Campo 4 2019 – Colle don Bosco

In ripresa delle attività pastorali, ecco un altro appuntamento da non perdere: il Campo 4. Un’ultima proposta che va a concludere i percorsi con i campi animatori, rivolta a tutti i ragazzi dalla 5° superiore in sù e per coloro che hanno già terminato il cammino, per approfondire il nuovo tema pastorale: “Puoi essere Santo #lidovesei”. Un forte momento di aggregazione e di confronto, un tempo per la restituzione del lavoro di conoscenza e confronto, di condivisione di domande, obiezioni e curiosità.

Quest’edizione delle attività del Campo 4 si svolgerà da giovedì 19 settembre a domenica 22 settembre 2019 presso la struttura del Colle don Bosco. Si consiglia vivamente di portare: quaderno ad anelli, biro, sacco a pelo/lenzuola, abbigliamento per giocare, scarpe comode e il pranzo al sacco per la giornata di giovedì.

Sabato 21, inoltre, vi sarà un incontro volto alla formazione dei giovani dell’MGS, agli Sdb (Salesiani di don Bosco) ed alle Fma (Figlie di Maria Ausiliatrice). Sarà possibile partecipare all’intero week-end oppure solo al ritiro della domenica, ecco il programma:

  • h 9.00 – Ritrovo,
  • h 9.30 – don Enrico Stasi,
  • h 12.30 – Pranzo (costo 7€),
  • h 13.30 – Proposte anno pastorale,
  • h 15.00 – Santa Messa.

Le iscrizioni dovranno essere fatte presso il proprio responsabile del centro di provenienza.

Per informazioni:

  • Don Stefano Mondin – stefano.mondin@31gennaio.net,
  • Suor Carmela Busia – pastorale@fma-ipi.it

Scarica qui le locandine per la stampa nei due formati:

 

Esercizi spirituali ad Andrate in preparazione alla Professione perpetua 2019

Dal 18 al 24 agosto scorso, si sono svolti gli esercizi spirituali ad Andrate (TO) per diciassette giovani salesiani d’Italia, in preparazione alla loro Professione perpetua.

La responsabilità dell’organizzazione del corso è stata affidata a don Marek Chrzan, direttore della Comunità salesiana di Torino “Crocetta”. Il predicatore di qualità è stato, non per la prima volta in queste occasioni, don Carlo Maria Zanotti, docente dell’UPS di Roma, già maestro dei novizi a Pinerolo.

Il corso ha avuto inizio a Valdocco, presso la Basilica di Maria Ausiliatrice intorno a Don Bosco, per poi proseguire nella Casa di Spiritualità della Beata Antonia M. Verna della Congregazione delle Suore della Carità dell’Immacolata Concezione d’Ivrea ad Andrate (TO). Una struttura ideale, situata alla sommità della Serra Morenica di Ivrea ad altezza di 850 m s.l.m. sotto i piedi delle Alpi.

L’ultimo giorno degli esercizi, sabato 24 agosto scorso, è stato vissuto ancora una volta a Valdocco, con la Messa solenne e il rinnovo della professione nella Chiesa di San Francesco di Sales, dove si possono ancora percepire gli inizi carismatici e storici della Congregazione. Tutto si è poi concluso con un pranzo fraterno offerto dalla comunità di Maria Ausiliatrice della “Casa Madre” dei Salesiani.

Ora, tutti i diciassette giovani salesiani che ha partecipato con gioia a questi esercizi spirituali sono pronti a vivere nelle prossime settimane la celebrazione della propria Professione perpetua.

Noi tutti accompagniamo loro nella preghiera.

Croce Rossa Italiana: “Ricominciamo Dalla Cucina”. CNOS-FAP San Benigno

Si riporta l’articolo pubblicato su www.publicnow.com in merito all’iniziativa promossa dalla Croce Rossa Italiana in collaborazione con il Centro Nazionale delle Opere Salesiane per le donne vittime di tratta, le quali hanno avuto l’opportunità di partecipare in questo modo a dei corsi di formazione nel settore alberghiero e ristorativo.

