Progetto educativo digitale: GioProNet

I Salesiani dell’Ispettoria Lombardo-emiliana hanno portato a termine nell’arco degli ultimi mesi un progetto dedicato all’educativo digitale, commissionandone lo studio e la realizzazione al Centro di Ateneo di Studi e Ricerche sulla Famiglia (Università Cattolica del Sacro Cuore).
Tale progetto ha assunto la forma di un itinerario formativo per adolescenti, i cui contenuti teorici, metodologici e laboratoriali saranno a breve resi disponibili sia tramite un apposito manuale, prossimo alla stampa, sia tramite un portale digitale già in fase di costruzione.

La progettazione prevede, quale sua tappa conclusiva, la realizzazione di una due giorni di formazione, utile ad approfondire il progetto, a comprendere al meglio come sfruttare le risorse del manuale e del web site, nonché più in generale ad abilitarsi come tutor di progetto, così da poter essere in grado di attuare il medesimo in autonomia nelle proprie realtà educative. Quest’ultimo aspetto rappresenta una risorsa procedurale che gli organizzatori vogliono condividere con le Opere salesiane in Ispettoria e in Italia, nonché con alcuni enti di punta nella Pastorale Ecclesiale.

Il corso si terrà nei giorni 11-12 dicembre, secondo programma ancora da dettagliare, ma che occuperà mattina e pomeriggio, all’incirca con orario 9.00-12.30, 14.00-17.00 e con sede in Milano, via Copernico 9.

Gli organizzatori non possono purtroppo garantire alloggio per chi arrivasse da fuori zona. Il contributo partecipativo, ancora da definire, sarà nella forma di un rimborso spese, mentre l’onere del corso formativo in se stesso è preso in carico dall’Ispettoria organizzatrice.

Il corso è adatto per educatori, docenti, consacrati, formatori e giovani adulti che abbiano l’interesse e le competenze per attivarsi come tutor di progetto – sia che poi assumano tale incarico, sia che si preoccupino semplicemente di portare la propria Casa e Ispettoria a conoscenza di tale iniziativa. Sono previsti quattro posti per Ispettoria o partner da noi contattato.

Le prenotazioni e ogni altra richiesta di informazione vanno inoltrate entro il 4 dicembre a: comunicazione.ile@salesiani.it.

A breve online il sito del progetto con il materiale e gli approfondimenti.

Agorà della Parità, lettera al presidente Draghi: “Risorse per alunni disabili e per scuole infanzia paritarie siano strutturali”

Di seguito, il comunicato stampa di Agorà delle parità con una lettera spedita al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, in vista dell’approvazione del Decreto Bilancio.

Le Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, AGeSC, Cdo  Opere Educative – FOE, CIOFS Scuola, CNOS Scuola, FAES, FIDAE, FISM, Fondazione  GESUITI EDUCAZIONE, facenti parte di Agorà della parità, in vista dell’approvazione del Decreto  Bilancio, hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi e a tutti i  Ministri, dove  

richiedono con forza 

di stabilizzare i 70 milioni di euro destinati all’inclusione di bambini e ragazzi diversamente abili,  per confermare l’attenzione mostrata da governo e parlamento poco meno di un anno fa così da  consentire alle scuole paritarie di poter finalmente pianificare con maggior tranquillità e nella  consapevolezza di risorse certe, il reclutamento e la formazione dei docenti; 

e l’immediata costituzione di un fondo strutturale munito delle quote consolidate al 2020 oltre a  320 mln aggiuntivi per le scuole d’infanzia paritarie non profit, oltre alla stabilizzazione dei 70  mln di euro, al fine di mettere in sicurezza questo indispensabile servizio pubblico senza il quale  oltre 400.000 bambini non avrebbero accesso al primo grado di istruzione ed educazione. 

