“Tempo per curare, tempo per creare”: la Consulta MGS Italia incontra don Miguél Angel Garcia

Sabato 6 marzo, in modalità on line, si è ritrovata la Consulta MGS Italia. A guidare la riflessione è intervenuto don  Miguél Angel Garcia, Consigliere generale per la pastorale  giovanile, che ha conosciuto i membri della Consulta e ha offerto una riflessione per approfondire il tema pastorale. 

La consulta è stata l’occasione di condivisione per i territori di come si sta vivendo “Nel cuore del mondo” in questo periodo:

SICILIA Progetto “Qui c’è campo”: creazione di nuove equipe (formazione, comunicazione sociale, eventi) e coordinamento della presenza MGS sulle piattaforme digitali. Iniziative: cammini per le  varie fasce, podcast, miniserie, materiale online di accompagnamento alla formazione dei giovani  nel locale. 

ITALIA MERIDIONALE Esperienza di “Quaresima viva” (EESS di preparazione alla Pasqua).  Esperienza già sperimentata in passato, sia in presenza che online, nel 2021 ripensata in “Delivery  mode”, con diversi momenti durante la giornata (God morning, Just pray…) e un momento di  incontro (Just Meet). Obiettivo: consegnare ai vari oratori e ambienti pastorali la proposta di  Quaresima viva, proposta accettata e accolta dalle case salesiane e anche in collaborazione con le diocesi. 

ITALIA CENTRALE – Il cammino di discernimento della Consulta MGS Italia centrale continua a  guidare le scelte dell’anno e dare lo stile alle varie attività e realtà locali salesiane e non.  Presentazione del Forum MGS (scommessa di svolgere il forum in modalità mista), delle varie  Assemblee locali e rilancio del MissioLab, quest’anno svolto in comune tra tutte le regioni. Ad  accompagnare il cammino il tema di quest’anno che viene portato avanti a livello territoriale e viene  ritradotto in tutte le realtà locali. 

PIEMONTE – La pandemia si è inserita in un processo di riflessione e ripensamento delle attività  pastorali che già durava da molto tempo, al centro del quale ci sono i giovani. Alcune tappe ci hanno  guidato e unificato come territorio (nuova Consulta MGS, Assemblea territoriale, Consulta social,  MGS Day…). Questo processo è generativo anche per le case, in cui i giovani sono diventati  protagonisti. Esempio di realtà locale Amico Click (progetto di sportello digitale pensato e portato  avanti soprattutto dai giovani). 

LOMBARDIA – EMILIA – Esperienza del Forum Giovani 2020 “Operatori di pace” e SFA 2021;  esperienza vissuta in questo periodo della casa salesiana di Bologna. 

TRIVENETO – Processo di ripensamento delle attività (Meeting MGS, che non è solo un grande  evento ma un percorso, vissuto per la prima volta in tre città) che ha rilanciato il lavoro di un tavolo  della Segreteria MGS; attività di gennaio e di Quaresima. 

Sotto, il materiale presentato e la relazione di don Miguél Angel Garcia. 

 

 

Mgs Day 20-21 marzo 2021

Appuntamento MGS Day 20-21 marzo 2021

Salesiani Bra: la visita dell’Ispettore don Leonardo Mancini

In queste prime giornate di marzo, l’Ispettore don Leonardo Mancini si è recato in visita presso la Comunità salesiana di Bra, incontrando tutte le realtà che ruotano attorno ad essa. La mattina del 6 marzo, don Leonardo ha incontrato gli educatori ed animatori dell’Oratorio S. Domenico Savio “Ritmochesale” presso i locali della struttura, assieme al Direttore dell’opera don Alessandro Borsello, tutti mantenendo il distanziamento richiesto dalle norme sanitarie. Di seguito uno scatto della visita ispettoriale.

Presentazione del Metodo di studio: rivivi l’evento

È possibile rivivere l’evento del 1° marzo in merito alla presentazione alle famiglie del Metodo di studio del progetto Labs to Learn grazie ai contributi video che riportiamo di seguito.

MODERATRICE DELL’EVENTO:

  • Valentina Bellis, Responsabile azione Metodo di studio

INTERVENTI:

  • Rosita Deluigi, Docente di pedagogia dell’Università degli studi di Macerata
    Garanti e snodi della comunità educante: questioni di metodo
  • Jessica Dell’Orletta, Psicologa dello sviluppo e dell’educazione
    Studiare, una questione di metodo
  • Elisabetta Govoni, Psicologa clinica e di comunità
    Strategie e strumenti per l’apprendimento
  • Sara Dal Cin, Ideatrice progetto “StudiAMO”, formatrice e consulente aziendale
    L’importanza del ruolo attivo della famiglia negli interventi di metodo

Di seguito i singoli interventi riguardanti le tematiche principali del Metodo di studio, come la comunità educante (uno dei paradigmi del progetto di Labs to Learn), la costruzione del “noi” educativo, l’obiettivo del successo formativo, le funzioni esecutive dal quale nasce il metodo che è un procedimento che segue dei criteri specifici e sistematici per raggiungere uno scopo, l’apprendimento per l’acquisizione di nozioni utili e il ruolo fondamentale della famiglia in merito alla progettazione di un metodo di studio.

