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Vuoi diventare educatore professionale? – IUSTO Rebaudengo

Sabato 10 luglio e 11 settembre 2021 si terranno gli Open Day per conoscere la figura di educatore professionale socio-pedagogico e educatore dei servizi educativi per l’Infanzia, due dei percorsi proposti dallo  IUSTO Rebaudengo. Di seguito tutte le informazioni pubblicate sul sito.

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L’Open Day è un’importante occasione per conoscere e approfondire i corsi di laurea, le modalità di ammissione, le strutture e servizi dell’Ateneo. Potrai conoscere il Responsabile del corso di laurea, i coordinatori e confrontarti con gli studenti che già frequentano.

L’evento è gratuito ed aperto a tutti, è richiesta la conferma della partecipazione.

Iscrivendoti alla laurea in scienze dell’educazione potrai scegliere tra due percorsi di Baccalaureato – Laurea triennale:

EDUCATORE PROFESSIONALE SOCIO-PEDAGOGICO

Il percorso mira a fornire conoscenze e a sviluppare competenze che consentono di:

  • intervenire nelle situazioni di disagio e nella loro prevenzione,
  • di rispondere ai nuovi bisogni educativi accrescendo le potenzialità della “società educante”
  • valorizzare al meglio le risorse del territorio, promuovendo l’agio e favorendo la diminuzione delle situazioni di rischio, intercettando eventuali segnali di cambiamento nei luoghi della vita quotidiana, che possono essere valorizzati come efficaci spazi di educazione.

EDUCATORE DEI SERVIZI EDUCATIVI PER L’INFANZIA

Il percorso è connotato da approccio di forte interdisciplinarietà, forma una figura educativa specializzata nell’intervento presso i servizi dell’infanzia (0/3 anni), sulla base di una specifica preparazione di carattere teo­rico, tecnico-pratico ed operativo-esperienziale.

Da giugno 2021 gli Open Day sono organizzati in modalità duale, potrai venire a trovarci in sede oppure seguirlo online.
Per la modalità online, il giorno prima dell’evento verrà inviato, alla email indicata in fase di registrazione, il link di collegamento alla piattaforma Teams.
Consigliamo la partecipazione dal vivo nel pieno rispetto delle norme anti Covid-19.

Le prossime date sono:

  • sabato 10 luglio ore 11.30 | MODALITA’ DUALE (in sede oppure online)
  • sabato 11 settembre ore 11.30

La presentazione tratterà gli aspetti didattici e organizzativi del corso e sarà un’ottima occasione per porre le proprie domande direttamente al Responsabile del corso di Laurea.

Per ulteriori informazioni, contatta l’Infopoint: 011 2340083 – info@ius.to

Campi Estivi 2021 – Scuola Don Bosco Cumiana

Trascorse tre settimane dall’inizio dei Campi Estivi 2021 della Scuola Don Bosco Cumiana si riportano i ringraziamenti ai partecipanti e agli animatori insieme ad una piccola selezione di foto.

Sono trascorse tre intense settimane di giochi e attività! I ragazzi del Campo dell’Amicizia, il gruppo del Summer Camp e i numerosi allievi di Estate con noi hanno animato i cortili della scuola in queste calde giornate: hanno riso, hanno giocato, hanno fatto nuove amicizie e hanno scoperto (o riscoperto) l’importanza dei “cortili per Don Bosco”. Grazie a tutti quelli che hanno partecipato e un grazie speciale agli animatori!

Nasce il nuovo sito “Salesiani per l’infanzia”

È online il nuovo sito delle Scuole salesiane per l’infanzia presenti sul territorio:

 – salesianiperlinfanzia.it –

Un sito che presenta le realtà salesiane attive nel percorso pre-scolastico dei bambini:

Diamo il via a questa nuova avventura, dove avremo sempre più occasione di condividere e di donare un’opportunità educativa ai bambini e alle famiglie, che potranno vivere con noi un’esperienza educativa e di comunità, nel carisma salesiano.

