, uccisa in Mozambico nel corso di un’azione terroristica e la piccola sorella del Vangelo Luisa Dell’Orto, assassinata in un agguato tra i vicoli della capitale di Haiti. Entrambe spendevano l’intera vita rispondendo ai bisogni di due popoli, martoriati da guerre, calamità, criminalità e soprusi. La loro testimonianza ci ricorda che persino in quei luoghi dimenticati da tutti e abbandonati alla sorte atroce della sopravvivenza, il Vangelo è più vivo che mai e nutre la forza di andare avanti, nonostante tutto, di crescere e migliorare, di dare un futuro ai propri figli e dignità a chi soffre la miseria.

Per questa edizione, abbiamo scelto di proporre la citazione “Di me sarete testimoni” (At 1,8), che ci ha già accompagnati durante il mese missionario. Il calzante invito di Gesù, rivolto agli apostoli, risuona forte ancora oggi in chiunque scelga di raccoglierlo: è l’invito a farsi prossimi, ad imitare il Maestro nella vicinanza a chi sta al nostro fianco, a raggiungere coloro tanto distanti da sentirsi smarriti, ad abbattere i muri del pregiudizio, a soccorrere chi è nel bisogno.
In occasione del 24 marzo vi invito ad unirci nella preghiera per tutti i missionari, in particolare per coloro che hanno perso la vita e, se possibile, al digiuno, offrendo il sostitutivo di un pasto come contributo a sostegno del progetto in favore dei giovani di Haiti che desiderano riscattare la propria vita e costruire un domani migliore.

Giovanni Rocca
Segretario nazionale Missio Giovani

Materiale per la preghiera e l’animazione della giornata:

Sono disponibili 11 video-testimonianze che raccontano tre figure di missionarie uccise:

  • sr Maria de Coppi (tre video), comboniana, uccisa a Chipene in Mozambico il 6 settembre scorso
  • sr Luisa dell’Orto (due video), Piccola Sorella del Vangelo, uccisa ad Haiti il 25 giugno scorso
  • Luisa Guidotti Mistrali, (tre video) medico missionaria uccisa in Zimbabwe (allora Rhodesia) il 6 luglio 1979.

Oltre a questi: l’introduzione alla Giornata, a cura di Giovanni Rocca, segretario di Missio Giovani; i missionari e le missionarie uccise nel 2022; il progetto Kay Chal, scelto da Missio come segno concreto di solidarietà in questa quaresima.

 

Buonanotte Missionaria Marzo 2023 – Don Hoan Phan, Sdb

La Buonanotte Missionaria: un’esperienza concreta in terra di missione per riflettere!

Per questo mese di marzo, condivide con noi la storia della sua vocazione e la sua esperienza in Vietnam don Hoan Phan. Originario  del Vietnam, risiede attualmente nella comunità Maria Ausiliatrice di Valdocco per l’animazione dei luoghi salesiani.

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Mi chiamo Hoan Phan, confratello salesiano sacerdote. Da 5 mesi mi trovo nella casa salesiana di Valdocco. Sono molto contento dell’opportunità di vivere nella Casa Madre salesiana e ho già potuto sperimentare la gioia di vivere qui il primo Natale, il primo capodanno e anche la prima festa di don Bosco. Vivo questa nuova esperienza come un ulteriore dono che il Signore, Maria Ausiliatrice e don Bosco hanno voluto fare alla mia vita. Nasce nel mio cuore un grande sentimento di gioia e gratitudine che vorrei condividere con voi in queste poche righe.
Sono originario del Vietnam. È un paese a forma si “S”, poco più grande dell’Italia in quanto a superficie (331.690 km2), con una popolazione di più di un terzo maggiore (98.5 milioni). Confina a nord con la Cina, a ovest con il Laos, a sud-ovest con la Cambogia e a est e sud è bagnato dal mare orientale. Gran parte del territorio è formato da montagne e altipiani, ma vi sono anche due zone pianeggianti: a nord quella formata dal Fiume Rosso; a sud quella formata dal delta del fiume Mekong.
Dicevo che il Vietnam è un paese a forma di “S”. Sono molto affezionato alla lettera “S” perché era presente ai piedi dell’altare della cappella del nostro noviziato. Il mio maestro (l’incaricato della formazione dei novizi) ci spiegava che il significato di quel segno fosse la “S” di Salesiani di don Bosco, la “S” di Salute, la “S” di Santità e anche la “S” di Sacrificio. E di sacrifici i Salesiani di don Bosco in Vietnam ne hanno fatti molti. Quest’anno festeggiamo i 70 anni di presenza in Vietnam, da quando il 10 marzo 1952 è arrivato il primo Salesiano don Andrej Majcen, missionario dalla Slovenia. La provincia del Vietnam ora raccoglie quasi tutte province e le città del Vietnam con due delegazioni, Mongolia e Nord Vietnam. In tutto ci sono 41 case salesiane. A partire dall’evento storico del settantesimo della presenza salesiana in Vietnam emerge l’evidenza della forza del sangue dei martiri vietnamiti e degli instancabili sacrifici di 45 missionari provenienti da 7 diversi paesi: oggi abbiamo una provincia composta da 354 confratelli, insieme a 113 confratelli inviati come missionari ad gentes.
La mia vocazione salesiano è meravigliosa. Da piccolo, ho vissuto in una parrocchia diocesana lontana dalle case salesiane del paese e non ho fatto esperienza dell’ambiente salesiano. La provvidenza di Dio mi ha fatto conoscere il carisma salesiano prima attraverso un libretto di Domenico Savio, capitatomi fortuitamente fra le mani, e poi attraverso l’incontro con un salesiano sacerdote venuto ad aiutare nella mia parrocchia per un anno. È lui che mi ha indicato il convitto universitario salesiano dove ho vissuto gli anni degli studi universitari. Finita l’università sentivo che il carisma salesiano era parte della mia vita. Così sono entrato in prenoviziato nel 2005 e, con gran gioia e felicità, sono diventato Salesiano nel 2007.
Sono stato ordinato sacerdote nel 2017 e sono felice di condividere con voi i miei primi cinque anni di vita da salesiano prete. Dopo essere stato ordinato sacerdote nel 2017, ho lavorato per 3 anni presso la comunità salesiana di Ho Chi Minh (ex-Saigon), la città più popolosa del Vietnam, situata nella parte meridionale del paese sulla sponda occidentale del fiume Saigon. Nel primo anno mi sono occupato del centro giovanile, delle classi analfabete dei ragazzi poveri della strada e dell’accompagnamento vocazionale. Due anni dopo, ho avuto l’opportunità di lavorare nella scuola professionale dell’ospitalità di Andrej Majcen. Successivamente, il superiore provinciale mi ha trasferito alla Delegazione del Nord Vietnam, con la responsabilità del centro giovanile e degli studenti. Per tutti e cinque gli anni da sacerdote ho lavorato nel settore della comunicazione e l’anno scorso, prima di venire qui a Torino, ho assunto l’incarico di delegato della comunicazione della Delegazione del Nord Vietnam.
Prima di salutarvi, vorrei chiederVi una preghiera per la famiglia salesiana Vietnamita e, in particolare anche per me, chiamato ora a prestare il mio servizio a Valdocco. Con l’intercessione di Maria Ausiliatrice e di don Bosco, chiedo le benedizioni di Dio per tutti noi e per le attività della nostra Casa Madre.