Terzo Webinar per i Patti Educativi del Community Lab

Terzo appuntamento per il percorso dei patti educativi nel Community Lab. L’appuntamento si è svolto nella giornata del 1° marzo  e si è focalizzato sul tema “Le mappe delle comunità educanti“.

Si rende disponibile il materiale video della formazione: Community lab

 

Il coraggio degli Oratori aperti anche nella pandemia – La Voce e il Tempo

Il fondamentale servizio degli oratori nel lockdown: un grande sforzo per garantire l’attività educativa e il sostegno allo studio nel rispetto delle misure di sicurezza. Di seguito l’articolo pubblicato oggi su La Voce e il Tempo a cura di Stefano Di Lullo.

NEI COMUNI E NELLE PERIFERIE TORINESI – NEL TEMPO DEL COVID I CENTRI ORATORIANI RESTANO L’UNICO LUOGO DI INCONTRO INFORMALE CHE OFFRE UN CAMMINO EDUCATIVO PER GLI ADOLESCENTI E I GIOVANI

Il coraggio degli Oratori aperti anche nella pandemia

Chiusi in casa, relazioni annientate, tensioni familiari, incertezza sul futuro. Senza più attività sportive, aggregative, e perché no, anche culturali. Ansie e frustrazioni. Sono i danni che il Covid sta provocando negli adolescenti e nei giovani al di là di tutte le note difficoltà legate alla scuola.

Un’àncora di salvezza a questa situazione è certamente rappresentata dalla collaudata esperienza, particolarmente fruttuosa nell’area torinese, degli oratori, presidi sul territorio che hanno rappresentato gli unici luoghi informali di incontro possibile al di là delle panchine o dei locali nelle settimane in zona gialla.

Come mostrano i servizi che pubblichiamo tutte le settimane nella pagina «Oratori» de La Voce e il Tempo (in questo numero a pag. 29) i centri oratoriani stanno ripartendo con attività in presenza nel rispetto delle norme anticontagio per restituire ai ragazzi le relazioni perdute e sostenerli nel delicato percorso di crescita. Una moltitudine le iniziative, da Grugliasco a Settimo Torinese, da Rivoli a Ciriè, da Volpiano a Chieri e nelle periferie di Torino, portate avanti dagli oratori diocesani, molti affiliati alla Noi Torino, da quelli salesiani e di altre congregazioni religiose come i missionari della Consolata o i giuseppini del Murialdo.

Oltre ai progetti degli oratori in strada che intercettano i ragazzi più fragili sono ripartite le attività di doposcuola, quelle del sabato pomeriggio ed anche il «cortile» a piccoli gruppi come prevedono i protocolli. Gli oratori di Grugliasco nelle scorse settimane hanno rivolto un forte appello alla Città perché affianchi gli educatori nel sostenere gli adolescenti nelle attività di sostegno allo studio per guarire le ferite lasciate dai lockdown. Alcune parrocchie come Stimmate di San Francesco, Santo Volto e Cottolengo a Torino hanno unito le forze per aprire a turno l’oratorio del sabato a disposizione delle famiglie dei quartieri Parco Dora e Madonna di Campagna. Nei comuni fuori Torino l’oratorio è rimasto l’unica «piazza» di riferimento in cui i genitori possono confrontarsi sulla crescita dei propri figli. Imponenti poi i progetti degli oratori salesiani a sostegno dei ragazzi fragili e a contrasto della dispersione scolastica.

Molti oratori hanno accolto gli studenti che facevano fatica a collegarsi con la didattica a distanza.

«Abbiamo offerto agli studenti strumentazioni e supporto», spiega don Stefano Mondin, delegato della Pastorale giovanile dei Salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta, «sono stati attivati anche aiuti per le famiglie colpite dalla crisi economica generata dalla pandemia. In generale abbiamo aiutato gli adolescenti a mantenere l’ordinario della vita. Ora stiamo strutturando con i Comuni e le fondazioni bancarie un piano per i garantire l’avvio dei Centri estivi».

Nella periferia di Borgo Vittoria l’oratorio San Martino della parrocchia Nostra Signora della Salute, affidata ai giuseppini del Murialdo, è sempre rimasto accanto alle famiglie.