Maria Oddo – Coordinatrice della Scuola dell’Infanzia “Mamma Margherita” (Michele Rua – Torino)

 

Tre scuole Salesiane unite da un sito comune per crescere e per aiutarsi. Parla di noi, dei bambini, delle famiglie e del fantastico mondo della scuola dell’infanzia. Sarà sicuramente d’aiuto per tutte quelle persone che cercano, in una scuola dell’infanzia, i valori, la competenza, la tradizione e l’amore per i loro bambini.

Alessia Spaccarotella – Coordinatrice della Scuola dell’Infanzia “Don Tonus” (Venaria Reale)

 

Sono molto felice di aprire una “finestra sul mondo” per mostrare a tutti come nelle nostre scuole ci sia professionalità e dedizione di tutto il personale scolastico nell’accompagnare i bimbi in questo cammino di crescita.

Isabella Gullotto – Coordinatrice della Scuola dell’Infanzia “San Giuseppe Lavoratore” (Rebaudengo – Torino)

Campo della Parola 2021 – Medie e Biennio

Si conferma per il 2021 il Campo della Parola!

Il campo si svolgerà a Pracharbon e sarà aperto:

  • Dal 26 al 29 luglio 2021 per ragazzi e alle ragazze che hanno terminato la 2° e 3° media.
  • Dal 29 luglio al 1° agosto 2021 per ragazzi e alle ragazze che hanno terminato la 1° e 2° superiore.

Di seguito tutte le informazioni.

Campo della Parola 2021 – Medie

Pracharbon, 26 – 29 luglio 2021

Campo della Parola Medie a Pracharbon

  • Dal 26 al 29 luglio 2021
  • Per ragazzi e alle ragazze che hanno terminato la 2° e 3° media.
  • Arrivo nella mattinata di lunedì, partenza nel pomeriggio di giovedì.
  • Prezzo: 80 €

Informazioni ed iscrizioni (fino ad esaurimento posti) versando la caparra di 40 € presso il responsabile del proprio centro.

Iscrizioni entro il 14 luglio.

Contatti

don Paolo Pollone

paolo.pollone@31gennaio.net

suor Paola Casalis

pg-vocazioni@fma-ipi.it

Campo della Parola 2021 – Biennio

Pracharbon, 29 luglio – 1° agosto 2021

Campo della Parola Biennio a Pracharbon

  • Dal 29 luglio al 1° agosto 2021
  • Per ragazzi e alle ragazze che hanno terminato la 1° e 2° superiore.
  • Arrivo nel pomeriggio di giovedì, partenza alle ore 14.00 della domenica.
  • Prezzo: 80 €

Informazioni ed iscrizioni (fino ad esaurimento posti) versando la caparra di 40 € presso il responsabile del proprio centro.

Iscrizioni entro il 14 luglio.

Contatti

don Paolo Pollone

paolo.pollone@31gennaio.net

suor Paola Casalis

pg-vocazioni@fma-ipi.it

Il “Quiz time” a scuola per la Festa di San Domenico Savio

Nella giornata di oggi, 6 maggio 2021, le scuole medie salesiane e delle FMA del territorio hanno potuto assaporare la festa di San Domenico Savio con una “sfida a quiz” sullo stile DS Mood!

Ogni classe si è potuta così collegare online alle ore 12.00 al gioco condotto da Egidio Carlomagno (Responsabile settore animando della Cooperativa E.T.) sfidandosi a suon di domande sulle vicende storiche di San Domenico Savio, terminando poi con il saluto dell’Ispettore don Leonardo Mancini. Vincitore della sfida, la classe 1°B della Scuola Media di Valsalice!

Istituto Internazionale Edoardo Agnelli: l’evento “Insieme costruiamo futuro”

Nella giornata di oggi, 27 aprile si è tenuto l’evento “Insieme costruiamo futuro” dell’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli di Torino. Grazie all’incontro svoltosi in Aula Magna con ospiti e invitati di rilievo, è stato presentato l’ambizioso progetto di rinnovo delle aule e dei laboratori dell’ITT che prenderà ufficialmente inizio il prossimo 24 maggio (Festa di Maria Ausiliatrice).

