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I festeggiamenti di Maria Ausiliatrice – 24 maggio 2022

“Ricordatevi, dolcissima Vergine, che Voi siete mia Madre e che io sono vostro figlio […]”

Preghiera a Maria di S.Francesco di Sales

Nella giornata di ieri, martedì 24 maggio 2022, si sono svolti i festeggiamenti dedicati alla memoria di Maria Ausiliatrice. In particolare, nel cuore salesiano di Valdocco, presso la Basilica Maria Ausiliatrice, si sono tenute le tradizionali celebrazioni lungo tutto la giornata, fino alla processione per le strade di Torino gremite da numerosi fedeli che attendevano ormai da 3 anni questo evento così sentito e intriso di preghiera. Grazie ai social, le principali celebrazioni e la processione sono state visibili da tutti i 135 Paesi del mondo dove opera la Famiglia salesiana.

Un’occasione davvero speciale «per ringraziare la Nostra Madre che continua a fare miracoli», come ha affermato il Rettor Maggiore dei Salesiani, don Ángel Fernández Artime durante la giornata.

La S. Messa delle ore 8.30 è stata presieduta dall’Ispettore don Leonardo Mancini con la presenza di tutti i ragazzi e le ragazze delle scuole medie di Valdocco.

Alle ore 11.00 la S. Messa è stata presieduta da Mons. Gabriele Mana, Vescovo emerito di Biella, alla presenza delle autorità civili.

Alle 18.30 invece, con tutti i giovani del Movimento Giovanile Salesiano, la celebrazione è stata presieduta dal Rettor Maggiore, il quale ha introdotto l’omelia con il messaggio ricevuto da Papa Francesco in occasione della festa:

La nostra assemblea radunata per questa Eucarestia nella quale celebriamo la solennità di Maria Ausiliatrice può contare oggi su una parola unica e speciale che ci dice:

Caro fratello, grazie per la tua email. Con queste righe vorrei unirmi spiritualmente alla celebrazione del prossimo 24 maggio nella Basilica di Maria Ausiliatrice; sarò spiritualmente unito a voi pregando per la Chiesa, per le famiglie, per gli anziani e per i giovani e per favore vi chiedo di pregare per me. A tutti i partecipanti a questa celebrazione invio la mia benedizione: che Gesù vi benedica e che la Vergine Santa vegli su di voi.

Fraternamente,
Francesco

Città del Vaticano – 20 maggio 2022

L’arcivescovo Mons. Cesare Nosiglia, che ha presieduto la processione, ha infine salutato tutti i presenti:

“Maria ci dia l’aiuto di cui tante famiglie, lavoratori, malati e sofferenti per la crescente povertà, tantissimi giovani in particolare e tanti profughi dalla guerra in Ucraina hanno bisogno”.

I festeggiamenti per Don Bosco a Valdocco

Domenica 30 e lunedì 31 gennaio, grande festa nel cuore di Torino-Valdocco per la solennità di San Giovanni Bosco: lungo il corso di entrambe le giornate, presso la Basilica Maria Ausiliatrice, si sono svolte le tradizionali celebrazioni in onore del santo dei giovani. Tra le principali, quella delle ore 11:00 di domenica 30 presieduta dal Rettor Maggiore dei Salesiani Ángel Fernández Artime e trasmessa in diretta su RAI 1, per la quale Papa Francesco, durante l’Angelus (vedi il video dal minuto 16), ha voluto esprimere la sua vicinanza a tutta la famiglia salesiana:

Alla vigilia della festa di San Giovanni Bosco, vorrei salutare i salesiani e le salesiane, che tanto bene fanno nella Chiesa. Ho seguito la Messa celebrata nel santuario di Maria Ausiliatrice [a Torino] dal Rettore maggiore Ángel Fernández Artime, ho pregato con lui per tutti. Pensiamo a questo grande Santo, padre e maestro della gioventù. Non si è chiuso in sagrestia, non si è chiuso nelle sue cose. È uscito sulla strada a cercare i giovani, con quella creatività che è stata la sua caratteristica. Tanti auguri a tutti i salesiani e le salesiane!

(Papa Francesco)

Lunedì 31 gennaio, invece, il Rettor Maggiore ha presieduto la S.Messa delle ore 9:30, animata dalla corale di Maria Ausiliatrice.

