Articoli

Oratorio Don Bosco Agnelli: testimonianza missionaria

Venerdì 4 novembre presso l’oratorio salesiano Don Bosco Agnelli si è svolta una testimonianza da parte di tre ragazze partite in missione quest’estate ai ragazzi di gruppi formativi ForMe e ForUs dell’oratorio.

Erano presenti Giulia Meucci partita per la Lituania, Sara Busato e Sara Scrivo partite per la Romania e anche Andrealisa partita qualche anno per l’Africa.

Dopo un primo video di presentazione e un breve racconto dell’esperienza è stato lasciato lo spazio ai ragazzi per porre domande a coloro che erano partite. Per quest’ultime è stata una bella occasione per rivivere l’esperienza vissuta e donarla anche ad altri ragazzi; per riflettere sulle motivazioni che le hanno spinte a partire e sul loro ritorno dalla missione.

Parole di vite che non si arrendono

Parole di vite che non si arrendono: storie lungo il cammino quaresimale, con Alessandro Ciquera

Una lezione di speranza: Il dottor Giambattista Thsiombo al Don Bosco Borgo

L’incontro avviene nell’ambito delle iniziative per il Festival della Dignità Umana

Venerdì 12 ottobre alle ore 11, nell’ambito della sezione Giovani del Festival della Dignità Umana, interverrà al Don Bosco di Borgomanero il dottor Gianbattista Thsiombo, chirurgo rimasto vittima di un incidente automobilistico che ha compromesso le sue funzioni motorie costringendolo sulla sedia a rotelle. Tshiombo racconterà di come sia riuscito, grazie alla sua determinazione e all’aiuto di un esoscheletro meccanico, a camminare nuovamente, cambiando radicalmente la sua vita. La testimonianza di Tshiombo permetterà agli studenti di confrontarsi con la tematica della speranza, a cui è dedicata la quinta edizione del Festival. L’incontro, gestito dagli studenti stessi, è aperto a tutti coloro che vorranno intervenire.

(Articolo a cura di Simone Zatti, 
Collegio “Don Bosco” di Borgomanero)

Cosa vuol dire “fare oratorio”? La testimonianza di Luigi

Al termine della sua esperienza come civilista presso l’oratorio San Luigi di Torino, ecco la testimonianza di Luigi innescata dalla domanda: “Cosa vuol dire per te fare oratorio?. Di seguito le sue parole.

Un anno esatto fa ho varcato per la prima volta la soglia del San Luigi e così ho iniziato la mia prima giornata di Servizio Civile. Vi posso assicurare che ricordo perfettamente quella giornata perché è stata una tragedia!

Era mercoledì, e si sa… mercoledì = Distribuzione!! Tutti gli altri, avendo già familiarità con il posto, sapevano esattamente cosa fare e sfrecciavano davanti a me che invece ero sempre nel posto sbagliato e per non intralciare il passaggio spostandomi schiacciavo il piede a qualcun altro.

Dopo questo primo impatto traumatico alcuni bambini iniziano a popolare il campetto e con Filippo decidiamo di avvicinarci a loro per scambiare due chiacchere. Lui, che già aveva fatto volontariato durante estate ragazzi, con un “Bella Bro!” gli allunga la mano e gli schiaccia un cinque con uno schiocco che rimbomba per tutto l’oratorio. Io per non essere da meno decido di fare lo stesso e mi becco un “pollo” clamoroso da Cristian e tutti gli altri scoppiano a ridere. Io nemmeno sapevo l’esistenza di questo giochino, ma capivo benissimo di esser stato fatto fesso da un bambino che a occhio e croce aveva 15 anni in meno di me. Rido a denti stretti e con la coda in mezzo alle gambe cerco qualcos’altro da fare.

Inutile dire che la prima settimana è stata un po’ tutta così. Mi muovevo in modo goffo e come un bambino che impara a camminare cadevo rimbalzando a terra. Per ogni necessità dovevo rompere le scatole a qualcuno che invece il suo lavoro la sapeva fare bene e viaggiava su altri ritmi.

Tutti i giorni tornavo a casa e mi ripromettevo che il giorno dopo avrei fatto meglio e che avrei saputo dimostrare di che pasta ero fatto veramente.

L’oratorio però non è l’ufficio, non è l’università né tanto meno il gruppo di colleghi con cui condivi dei progetti di studio. L’oratorio è sempre in movimento, è tutto in diretta e non puoi trovare un libro da leggere che ti spieghi con passaggi logici e sensati cosa si deve fare per avere un certo risultato. Era un treno in corsa e dovevo velocemente imparare a camminare per poi mettermi a correre e saltare su!

In questa corsa non ero solo. Ho avuto la compagnia di persone speciali che si sono dimostrate appassionate, grintose e fatte di una corazza robustissima. Persone in cui ho trovato vera amicizia e per le quali nutro profonda stima.

Ora sono a bordo di questo treno, e la verità è che non ho nemmeno più il fiatone per la corsa fatta. Mi sto godendo il viaggio e mi sono seduto accanto a ognuno di voi per conoscere le vostre storie, i vostri pensieri e le vostre qualità. Quello che ho capito è che per conoscere gli altri bisogna donarsi senza sconti e in questa maniera mostri te stesso nella maniera più limpida possibile. Quello che hai in cambio è affetto, fiducia e ammirazione. E tutto torna indietro amplificato e più intenso.

Il mio servizio civile è stato questo. Imparare a correre per poter salire sul treno e viaggiare insieme a voi. E se passa il controllore? Gli sbatto in faccia la tesserina del San Luigi e gli mostro la mia faccia da oratorio.

Grazie di tutto a tutti. Grazie a ognuno di voi per aver reso quest’anno di servizio civile un’esperienza indimenticabile e unico che in nessun modo potrò mai cancellare e che anzi porterò sempre dentro il mio cuore e sarò fiero di poter dire che è parte del mio modo di essere.

DonBoscoSanSalvario.it
Articolo su donboscosansalvario.it

“Maestro dove abiti?” – Testimoni nel quotidiano

Una casa che accoglie” questo uno dei punti cardinali scritti nella bussola della Congregazione salesiana e del carisma di Don Bosco. Nel seguire tale direzione si scopre evangelicamente la risposta alla domanda che i primi discepoli rivolgono a Gesù, “Maestro, dove abiti?“. Durante l’ MGS DAY che si è svolto a Valdocco domenica 19 marzo, i giovani partecipanti hanno potuto confrontarsi con numerose testimonianze di uomini e donne che, quotidianamente, con il loro lavoro e con il loro impegno, provano a rendere reale questo itinerario.

Alcune testimonianze sono state raccolte con un video che presenta un estratto delle interviste: