AM – L’esperienza missionaria a Vilnus-Telsiai (Lituania)

Da Torino a Vilnus-Telsiai: la storia di un incontro che diventa cammino.

Con il mese di agosto, si conclude l’esperienza missionaria dei ragazzi e delle ragazze che hanno risposto “eccomi” al Mandato Missionario 2021 recandosi presso la realtà salesiana di Vilnus-Telsiai in Lituania guidati da Don Fabio Mamino, Don Alessandro Basso e Vytautas Markunas: Federico Luciano, Simona Cavallo, Matteo Riberi, Arianna Colombino, Elisa Russo, Camilla Lucchesi e Silvia Mandina.

Di seguito le parole di coloro che hanno vissuto l’esperienza estiva missionaria in Lituania.

Perché tu sei qui?” È stata una delle prima domande che ci hanno fatto a Vilnius, dove abbiamo passato la prima delle tre settimane di missione in Lituania. La verità è che nessuno di noi sapeva bene com’era finito lì: sette ragazzi e tre accompagnatori provenienti da tutto il Piemonte in terra Lituana. Eppure, in un modo o nell’altro, ognuno di noi ha vissuto incontri, scelte e situazioni che hanno indirizzato le nostre vite lì, insieme. E così queste si sono incrociate con quelle dei bimbi che ci hanno fatto la domanda iniziale.

Vivere insieme ogni singolo istante di quotidianità, dai momenti di festa e gioco alle fatiche più grandi, ci ha permesso di stringere legami sempre più forti fra di noi. Condividendo tutto questo e affidandolo nelle mani di Dio durante la preghiera, abbiamo potuto sperimentare quanto sia necessario, per poter fare del bene, avere qualcuno al proprio fianco con cui camminare.

Durante la settimana a Vilnius e le due successive a Telšiai, abbiamo vissuto l’estate ragazzi e la formazione animatori incontrando tanti volti di animatori, mamme, nonne e di bambini bisognosi di amore, di una parola buona, di qualcuno che scommettesse su di loro.

Sentirsi così accolti dalle comunità salesiane che ci hanno ospitato e dagli animatori lituani, nonostante le differenze di lingua e abitudini, è stato per noi qualcosa di unico. Nei momenti più difficili, in cui abbiamo capito realmente cosa significhi sentirsi “straniero”, abbiamo sempre trovato una mano tesa verso di noi, pronta ad aiutarci o a sostenerci. Spesso erano gli stessi bambini ad avvicinarci per provare ad iniziare un gioco con noi, ben consapevoli di quanto sarebbe stato difficile spiegarcelo. Tra un sorriso e un “cinque” scambiato, ognuno di loro è stato la testimonianza diretta di quanto ogni nostro piccolo gesto, per quanto semplice sia, possa lasciare un segno profondo nelle relazioni che viviamo nella quotidianità.

A 2000 km di distanza dalla città Torino, in cui fiorì il sogno di Don Bosco, siamo stati testimoni dello spirito salesiano che infiamma i cuori degli animatori, dei ragazzi, della comunità salesiana: fin da subito è stato chiaro che, per davvero, Valdocco non ha confini e che Don Bosco continua ancora oggi a consumarsi per ciascun giovane.

Incontro dopo incontro, abbiamo sperimentato che, come per l’apostolo Pietro nel passo del Vangelo, riusciamo davvero a camminare sul mare (che simboleggia il male) finché teniamo lo sguardo fisso su Gesù. L’ostacolo più grande è stato quello della lingua, ma non poter comunicare con le stesse parole dei ragazzi e degli animatori ci ha tuttavia portato a trovare qualcosa di più grande: abbiamo scoperto la lingua del cuore, quella fatta di sorrisi e sguardi! Ci siamo scoperti realmente tutti fratelli e figli dello stesso Papà.

 

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AM – L’esperienza missionaria a Torre Annunziata presso i Salesiani di Don Bosco

Da Torino a Torre Annunziata: la storia di un incontro che diventa cammino.

Con il mese di agosto, si conclude l’esperienza missionaria dei ragazzi e delle ragazze che hanno risposto “eccomi” al Mandato Missionario 2021 recandosi presso l’Oratorio Salesiano Don Bosco di Torre Annunziata guidati da Don Alessandro Botalla e Don Marco Cazzato: Alessandro Bolfo, Alessandro Cutrupi, Josè Luis Zorilla, Chiara Corazza, Eleonora Cafasso, Fede Laurent e Sara Boccaccio.

Di seguito le parole di coloro che hanno vissuto l’esperienza estiva missionaria presso l’Oratorio Salesiano di Torre Annunziata.