Dopo un passato da dimenticare, un futuro tutto da scoprire. Per ventidue donne vittime di tratta l’opportunità di riscatto è rappresentata dai corsi di formazione nel settore alberghiero e ristorativo organizzati dalla Croce Rossa Italiana, in collaborazione con il Centro Nazionale delle Opere Salesiane – Formazione e Aggiornamento Professionale.

I corsi sono parte del progetto europeo Pathways, della durata di due anni, che vede la Croce Rossa Italiana capofila e la partecipazione di altre sette organizzazioni provenienti da Italia, Grecia e Regno Unito, in prima linea nel campo delle migrazioni e dell’assistenza a persone migranti vittime o presunte vittime di tratta.

Dopo un mese di lezioni teoriche e laboratori di cucina, pasticceria e addetto alle pulizie nel centro salesiano di San Benigno (Torino), le ragazze hanno potuto svolgere uno stage di 60 ore e, successivamente, un tirocinio finalizzato all’inserimento lavorativo di sei mesi.

“A montare gli albumi a neve ci pensa Cindy” dice Daniela Gilardo, la docente del corso che tutte chiamano “maestra”, perché Cindy non solo realizza un prodotto perfetto ma lo fa cantando e ballando. Il buon umore si diffonde in tutta la cucina del centro di San Benigno, dove, a fine corso, si ripassano le ricette e i passaggi e si memorizzano i nomi più difficili degli ingredienti. La maestra riscrive alla lavagna le dosi per gli impasti, le ragazze prendono appunti, memorizzano e, soprattutto, si esercitano ai fornelli.

“Ho imparato a cucinare tante cose: pasta, pizza e torte salate”,

racconta Siddhi, 42 nigeriana, che vive in Italia da ormai tanti anni.

“Mi diverte fare il pane in casa, ormai non lo compro più e ai miei figli piace tantissimo”.

Difficile mettersi alle spalle un passato come quello vissuto da Siddhi, ancor più raccontarlo. ‘Sono arrivata in Italia che ero una bambina e non mi rendevo conto di cosa stesse accadendo intorno a me…’ Preferisce guardare avanti, questa donna dal sorriso contagioso, e confidare in un lavoro dietro ai fornelli, dopo lo stage. E magari, chissà, aprire un giorno anche un ristorante tutto suo.

“È impossibile dimenticare quello che ho passato ma impegnarmi in questo corso è una distrazione e allo stesso tempo una speranza”,

confida Ritha, mamma di un bambino di sei anni, anche lei nigeriana e anche lei arrivata in Italia quando era ancora una ragazzina.

“Una ditta di pulizie, un ristorante o un albergo. Mi piacerebbe tanto lavorare nel settore dopo questo corso. Nonostante tutto il dolore, la vita continua e avere delle persone accanto a me che mi dicono ‘Ce la puoi fare’ mi dà la forza”.

E il desiderio di Ritha è anche quello di aiutare, attraverso il suo esempio, le tante ragazze che vivono quello che lei ha vissuto anni fa.

Il nuovo manuale del DIAM: “Recuperare Don Bosco missionario”

In arrivo il nuovo Manuale del Delegato Ispettoriale per l’Animazione Missionaria (DIAM), presentato da don Martín Lasarte del Settore per le Missioni Salesiane, che ne ha curato le pubblicazione.

Si riporta l’articolo con il video correlato pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS lo scorso 6 agosto.

(ANS – Roma) – Il Settore per le Missioni Salesiane ha recentemente dato alle stampe, nelle cinque lingue più parlate nella Congregazione, il rinnovato Manuale del Delegato Ispettoriale per l’Animazione Missionaria (DIAM). A presentarlo è don Martín Lasarte, che ne ha curato le pubblicazione.

Don Martín, quanto è missionaria oggi la Congregazione Salesiana?