È bello trovarsi una mattina come oggi qui, per celebrare con tanta solennità San Giovanni Bosco: è espressione di come, per grazia di Dio, è entrata nel cuore l’ammirazione per un prete “piccolo” e umile come Don Bosco che è stato invece un “gigante” proprio per grazia di Dio […]. Don Bosco è frutto di una ispirazione dello Spirito Santo: è stato Dio che nel suo spirito ha scelto quel giovanetto delle colline dei Becchi per seminare nel suo cuore questa predilezione per i ragazzi più poveri […].

Carissimi, io penso che non ci sia nella storia della salvezza e nella storia della Chiesa neanche un caso dove sia stato facile per un uomo di Dio portare avanti il progetto e il sogno pensato per lui. Per Don Bosco è stato lo stesso. La vita per Don Bosco è stata innanzitutto una vita con un grande amore per Dio, per Gesù e per la Madonna.

(Don Ángel Fernández Artime – Rettor Maggiore)

Alle ore 11:00 la celebrazione ha visto invece la presenza di Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Torino, la quale ha sottolineato, durante l’omelia, quanto sia importante ancora oggi accogliere l’esempio di Don Bosco e la sua azione educativa come “un forte appello a stimare i giovani capaci di grandi cose e a spronarli a non arrendersi mai di fronte alle difficoltà“:

Per questo dico ai giovani in questa festa di Don Bosco: «Abbiate il coraggio di raccontare con gioia ed entusiasmo ai vostri coetanei l’esperienza cristiana che state facendo, invitandoli a sperimentare l’amicizia in un gruppo alternativo ai tanti che frequentano; un gruppo dove non ci si accontenta di stare insieme per parlare, discutere o organizzare feste, gite e iniziative, ma dove si impara anche a pregare insieme, ad accostare la Bibbia, a celebrare l’Eucaristia, a servire con amore e solidarietà i piccoli, i poveri e sofferenti; un gruppo dove è possibile anche oggi fare esperienza di incontro con Gesù, nella sua comunità».

(Mons. Cesare Nosiglia – Vescovo)

Alle ore 18:30 si è poi tenuta la S.Messa presieduta da don Leonardo Mancini, Ispettore dei Salesiani del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania, con la partecipazione di tutti i giovani del Movimento Giovanile Salesiano.

La festa di don Bosco vissuta alla sua presenza ha senz’altro un fascino unico al mondo. Lo celebriamo perciò festosamente per il dono che è lui ancora oggi per noi e per tutti i giovani […]. Per tutti don Bosco è potenzialmente un dono. La festa di don Bosco ci interroga, suscita in noi il desiderio di imitarlo nella santità e ci interroga in modo particolare attraverso la Parola di Dio […].

È don Bosco, padre maestro dei giovani, la risposta più esauriente nella Chiesa alla domanda di Gesù ai suoi discepoli di “lasciare che i ragazzi possano avvicinarsi a lui”, perché ne hanno il diritto. E noi siamo qui a prendere il suo testimone […]. Nessuno può impedirci di consegnare Gesù ai giovani del mondo, ai giovani del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania. E noi lo facciamo e lo faremo con gioia e con impegno rinnovato […].

Don Bosco aiutaci ad imitarti, a difendere il diritto dei giovani ad incontrare Gesù e ad accogliere le sfide che il Signore ci lancia in questa direzione, anche quando sembrano superare le nostre forze.

(Don Leonardo Mancini – Ispettore)

Basilica Maria Ausiliatrice: la festa di San Giovanni Bosco

Domenica 31 gennaio 2021, grande festa per tutti gli amici di Don Bosco, per la Famiglia Salesiana e per la Congregazione stessa. San Giovanni Bosco parla nel cuore di tutti, portando un esempio di testimonianza di fede e di impegno sociale ancora oggi.

Presso la Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino – Valdocco si sono svolte, per tutto l’arco della giornata, le celebrazioni in onore del “santo dei giovani”, in particolare alle 9.30 con la presenza dell’Arcivescovo di Torino, S.E. Mons. Cesare Nosiglia, e alle 18.30 con la presenza del Vicario del Rettor Maggiore dei Salesiani don Stefano Martoglio, con la consueta Messa dedicata al Movimento Giovanile Salesiano.