Intelligenza artificiale, realtà virtuale, industria 4.0, sostenibilità energetica: l’Istituto Edoardo Agnelli continua a formare eccellenze, con uno sguardo aperto al futuro e all’innovazione. Animata da questa vocazione educativa, l’Opera salesiana ha scelto di investire in nuovi ambienti. Tale progetto ha trovato il favore di partner significativi, quali la Fondazione Agnelli che ha stanziato un generoso contributo.

L’appuntamento ha avuto inizio con i saluti di rito da parte del Direttore dell’Opera don Claudio Belfiore il quale ha riportato le parole del Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Fabrizio Manca, che per cause di forza maggiore non ha potuto partecipare all’evento, lasciando tuttavia un pensiero per l’iniziativa.

Alfredo Trentalange, Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, è stato il moderatore dell’evento.

Andrea Gavosto, Direttore della Fondazione Agnelli ha dato il suo contributo da remoto spiegando che la fondazione esiste da più di 50 anni e l’investimento fatto ha come obbiettivo quello di contribuire al progresso.

Tra i contenuti mandati in onda durante l’incontro, quelli di Mauro Berruto, già Allenatore della Nazionale di pallavolo e precedente Amministratore delegato della Scuola Holden:

Se c’è una cosa che la pandemia ci ha insegnato è la bellezza e la forza della parola INSIEME. Come dice anche Papa Francesco “Nessuno si salva da solo”. Questa parola mi fa pensare alla poesia di un grandissimo sportivo Muhammad Ali, che recita “Me, We” ovvero “Io, Noi”. Queste due parole si riflettono l’una con l’altra. Se c’è qualcosa che riguarda il singolo questa si specchia in qualcosa che riguarda l’identità collettiva. L’Io mette a disposizione tutto ciò che ha e la collettività, noi, si nutre di ciò. Questo ci fa capire che la parola chiave fondamentale è INSIEME.

Nei suoi filmati, Berruto, ha trattato tre parole-chiave: INSIEME, COSTRUIAMO e FUTURO.

Secondo Stefano Molina, Responsabile Area Scuola e Università dell’Unione Industriale Torino, ai ragazzi non bisogna più chiedere “Che lavoro volete fare da grandi?” ma a questa nuove generazione va chiesto “Quali lavori volete fare da grandi?”. Questo perchè, al giorno d’oggi, viste le nuove tecnologie bisogna essere versatili, e siccome il futuro è incerto si ha la necessità di creare un’alleanza tra scuola e lavoro.

Successivamente, il Team di allievi dell’Istituto Tecnico Tecnologico dell’Edoardo Agnelli ha presentato due progetti: la  casa domotica e la serra.

Secondo Giovanni Bosco, Preside dell’Istituto Tecnico Tecnologico e del Liceo Scientifico dell’Edoardo Agnelli, le attività di laboratorio sono fondamentali poichè suscitano, da parte degli studenti, interesse e voglia di approfondimento delle competenze, questo grazie agli ambienti adatti e ai docenti formati e sempre aggiornati.

Don Claudio Belfiore ha poi concluso l’incontro affermando che tra l’attenersi alle norme o innovare, l’Agnelli ha scelto di innovare, creando degli ambienti confortevoli e piacevoli. Il cuore dell’innovazione ha inizio il 24 maggio con 7 nuovi laboratori, più uno spazio generale.

Mai come oggi, noi, insieme costruiamo futuro!

Fabio Geda ed Enaiatollah Akbari incontrano i ragazzi delle superiori – Don Bosco Agnelli

Il 17 aprile, i ragazzi dell’Istituto Agnelli incontreranno Fabio Geda ed  Enaiatollah Akbari per parlare del libro “Storia di un figlio. Andata e ritorno”. L’evento sarà trasmesso in diretta sul canale YouTube di don Bosco Agnelli. Di seguito si riporta l’articolo pubblicato su “Don Bosco Agnelli” insieme al contributo video realizzato per il programma televisivo “un caffè con…Fabio Geda”.