AGeSC, Catia Zambon, Presidente nazionale  

CNOS Scuola, don Stefano Mascazzini, Presidente nazionale  

CIOFS scuola, Marilisa Miotti – Presidente nazionale  

FAES, Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni  

Cdo Opere Educative – FOE, Massimiliano Tonariani, Presidente nazionale  

FIDAE, Virginia Kaladich, Presidente nazionale  

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Le Associazioni di gestori e genitori di scuole paritarie cattoliche e d’ispirazione cristiana, AGeSCCdo Opere Educative – FOE, CNOS Scuola, CIOFS scuola, FAES, FIDAE, FISM, Fondazione  GESUITI EDUCAZIONE, facenti parte di Agorà della parità in vista dell’approvazione in Consiglio dei  Ministri del Decreto Bilancio 2022, richiedono con forza di stabilizzare i 70 milioni di euro destinati  all’inclusione di bambini e ragazzi diversamente abili, stanziati per il solo esercizio finanziario con la legge di  bilancio 2021, grazie ad un emendamento parlamentare voluto e votato da maggioranza e opposizione che ha  permesso, alle scuole paritarie di ogni ordine e grado, di beneficiare di complessivi 114,3 mln di euro per far  fronte alle spese connesse all’inclusione. 

Non si tratta, evidentemente, di risorse che coprono tutte le necessità ma sicuramente hanno  rappresentato una boccata d’ossigeno per scuole e famiglie. 

Già alcuni parlamentari facenti parte della Commissione Cultura della Camera hanno manifestato il proprio  sostegno a tale richiesta che riteniamo possa essere anche da Lei condivisa. 

L’aumento degli alunni con disabilità nelle paritarie è in costante crescita e le famiglie con le scuole che  rappresentiamo ci chiedono con forza che tali fondi, seppur ancora insufficienti, siano stabilizzati per  confermare l’attenzione mostrata da governo e parlamento poco meno di un anno fa così da consentire alle  scuole paritarie di poter finalmente pianificare con maggior tranquillità e nella consapevolezza di risorse certe,  il reclutamento e la formazione dei docenti.  

In tal senso va anche la seconda richiesta che vogliamo avanzare al fine di garantire un futuro alle  scuole paritarie dell’infanzia, settore sempre più in crisi, in particolar modo nelle regioni del Sud.  Il PNRR che destina importanti risorse per la costruzione di nuove strutture destinate al comparto 0-6 gestite  da Stato ed Enti locali non tiene conto di chi già esiste ed opera in questo settore. Un paese che vuole puntare  sull’educazione non può non riconoscere, a chi ne ha fatto motivo di missione e servizio, il ruolo sussidiario  fino ad ora svolto. 

Per questo, oltre alla stabilizzazione dei 70 mln di euro, si chiede inoltre, al fine di mettere in sicurezza questo  indispensabile servizio pubblico senza il quale oltre 400.000 bambini non avrebbero accesso al primo grado  di istruzione ed educazione, il convenzionamento del Ministero Istruzione con le scuole d’infanzia paritarie  non profit sulla base della costituzione di un adeguato fondo nazionale finanziato, previa l’adozione dei livelli  essenziali delle prestazioni in materia di educazione ed istruzione, su base di quota capitaria pesata (L.  107/2015, comma 181, lett. e), n.4), con l’immediata attribuzione di un fondo strutturale di € 320 mln, da  allocare nel capitolo 1479, in aggiunta alle quote consolidate dei contributi ordinari, fino al 2020 allocate nei  capitoli 1477 e 1477/2.  

Si allegano anche due articoli pubblicati nei giorni scorsi dal quotidiano Avvenire.  

In attesa di un cenno di risposta, assicuriamo la nostra totale disponibilità a collaborare per trovare  soluzioni condivise. Vogliate gradire i nostri migliori saluti  

Catia Zambon – Presidente nazionale AGeSC  

Massimiliano Tonarini – Presidente nazionale CdO Opere Educative 

Stefano Mascazzini– Presidente nazionale CNOS Scuola 

Marilisa Miotti – Presidente nazionale CIOFS scuola 

Giovanni Sanfilippo – Delegato nazionale per le Relazioni Istituzionali FAES  

Virginia Kaladich – Presidente nazionale FIDAE  

Giampiero Redaelli – Presidente Nazionale FISM 

Vitangelo Denora – Delegato Fondazione GESUITI EDUCAZIONE

 

CFP DAY Area Metropolitana – Make the Dream: “Quale sogno per il nostro domani?”