La parola di Gesù ed il suo stile di vita non sono un invito a dire una serie di no, ma indicano la vera via del sì, che può realizzare in pienezza anche i sogni impossibili ritenuti umanamente irraggiungibili.

Mons. Cesare Nosiglia – Dall’omelia per la festa di Don Bosco

Ognuno di noi, qui, ha un rapporto speciale con Don Bosco, e normalmente così lo chiamiamo; ma il rapporto speciale è ritrovarsi dentro la propria storia di salvezza, dentro il proprio dna, dentro la propria genealogia, questo grandissimo Santo, questo grande credente.

Don Stefano Martoglio – Dall’omelia per la festa di Don Bosco

Catechesi: come ricominciare? La lettera di Mons. Cesare Nosiglia

Lunedì 7 settembre 2020 l’Arcivescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia, ha inviato ai parroci, ai catechisti e alle famiglie due lettere con alcune indicazioni importanti per ricominciare la catechesi in parrocchia. Di seguito il testo della lettera indirizzata alle famiglie.

Cari genitori,

desidero raggiungervi in questo tempo particolare per manifestarvi la mia vicinanza e la mia preghiera: è un periodo complesso e delicato che segna profondamente le nostre vite. Anche la comunità cristiana è stata obbligata a rivedere la programmazione pastorale, i calendari e le possibilità di incontro. Vorremmo ricominciare, nei modi adatti a questa situazione e alle sue incertezze, la catechesi in parrocchia con tutti coloro che iniziano o proseguono il loro percorso di iniziazione alla vita cristiana. Per questo vi invito ad avviare o continuare il dialogo con i catechisti e i preti delle vostre parrocchie, magari coinvolgendo anche padrini e madrine, per pensare insieme come e quando riprendere.

In particolare, per i genitori dei ragazzi che attendono di celebrare uno dei sacramenti dell’iniziazione –la (prima) partecipazione all’Eucaristia, la Cresima – o la Riconciliazione e non hanno potuto farlo nel Tempo di Pasqua a causa della pandemia, sarà l’occasione per progettare i tempi e i modi del cammino verso la celebrazione e dell’accompagnamento dopo la festa.

I sacramenti potranno essere celebrati tra settembre e dicembre 2020, a piccoli gruppi di ragazzi con le loro famiglie e la comunità riunita. Poiché è nel cuore della comunità che si vive e si testimonia l’unione nella fede e nell’amore, vi invito ad accogliere, con gioia e responsabilità, la proposta di partecipare, insieme con i vostri figli, alla proposta degli incontri e alla messa domenicale. È questa comunità, di cui siete parte, che insieme a voi, ai ragazzi e ai catechisti preparerà al meglio la celebrazione dei sacramenti: partecipando attivamente con canti e preghiere e testimoniando la gioia di accogliere il dono che Dio, in essi, fa alla Chiesa.

Per i bambini e i ragazzi che iniziano quest’anno, o riprendono il cammino già avviato negli anni scorsi, e per le loro famiglie, suggerisco di iniziare a incontrarsi in parrocchia in Avvento. I mesi compresi tra settembre e novembre non saranno una “pausa”. Valorizzeremo questo tempo per prepararci al meglio: i catechisti dedicheranno tempo alla formazione e insieme –famiglie, catechisti e comunità tutta – ci incontreremo per continuare a conoscerci e “mantenere i contatti” e per condividere la vita cristiana nella quale desideriamo che i nostri ragazzi crescano. Cari genitori, è attraverso di voi che il Signore rivela ai vostri figli la sua presenza e la sua amicizia.

Ciò che i ragazzi vivono in famiglia ha un valore prezioso ed unico per la scoperta e la crescita nella fede. Gesti, atteggiamenti, parole e insegnamenti di vita quotidiana, semplici momenti di preghiera vissuti insieme in casa, la cura delle relazioni e del tempo condiviso sono una palestra di comunione, di fraternità, dei servizio e di perdono che vale molto più di ogni pur necessario insegnamento da parte dei catechisti e dei preti.

Vi ringrazio di cuore e invito voi e i vostri figli ad accogliere queste mie indicazioni, preparando con fede e riconoscenza le celebrazioni dei sacramenti e il tempo dell’Avvento.