Sabato 17 aprile, dalle ore 10 alle ore 11.30Fabio Geda ed Enaiatollah Akbari incontreranno i ragazzi delle superiori dell’Istituto Agnelli per discutere del loro ultimo libro “Storia di un figlio. Andata e ritorno”, edito da Baldini+Castoldi. L’evento sarà trasmesso in diretta YouTube, per permettere non solo agli studenti ma anche alle famiglie e agli interessati di poter seguire il dibattito. L’incontro, organizzato dal Dipartimento di Lettere, costituisce la seconda parte di un percorso annuale di cittadinanza sulla migrazione, iniziato in autunno con la preziosa testimonianza di impegno civile, umanità e coraggio del dottore ed europarlamentare Pietro Bartolo.

Nel 2010 usciva in Italia “Nel mare ci sono i coccodrilli”, racconto a quattro mani della vera odissea di Akbari, dalla fuga dall’Afghanistan fino all’arrivo nella nostra penisola. Il libro divenne subito un bestseller in Italia e fu tradotto in 32 paesi, ottenendo un grande successo di pubblico e di critica. In occasione del decimo anniversario del loro primo lavoro insieme, i due autori hanno deciso di aggiungere un secondo capitolo della storia di Enaiatollah: il ricongiungimento con la sorella e il fratello, il nuovo ruolo di zio, l’incontro con Fazila, con la quale nascerà una tenera storia d’amore e convolerà a nozze, la vita in Italia. Non solo luci, però: tra le tante ombre, un lutto inaspettato e la difficile situazione degli hazara, l’etnia a cui appartiene Akbari vittima di un vero e proprio genocidio negli ultimi anni.

«Tante ferite da curare quando riapriranno le scuole» – La Voce e il Tempo

Si segnala l’intervista al prof. Alessandro Antonioli dell’Istituto Salesiano Edoardo Agnelli di Torino nell’articolo pubblicato da La Voce e il Tempo di questa domenica: “Tante ferite da curare quando riapriranno le scuole”, a cura di Alberto RICCADONNA.

Professore, come è nata questa iniziativa?

Durante il primo lockdown ho pensato di mettere a disposizione di tutti una mia grande passione, quella di raccontare i poemi epici. E così è nata la serie «A casa con Ulisse», con un target omogeneo che includeva anche gli adulti. A fine ottobre ne ho invece iniziata una sull’Eneide specifica per i ragazzi delle superiori: i video sono più brevi e accompagnati da semplici grafiche che ripercorrono i concetti fondamentali. Ho pensato che potevano essere utili ad altri docenti per le lezioni a distanza oppure agli alunni per lo studio di queste opere meravigliose.

Nelle scuole del Piemonte è tornata la didattica a distanza, con gli studenti costretti a casa davanti al computer. Perché, secondo lei, i ragazzi si lamentano di questa modalità?

Intanto perché azzera la socialità di cui fanno esperienza a scuola, impedendo loro di condividere tanti momenti scolastici: intervalli, lezioni, interrogazioni, gite, ritiri o altre attività. La didattica a distanza va a incidere su una componente fondamentale della scuola, la relazione. Quella professore-alunno, ma anche e soprattutto quella fra compagni di classe: lo schermo atrofizza le interazioni e lo scambio. Anche la soglia dell’attenzione è più bassa e questo rende più faticoso l’apprendimento per i ragazzi. Tra l’altro, non tutti possono permettersi un computer e una connessione stabile: qualcuno deve badare ai fratelli, qualcun altro deve dividere la camera o il device con un parente, qualcun altro ancora ha i genitori in smart working a casa. Il contesto familiare incide non poco.

È la didattica a distanza il vero problema della scuola?

Nell’ultimo periodo, la didattica a distanza sembra diventata la radice di tutti i mali: se qualcosa nella scuola non funziona, è colpa della Dad. Come se fosse diventata il tappeto sotto cui nascondere la polvere e lo sporco che si sono accumulati negli anni, frutto di tagli scellerati sulla scuola. La Dad non è il male assoluto, è accettabile ma soltanto come soluzione temporanea. Il problema più grave è la mancanza di un progetto forte sulla scuola del futuro: in questo momento non ha funzionato nulla, dai banchi a rotelle fino al Piano per il rientro in sicurezza della regione Piemonte. Chiudere le scuole è una sconfitta, delle istituzioni in primis, che in questi ultimi mesi si sono mosse poco, male e sempre in ritardo.