«Alcuni nuclei familiari vivono in 5 o più persone in pochi metri quadrati», afferma il viceparroco don Samuele Cortinovis, «è molto difficile gestire la didattica a distanza e in generale una quotidianità, ed ecco che allora diventa fondamentale avere un punto di riferimento come l’oratorio».

«Stiamo vivendo una sorta di ‘terra di mezzo’ delle attività pastorali, degli oratori in particolare», sottolinea don Luca Ramello, direttore della Pastorale giovanile diocesana, «l’alternanza dell’andamento della pandemia e delle misure di prevenzione rendono complessa ogni progettazione e realizzazione delle proposte educative. Eppure, proprio come risposta a questo tempo, i nostri oratori stanno rivelando un sorprendente ‘coraggio creativo’, per usare una espressione di Papa Francesco, riferita a San Giuseppe. Sono coraggiosi perché sanno unire tutela della salute e instancabile passione educativa, per non lasciare sole le giovani generazioni. Ma sono anche creativi perché sono consapevoli che è cambiato il mondo e sono in prima linea nel rinnovamento del nostro stile pastorale, con sperimentazione e audacia».

«L’oratorio aperto», conclude don Stefano Votta, presidente dell’associazione Oratori Noi Torino, «permette di superare i conflitti che i ragazzi hanno in casa con se stessi e con la propria vita spirituale: in oratorio possono ricostruire le relazioni in un ambiente educativo dove si allontana il rischio di gesti di delinquenza come può avvenire sulle strade. Proprio in questo momento c’è bisogno degli oratori».

Giornata Missionaria Salesiana 2021: “Un solo Padre, una sola Famiglia”

“Sentirsi figli dello stesso Padre e, quindi, fratelli, è la sfida più bella e importante che possiamo portare avanti, mostrando la nostra solidarietà con tutti, partendo dai gesti più semplici”
Settore per le Missioni Salesiane

Sono pronti i video della Giornata Missionaria Salesiana 2021 “Un solo Padre, una sola Famiglia – Solidarietà Missionaria come Primo Annuncio”. Provenienti da tutto il mondo, i video rappresentano una testimonianza dell’unità della Famiglia Salesiana, che si è messa in moto per rispondere ai bisogni dei più poveri e annunciare il messaggio del Vangelo. Di seguito la comunicazione ANS.

I video sono sei: cinque regionali e uno di sintesi, realizzato grazie al contributo dell’Ispettoria dell’Italia Meridionale (IME).

In Africa, la varietà e l’enorme ricchezza di popoli e culture si è trovata unita nella lotta a Covid-19, e tutte le comunità nei 42 Paesi di presenza salesiana hanno risposto prontamente, capendo come fosse importante il contributo di tutti, anche attraverso gesti semplici e apparentemente piccoli, andando a coinvolgere tantissime persone diverse. Come sintetizza il titolo del video: “Le correnti più dolci di solidarietà sono quelle che scorrono di lato”.

In Europa le chiusure imposte dalla pandemia non hanno fermato lo zelo evangelizzatore e si sono ideate nuove modalità per stare vicini ai giovani, come l’oratorio online realizzato in Slovacchia: anche il mondo digitale può essere un campo di testimonianza cristiana. “Siamo vicini alle persone e testimoniamo Dio nel mondo digitale” è il senso di questo contributo.

In Asia Sud, in India, i lavoratori migranti, scartati dalla società, hanno incontrato il sorriso e il cuore aperto di un vasto movimento di persone che si sono prese cura di loro, realizzando il motto “Vasudhaiva Kutumbakam”, “Tutto il mondo è una famiglia”. “Il cuore dell’immigrato solo, senza lavoro e abbandonato, desidera riunirsi con la sua famiglia a migliaia di chilometri di distanza” si afferma nel video.

Il video dell’America racconta l’esperienza della “Fundación Don Bosco” in Perù, che avendo visto come la pandemia abbia aumentato il divario all’interno della società e abbia colpito le famiglie più povere, ha messo in pratica l’opzione preferenziale per i poveri ed è riuscita a mostrare il volto misericordioso di Gesù. “L’amore del Padre è incondizionato e abbraccia tutti, soprattutto coloro che si trovano nelle periferie”, ricorda il quarto video.

Dalla regione Asia Est e Oceania, e in particolare in Thailandia, la splendida collaborazione tra i gruppi della Famiglia Salesiana ha reso esplicito il significato di sentirsi una famiglia nella quale ognuno si prende cura degli altri: “Siamo tutti sulla stessa barca”, come ha ricordato Papa Francesco nella preghiera davanti una piazza San Pietro deserta, il 27 marzo 2020. “La Famiglia Salesiana si riunisce per servire la famiglia umana” è il messaggio, in sintesi, dell’ultimo video.

