E se la fede avesse Ragione? – Quarto incontro dedicato al tema della Verginità di Maria

Giovedì 9 febbraio si è svolto il quarto incontro di E se la fede avesse Ragione? nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco. Tema di questo incontro la Verginità di Maria.

Nell’affrontare il tema Don Paolo Paulucci ha iniziato sottolineando che la Verginità non è riducibile soltanto alla sessualità; essa è anche un atteggiamento profondo del cuore. La Verginità di Maria è poi una Verginità feconda proprio come il campo che non è mai stato coltivato è anche quello più fertile perché è quello maggiormente ricco di sostanze.

 “Ti farò mia sposa per sempre, ti farò
mia sposa nella giustizia e nel diritto, nella benevolenza e nell’amore, ti fidanzerò con me nella fedeltà e tu conoscerai il Signore” Osea (Os 2)

La Verginità non è uno status, ma una scelta quotidiana, un sì che si rinnova giorno per giorno e che non accetta compromessi. Questo ci permette anche di comprendere meglio il sottotitolo dell’incontro “La fede o cammina o muore”.

“Castità è la scelta di una forma dell’amore che non è all’opposto del sesso, ma della
possessività”

per rivivere i vari incontri, oltre al video, è disponibile un podcast dedicato.

 

AM – Quinto incontro del Percorso nel Cuore del Mondo il 19 febbraio

Il percorso nel cuore del mondo procede accompagnato da un forte entusiasmo dei partecipanti. Il quinto incontro si svolgerà a Valdocco domenica 19 febbraio dalle 9.15 alle 16.45. Il tema è quello dell’intercultura, ovvero della necessità di un’interazione, di uno scambio e di una reciprocità fra le diverse culture.

Il mondo non è un mosaico di culture collocate fianco a fianco senza alcun effetto l’una sull’altra. E’ piuttosto come un disegno ad acquarello, in cui i colori, ovvero le culture, si mescolano fra di loro creando delle sfumature uniche. Intercultura vuol dire apertura alla conoscenza, allo scambio e al contatto fra culture, qualsiasi sia il loro tipo o livello di progresso, producendo un reciproco arricchimento nel rispetto del rispettivo bagaglio culturale.

“La scoperta dell’altro
è la scoperta di una relazione,
non di una barriera”
(Claude Lévi-Strauss)

Orario della giornata

  • 9.15 ritrovo in Comunità Proposta a Valdocco
  • 9:30 inizio delle attività
  • 10.15 Visita al centro “2PR” situato al centro di Porta Palazzo a Torino dove opera una piccola comunità di FMA per la prevenzione e promozione delle donne del quartiere.
  • 10.30 presentazione di sr Juliette e sr Paola Pignatelli e loro testimonianza
  • 12.45 pranzo condiviso in CP
  • 14.00 “Le radici bibliche dell’intercultura”
  • 15.45 Celebrazione eucaristica
  • 16.45 Saluti

 

Messaggio del Rettor Maggiore ai giovani dell’MGS nella Festa di Don Bosco

Si pubblica di seguito il messaggio del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ai giovani del Movimento Giovanile Salesiano in occasione della Festa di Don Bosco 2023.

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Torino-Valdocco, 31 gennaio 2023

I nostri giovani come lievito nella Famiglia umana di oggi

Messaggio del Rettor Maggiore ai giovani del Movimento Giovanile Salesiano

 

Carissimi giovani di tutto il mondo salesiano,

come Rettor Maggiore, a nome di Don Bosco e dell’intera Famiglia Salesiana, desidero inviarvi un saluto e una parola nel giorno della sua festa.