Il tempo di grazia che viviamo in questi mesi ci aiuti a esprimere la nostra riconoscenza al Signore, testimoniando a tutti, fiducia e speranza.

Vi benedico di cuore.

Cesare vescovo, padre e amico

Affidati a don Bosco i nuovi 12 diaconi salesiani

Sabato 13 giugno, presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Torino-Valdocco, si è svolta la celebrazione dell’ordinazione diaconale di dodici confratelli salesiani che hanno concluso il triennio teologico all’Università Pontificia Salesiana dell’Istituto Internazionale Don Bosco a Torino “Crocetta”.

La celebrazione è stata presieduta dall’arcivescovo di Torino Mons. Cesare Nosiglia, con la presenza degli Ispettori e di alcuni confratelli delle ispettorie di provenienza dei diaconi. Per ragioni di sicurezza sanitaria molti, non potendo partecipare, hanno seguito la celebrazione via streaming. Molta gioia e commozione per i familiari e gli amici che hanno invece potuto prendere parte alla celebrazione in Basilica.

Questi dodici confratelli salesiani ordinati diaconi provengono da ispettorie e nazioni diverse. Cinque sono italiani: dall’Ispettoria Italia Nord Est, con sede a Venezia Mestre: Giovanni MARCHETTI, Marco MAZZORANA, Giovanni POJER. Dall’Ispettoria piemontese, con sede a Torino viene Matteo RUPIL, che è originario di Tolmezzo (Udine). Dall’Ispettoria centrale, con sede a Roma: Francesco SIMONCELLI e Jean Maria KARAM che è Libanese. Quattro provengono da Slovacchia: Peter BOSKO, Jan BUTKOVSKY, Daniel HOLUBEK e Jozef PERZEL. Uno è Croato: Tomislav LUKAC. Uno è Nigeriano, Daniel OMATU che ha trascorso il suo tirocinio e studi teologici appartenendo temporaneamente all’Ispettoria del Piemonte e Valle d’Aosta.

La celebrazione si è poi conclusa presso l’urna di Don Bosco per affidare questi nuovi diaconi e il loro ministero al nostro Padre e Maestro dei giovani.

Ordinazione Diaconale – “Qualsiasi cosa vi dica, fatela” Gv 2,5

Si rende noto che sabato 13 giugno 2020 alle ore 15:00, presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Torino Valdocco, per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di mons. Cesare Nosiglia – Arcivescovo di Torino – verranno ordinati diaconi:

  • Peter Boško, 36 anni, Slovacchia
  • Ján Butkovský, 29 anni, Slovacchia
  • Daniel Holúbek, 31 anni, Slovacchia
  • Jean – Marie Karam, 60 anni, Italia Circoscrizione Centrale
  • Tomislav Terezija Lukač, 26 anni, Croazia
  • Giovanni Marchetti, 27 anni, Italia Ispettoria Nord Est
  • Marco Mazzorana, 28 anni, Italia  Ispettoria Nord Est
  • Omatu Daniel Omatu, 31 anni, Africa Occidentale Anglofona / Italia Circoscrizione Piemonte e Valle d’Aosta
  • Jozef Peržeľ, 30 anni, Slovacchia
  • Giovanni Filippo Pojer, 35 anni, Italia Ispettoria Nord Est
  • Matteo Rupil, 34 anni, Italia Circoscrizione Piemonte e Valle d’Aosta
  • Francesco Giuseppe Simoncelli, 29 anni, Italia Circoscrizione Centrale

In linea con le disposizioni vigenti, vi chiediamo di accompagnarci con la preghiera e invitiamo a seguire la celebrazione online grazie alla diretta sui canali social dell’Ispettoria ICP – Facebook @salesianiICP oppure accedendo tramite il Qr Code (lo si trova all’interno della locandina qui sotto).

