Articoli

Pubblicate le graduatorie dei candidati del Servizio Civile 2021

Sono state pubblicate le graduatorie dei candidati per il Servizio Civile Universale Salesiani per il Sociale del Piemonte e Valle d’Aosta. 

Sono state ricevute in tutto 255 candidature. Ad oggi sono stati già assegnati 134 posti su 144 disponibili. L’avvio del SCU è previsto il giorno 30 aprile e per il momento si è in attesa della pubblicazione della nuova Circolare che andrà a normare la gestione prossima (anche in emergenza Covid). A seguire, si comunicherà la data del corso OLP.

Animazione Missionaria: “No MOR War” – Diario di un gemellaggio tra Torino e Aleppo

L’Animazione Missionaria propone una serata per conoscere la realtà dei Salesiani del Medio Oriente (MOR) per venerdì 19 marzo alle ore 21.00 in diretta streaming: “No MOR War“, diario di un gemellaggio tra Torino e Aleppo.

Ospite della serata don Alejandro Josè Leon Mendoza, Ispettore del Medio Oriente.

Per seguire la serata alle ore 21.00:

Intervisteremo don Alejandro Mendoza, don Simon Zakarian e don Dani Gaurie in una sorta di volo “virtuale” fra Betlemme, Beirut e Aleppo ma con orizzonti ancora più ampi.
La serata è per i confratelli, ma anche per cooperatori, collaboratori e laici impegnati e universitari ad ogni titolo interessati.
Spiegheremo anche i bisogni, il senso e lo stile del gemellaggio e delle iniziative proposte nella Quaresima di Fraternità.
Équipe AM

Bando selezione volontari Servizio Civile 2021 – info selezione e colloqui

Si riportano di seguito le informazioni aggiornate riguardanti la selezione dei candidati e i colloqui per il Servizio Civile Universale Salesiani per il Sociale del Piemonte e Valle d’Aosta. In allegato il Calendario corretto e aggiornato al 26/02/2021.

***

Alle Candidate e ai candidati al Bando del Servizio Civile con i Salesiani in Piemonte e Valle d’Aosta

Buongiorno,

contrariamente a quanto comunicato in precedenza, TUTTI i COLLOQUI DI SELEZIONE DEL SERVIZIO CIVILE per il nostro Ente SI SVOLGERANNO IN MODALITÀ’ ONLINE su PIATTAFORMA ZOOM.

Restano invariati il giorno e l’ora di svolgimento precedentemente comunicati, fatta eccezione per i candidati che erano stati convocati per il giorno 1 marzo 2021 che slittano al 16/03/2021.

Si invitano, pertanto, i candidati a prendere visione del calendario pubblicato sul sito www.salesianiperilsociale.it . La pubblicazione ha valore di notificaSi allega alla presente una copia del calendario.

In seguito alla pubblicazione della Circolare del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale del 24 febbraio 2021, (https://www.politichegiovanilieserviziocivile.gov.it/dgscn-news/2021/2/circolare-colloqui-volontari.aspx), nella quale si stabilisce che per i colloqui svolti in presenza è richiesto ai candidati di presentare all’atto dell’ingresso nell’area concorsuale un referto relativo ad un test antigenico rapido o molecolare, effettuato mediante tampone oro/rino-faringeo presso una struttura pubblica o privata accreditata/autorizzata in data non antecedente a 48 ore dalla data di svolgimento delle prove”.

Al fine di non penalizzare economicamente i candidati e facilitare le procedure per accedere ai colloqui, abbiamo ritenuto di svolgere i colloqui di selezione in modalità ONLINE.

Occorre collegarsi al link assegnato nell’ora e nella data indicate. È inoltre necessario disporre di una connessione internet e di un dispositivo dotato diwebcam e microfono FUNZIONANTI.

Zoom non richiede obbligatoriamente il download del software per partecipare al colloquio, ma lo si può fare anche dal browser senza il bisogno di scaricare nulla.

Per poter effettuare il colloquio, il candidato dovrà esibire un documento di identità valido ai fini identificativi.

La mancata partecipazione al colloquio comporta l’esclusione della selezione.