Quattordici giorni vissuti in clima di condivisione spendendosi per la felicità dei giovani della realtà a cui siamo stati inviati. Crediamo che questa frase riassuma al meglio l’esperienza missionaria che ci lasciamo alle spalle…

Per ospitarci, l’Opera Salesiana di Torre Annunziata ha messo a disposizione gli ambienti della Casa Famiglia “Mamma Matilde” nei quali abbiamo condiviso le semplici attività della vita ordinaria della “nostra” casa. Inoltre, al termine di ogni giornata e seguendo lo spunto “Per me, oggi, il sogno di Don Bosco è passato da qui”, ognuno di noi ha potuto condividere al gruppo un piccolo pensiero in merito ad “un luogo fisico” che potesse riassumere al meglio ciò che è stata l’esperienza missionaria sulla base del sogno di Don Bosco.

Dopo aver preso parte alla Santa Messa quotidiana, ogni mattina scendevamo in Oratorio dove, insieme agli educatori, ai ragazzi del servizio civile ed ai volontari, animavamo il centro estivo per i bambini del centro diurno dell’Opera. Nel pomeriggio, prima di recarci al quartiere Penniniello, avevamo due ore sgombre da attività che ognuno poteva riempire di senso secondo le proprie esigenze.

Nei fine settimana, le attività dell’Oratorio, così come quelle nel quartiere, erano sospese: sfruttando le ore libere, abbiamo avuto sia la possibilità di visitare luoghi turistici (scavi archeologici di Pompei e la città di Napoli), sia di conoscere altre realtà attive sul territorio per il bene dei giovani (l’Opera Salesiana Don Bosco di Napoli e l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Torre Annunziata).

L’esperienza missionaria ha fatto emergere dentro di noi certezze da cui partire per dare slancio alla nostra quotidianità, ha acceso domande da far risuonare nelle nostre vite e sicuramente ha rinnovato in noi il desiderio di non accontentarsi di piaceri/bisogni ma di essere inquieti per abitare la Felicità.

Nonostante nessuno abbia potuto scegliere (che benedizione!) né la meta, né i compagni di viaggio per questa esperienza, ognuno di noi si è messo a disposizione del gruppo con i propri talenti e senza timore di mostrare i propri limiti/fragilità/difetti, cercando di mettere da parte i propri egoismi. Questo spirito, coltivato a partire dalle mura della Casa Mamma Matilde, ci ha permesso, prima di tutto, di far germogliare legami autentici e, in secondo luogo, di poter essere in sintonia in mezzo ai ragazzi dell’Oratorio e del quartiere.

I momenti che maggiormente hanno lasciato il segno nel nostro cuore, con significati differenti per ciascuno, sono stati i pomeriggi trascorsi in compagnia dei bambini e dei ragazzi del quartiere Penniniello, situato alla periferia della Città di Torre Annunziata. Abbiamo avuto la possibilità di entrare in relazione con giovani di tutte le età, potendo così entrare in contatto con diverse sfaccettature della medesima realtà territoriale. Senza proporre nulla di particolarmente strutturato (partite di calcio e semplici giochi di gruppo), abbiamo percepito quanto quei giovani avessero bisogno di figure di riferimento nelle loro vite, di qualcuno che innanzitutto faccia vivere loro esperienze adatte alla loro età, che trascorra insieme a loro tempo di qualità, che mostri ciò che è bene o male, che sia in grado di far sentire un ragazzo importante.

L’incontro con i bambini e gli adolescenti di Torre Annunziata ci ha permesso di ricevere tanto: il loro affetto attraverso sguardi, gesti e parole di amore; il riconoscimento di tutto il bene che abbiamo ricevuto e che tutt’oggi riceviamo; la consapevolezza della potenza e bellezza di una relazione autentica e gratuita. Ci siamo così riscoperti poveri e bisognosi dello stesso Amore con cui desideravamo donarci. Le condivisioni, i momenti fraterni all’interno del gruppo e la preghiera hanno fatto tanto in questo senso.
Abbiamo sperimentato nel quotidiano:

  • cosa significhi donarsi con fatica per gli altri;
  • quanto riempie il cuore scegliere di amare, proprio a partire da chi è “il nostro prossimo”;
  • quanto, solamente attraverso l’incontro con gli altri, riusciamo ad abitare noi stessi, amandoci per quello che siamo: perché, nonostante tutto, anzi, proprio grazie a quel tutto, siamo un dono e siamo capaci di grandi cose;
  • contando solo sulle nostre capacità e lasciando fuori Lui, non capiremo mai chi siamo e per chi siamo;
  • non sempre le nostre azioni, anche se buone, portano risultati sperati, soprattutto se il metro di giudizio è lo sguardo dell’uomo piegato su se stesso: l’ora giusta di Dio per le nostre vite non coincide con la nostra fino a che non gli lasciamo spazio nelle nostre vite;
  • il campo in cui siamo chiamati ad operare nelle nostre vite lo scopriremo solamente nella misura in cui ogni giorno sceglieremo di dire “Sì” a Cristo, affidandoci a sarti sapienti, ponendoci e custodendo le domande che contano, diffidando da risposte frettolose e auto-referenziali.