Di seguito una breve presentazione da parte dei dodici futuri diaconi:

Siamo dodici salesiani di don Bosco che, nel cammino in vista del sacerdozio, riceveremo il dono dell’ordinazione diaconale. Proveniamo da diverse ispettorie e da cinque paesi: Croazia, Italia, Libano, Nigeria e Slovacchia. In questi ultimi tre anni abbiamo vissuto qui a Torino nella comunità salesiana della Crocetta, studiando teologia e dedicandoci a varie attività pastorali in diverse realtà diocesane e salesiane. Saremo ordinati diaconi sabato 13 giugno 2020 alle 15:00 a Valdocco nella Basilica di Maria Ausiliatrice mediante l’imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione S. E. monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino.

Purtroppo, vista la situazione presente e le disposizioni vigenti, non sarà possibile partecipare di persona, se non su invito esplicito e diretto. Grazie alla gentile collaborazione dell’Ufficio di Comunicazione Sociale della Pastorale Giovanile dell’Ispettoria ICP sarà possibile seguire la celebrazione online grazie al collegamento streaming trasmessa in diretta sui canali social dell’Ispettoria ICP – Facebook @salesianiICP

Assicurandovi il nostro ricordo riconoscente, vi chiediamo di accompagnarci in questo passo con la vostra preghiera e la vostra amicizia.

 

 

Il cuore salesiano di Torino invoca la Vergine: insegnaci ad essere più solidali

Il racconto della Solennità di Maria Ausiliatrice, tenutasi a Valdocco domenica 24, grazie all’articolo di Marina Lomunno (pubblicato su Avvenire) ed alla foto gallery, gentilmente realizzata, dal salesiano Antonio Saglia.

>Leggi anche la notizia del 31 maggio su La Voce e il Tempo, a cura di Marina Lomunno

Ci sono “scatti” che resteranno fissi nella memoria e testimonieranno alle generazioni future cosa è stata la pandemia che stiamo vivendo: tra queste, sicuramente per i torinesi (e per i 132 Paesi dove sono presenti i salesiani, collegati domenica tramite la tv e i social con Valdocco) l’immagine della statua di Maria Ausiliatrice nella piazza antistante la Basilica vuota, con ai piedi l’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, accompagnato dal Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime.

Causa coronavirus la tradizionale processione che chiude la festa liturgica di Maria Ausiliatrice, giunta alla 152a edizione e che raduna oltre 20mila persone, non si è snodata per le vie della Torino di don Bosco per poi confluire nella piazza gremita per la benedizione. Non era mai accaduto neppure in tempo di guerra che la statua dell’Ausiliatrice non uscisse per la processione: per questo l’arcivescovo, al termine del Rosario pregato in Basilica con un numero “contingentato” di fedeli in mascherina con le “decine” della corona affidate alle comunità salesiane sparse per il mondo e collegate via social ha rivolto una supplica alla Madonna perché liberi il mondo dal virus. «Ti chiediamo protezione e conforto – ha chiesto Nosiglia – conforta i malati, coloro che hanno perso un congiunto a causa del virus, sostieni i medici e gli operatori sanitari che hanno rischiato la vita per salvarne altre, guarda i giovani, rendili coraggiosi e forti, aiutali a sognare anche se siamo nella prova e fai in modo che da questa pandemia impariamo a costruire una società più solidale con chi soffre». La giornata è stata scandita fin dal primo mattino dalle Messe molto partecipate ma regolate da un rigoroso servizio d’ordine gestito dai volontari della Basilica col “numero chiuso” in chiesa ma la possibilità di prendere parte alle celebrazioni anche nell’ampio cortile. «Il desiderio era di vivere questa solennità e la novena che l’ha preceduta – ha detto don Enrico Stasi, ispettore dei salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta – aprendo il cuore e confidando a Maria paure e speranze che animano questi giorni: solo così potremo sperimentare la dolcezza dell’essere protetti sotto il suo manto».

Tra i celebranti, Nosiglia (alle 11) e padre Carmine Arice, superiore generale della Piccola Casa della Divina Provvidenza, che ha evidenziato come sia una grazia ritornare a celebrare la Messa «in questo tempo di sofferenza e di forzato digiuno eucaristico» proprio nella domenica dell’Ascensione che quest’anno cade nella festa di Maria Ausiliatrice.