Desideriamo continuare a camminare insieme sulla strada della vita, come ci avete chiesto in occasione dei giorni della vostra presenza durante il XXVIII Capitolo Generale dei Salesiani. Lì ci avete detto:

«Vogliamo dirvelo forte, con tutto il cuore. Essere qui per noi è stato un sogno che si è fatto realtà: in questo luogo speciale che è Valdocco, dove è iniziata la missione salesiana, insieme salesiani e giovani per la missione salesiana, con la nostra comune volontà di essere santi insieme. Avete i nostri cuori nelle vostre mani. Prendetevi cura di questo vostro prezioso tesoro. Per favore, non dimenticatevi mai di noi e continuate ad ascoltarci»

Carissimi giovani, mi ha sempre commosso la vostra richiesta di essere santi, insieme, invitandoci a prenderci cura di voi e del tesoro prezioso dei vostri giovani cuori; di tutti voi che desiderate essere autentici, solidali, fraterni e veri credenti, donne e uomini di profonda fede nel Signore della Vita.

Cari giovani, siete chiamati ad una grande missione! Gli ultimi tre papi – Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco – hanno pensato molto a voi e vi hanno prospettato sfide coraggiose e forti. Sono sfide molto attuali, molto puntuali e – mi permetto di dire – molto “salesiane”.

Dunque, nel nome di Gesù vi è proposta una missione impegnativa: quella di essere attivi nel vostro impegno sociale, come vero lievito nella famiglia umana.

  • Avete davanti a voi la grande sfida di continuare ad accogliere la responsabilità per il dono della vita, di tutta la vita umana. Servire la “cultura della vita” sarà sempre un compito attraente e stimolante per ognuno di voi.
  • La promozione dei valori della famiglia e l’impegno per eliminare la povertà che porta molte persone a vivere ai margini, così come la lotta contro la fame, sono temi che spesso, come giovani, non vi lasciano indifferenti.
  • È positivo che alcuni di voi si stiano impegnando nella difesa dei diritti umani e dei diritti dei minori. Per non parlare della grande sfida per la costruzione della Pace. Gli sforzi che compiamo nella ricerca della pace non sono mai abbastanza.
  • Siete anche molto sensibili al buon uso delle risorse della terra, alla cura del Creato, rispettando tutto ciò che ha a che fare con una corretta ecologia.

A voi che leggete questo Messaggio in tutto il mondo, in migliaia di case salesiane condividendo la medesima fede, dico: favorite un autentico dialogo tra di voi. L’altro, il compagno, colui che è diverso per cultura e religione, è sempre un giovane come voi, con il quale potete incontrarvi, dialogare e persino diventare amici. Le differenze, infatti, non possono rimanere solo un ostacolo, ma devono diventare un’opportunità per un reciproco arricchimento.

Cari giovani, tutte queste sfide e molte altre interessano oggi la famiglia umana. Per essa, oggi, vogliamo essere lievito, sale, luce. Queste sfide chiedono che con la vostra vita, la vostra formazione, i vostri studi, il vostro lavoro e la vostra vocazione, esprimiate un “sì” che dimostri concretamente il vostro impegno per costruire un mondo più giusto e fraterno.

Queste sfide vi pongono di fronte al bivio di accettare o rifiutare una vita impegnata ed entusiasmante in cui concentrare tutte le vostre migliori forze ed energie secondo il sogno di Dio per ciascuno di voi. Certamente non vi è chiesto un eroismo particolare o straordinario, ma unicamente – ed è già molto – di far fruttare i doni e i talenti che Dio ha concesso a ciascuno di voi, impegnandovi a crescere nella fede, nell’amore vero, nella fraternità e nel servizio a favore di tutti, soprattutto degli ultimi, dei più colpiti dalla vita, di coloro che hanno meno opportunità.

Mi sembra questa una formidabile proposta per ogni giovane cristiano e salesiano che voglia essere discepolo missionario del Signore oggi, e per ogni giovane di altre fedi religiose presenti nelle case di Don Bosco.

Concludo ringraziando il Signore per tante espressioni di bellezza, pienezza e bontà presenti nella vostra vita, cari giovani, e che vi porta a pensare ad altri ragazzi, ragazze e giovani come voi ma che sono smarriti, disorientati e molto lontani da quei valori che danno loro dignità.

Il nostro Dio, che è Padre di tutti i suoi figli e figlie, ha bisogno di voi e vi chiede di essere il Suo volto e le Sue mani per raggiungere coloro che hanno meno possibilità. Vi incoraggio in questo impegno e vi auguro di cuore ¡buona festa di Don Bosco!