Carismaticamente, tutti i 15mila salesiani sono missionari ovunque si trovino. Ma quelli ad gentes, cioè che hanno lasciato la propria Ispettoria per andare a servire in altri Paesi, sono circa 800-1.000.

Il nuovo manuale cosa vuole mettere in luce?

È un manuale che è stato approvato dal Rettor Maggiore e dal suo Consiglio già nel 2017, anche se viene pubblicato ora. Mira a presentare alcuni strumenti utili al DIAM e alla sua équipe per coltivare una “cultura missionaria”. Per questo diciamo che è rivolto primariamente al DIAM, ma anche alla sua équipe. Anzi, sarebbe bene che in ogni comunità educativo-pastorale salesiana ci fosse un delegato per l’animazione missionaria, che può essere anche un laico, con il compito di tenere vivo questo aspetto centrale del nostro carisma.

E quali spunti presenta il manuale per favorire la cultura missionaria?

In primo luogo dobbiamo recuperare Don Bosco missionario! Don Bosco aveva un cuore che avrebbe voluto abbracciare il mondo intero! Lui stesso voleva andare missionario, non poté e mandò i suoi salesiani.

Poi, ripartire da questa dimensione missionaria insita nel carisma di Don Bosco vuol dire anche valorizzare la formazione missionaria: non solamente quella riservata a chi partirà per le missioni, ma quella per tutti i salesiani in formazione, dal pre-noviziato alla formazione permanente, perché tutti abbiano attenzione a questa dimensione apostolica.

Il DIAM allora è la sentinella nell’Ispettoria che tiene sempre accesa la fiamma missionaria.

E cosa ci può dire riguardo ai diversi annessi/allegati del manuale?

Servono a offrire vari spunti. Ad esempio, riguardo l’accompagnamento dei gruppi missionari, che hanno nomi diversi nelle Ispettorie e sorgono negli ambiti più disparati, come scuole, parrocchie, università… Ma tutti hanno al centro del loro cuore questa preoccupazione missionaria.

Infine, è molto importante la dimensione del volontariato missionario. Su questo tema è in procinto di uscire un nuovo manuale specifico, anch’esso in 5 lingue, che abbiamo realizzato in comunione con il Dicastero per la Pastorale Giovanile Salesiana. Il DIAM in questo campo è chiamato a promuovere, a dare un impulso forte a questo aspetto. Oggi ci sono tanti giovani che cercano nuovi orizzonti, qualcosa per cui donare la propria vita… E il volontariato missionario è un orizzonte bellissimo per fare una proposta esigente, di santità ai nostri giovani!

Su ANSChannel è disponibile, in italiano e spagnolo, la video-intervista a don Lasarte.

Don Bosco Châtillon: Scuole paritarie, i sindacati firmano un accordo di prossimità

Si riporta l’articolo pubblicato sul quotidiano online della Valle d’Aosta AostaSera.it in merito l’accordo di prossimità territoriale siglato dai sindaci e dai legali rappresentanti delle istituzioni scolastiche secondarie paritarie presenti sul territorio regionale.

E’ uno dei primi accordi prossimità siglato in Italia. Permetterà ai docenti, privi di abilitazione ed in attesa di poter frequentare i percorsi abilitanti di cui il Ministro Bussetti ha firmato un’intesa nel giugno scorso, di potersi vedere rinnovato il contratto di lavoro oltre i mesi previsti dal decreto dignità.

Sono una quarantina i docenti precari che possono beneficiare dell’accordo di prossimità territoriale, siglato nei giorni scorsi dai sindaci e dai legali rappresentanti delle istituzioni scolastiche secondarie paritarie presenti sul territorio regionale (Institut Agricole Régional, Fondazione per la Formazione Professionale e Turistica, Istituto Salesiano Don Bosco di Châtillon, Liceo Linguistico di Courmayeur).

L’intesa, una delle prime sottoscritte in Italia, ha l’obiettivo di permettere ai docenti, privi di abilitazione ed in attesa di poter frequentare i percorsi abilitanti di cui il Ministro Bussetti ha firmato un’intesa con le OO.SS. scuola in data 24 giugno 2019, di potersi vedere rinnovato il contratto di lavoro oltre i mesi previsti dal decreto dignità.