Arriviamo così a casa arricchiti di tutto questo, con la consapevolezza che la missione inizia ora, proprio lì dove siamo nel nostro ordinario.

Ogni tanto torniamo con il pensiero e con il cuore ai volti e alle storie di Torre Annunziata, sicuri che le mani sapienti dei salesiani in loco e delle persone di buona volontà della comunità locale sapranno prendersene cura, continuando a coltivare la speranza. Noi sicuramente li affidiamo nella preghiera!

Don Alessandro SDB
Don Marco SDB
Alessandro C.
Alessandro B.
Eleonora
Federica
Chiara
Sara
Josè

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AM – L’esperienza missionaria a Torre Annunziata presso le Figlie di Maria Ausiliatrice

Da Torino a Torre Annunziata: la storia di un incontro che diventa cammino.

Con il mese di agosto, si conclude l’esperienza missionaria delle ragazze che hanno risposto “eccomi” al Mandato Missionario 2021 recandosi presso l’Oratorio Madre Mazzarello di Torre Annunziata guidate da Suor Cristina Stara: Erica Rao, Giulia Meucci, Anna de Gennaro, Lisa Strumia, Carola Poggio e Cecilia Vergnano.

Un’esperienza formativa concreta di missione dove si è potuto scoprire e assaporare come la chiave per una vita piena sia una vita donata, accompagnata da tre elementi:

  • “mettiti in cammino”
  • “cammina”
  • “non fermarti”

Di seguito le parole del gruppo femminile che ha vissuto l’avventura missionaria di quest’anno a Torre Annunziata:

Da poco si è conclusa all’oratorio Madre Mazzarello di Torre Annunziata l’esperienza dell’estate giovani: tre settimane di giochi e attività formative, pensate per i ragazzi dai tredici anni in su. Una proposta concreta e quotidiana che ad un tempo di gioco insieme, sia libero che animato, affianca un momento di formazione, volto ad offrire a ciascuno degli strumenti utili per la propria crescita umana e sociale. Come tematica per la formazione ci siamo lasciati guidare dalla metafora del cammino, articolandolo in tre passi: “mettiti in cammino”, “cammina” e “non fermarti”. Questo cammino è ciò che ci ha permesso gradualmente di scoprire noi stessi e gli altri, in un clima di famiglia e di condivisione, semplice ma profondo.

Estate giovani all’oratorio Mazzarello è un’esperienza che va oltre il divertimento e chiede a ciascuno di mettersi in gioco e di mettere a servizio di tutti i propri punti di forza. Ma più di tutto, è un’esperienza che non si chiude con la fine delle tre settimane, perché si apre su un orizzonte molto più vasto: un “non fermarti” che profuma di infinito, di eternità. Insomma, è una storia fatta di incontri: quello tra i giovani di Torre Annunziata, quello di noi ragazze da Torino con questa terra, quello con don Bosco e Madre Mazzarello e quello con il Signore, per arrivare ad intuire che la chiave per una vita piena è una vita donata.

Ed è proprio questo che, alla fine dell’estate giovani, ma anche alla fine della nostra esperienza missionaria, risuona più forte: c’è qualcosa che va oltre, c’è una felicità promessa nell’Eternità che però possiamo già pregustare qui. Come? Incontrando altri con cui condividere il cammino.

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MGS: due giornate di pellegrinaggio ad Aosta e Oropa

Martedì 10 e mercoledì 11 agosto, il Movimento Giovanile Salesiano dell’Ispettoria del Piemonte e Valle d’Aosta ha vissuto due giornate di pellegrinaggio ad Aosta e Oropa.