 

Con vero affetto vi saluto,
Don Ángel Fernández Artime, SDB
Rettor Maggiore

Terzo incontro del percorso Buoni Cristiani e Onesti Cittadini

Dopo il secondo incontro, “Profezia di un’economia umana”, il 21 e il 22 gennaio 2023 si è svolto il weekend conclusivo del primo anno di “Buoni cristiani e onesti cittadini” per vivere, ascoltare, conoscere e sperimentare “Un’esperienza di comunità”.

Il luogo del ritrovo è stato in Via Giolitti, presso l’Emporio dei Magazzini Oz dove ci ha accolti la presidente, Enrica Baricco.

Casa Oz è

“prima di tutto una casa che accoglie i bambini e le famiglie che incontrano la malattia”. Magazzini Oz è un’impresa sociale “che operando nel settore della ristorazione e della vendita, s’impegna, sin dalla loro apertura, nella formazione e nell’inserimento al lavoro di persone diversamente abili e persone in condizione di svantaggio rispetto alla propria collocazione professionale”.

Magazzini Oz è il luogo dove i ragazzi già accolti in Casa Oz possono realizzare il desiderio e il diritto di pensare e imparare come avvicinarsi al mondo del lavoro per sentirsi come tutti gli altri.

Alla visita, ha fatto seguito un incontro e un confronto ricco e approfondito presso la Casa Ispettoriale delle Figlie di Maria Ausiliatrice: Enrica Baricco, Marco Canta, vicepresidente di Casa Oz e Luca Marin, presidente della cooperativa sociale MagazziniOz, hanno raccontato l’origine del progetto illustrandone la missione e la vision e soffermandosi sul modello imprenditoriale ed etico che caratterizza la loro impresa sociale. Numeri, bilanci, dati di attività, ma soprattutto le storie dei dipendenti, con e senza disabilità, intrecciate in un unico racconto che testimonia come sia possibile “stare in piedi come azienda” assicurandone la sostenibilità e la funzione sociale.

I giovani sono stati coinvolti e sollecitati nel loro essere changemakers: possono essere, devono essere la voce del cambiamento, che crea relazioni, che sensibilizza e crede in un’economia capace di prendersi cura del bene comune e di rivoluzionare laddove c’è bisogno di un cambiamento. 

Dopo un break coffee, i giovani hanno accolto la Vicesindaca Michela Favaro. L’incontro con un amministratore della res publica ha permesso ai giovani presenti di confrontarsi con chi ogni giorno compie scelte, spesso complesse, con l’obiettivo di rispondere ai bisogni dei cittadini.

Michela Favaro nel racconto del suo percorso professionale e politico, ha invitato i giovani presenti a chiedersi e cercare di comprendere come funzionano le istituzioni democratiche sul territorio, ad avere un sguardo attento e consapevole sempre guidati dalla ricerca del bene comune. Per fare buona politica e svolgere quella che è “la più alta forma di carità”, è fondamentale essere guidati da principi forti e radicati.

Guidati dalla Vicesindaca, i ragazzi hanno provato a cimentarsi nell’analisi di un caso di gestione di beni immobili e gestione di servizi della Città toccando con mano che ogni scelta richiede sempre l’ascolto di tutte le parti coinvolte e il coraggio nel pensare a soluzioni innovative capaci, talvolta, di stravolgere i paradigmi a cui siamo abituati. 

La giornata del sabato si é conclusa con una serata in fraternità condivisa con l’equipe e i giovani del percorso dell’Animazione Missionaria.

Dopo la cena con pizza, acquistata presso la cooperativa “Zerografica” che opera nel carcere di Torino, e un momento di festa in allegria, i giovani accompagnati da Don Marco Cazzato e da don Luigi Bacchin hanno fatto visita alla tipografia di Valdocco

In questo luogo, i giovani hanno potuto riflettere sulla grazia di unità nella quale viveva Don bosco: azione e contemplazione. Un fare con slancio “imprenditoriale” attento all’integrità della persona che non perde mai di vista l’obiettivo, ovvero la salvezza delle anime. 