Inoltre tale accordo, valido fino all’anno scolastico 2020/2021, permetterà alle scuole paritarie regionali di garantire il servizio e la contestuale qualità dell’offerta formativa correlata alla continuità didattica.

“In Valle d’Aosta, infatti, le graduatorie ad esaurimento per la scuola secondaria risultano ormai esaurite e un numero considerevole di docenti abilitati è stato assunto in ruolo nella scuola pubblica regionale con gli ultimi percorsi concorsuali.”

ricordano in una nota i sindacati della categoria scuola.

Alice a Sanca, paese di Meraviglie

Il racconto dello spettacolo teatrale “Alice a Sanca, paese di Meraviglie”, tenutosi presso l’oratorio San Cassiano, nelle parole dell’animatrice Livia Popa a cui va il ringraziamento della redazione.

Venerdì 26 luglio i ragazzi dell’”Estate all’Oratorio” di S. Cassiano in Riva, hanno offerto alle loro famiglie e agli amici un simpatico spettacolo di mezza estate che riproponeva le tematiche educative messe in atto durante questo periodo.

Alice e un ragazzo che rappresenta gli animatori del centro estivo, si sono persi in un paese strano, fatto di giochi di ogni genere, con tanti personaggi della saga di Lewis Carrol. Come uscirne? Naturalmente attraverso giochi ai quali ci si deve adattare e vincere…Ma il cammino è molto arduo, perché non è facile vincere il Re degli Scacchi o la Regina di Cuori. .. I nostri eroi ci riusciranno, con impegno e fatica, perché alla fine è comunque bello sapersi mettere in gioco e superare gli ostacoli che sovente la vita mette davanti!

Si è ripercorsa quindi l’avventura di una bella e simpatica estate che l’oratorio sta ancora vivendo e che durerà fino all’inizio dell’anno scolastico. La storia, più che raccontata e recitata, è stata cantata e soprattutto danzata con le coreografie dei nostri ragazzi e bambini, preparate dagli stessi giovanissimi animatori che si sono distinti per impegno e professionalità non comuni.

Il “Piccolo Coro “ dell’oratorio è stato diretto da Maria Scotellaro, la parte recitata da Chiara Ogliaro e Livia Popa, mentre le splendide coreografie sono di Alessio Iervasi, Annachiara Franco e Linda Guiati. Alla consolle, luci, musiche e parte tecnica Roberto Ragazzo con una folta schiera di super-giovanissimi aiutanti. Alla regia Simone Trada e Chiara Ogliaro. La parte fotografica e video, preparata da Livia Popa, ha ripercorso gli episodi più belli di un’estate, vero “Paese delle Meraviglie”, che ha messo tutti quanti in gioco, a partire dall’ esperienza del soggiorno alpino a Doues (AO), ai giochi d’acqua di Cigliano e Lessona, alle corse nei parchi , alla fantastica “apericena” con i genitori il giovedì 11 luglio.

E non è finita: questa prima parte si chiude venerdì 2 agosto e si riprenderà dal 19 agosto fino al 6 settembre, con la fantastica avventura delle “Olimpiadi ‘19” . Un’occasione da non perdere per tutti i ragazzi e bambini che amano lo sport che unisce.

Lo spettacolo di Sanca è terminato con il coro di ragazzi e genitori che hanno cantato insieme il tormentone di questa estate, composto ben 51 anni fa da un ragazzo che frequentava l’oratorio salesiano di v. Gluck a Milano.

E il cielo di Sanca si è colorato di Azzurro!