Si invita a seguire la nostra pagina facebook per ulteriori info

Per ogni dubbio in merito, contattare serviziocivile@salesianipiemonte.it  

Parole di vite che non si arrendono

Parole di vite che non si arrendono: storie lungo il cammino quaresimale, con Alessandro Ciquera

Storie per la Buonanotte per bambini gentili – Quaresima 2021

Per far vivere al meglio la Quaresima ai bambini, ecco 40 storie della Buonanotte per accompagnare i più piccoli in questo cammino attraverso l’ascolto e la riflessione. Grazie alle parole di don Bruno Ferrero, direttore del Bollettino Salesiano, e ai suoi racconti, i bambini potranno immergersi nella Quaresima attraverso le “Buonanotti”, un momento serale tanto caro a Don Bosco.

La buonanotte è un’invenzione della sapienza educativa di don Bosco. Ma prima ancora è l’invenzione di mamme, papà e nonni che amano i propri figlioli.
Sono poche parole regalate ai ragazzi prima del riposo, per aiutarli a riprendere la giornata, a riconoscervi i doni di Dio, gli spazi di crescita, le promesse per il domani.
Nella casa di don Bosco i ragazzi imparano che la vita si dispiega giorno per giorno con il fascino di un racconto, con un suo senso, una sua coerenza, un suo orientamento.
I pensieri di don Bosco che accompagnano l’augurio della buonanotte aiutano a rileggere i fatti per trovarvi la direzione che ad essi imprime lo sguardo paterno e il cuore misericordioso di Dio.
“La buonanotte non è solo dire alla sera una buona parola, dare un’informazione o un buon messaggio. La buonanotte aiuta a fare sintesi evitando la dispersione e la frammentazione, aiuta a fare una lettura credente della vita, della storia”

Don Pascual Chavez

Di seguito la prima storia dedicata a questo giorno e il rimando alla pagina ufficiale dove poter trovare tutte le storie per ciascun giorno della Quaresima.

Animazione Missionaria: Quaresima di fraternità – Ispettoria MOR

Alle porte della Quaresima, l’Animazione Missionaria segnala 3 progetti per sostenere le attività dei Salesiani del Medio Oriente (MOR). Di seguito le iniziative.

“Fratelli tutti” ci chiamerebbe ancora Papa Francesco all’inizio di questo cammino verso la Pasqua! Come salesiani ci sentiamo parte di questa fraternità universale e, da due anni, sosteniamo in particolare – su invito del Rettor Maggiore – le case del Medio Oriente provate dagli eventi drammatici degli ultimi anni. Vi indichiamo tre progetti che vorremmo coltivare, grazie alla generosità di chi vorrà sognarli con noi!

L’Équipe di Animazione Missionaria

I PROGETTI

1) Accoglienza
Vorremmo ospitare in alcune nostre comunità 4 giovani egiziani (che parlano già italiano), affinché possano compiere uno studio universitario in Italia e conoscere la nostra realtà MGS.

2) Professionalizzazione
Vorremmo poter formare un collaboratore nella gestione amministrativa e un formatore di elettronica, che verrebbero in ICP per circa 12 mesi, in modo da affiancarsi a 2 nostre figure con esperienza in materia.

3) Istruzione
Vorremmo trovare alcuni insegnanti disponibili a fornire gratuitamente un corso di inglese online per universitari siriani, a partire dalle nostre presenze salesiane di Aleppo, Kafroun e Damasco. Stiamo cercando alcuni insegnanti che possano dedicare gratuitamente del tempo ad un gruppo di giovani universitari siriani per insegnar loro l’inglese. Si tratterebbe di organizzare un piccolo corso online. Se sei disponibile, o se conosci chi può darci una mano, per favore segnalacelo! Parlane con il Direttore della Comunità Salesiana oppure scrivi a animazionemissionaria@salesianipiemonte.it.

Grazie a quanti potranno sensibilizzare le comunità nel tener vivo questo gemellaggio, allargando in modo concreto l’orizzonte della speranza per i giovani del Medio Oriente.

Le offerte potranno essere versate al seguente conto:

  • beneficiario: CIRCOSCRIZIONE “MARIA AUSILIATRICE” PIEMONTE E VALLE D’AOSTA
  • IBAN: IT80B0306909606100000115761
  • Causale: erogazione liberale per i progetti MOR

Animazione Missionaria: il viaggio continua “nel cuore del mondo”

Il percorso nel cuore del mondo prosegue nonostante la pandemia, in versione on-line!