La giornata si è conclusa con la veglia missionaria nella quale i giovani hanno affidato il proprio coraggio ed entusiasmo nell’essere missionari oggi.

Nella giornata successiva, un ultimo tema, necessario per concludere il cammino iniziato: finanza e umanità. Per avere nuovi e necessari strumenti di lettura di questo binomio, tema trasversale affrontato anche durante le giornate dell’Economy of Francesco ad Assisi, i giovani hanno potuto ascoltare e confrontarsi con Andrea Limone, presidente di PerMicro.

Dopo aver illustrato la mission di PerMicro “generare impatto sociale sui territori dove opera, attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro e attraverso l’inclusione sociale,economica e finanziaria”, Andrea Limone ha sollecitato i ragazzi a riflettere sul mondo della finanza e su come le scelte e gli atteggiamenti di ciascuno laddove sono e/o saranno, possono incidere nella costruzione di un pezzettino di bene a favore delle persone più fragili. Le storie di persone incontrate, siano esse famiglie o persone con una buona idea imprenditoriale, hanno reso ancora più efficace e reale la testimonianza di Andrea Limone che ha terminato il suo intervento assicurando che si può essere segno di risurrezione in ogni luogo di lavoro. Prima di salutare i giovani, ha lasciato una domanda: Come sono o sarò Cristiano nel mio lavoro?”.

Papa Francesco nella sua lettera di invito nel marzo del 2019 ha ricordato ai giovani:

“Le vostre università, le vostre imprese, le vostre organizzazioni sono cantieri di speranza per costruire altri modi di intendere l’economia e il progresso, per combattere la cultura dello scarto, per dare voce a chi non ne ha, per proporre nuovi stili di vita”

Per questo il cammino non finisce qui! L’equipe ha lanciato una proposta: diamo spazio e tempo ai semi in attesa dei frutti che porterà  questo cammino perché la realtà  possa  superare davvero l’idea. I giovani sono stati invitati a dare la disponibilità per incontrarsi e dare continuità a un processo iniziato con Buoni Cristiani e Onesti cittadini, che trova radici nel cammino di ciascuno dei giovani e nel loro “sì” a un cammino di cambiamento.

L’incontro si è concluso nella Chiesa di San Francesco di Sales con la Santa Messa presieduta da Don Fabio Mamino.

AV: Terzo weekend dei Gr Discernimento

Il weekend del 14 e 15 gennaio 2023 ha visto il terzo incontro dei ragazzi che hanno iniziato il percorso dei Gr discernimento, presso la casa delle FMA di Susa.

I ragazzi si sono confrontati sul tema dell’Eucarestia e come viverla, sia durante a Celebrazione Eucaristica, sia nella propria vita.

Attraverso momenti di confronto, riflessione personale e gioco insieme, si sono approfonditi e  rafforzati i legami tra i ragazzi e con gli accompagnatori.

La sera, dopo il momento di convivialità e gioco, si è pregato il rosario sotto le stelle, per concludere al meglio la giornata. I ragazzi sono ripartiti il giorno seguente dopo pranzo, portandosi a casa un nuovo modo di vivere l’Eucarestia e nuovi compiti per una vita da crstiano migliore.

 

Il prossimo incontro dei Gr Discernimento sarà l’11 e il 12 marzo.

 

I GR mi stanno aiutando ad unire la mia dimensione cristiana con quella da studentessa e futura lavoratrice del domani scegliendo di far entrare Dio nella mia vita, vivendo con Lui ogni momento della quotidianità e approfondendo questa relazione vera e sincera.

Sto rispondendo ad alcune domande fondamentali e chiarendo dubbi sul mio futuro, mettendo in luce il valore del servizio e della relazione non solo con Dio ma anche con gli altri.