Alcuni ragazzi scelti dai CFP Salesiani dell’Area Metropolitana torinese (Agnelli, Valdocco, Rebaudengo, San Benigno Canavese) e della Valle d’Aosta (Châtillon) si sono ritrovati a Valdocco, nel cuore della salesianità, il 25 ottobre scorso per il CFP DAY: una giornata di ritiro e di riflessione per i ragazzi, accompagnati dai loro formatori, con diversi momenti dedicati al gioco, lo stare insieme, la riflessione personale e di gruppo, la condivisione e il pranzo. Tutte dimensioni che aiutano alla crescita personale.

Il tema dell’appuntamento ha riguardato la Proposta Pastorale 2021-2022 “Make the Dream” declinato nella domanda: Quale sogno per il nostro domani?

I ragazzi si sono interrogati su questo, sull’avere un sogno, un sogno che può diventare il motore di una vita.

 

Di solito si pensa a un sogno come a un’utopia, come a un qualcosa di irrealizzabile. Il sogno è invece un motore, una fonte di energia a cui ricorrere per trovare nuovo slancio per il presente.
Il sogno richiede un cambiamento, ma questo deve essere fatto oggi: le scelte di oggi costruiscono i sogni del domani. Occorre vincere la tentazione del forse e lanciarsi; posare ogni giorno il proprio mattone nel modo migliore possibile per la costruzione della propria vita.

Don Marco Cazzato

Di seguito il video testimonianza di Gabriele al CFP DAY del 25 ottobre.

Assemblea MGS 2021 – Confrontarsi sull’educazione affettiva e sessuale

Dal 22 al 24 ottobre a Venezia, presso l’Istituto Salesiano S. Marco, si è svolta l’assemblea nazionale MGS Italia, luogo di riflessione, confronto e impegno da parte di tutti i territori MGS della nostra penisola. All’assemblea hanno partecipato una decina di rappresentanti per ogni territorio MGS, i presidenti delle associazioni TGS e CGS, che condividono con noi il carisma salesiano, e alcuni rappresentanti dell’Associazione dei Salesiani Cooperatori.

La tematica principale di quest’anno è stata l’educazione affettiva e sessuale, che spesso rappresenta – secondo quanto uscito dalle riflessioni di questi giorni – un tabù nelle nostre realtà salesiane, ma che parimenti ritorna in modo preponderante come attuale nella vita di molti ragazzi e di molti giovani. In questi giorni si è quindi avuto modo di iniziare un percorso che possa abbracciare tutte le sfaccettature che l’affettività e la sessualità portano con sé: dal rapporto tra pornografia, digitale e corporeità all’educazione e accompagnamento dei giovani alla conoscenza del proprio corpo, dalla posizione della Chiesa su questi argomenti all’approccio con le teorie del gender.

Il metodo utilizzato è stato – come nell’Assemblea del 2019 a Santeramo in Colle – il metodo sinodale, articolato nelle fasi Riconoscere, Interpretare e Scegliere, con un ruolo centrale occupato dalla presenza del Signore Gesù durante un momento di adorazione che ha seguito la provocazione di don Andrea Bozzolo, che ha stimolato la riflessione di ognuno dei presenti sulla tematica affettiva e sessuale alla luce del Vangelo e del carisma salesiano. Alla fine della tre giorni veneziana, al termine del momento dello Scegliere, sono stati proposti alcuni passi concreti da attuare nelle nostre realtà locali e territoriali, frutto di spunti illuminanti di alcuni testi – sia biblici/ecclesiali sia letterari – e della consapevolezza del punto di partenza, individuato il giorno prima durante il momento del Riconoscere.

Naturalmente, in pieno stile salesiano, non sono mancati momenti di gioco e di svago, tra tutti la bellissima serata di animazione preparata dai ragazzi del Triveneto per accogliere ognuno dei partecipanti e farlo sentire a casa. E siccome viviamo nel paese più bello del mondo, ne abbiamo approfittato per visitare Venezia, perla che tutto il pianeta ci invidia, guardandola con la luce di un tramonto dorato e dei lampioni della sera.