Nella giornata di San Lorenzo al mattino i giovani hanno potuto ascoltare la testimonianza di madre Maria Agnese Tagliabue, abbadessa del monastero benedettino Regina Pacis a Saint-Oyen. Un momento molto profondo che ha avuto come tema “il passaggio dalla giovinezza all’età adulta”.
Dopo un bel pranzo nei prati valdostani e qualche gioco immersi tra le montagne, i giovani hanno poi raggiunto il capoluogo. Grazie alla guida di don Fabio Brédy, Parroco di San Giovanni Battista in Aosta (Cattedrale), i ragazzi hanno potuto ammirare gli affreschi della Cattedrale e i capitelli del Chiostro della collegiata di Sant’Orso. A conclusione della giornata la celebrazione in cattedrale presieduta da don Leonardo Mancini e una cena insieme presso la casa FMA di Aosta.

Nella giornata di Santa Chiara invece, raggiunta la località di Sant’Eurosia, un bel cammino tra sentieri e boschi ha permesso di raggiungere il santuario mariano di Oropa. Giunti a destinazione abbiamo vissuto un primo momento di preghiera presso la basilica antica e poi un buon pranzo in fraternità gustando la polenta concia. Al pomeriggio una breve catechesi incentrata sulla figura di Maria e a seguire la celebrazione conclusiva di questa due giorni presso il santuario dedicato alla Madonna Nera.

La giornata di mercoledì è stata anche l’occasione per salutare e ringraziare don Stefano Mondin per il servizio di delegato di Pastorale Giovanile in questi 6 anni. Il Movimento Giovanile Salesiano, simbolicamente rappresentato da questi giovani presenti in questa due giorni di pellegrinaggio, ha voluto esprimere questo Grazie con un canto e un video di saluto.

Rivivi le due giornate MGS:

Un caffè con Giovanni Petrini

Giovanni Petrini, Amministratore On Impresa Sociale, ci racconta il percorso fatto con i sette territori sulla responsabilità educativa della comunità. All’interno del programma televisivo “Un caffè con…” condotto da don Moreno Filipetto e in onda dal lunedì al sabato su Rete 7.

Di seguito il video dell’intervista:

Un caffè con Valentina Sacchetto

Valentina Sacchetto, consulente per il progetto Labs to Learn, è stata intervistata nel programma Un caffè con, in onda su Rete 7, relativamente ai Patti educativi ed al cammino svolto con le sette realtà coinvolte.

Di seguito il video dell’intervista :

“Don Bosco Global Youth Film Festival”: è il tuo festival!

(ANS – Roma) – Un festival cinematografico salesiano mondiale, un progetto unico nel suo genere per coinvolgere i giovani a livello globale, attraverso l’elaborazione di cortometraggi, in una grande iniziativa di protagonismo giovanile, condivisione artistica e di valori: è il “Don Bosco Global Youth Film Festival”, e avrà luogo per due giorni, il 18 e 19 novembre 2021, in centinaia di luoghi diversi, lungo tutti i fusi orari di 134 Paesi del mondo.

Si tratterà di una vera e propria “festa del cinema”, per i giovani, realizzata dai giovani e con i giovani. Potrà parteciparvi chiunque abbia meno di 30 anni, indipendentemente dalla propria religione o dal frequentare le presenze salesiane – anche se ovviamente sarà primariamente attraverso di queste che s’intende stimolare la maggiore partecipazione possibile.

L’idea di un festival mondiale in grado di coinvolgere migliaia e migliaia di giovani di tutto il mondo è direttamente del Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime, che aveva iniziato ad accarezzarla già nel sessennio passato e che ne ha sentito a maggior ragione ora l’opportunità, quando, a motivo della pandemia, l’intera umanità ha bisogno dell’energia e dello sguardo di speranza dei giovani.

Il festival, infatti, avrà per tema il motto della Strenna del Rettor Maggiore per il 2021, “Mossi dalla Speranza”, e prevede tre categorie a cui i giovani di tutto il mondo potranno candidare le loro opere: corti, video di animazione e video musicali.

E per invogliare ancor più la partecipazione il Dicastero per la Comunicazione Sociale ha previsto anche dei sostanziosi premi per i vincitori, per un montepremi complessivo di 100mila euro. A decretare i vincitori saranno le tre giurie di categoria, che saranno composte da personalità del mondo cinematografico, icone giovanili e autorità dell’universo salesiano.

“È un’iniziativa che soddisfa molto bene i numerosi obiettivi del Programma del nostro Dicastero per questo sessennio – ha affermato in proposito don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale –. È una proposta di comunicazione in prospettiva educativa pastorale, un modo di essere attivamente presenti nel mondo digitale con una chiara identità salesiana, annunciando la Buona Novella e il messaggio della Strenna 2021. Inoltre, favorirà il dialogo educativo e creativo per evangelizzare i giovani nel loro habitat digitale, promuoverà il protagonismo dei giovani nella costruzione di un mondo migliore e svilupperà sinergie tra Salesiani e giovani sia a livello locale, sia globale”.