Sara

Novena a Don Bosco 2023

Nove giornate per prepararsi a vivere la festa di don Bosco al meglio, rivivendo alcuni incontri che hanno contribuito a plasmare il piccolo Giovannino e a renderlo il don Bosco che tutti conosciamo e amiamo: una Novena a Lui dedicata pensata per i ragazzi e gli educatori della Scuola Media, contenente per ogni giornata due spunti di riflessione e un impegno quotidiano.

La lettura e la meditazione di questi incontri possano aiutare anche noi a metterci sulla strada della santità sui passi del “padre e maestro dei giovani”.

Primo giorno: Mamma Margherita

Secondo giorno: Gesù

Terzo giorno: Don Calosso

Quarto giorno: Giuseppe Maloria

Quinto giorno: Luigi Comollo

Sesto giorno: Don Cafasso

Settimo giorno: Michele Rua

Ottavo giorno: Domenico Savio

Nono giorno: Mamma Margherita

Programma della Festa di Don Bosco per i giovani dell’MGS

È online il programma per la Festa di Don Bosco del 31 gennaio dedicata al Movimento Giovanile Salesiano. Di seguito i dettagli:

Programma

  • Ore 18.30: S. Messa di Don Bosco per i giovani dell’MGS, anima il coro della Crocetta
  • Ore 19.45: pizza, dolce e bere per chi avrà prenotato tramite il proprio centro
  • Giochi in oratorio

Il contributo è di 5 €, iscrizioni a QUESTO LINK entro il 29 gennaio.

Info

 

Savio Club al Colle Don Bosco: 25 febbraio 2023

Il 25 febbraio 2023 i ragazzi dalla prima alla terza media avranno la possibilità di partecipare ai Savio Club al Colle Don Bosco.

Due giorni, uno a scelta in base all’esigenza del gruppo, rivolti ai ragazzi e le ragazze che desiderano mettere in gioco la “propria stoffa” e crescere nella scelta di Dio come fedele compagno della propria vita, seguendo i preziosi consigli di Domenico Savio verso la santità.

Domenico Savio viveva così, e noi?

Per l’occasione è stata creata una landing page dedicata e lanciata una sfida: il DS Mood – Una vita a Colori, lo stile di Domenico Savio. La vita da soli perde il sapore, è insieme a qualcuno che acquista colore e diventa una splendida avventura: il vero segreto del DS Mood è l’allegria!

Programma

  • 9.30 – arrivi
  • 10.00 – inizio
  • 16.00 – S. Messa
  • 17.00 – termine

Il costo per la giornata è di 5 euro, comprensivo di utilizzo ambienti e merenda. Da portare il pranzo al sacco, una penna per scrivere e abbigliamento adatto al gioco.

Per info:

 

Capodanno 2022 AM ad Oulx

“Oggi ho percepito che l’incontro col povero è un po’ come la preghiera: permette di fare uno zoom out dai propri problemi per mettere al centro Dio e gli altri.”

– Lorenzo

Con questo spirito circa 30 giovani del Movimento Giovanile Salesiano hanno deciso di concludere il 2022 in un modo diverso dal solito: mettendosi in ascolto e a servizio presso il Rifugio Fraternità Massi di Oulx. Il rifugio, operativo dal 2017 è gestito da don Luigi Chiampo insieme a 10 operatori e 200 volontari. È nato in risposta allo spostamento del flusso migratorio da Ventimiglia alla Valle di Susa e offre ospitalità a tutti coloro che cercano di passare in Francia.

Ecco il racconto di questa esperienza grazie alle parole di Giulia, volontaria missionaria ed animatrice dell’MGS.

Durante la mattinata abbiamo ascoltato la testimonianza di don Chiampo, che ha raccontato come il rifugio sia un luogo di passaggio, tanto che si contano circa 15000 persone solo quest’anno. Questo ci ha aperto gli occhi su una realtà, quella migratoria, che spesso vediamo distorta: si sente sempre parlare di ingressi in Italia, mai di uscite, eppure solo il 2% di chi arriva in Italia poi vi si ferma.