Un successo il Centro Estivo a Vilnius

Anche a Vilnius, in Lituania, è tempo di Estate Ragazzi con la passione di don Bosco, come racconta direttamente don Alessandro Barelli.
“Possiamo essere tutti amici di Gesù qui in terra e in Paradiso. La santità è a portata di tutti!”. Così l’8 di luglio è iniziato il Centro Estivo nell’oratorio della parrocchia di san Giovanni Bosco a Vilnius, in Lituania. Le tre settimane, concluse il 26 luglio con una grande festa, hanno visto l’iscrizione di ben 486 bambini e adolescenti, che nei giorni lavorativi letteralmente “riempivano” tutti gli ambienti della casa salesiana. La frequenza quotidiana era di 280 bambini. Tre salesiani a tempo pieno, 32 animatori, alcuni genitori disponibili ad aiutare: questa la comunità educativa impegnata non solo ad occupare il tempo libero estivo, ma anche a fornire valori di base per molti che altrimenti non metterebbero mai piede in chiesa. La fiducia dei genitori verso la comunità educativa salesiana locale si è notata anche nei vari segni di riconoscenza manifestati al termine delle attività: regalini, bigliettini di ringraziamento, offerte per l’oratorio.
La preghiera quotidiana sul tema della santità

La preghiera quotidiana sul tema della santità

Le attività si svolgevano quattro giorni alla settimana presso la casa salesiana, per poi spostarsi in un parco cittadino di Vilnius per la gita di un giorno. In casa i bambini si dedicavano ai grandi giochi per fasce di età, e ai laboratori sportivi, canori e di attività manuali. Al termine della giornata vi era sempre un momento di preghiera e riflessione legato al tema della Strenna 2019 “La santità è per tutti”: ogni giorno l’incaricato dell’oratorio presentava la vita e l’esempio di una santo diverso. Molto successo hanno riscontrato san Tarcisio, santa Lucia, san Filippo Neri e naturalmente san Giovanni Bosco… Un gelato gratuito per tutti concludeva la giornata.
Per le gite, alla scarsità delle risorse a disposizione si è provveduto con l’inventiva: le tre gite si sono svolte non con autobus noleggiati, ma con i mezzi pubblici di linea (ovviamente dividendo i bambini su linee diverse). Al lago, al fiume, con tanto chiasso, tanta gioia e l’acqua gelata… 
Sono già 17 anni che durante il mese di luglio si svolge il centro estivo presso la casa salesiana di Vilnius, e anche senza tanta pubblicità esteriore, sono moltissime le famiglie che mandano i propri figli, e che poi restano legate all’opera e all’oratorio anche durante l’anno scolastico. (don Alessandro Barelli SDB)
Nel fiume Vilnele, con l'acqua fredda

Nel fiume Vilnele, con l’acqua fredda

Gita al parco. Tutti in fila!

Gita al parco. Tutti in fila!

San Salvario House – Il benvenuto ai primi ragazzi che lo abitano

San Salvario House, l’housing sociale inaugurato nel mese di giugno presso la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Torino (in San Salvario), accoglie e dà il benvenuto ai primi giovani che entrano ad abitarci. Ecco la notizia pubblicata su donboscosansalvario.it:

 

Da alcune settimane i primi giovani risiedono all’housing. Don Mauro e il gruppo di famiglie volontarie hanno celebrato insieme la S. Messa di ringraziamento e di affidamento per il cammino che si sta intraprendendo. Il vangelo ha ricordato come il Signore semina sempre il buon seme, ma che questo dovrà imparare a crescere anche vicino al maligno. Così sarà per l’avventura dell’housing, saper accogliere tutti i giovani che arrivano come segno di Dio e resistere alle tante tentazioni che potranno arrivare. Dopo la celebrazione le famiglie hanno condiviso la cena con i giovani e hanno iniziato a conoscersi. Chi sono questi ragazzi:

Moussa, 18 anni, senegalese, lavora come operaio per Astelav-rigenerazione di elettrodomestici, ha vissuto nel centro accoglienza dell’oratorio San Luigi.

Mansour, 21 anni, senegalese, lavora come panettiere, ha vissuto nel centro accoglienza dell’oratorio San Luigi, ha provato l’indipendenza di vivere da solo con amici e ora ha deciso di iniziare questa nuova convivenza.