Nel pomeriggio l’Eucaristia con una rappresentanza del Movimento giovanile salesiano presieduta dal Rettor Maggiore, riconfermato alla guida della congregazione lo scorso marzo nel Capitolo celebrato a Valdocco e chiuso in anticipo per il Covid-19. «Oggi Gesù ci assicura che sarà con noi tutti i giorni fino alla fine del mondo – ha sottolineato Artime – carissimi giovani anche oggi in questo tempo in cui sperimentiamo la nostra fragilità, siete chiamati a testimoniare Gesù con la vostra vita, soprattutto verso i più poveri, scartati, sofferenti: i preferiti per il cuore salesiano, come ci insegna papa Francesco che abbiamo visto solo nella preghiera del 27 marzo in piazza San Pietro. Ma mai come in quel giorno è stato accompagnato da tutto il mondo non solo cristiano. Questi sono i segni della consolazione che cambiano il mondo».

MARINA LOMUNNO
Torino

Diocesi di Torino – Inizio anno scolastico: il messaggio dell’Arcivescovo Nosiglia

Si riporta il messaggio di Mons. Cesare Nosiglia contenente gli auguri rivolti a studenti, genitori e operatori scolastici in occasione della ripresa dell’anno scolastico 2019-2020.

Scuola maestra di vita: messaggio dell’Arcivescovo per l’inizio delle lezioni

Gli auguri e le riflessioni di mons. Nosiglia per lunedì 9 settembre 2019 rivolti a studenti, genitori e operatori scolastici

 

«Cari amici studenti,

è con gioia che vi rivolgo il mio saluto ed il mio augurio all’inizio del nuovo anno scolastico 2019-2020. Saluto con particolare affetto i nuovi alunni, che si affacciano per la prima volta al mondo della scuola dell’infanzia o affrontano la novità del passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria. Sono certo che troverete un ambiente ricco di amicizia e di serenità, per vivere quest’anno con impegno e rinnovata scoperta delle risorse che ciascuno di voi possiede e crescere in umanità e cultura. A scuola, infatti, si impara la grande lezione della vita, insieme a quelle conoscenze e principi etici, che formano la propria personalità e ne orientano la mentalità e le scelte.

C’è una parola di Gesù che voglio consegnarvi anche quest’anno, perché sia una luce che illumina il vostro impegno di studio e di amicizia. Dice Gesù:

«Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”» (Lc 14,28-30).

Per affrontare, dunque, qualsiasi impresa – e la vita lo è certamente per ciascuno di voi –, occorre imparare a riflettere bene sul da farsi e soprattutto procurarsi i mezzi necessari. Vedo in questo invito di Gesù il compito proprio della scuola. Essa vi aiuta a penetrare con pazienza e profondità nel segreto della realtà che vi circonda e del vostro spirito, per nutrire l’intelligenza e il cuore di quei valori umani, spirituali e culturali, che vi permetteranno di affrontare senza timori la più stupenda avventura che vi aspetta: saper vivere con libertà e responsabilità verso se stessi e verso gli altri.

I vostri genitori e docenti vi sono accanto per accompagnarvi in quest’impresa. Vi insegnano con le parole e vi testimoniano con l’esempio che è possibile raggiungere traguardi importanti e ricchi di gioia e di speranza per il vostro futuro. Anche loro sono chiamati ad accompagnarvi, vivendo con voi il tempo scolastico con impegno educativo e aperto all’incontro tra loro, per sostenere il vostro cammino. Il dialogo e l’incontro tra famiglia, scuola, istituzioni, comunità civile ed ecclesiale, gruppi associativi costruiscono quella rete di solidarietà che opera insieme per il bene-essere e il bene-fare di ciascuno di voi. Certo, occorre la vostra fatica dello studio, che sembra a volte pesante, ma che in realtà apre poi vie impensabili di soddisfazione e di vittoria.

Guardate gli atleti e tanti personaggi dello sport che seguite con ammirazione: anch’essi, per raggiungere risultati apprezzabili nelle varie discipline sportive, devono sottoporsi a sacrifici spesso duri, come sono gli allenamenti, e ad una vita sana e sobria; ma alla fine quale gioia esplode dalla vittoria che segna il loro trionfo! Nessun risultato importante si ottiene senza impegnarsi a fondo e tutto può essere possibile per chi crede fermamente in se stesso e valorizza a pieno le doti che Dio gli ha dato. La scuola è una vera palestra di vita e va affrontata con questo spirito di conquista incessante verso traguardi che via via possono diventare sempre più belli ed affascinanti.