Cosa comporta, per un insegnante, la preparazione delle lezioni a distanza? L’Istituto Agnelli come si sta organizzando?

In generale cerchiamo di spiegare di meno, di svolgere più esercizi insieme e di essere più interattivi. Lavoriamo molto per ricercare o spesso per creare noi stessi i contenuti multimediali da sottoporre ai ragazzi. Proponiamo occasioni di ritrovo, di riflessione e di condivisione anche da casa. Come scuola, dopo esserci formati, stiamo sperimentando una didattica nuova, ricca di laboratori a distanza che permettano ai ragazzi di lavorare insieme. Oppure organizziamo degli incontri a distanza con autori: l’anno scorso con Benedetta Tobagi e Pietro Bartolo, il mese prossimo con Fabio Geda. Collaboriamo fra docenti per proporre percorsi multidisciplinari, mentre i colleghi dell’istituto tecnico stanno lavorando su intelligenza artificiale, realtà virtuale e sui robot dell’industria del futuro. Tanti progetti che speriamo appassionino e coinvolgano i ragazzi in un momento di fatica e disagio.

Ecco, si parla molto dei danni prodotti sugli studenti dalla chiusura delle scuole. Quali sono?

In questi mesi nei ragazzi sono emersi disturbi psicologici, è aumentato il fenomeno di dispersione scolastica, gli alunni hanno sofferto per la mancata socialità. Sono punti delicati e importantissimi, su cui si dovrebbe articolare un solido progetto per il rientro a scuola. Qualche settimana fa David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi, è stato ascoltato in Senato in merito agli effetti della didattica a distanza e della situazione dei giovani: noia, solitudine, tristezza, insofferenza, disinteresse… Lazzari è stato molto chiaro: non basta spegnere il pc e abbandonare la scrivania per rimediare ai malesseri dei ragazzi e per rimotivarli allo studio. Purtroppo, e lo dico con molta amarezza, non mi sembra che al Ministero o in Regione stiano lavorando su questi punti. Si vive alla giornata e questa incertezza pesa moltissimo sui ragazzi.

Come immagina il mondo della scuola quando l’emergenza sarà finalmente superata? Tutto tornerà come prima oppure qualcosa è cambiato per sempre?

La pandemia ha dato un forte input all’utilizzo di piattaforme e altri strumenti digitale: docenti e alunni hanno maturato competenze specifiche che torneranno utili anche in presenza. Nulla però sarà come prima. Avremo nuove sfide davanti a noi: al di là del recupero degli argomenti, che tanto preoccupano i politici, ci saranno ferite e disagi di cui dovremo prenderci cura. Ci sono già adesso, anche se non si vedono o non si vogliono vedere.

Quarto incontro del percorso Community Lab – Torino Rebaudengo

Di seguito il resoconto del 4° ed ultimo incontro Community-Lab del progetto Labs to Learn svoltosi il 25 febbraio scorso per la Casa Salesiana di Torino – Rebaudengo.

La discussione, il confronto, lo scambio di idee ed esperienze sono stati ancora una volta cardine formativo per tutti i partecipanti, aiutati nella mediazione dai professionisti di GO!

Quest’ultimo incontro ci ha aiutato a mettere a fuoco la grande sfida educativa che ci attende e che già stiamo vivendo: l’educazione oggi, ai tempi del Covid. Questo momento storico ha messo in discussione tante delle certezze sulle quali noi educatori e formatori ci siamo appoggiati nel tempo e sulle quali abbiamo costruito il nostro agire educativo.

Il nostro percorso si è concluso con una domanda chiave, alla quale cerchiamo di rispondere ogni giorno e sulla quale ci troveremo ancora a riflettere insieme:

Quali azioni concrete in vista del nostro nuovo agire educativo?

Il nostro lavoro continua, in presenza e a distanza, per assicurare ai giovani della nostra opera la vicinanza e la cura, inventando sempre nuove strategie e metodologie per essere con e tra i giovani.

“Vicini o lontani, io penso sempre a voi.”