Dame, 22 anni, senegalese, lavora come operaio per Stige-addetto allo stampaggio, ha vissuto nel centro accoglienza dell’oratorio San Luigi, poi si è trasferito in altre regioni per alcuni anni dove aveva un lavoro mal retribuito e così è tornato a chiedere aiuto, è stato inserito nei corsi organizzati dal progetto M’Interesso di Te e di è guadagnato con l’impegno un posto di lavoro.

Carlos, 19 anni, ecuadoreño, lavora come cameriere e aiuto cuoco presso Savourè, ha vissuto nel centro accoglienza dell’oratorio San Luigi e grazie all’oratorio è riuscito a trovare lavoro, per un periodo ha vissuto con un amico capendo quante difficoltà ci sono per diventare indipendenti ed ha così deciso di essere ancora accompagnato per un periodo vivendo nell’housing.

Ale, 18 anni, senegalese, lavora come cameriere con una borsa lavoro.

Desai, 25 anni, indiano, studia ingegneria al Politecnico.

Abdulkarim, 20 anni, senegalese, lavora come operaio per Stige-addetto allo stampaggio.

Nei prossimi mesi vi saranno nuovi inserimenti, tra questi alcuni di essi studenti italiani. Per chi fosse interessato a conoscere meglio la realtà può contattare Luca al 3667763601

Animazione Missionaria – Aspettative, paure e speranze dei tre giovani missionari in partenza

Arrivano da Missioni don Bosco gli approfondimenti riguardanti il percorso, le motivazioni e le speranze che i nostri missionari stanno oramai vivendo nelle rispettive terre missionarie di: Nigeria, Romania e Benin. Un percorso di formazione impegnativo scandito da nove appuntamenti, avviatisi da ottobre 2018 sino a giugno, e gestiti dall’equipe di Animazione Missionaria dell’Ispettoria ICP, guidata da Don Theophilus Ehioghilen, Don Fabio Mamino e Suor Carmela Busia.

In particolare, Missioni don Bosco, ha avuto la possibilità di porre qualche domanda a tre dei giovani che sono partiti per l’Africa e l’Europa:

  • Michele D., “veterano” fra i partenti, è passato anche lui molto rasente a questa esperienza missionaria ma non aveva mai oltrepassato il sottile diaframma che divide il parlarne e il sostenerne la progettazione per altri e il viverla in prima persona.  Sta vivendo l’esperienza in Romania;
  • Simona P., si dice “adottata” da una decina d’anni da un salesiano, don Enrico Lupano, che l’ha accompagnata a rendersi conto della dimensione missionaria. Sta vivendo l’esperienza nel Benin;
  • Silvia M., è la più giovane del piccolo gruppo che incontriamo a Missioni Don Bosco. Dopo la maturità, lo scorso anno, partecipò al campo scuola riservato ai nuovi universitari. Sta vivendo l’esperienza in Nigeria.

Per leggere le interviste complete:

Oratorio Michele Rua – Concorso fotografico

Si riporta la proposta di un concorso fotografico da parte dell’oratorio salesiano di Torino, il Michele Rua, valido per tutto il periodo estivo e che vedrà eletti i vincitori durante la Festa della Comunità di domenica 6 ottobre 2019.

“Una cartolina da …”

Se sei un appassionato di fotografia, oppure semplicemente di diverti a inquadrare persone e paesaggi… se hai una vena artistica, oppure hai un occhio attento ai particolari… se riesci a fare la foto giusta al primo colpo, oppure al trentesimo scatto, sei la persona giusta per partecipare al concorso “Una cartolina da…” dove potrai esporre due delle tue foto migliori che realizzerai nel corso dell’estate, farle votare e magari anche essere tra i migliori che parteciperanno alla votazione finale, che si svolgerà durante la Festa della Comunità di domenica 6 ottobre 2019.

Scarica il regolamento…. e poi… devi solo cliccare sulla tua macchina fotografica!!!