Carissimi e carissime, buona serata!

Hoan Phan, sdb

Cagliero 11 – “Per le vittime di abusi” – Marzo 2023

Si allega di seguito il  Cagliero 11 n°171 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Marzo 2023.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

Preghiamo per quanti soffrono a causa del male ricevuto da parte di entrambi della comunità ecclesiale: perchè trovino nella Chiesa stessa una risposta concreta al loro dolore e alle loro sofferenze.

Per le vittime di abusi dalla parte dei preti e religiosi in Irlanda.

Ciao amici,

Dal cuore della misericordia sgorga compassione, per-dono e sacrificio. Mentre la Chiesa, con il suo cuore materno, si rivolge all’umanità ferita, riabbracciando i beneficiari dell’amore misericordioso di Dio, siamo obbligati ad essere compassionevoli e misericordiosi verso coloro che sono feriti dai peccati.

Quest’anno, noi Suore Missionarie di Maria Ausiliatrice celebriamo il centenario di Ordinazione sacerdotale del nostro fondatore, il Venerabile Stefano Ferrando, e il centenario del suo arrivo in India. Il suo motto sacerdotale – Sulla Croce è la Salvezza – divenne la forza motrice delle sue avvincenti attività missionarie.

Fissando lo sguardo sulla ruvida croce, simbolo dell’amore sacrificale e della misericordia, pasceva il suo gregge con un cuore simile a quello di Gesù.

Che anche noi possiamo diventare generosi dispensatori verso chi è nel bisogno.
Suor Philomena Mathew, MSMHC (Suore Missionarie di Maria Ausiliatrice) Superiora Generale

Don Bosco Casale Monferrato: chiusura del primo modulo Maker Lab

A conclusione del primo modulo Maker Lab dell’oratorio Don Bosco di Casale Monferrato, pubblichiamo un breve articolo scritto dagli educatori.

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Il 1° modulo del Maker Lab all’oratorio Don Bosco di Casale Monferrato, del 2° anno del progetto Labs To Learn, si è concluso.

Due gruppetti di due scuole medie di Casale Monferrato (IC Dante e IC Negri) per 10 incontri nelle giornate di giovedì e venerdì mattina, hanno sperimentato un innovativo modo di fare scuola, imparare facendo…manipolando il legno. Nel costruire un orologio da parete, un Tangram (gioco geometrico che stimola la logica e l’immaginazione) e una dama, abbiamo avuto modo di affrontare alcune materie scolastiche con un approccio diverso dal solito, concreto e stimolante a detta di qualche ragazzo. Il risultato più significativo si è visto nella voglia di fare e provare dei ragazzi, che in questi 10 incontri si sono sentiti accolti e stimolati a pensare questo laboratorio come un’occasione per far meglio una volta tornati in classe.

Durante l’ultimo incontro qualche lacrimuccia è scesa, ci siamo lasciati con la promessa di raccontare cos’hanno fatto ma senza “spoilerare” troppi dettagli, perché tra pochi giorni inizierà il Maker Lab un nuovo gruppo di entrambe le scuole. I ragazzi partecipanti al progetto presenteranno ciò che hanno imparato alle loro classi in una mattinata in oratorio dedicata alla restituzione.

Per i ragazzi provenienti dalla scuola Dante questa mattinata sarà lunedì 13 Marzo, mentre per i ragazzi della scuola Negri è prevista una mattinata a fine anno scolastico, un’occasione per fare anche un po’ di festa con i compagni e gli inseganti.

Di seguito il fotoracconto video realizzato:

Music: A New Beginning – Bensound

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