La peculiarità di questo rifugio è l’aver coinvolto il territorio: don Chiampo non è un prete impallinato che opera da solo, ma c’è un forte coinvolgimento delle autorità, della croce rossa, del soccorso alpino, di altre associazioni sanitarie che cuciono intorno al rifugio una rete avente l’obiettivo di vedere il migrante anzitutto come persona, come fratello. Il passaggio che queste persone compiono è molto impervio: passa oltre i 2000 metri, lontano dalle vie principali che non sono aperte per loro.

Sulla statale, poco prima di arrivare a Oulx, c’è una scritta: “la frontiera uccide”. Il rifugio Massi si impegna a dare un pasto caldo, la possibilità di ricevere cure mediche se necessarie, di fare la doccia e di dormire una notte al chiuso. Si crea quindi un luogo di ristoro, ma anche di incontro di culture e storie diverse: chi arriva dalla rotta africana e chi dalla rotta balcanica, uomini soli, famiglie, giovani di tante nazionalità diverse. Chiediamo se ci sono stati problemi, ci rispondono con una semplicità disarmante che sì, a volte è faticoso, ma che i problemi si perdono in tutto il bene che c’è e che si fa tra quelle mura.

Insieme a don Luigi c’è uno degli operatori, albanese arrivato in Italia all’inizio degli anni 90, che ci racconta la sua storia, una storia di accoglienza ricevuta e ridonata, in piena gratuità.

“Non è tanto la questione dell’emergenza, quella rimane, quello che cambia e se tu sei pronto o no a dare una risposta all’emergenza.”

– don Chiampo

Dopo pranzo abbiamo avuto la possibilità di metterci al lavoro pulendo le camere che quella notte avrebbero ospitato chiunque fosse arrivato. Al rifugio infatti non ci sono orari, la porta si apre in qualsiasi momento, tanto che anche nella nostra breve permanenza sentiamo qualche volta il campanello suonare. Non sono mancati poi i momenti di scambio e condivisione nella sala comune del rifugio, sia tra noi che con alcuni ragazzi che erano lì in quel momento e che poi sono partiti a fine giornata diretti a Claviere, da dove avrebbero cercato di passare in Francia la notte di Capodanno. Sulle pareti è pieno di fogli: alcuni sono disegni dei bambini, altri di chi voleva lasciare un’impronta del suo passaggio e della storia del suo viaggio, altri ancora contengono in moltissime lingue informazioni su dove andare una volta passato il confine.

“Aiutare gli altri non è altro che vivere il comandamento dell’amore. Questo è quello che più di tutto mi porto a casa in questa giornata”

– Eleonora

A fine giornata la condivisione ha aiutato a dare un nome a ciò che ci aveva colpito di una giornata così piena, ma anche a interrogarci e rilanciarci nello spirito di servizio per l’anno nuovo che inizia.

“A noi ha colpito così tanto stare qui qualche ora, ma c’è qualcuno che lo fa ogni giorno. Accogliere non è assistere, e accogliere ed essere accolti cambiano la vita.”

– Elena

Accogliere tutti con dignità. Su questo ha insistito don Chiampo. Mi ha fatto pensare molto alle motivazioni con cui io vivo il mio servizio”

– Giulia

Secondo incontro del percorso Buoni Cristiani e Onesti Cittadini

Dopo il primo incontro, “Ri-animare l’economia”, il 18 dicembre 2022, presso la Casa Ispettoriale delle Figlie di Maria Ausiliatrice si è svolto il secondo incontro del cammino “Buoni cristiani e onesti cittadini”, con queste seconda indicazione “Profezia di un’economia umana”.

Abbiamo iniziato l’incontro con la testimonianza di un giovane partecipante dell’Economy of Francesco, che ha raccontato l’importanza del cammino intrapreso:

Economy of Francesco potrà essere importante finché riuscirà a cogliere dai giovani che riportano la voce della realtà, una profezia che si concretizza non solo domani ma soprattutto oggi”.

Abbiamo affidato il nostro “Si” a questo cammino nella preghiera soffermandoci sulla figura di Giuseppe che conosce, pensa, considera, sogna, obbedisce.

Il Signore sogna changemakers!