Infine, voglio dirvi che a scuola si può sperimentare la vera gioia del cuore, perché la gioia nasce dal dono di sé agli altri. I compagni di classe, infatti, sono una ricchezza grande per ciascuno di voi. Insieme potete crescere non solo in amicizia, ma anche in una reciproca solidarietà, ricca dei valori di cui ciascuno è portatore. Si tratta di risorse umane, ma anche spirituali e religiose, che vanno ugualmente rispettate ed accolte con attenzione, senza preclusioni o discriminazioni.

Anche l’ora di religione, che mi auguro tutti voi abbiate scelto, vi permette di fondare questi atteggiamenti di accoglienza, che sono alla base del Vangelo di Gesù Cristo e che, alla sua luce, scopriamo presenti anche in altre religioni e fedi. Così, diventerete sempre più consapevoli della ricchezza della nostra tradizione culturale e religiosa ed insieme aperti alla comprensione, al dialogo e all’incontro con ogni compagno che professa convinzioni religiose o principi di vita diversi, per aiutarvi insieme a costruire un mondo più giusto e pacifico per tutti.

Cari amici, anche quest’anno si svolgerà la Settimana della scuola, dal 21 al 25 ottobre. Essa ha come titolo “Un talento per tutti”. La scuola ha il compito di aiutarvi a scoprire i vostri talenti, cioè le vostre competenze e la vostra creatività, per metterli poi a disposizioni della società per il bene di tutti. La Settimana vuole riflettere su una scuola dell’inclusione, meno preoccupata di selezionare le eccellenze e più attenta a valorizzare ciascuno con la propria unicità e specificità, non chiusa in se stessa, ma aperta agli altri mediante relazioni tra la persona del ragazzo e del docente e i compagni, promuovendo la cultura dell’incontro e del dialogo.

Auguri, dunque e l’anno scolastico sia per ciascuno un tempo forte di gioia e di impegno per trarne il migliore rendimento, sia nel profitto degli studi, sia nella vostra crescita umana, culturale e spirituale.

Rivolgo un vivo grazie ed un augurio ai vostri docenti, dirigenti scolastici e a tutto il personale, e un particolare saluto alle vostre famiglie.

Benedico tutti di cuore.

Torino, 9 settembre 2019

Mons. Cesare Nosiglia, vescovo, padre e amico»

La consegna della croce missionaria da parte di Mons. Cesare Nosiglia

Mercoledì 29 maggio presso il centro OASI di via Gorizia a Torino, il Vescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia, ha incontrato i giovani della diocesi che quest’estate vivranno un’esperienza in terra di missione.

Dopo una breve presentazione dei presenti e un dialogo con il Vescovo, si è svolta un breve celebrazione all’interno della quale è stata consegnata la croce, con i colori dei 5 continenti, segno del mandato della diocesi di Torino.

Erano presenti 4 gruppi, uno di Rivoli che questa estate si recherà in Brasile, uno dell’oratorio di Valle Sauglio che questa estate si recherà in Kenia, un gruppo dei missionari della consolata che questa estate andrà in Tanzania e il gruppo dell’animazione missionaria della nostra Ispettoria.

A rappresentare l’animazione missionaria salesiana erano presenti Simona e Michele, due partecipanti al corso annuale di animazione missionaria e che saranno prossimi all’esperienza missionaria, accompagnati da Suor Carmelaconsigliera della Pastorale Giovanile per le Fma – e don Theodelegato di animazione missionaria.

Istituto Agnelli: Mons. Cesare Nosiglia alla veglia di preghiera per il mondo del lavoro

Martedì 30 aprile presso l’Istituto Salesiano dell’Agnelli, si è tenuta una veglia di preghiera per il mondo del lavoro, presieduta dal vescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia, all’interno del “Festival del Lavoro” promosso dall’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro della Arcidiocesi di Torino.

Un importante  momento di riflessione con cui Mons. Cesare Nosiglia ha proposto a coloro che sono chiamati ad esercitare ruoli di responsabilità nel tessuto sociale ed economico di operare insieme su alcune piste di lavoro, le quali sono state elencate e approfondite durante la veglia.