L’incontro del 20 dicembre si è svolto nel solo pomeriggio della domenica, e ha affrontato il tema della dottrina sociale della chiesa. Tema assai complesso per il quale abbiamo fatto ricordo al prof. Fabrizio Gambaro dell’Università Cattolica di Milano. Una riflessione sulla centralità del bene comune nella politica che sogniamo, stimolata da alcune riflessioni di pensatori, economisti ed imprenditori contemporanei, attualizzata nel contesto pandemico in cui ci troviamo ancora. 

E’ stata anche l’occasione per scambiarsi gli auguri di Natale, più che mai sentiti in un bel gruppo di giovani come quello che sta camminando insieme nel cuore del mondo!

Ecco qui un breve estratto dei passaggi più significativi dell’incontro

“Il passato segnato dalla dottrina sociale della chiesa è un passato dove i Papi ma l’intera comunità dei nostri fratelli e i nostri amici hanno ragionato su cosa accadeva l’uomo. Quindi noi potremmo dire che la dottrina sociale della chiesa non è nient’altro che una riflessione antropologica, di cosa accade dell’uomo su questa terra. Ma non è solo una dottrina dell’uomo. Perchè? Le dottrine dell’uomo pensano al divenire, cioè a programmare un futuro per l’uomo mentre la dottrina sociale della chiesa pensa all’avvenire cioè all’apertura di ciò che non è programmabile ma di una fine, di uno scopo che è chiarissimo, cioè noi abbiamo un senso nella nostra vita e diamo senso alla nostra vita rispetto a un fatto che è accaduto più di duemila anni fa e di cui noi siamo oggi testimoni e quindi noi condividiamo la Fede. 

Nel divenire noi ci immaginiamo che cosa dovrebbe essere il nostro futuro tra 10/20 anni, quindi sono tutte le programmazioni socio-economiche che noi facciamo. Ad un certo punto che cosa è successo? È successo che questa pandemia ha interrotto completamente questo modello.

Dovete immaginare nella vostra vita quotidiana, che il vivere la dottrina sociale della chiesa non sia qualcosa che voi vi preparate per farlo un giorno, da adulti: la vostra vita quotidiana, le vostre relazioni, dentro la famiglia, dentro il piccolo gruppo, dentro la comunità più allargata, dentro le dimensioni relazionali in cui siete inseriti, devono essere non ispirate ma essere nel DNA della dottrina sociale della chiesa. Io non devo dire di essere Cristiano, io devo comportarmi da cristiano. Io non devo dire di avere una Fede, io devo essere la testimonianza di questa fede.

Questi elementi devono diventare un abito. L’abito vuol dire abitudine. O acquisisco un’abitudine ad agire in questo modo o quando sarà sottoposto ad una sfida che mi chiede di agire in questo modo, non riuscirò.

Noi ogni giorno ci impegniamo nell’idea di cambiare il futuro e quindi di cambiare la nostra vita sapendo comunque che l’avvenire, la storia, è guidata dal Signore e quindi sapendo che ogni cosa che noi facciamo rientri in questo contesto.”

L’incontro del 9 gennaio invece ha avuto come tema centrale la spiritualità salesiana, ve lo raccontiamo così:

Il nostro quarto appuntamento lo avevamo  immaginato così: una bella giornata di sole, carovana di macchine con destinazione Colle Don Bosco, passeggiata sulla collina alla croce missionaria. Lì dove tutto ebbe inizio. Così abbiamo chiuso gli occhi, sconfinando i limiti digitali dello schermo, e abbiamo sognato con chi dai sogni è stato accompagnato e guidato per tutta la vita: Don Bosco.

Dopo aver analizzato le varie spiritualità che conosciamo o abbiamo incontrato nella nostra vita, ci siamo soffermati su quella che ci sembra essere a noi più affine, la spiritualità salesiana, cioè la risposta che diamo al modo in cui Dio ci chiama a guardare il mondo.