Tre sono stati i passaggi della prima parte dell’incontro.

Il primo: la restituzione degli accordi presi nei diversi gruppi nel gioco di ruolo sull’economia circolare con alcune sottolineature: non esiste una sola soluzione, ma tanti compromessi, la complessità è da accettare e questo è evidente nel rapporto tra gli attori coinvolti e gli effetti dei loro accordi su breve e lungo termine.

Il secondo: la restituzione e la rielaborazione delle definizioni di changemaker.

Suor Alessandra Smerilli ha spiegato quale è stata l’intuizione di Papa Francesco.

“Io posso radunare intorno al tavolo i più grandi economisti del mondo ma non ci credo che se diciamo che l’economia va cambiata, che dobbiamo passare da un’economia che uccide, che esclude a un’economia che dà vita, chi per 20 o trent’anni è stato abituato a pensare l’economia in un certo modo possa cambiare. Allora la sua felice intuizione è stata: noi dobbiamo partire dai giovani”.

Quando abbiamo cominciato a selezionare questi giovani, abbiamo capito che c’erano tre grandi categorie: gli economisti, i ricercatori, gli studenti di master o dottorato, gli imprenditori, coloro che avevano già iniziato già da giovani a lavorare in un’impresa e/o a mettere su un’impresa e quelli che abbiamo chiamato change Makers, attivisti in qualcosa per far cambiare il mondo”.

Le definizioni date dai giovani hanno individuato chi sono, per cosa agiscono, quando e dove agiscono i changemakers. Per ognuna di queste categorie sono state proiettate nuvole di parole.

Un esempio di changemaker, vicino a noi ma che forse non abbiamo mai visto con questi occhi e che ha dimostrato di avere questa caratteristiche, è don Bosco che non diede definizioni ma spiegó il coraggio con il suo comportamento.  La vita di Don bosco ha incarnato ciò che la dottoressa Tiziana Ciampolini nel primo incontro ha evidenziato più volte, ovvero che “La realtà è più forte dell’idea”, criterio suggerito da Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium:

La realtà è superiore all’idea. Questo criterio è legato all’incarnazione della Parola e alla sua messa in pratica”.

I giovani dopo queste prime sollecitazioni sono stati invitati a rispondere a due domande:

  • hai già agito come un/a changemaker nella tua vita?
  • quali sono gli ostacoli e i limiti che stanno tra te e la definizione di changemaker che hai dato?

Nella seconda parte dell’incontro è stato accolto Paolo Piacenza, giornalista freelance, tutor al Master in Giornalismo dell’Università di Torino, direttore editoriale per Pop Economix, associazione che promuove l’alfabetizzazione e l’informazione economica attraverso l’incontro tra teatro e giornalismo, Nadia Lambiese, Fondatrice e presidente di Mercato Circolare srl società benefit, dottoranda in Innovation for the Circular Economy all’Università degli Studi di Torino, presidente di Pop Economix.

Paolo e Nadia hanno sollecitato i giovani ad una prima riflessione sulle loro emergenze spirituali, personali, collettive attraverso la metodologia delle mappe realizzate da ciascuno e restituite in assemblea legate da parole comuni. 

Il video di Latour “Dove atterriamo?” ha permesso ai ragazzi di comprendere che per riorganizzare la società intorno alle urgenze è necessario ripensare il nostro rapporto con il vivente, con tutto ciò che ci sta intorno.

Nadia Lambiase ha poi affrontato, a partire dall’analisi di 7 personaggi del Piccolo Principe e attraverso sottolineature antropologiche sui vari personaggi, il tema della transizione ecologica e dell’economia circolare dando strumenti concreti di lettura della realtà che ci circonda.

I giovani hanno vissuto con entusiasmo e passione questo secondo incontro intenso e ricco di contenuti e riflessioni: i loro primi feedback positivi confermano un forte desiderio di discernimento di vivere come “Buoni Cristiani, onesti cittadini” a partire dalle scelte quotidiane, così come tanti giovani nel mondo stanno facendo dopo aver risposto all’invito di Papa Francesco.