La Giornata Missionaria Salesiana invita tutti a mobilitarsi con la solidarietà, come segno di speranza e primo annuncio della fede. Richiama ad essere uniti in una sola Famiglia per andare incontro ai fratelli più bisognosi con gesti di carità ispirati dalla Fede in Dio padre.

Tutti i video sono disponibili, in italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese, sul canale Youtube “Settore per le Missioni Salesiane”.

Quarto incontro del percorso Community Lab – Torino Rebaudengo

Di seguito il resoconto del 4° ed ultimo incontro Community-Lab del progetto Labs to Learn svoltosi il 25 febbraio scorso per la Casa Salesiana di Torino – Rebaudengo.

La discussione, il confronto, lo scambio di idee ed esperienze sono stati ancora una volta cardine formativo per tutti i partecipanti, aiutati nella mediazione dai professionisti di GO!

Quest’ultimo incontro ci ha aiutato a mettere a fuoco la grande sfida educativa che ci attende e che già stiamo vivendo: l’educazione oggi, ai tempi del Covid. Questo momento storico ha messo in discussione tante delle certezze sulle quali noi educatori e formatori ci siamo appoggiati nel tempo e sulle quali abbiamo costruito il nostro agire educativo.

Il nostro percorso si è concluso con una domanda chiave, alla quale cerchiamo di rispondere ogni giorno e sulla quale ci troveremo ancora a riflettere insieme:

Quali azioni concrete in vista del nostro nuovo agire educativo?

Il nostro lavoro continua, in presenza e a distanza, per assicurare ai giovani della nostra opera la vicinanza e la cura, inventando sempre nuove strategie e metodologie per essere con e tra i giovani.

“Vicini o lontani, io penso sempre a voi.”

Cagliero 11 – “Sacramento della riconciliazione” Marzo 2021

Si riporta Cagliero 11l’intenzione missionaria salesiana del mese di Marzo 2021, e CaglieroPIX, un piccolo poster trimestrale di due fogli A4 con delle foto provenienti dalle varie presenze salesiane del mondo.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

Labs to Learn al banco di prova – Vita Diocesana Pinerolese

Il free press cattolico Vita Diocesana Pinerolese n°4 di domenica 28 febbraio 2021 ha dedicato un articolo al progetto Labs to Learn. Si riporta di seguito il testo a cura di M.M.

SALESIANI – LABS TO LEARN AL BANCO DI PROVA

L’Associazione Giovanile Salesiana Per Il Territorio ha avviato in ottobre il nuovo progetto “Labs to Learn”, un progetto che si prefigge di contrastare la dispersione scolastica e prevenire la povertà educativa incrementando il numero dei giovani con difficoltà che assolvono l’obbligo scolastico, accedono alla formazione superiore e/o all’inserimento lavorativo, avviando un percorso di crescita personale secondo le proprie inclinazioni e aspirazioni.

Il progetto è rivolto a circa 1140 minori e adolescenti tra gli 11 e i 17 anni e le rispettive famiglie, nelle città di Alessandria, Bra, Casale Monferrato, Vercelli e Torino. Labs to Learn è un progetto ambizioso, perché si propone di validare modalità innovative e non convenzionali per favorire l’apprendimento, sviluppare le competenze trasversali, rinforzare le reti di prossimità, e concorrere alla costruzione di comunità educanti propositive e consapevoli.

Il progetto muove dall’esperienza degli oratori e dei centri di formazione professionale salesiani per proporre un’alleanza educativa con gli altri enti della comunità, con l’obiettivo di sperimentare percorsi di inclusione non convenzionali.

Giovedì 4 febbraio la cabina di regia ha incontrato i referenti dei sette territori sedi di realizzazione del progetto. A pochi mesi dell’avvio era necessario fare il punto sia sulle azioni avviate che su quelle di prossima attivazione. Infatti, la pandemia ha costretto non solo a ripensare alcune delle attività previste ma anche, sempre di più, a riflettere sulle modalità e strategie d’intervento, non solo del progetto ma più in generale sul lavoro educativo. Proprio su questo tema il dibattito ha evidenziato come alla sfida educativa già in essere, si sia aggiunta la sfida “Covid”.

Ovvero quella di trovarsi dinanzi non soltanto alla gestione di un transitorio periodo di emergenza, quanto piuttosto ad una revisione del lavoro di cura con i minori, soprattutto di quelli più fragili e vulnerabili. I diversi territori hanno condiviso le fatiche del lavoro quotidiano dove le distanze e la lontananza hanno messo a dura prova un lavoro sociale che fa della “presenza” e “sull’esserci” il suo tratto distintivo.

È emersa l’opportunità di potenziare le attività strutturate e di valorizzare al meglio le risorse dei diversi territori, portatori di differenti specificità e peculiarità. M.M.