Un’altra iniziativa interessante, in tal senso, è infatti quella di coinvolgere gli stessi giovani che gravitano negli ambienti salesiani come “ambasciatori della speranza”, perché possano promuovere l’iniziativa del festival tra i loro coetanei e contribuire così ad allargare a macchia d’olio il messaggio che esso vuole offrire.

“Il DBGYFF è davvero il primo del suo genere – ha spiegato don Harris Pakkam, Coordinatore dell’iniziativa –. È un di festival di livello mondiale offerto ai giovani registi per esprimere i loro talenti e contribuire al bene comune. Vogliamo dare loro un punto di incontro attraente, per far sì che si informino, imparino, si divertano e comprendano il mondo e quei valori che li aiutano a vivere bene. Al tempo stesso vogliamo ‘incendiare il mondo con la speranza’, con una scintilla che loro stessi sono chiamati a difendere, infondere e sviluppare nella società Post-covid”.

Trattandosi di un festival “diffuso” in tutto il mondo, centrale è il ruolo della piattaforma web https://www.dbgyff.com, molto più che il semplice “sito del festival”. Gli aspiranti cineasti vi troveranno infatti, in cinque lingue (inglese, italiano, spagnolo, francese e portoghese), tutte le informazioni e risorse necessarie, vi dovranno gestire la fase di invio dei video, vi potranno monitorare lo stato di avanzamento dei lavori, controllare le attività delle diverse giurie, e, al termine del festival, anche visionare tutti i video che avranno partecipato all’iniziativa.

Il DBGYFF, che mira a diventare un appuntamento annuale, intende essere un festival cinematografico di rilevanza globale e un evento mediatico di grande spessore, che vuole attirare il maggior numero di partecipanti e di spettatori, nel maggior numero di sedi.

Per partecipare con il proprio video al DBGYFF c’è tempo dal 24 luglio, fino al prossimo 30 settembre.

“Li amò fino alla fine” – Ordinati sacerdoti don Matteo e don Linus

Si è svolta nella giornata di sabato 5 giugno presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Torino, l’ordinazione presbiterale di Linus Onyenagubor e Matteo Rupil per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di S.E. Rev.ma Mons. Francesco RavinaleVescovo emerito di Asti.

La funzione è stata trasmessa in streaming sui canali Facebook e YouTube dell’Ispettoria ICP e del Movimento Giovanile Salesiano, rimarrà a disposizione per rivivere il pomeriggio:

La Basilica, gremita di giovani, familiari ed amici, ha ospitato un momento di gioia e commozione da parte di don Linus e don Matteo, ma anche di Mons. Francesco Ravinale, che durante la sua omelia, ha dimostrato grande sensibilità.
Ecco il suo augurio:

Maria Ausiliatrice accolga i vostri sentimenti, i nostri sentimenti, in questo avvenimento di grazia. Li presenti al Signore, confermi i vostri desideri di donazione e di apostolato, e vi sostenga sempre. In tutte le situazioni della vostra vita.

Qui una gallery fotografica, a cura di Antonio Saglia, per raccontare la celebrazione:

Don Linus Onyenagubor, domenica 7 giugno 2021 alle ore 11.00, ha celebrato la sua prima Messa presso la Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino.

Qui una gallery fotografica che racconta la sua prima Messa:

Gli appuntamenti dei Campi Animatori 2021

In prossimità dell’estate, arrivano gli appuntamenti fissi con i Campi Animatori 2021: un’opportunità per i giovani dalla prima alla quarta superiore per vivere momenti di condivisione, riflessione e gioco. Di seguito tutte le informazioni e i contatti di riferimento.

PRACHARBON – CAMPO 1 TERZA SUPERIORE

da domenica 13 giugno pomeriggio
a mercoledì 16 giugno dopo pranzo ore 14.00

PRACHARBON – CAMPO BASE 2 SECONDA SUPERIORE

da mercoledì 16 giugno pomeriggio ore 16.00
a sabato 19 giugno dopo pranzo

LES COMBES – CAMPO 2 QUARTA SUPERIORE

da domenica 13 giugno pomeriggio
a mercoledì 16 giugno dopo pranzo ore 14.00

LES COMBES – CAMPO BASE 1 PRIMA SUPERIORE

da mercoledì 16 giugno pomeriggio ore 16.00
a sabato 19 giugno dopo pranzo

Informazioni e riferimenti:

Costo 70 €

Don Stefano Mondin

Suor Carmela Busia