Ci siamo lasciati affascinare dal sogno dei nove anni, i ragazzi ribelli da educare con mansuetudine, ripercorrendo scena per scena, provando a domandarci poi quale sia il sogno che sentiamo per la nostra vita. Quale missione ci è chiesta, qual è il nostro campo in cui operare. Per giungere al sogno missionario che Don Bosco fa nel 1871, visione di terre lontane, sconosciute, tribù di popoli che incontrano il Vangelo grazie ai giovani salesiani. Dal 1875, prima spedizione, ad oggi le testimonianze sono infinite e abbiamo avuto la fortuna di poter ascoltare quella di due salesiani: don Gianni che è stato missionario in Kenya e don Tiziano in Romania.

Della loro testimonianza colpisce la concretezza e la gioia di una vita donata. La fatica e la bellezza di riuscire ad entrare in un mondo nuovo in punta di piedi, inserendosi nella realtà così com’è, senza pensare che debba essere proprio come l’avevo immaginata.

L’incontro (a volte scontro) con una realtà giovanile lontana dalla nostra necessita di dialogo e confronto, tenendo conto della situazione politica, sociale, religiosa del luogo. Questo necessita di maturità: (per non lasciarsi andare ai sentimentalismi) i giovani che incontri  non sono dei “poveretti” da aiutare e a cui donare le caramelle, rispetto: sono dei fratelli da amare e per farlo mi devo impegnare anche un po’ io a conoscere qualcosa della loro lingua almeno per poterli salutare e chiedere come stanno, adattarmi alle loro tradizioni e alla loro cultura, consapevolezza: che è un dono reciproco, non solo io che vado a donare qualcosa ma forse soprattutto vado a ricevere qualcosa.

Quello che proviamo a fare deve essere proprio sullo stile e carisma di Don Bosco che con gioia e creatività va a cercare le anime per educarle, per portarle a Gesù e questa è la salvezza.

Con queste immagini nel cuore e tanta speranza, al termine della giornata, abbiamo riaperto gli occhi per continuare a sognare ad occhi aperti consapevoli che “il sogno è un evento che si realizza continuamente” e a noi sta solo lasciarci sorprendere.

E il viaggio continua… con l’equipe AM

Novena di don Bosco

Voci dall’animazione missionaria.
Un dono se è condiviso si moltiplica. Questa è la legge di sempre.
Una regola che ci ha insegnato don Bosco e che spesso sentiamo ripetere da papa Francesco “la vita si rafforza donandola e si indebolisce nell’isolamento”.

Nasce così l’idea della novena a don Bosco da parte dell’animazione missionaria.
Dopo la condivisione che abbiamo vissuto all’interno dell’incontro sulla spiritualità salesiana nel mese di gennaio, ci è sembrato troppo poco trattenere solo per noi la ricchezza di quanto il Signore ha donato ad ognuno.
Da qui la proposta di far risuonare sul web quanto don Bosco ci ha suggerito dalla condivisione del sogno dei 9 anni.
Il sogno continua…

E’ stata una meravigliosa avventura: ricordando don Italo e don Vincenzo, fra memoria e speranza

Don Italo Spagnolo e Don Vincenzo Marrone: due uomini, due sacerdoti, due confratelli salesiani fioriti in terra africana, che sono stati padri, maestri e amici per tantissimi giovani che in loro hanno incontrato don Bosco. L’Animazione Missionaria dell’Ispettoria propone un momento di memoria a loro dedicato per domenica 24 gennaio, rivolto a tutti i confratelli salesiani. Di seguito la comunicazione dell’iniziativa:

“Quando avviene che un salesiano muore lavorando per le anime, la congregazione ha riportato un grande trionfo”

(C. 54)

Come dice bene questo articolo della nostra costituzione, la morte di un salesiano è un’ occasione di grande celebrazione. È passato poco più di un mese da quando don Italo Spagnolo e don Vincenzo Marrone ci hanno lasciati, dopo quasi quarant’anni di una vita donata fino all’ultimo respiro nella terra di missione in Africa. Due uomini, due sacerdoti, due confratelli fioriti in terra africana, che sono stati padri, maestri e amici per tantissimi giovani che in loro hanno incontrato don Bosco.
Vogliamo fare memoria della loro vita e, tramite le testimonianza di coloro che li hanno conosciuti, cogliere la loro eredità per rilanciarci con gioia e speranza in un rinnovato impegno missionario qui ed ora.
Vi invitiamo a seguirci il 24 gennaio alle 21.00 sulla pagina del sito ispettoriale dedicata alle dirette.

L’Equipe di Animazione Missionaria