Come detto da molti dei partecipanti all’assemblea, tre giorni non sono sufficienti per esaurire le discussioni sulle tematiche inerenti all’affettività e alla sessualità e al loro rapporto con gli adolescenti e i giovani, ma sicuramente il weekend di Mestre è stato un punto di partenza per un percorso che come MGS Italia dobbiamo portare avanti. Sarà compito infatti della Segreteria Nazionale – che ha organizzato l’assemblea – e della Consulta Nazionale continuare questo percorso, stimolando riflessioni e condivisioni più ampie anche nei territori e nelle case d’origine di ciascuno, affinché non ci si limiti solamente alle buone parole, ma si possa dare concretezza a tante buone pratiche per il bene di ragazzi e giovani di tutta Italia.

di Giuseppe Oriani, Segreteria MGS Italia

Animazione Vocazionale – Il primo incontro Gr discernimento a Valdocco

Lo scorso weekend- 16 e 17 ottobre 2021 –  sono ufficialmente iniziati gli incontri del Gr discernimento a Valdocco, organizzati dall’Animazione Vocazionale dei Salesiani e dalle Figlie di Maria Ausiliatrice del Piemonte per i giovani dalla 5° superiore in su. Sono stati 30 i partecipanti che hanno preso parte all’iniziativa che si è svolta in due giornate piene.

Quest’anno si sono potuti incontrare sia quelli che hanno vissuto il cammino Gr Disc lo scorso anno (ma che non avevano potuto terminare l’ultimo incontro causa covid) sia quelli che hanno preso parte al cammino quest’anno per la prima volta: un passaggio di testimone che fonda le proprie radici già a partire dagli anni ’80, portando l’esperienza dell’Animazione Vocazione dell’Ispettoria ICP ad essere tra quelle più consolidate in tutta Italia.

La tematica tratta sabato pomeriggio ha riguardato il “discernimento“, grazie all’intervento e contributo di Suor Paola Casalis. La figura di Gesù è stata invece affrontata domenica grazie ad una Lectio sui Discepoli di Emmaus, tenuta da Don Matteo Rupil.

La serata dedicata al film “The Oratory” (L’Oratorio) presso Teatro Valdocco

Giovedì 21 ottobre, i ragazzi di molte realtà salesiane del Piemonte si sono riuniti, insieme anche ad alcuni degli attori del film, per la prima proiezione di “The Oratory”: il film nato dalla volontà di raccontare in modo semplice come la Famiglia Salesiana in Nigeria, dopo quasi quarant’anni di presenza, continui ad essere segno e portatore dell’amore di Dio ai giovani più poveri, in modo particolare ai ragazzi di strada.

Il film si propone di offrire uno squarcio sulla realtà della vita salesiana in Nigeria, un paese segnato da difficoltà e contraddizioni profonde, dove i giovani, pur di sopravvivere, rimangono invischiati in realtà di degrado e criminalità.
(Arianna)

Don Cyril, dopo la visione, ha risposto alle domande delle persone presenti in sala, ha condiviso in cosa consiste oggi la missione in Nigeria (scuole, oratori e istituti professionali) e quanto questo film possa aiutare i ragazzi nigeriani che hanno partecipato come attori per dare loro una prospettiva per il futuro.

La figura di Padre Michael deve essere di esempio per tutti, con la sua voglia di dare possibilità anche a chi sembra non ne possa avere, dare istruzione e attenzioni a chi è lasciato solo.
È stata una bella occasione per far vedere quanto possa essere attuale il sogno di don Bosco, che viene proposto in parallelo alla vicenda di Padre Michael, e cosa può voler dire cercare di cambiare qualcosa.
(Cecilia)

I Salesiani, oggi presenti in oltre 130 paesi del mondo, continuano a realizzare il sogno di don Bosco di trasformare i lupi in agnelli. E anche nella lontana Africa, sono nati oratori, scuole, corsi di formazione professionale, laboratori Mamma Margherita, case di accoglienza. A Lagos, in Nigeria, sono tanti i problemi di malavita, giustizia negata e spesso sono proprio i giovani i primi ad essere coinvolti. La presenza dei Salesiani è fiducia, speranza, futuro, là dove i bambini e i ragazzi non parlano piemontese, ma in perfetto inglese urlano al mondo la loro rabbia.

 

TRAMA DEL FILM

Una storia ispirata alla vita di San Giovanni Bosco, fondatore dei salesiani e incentrata sui problemi di giustizia sociale dei giovani nelle strade di Lagos, in Nigeria. I Salesiani oggi presenti in oltre 130 paesi del mondo continuino a realizzare il sogno di don Bosco di trasformare i lupi in agnelli. Questo film è un modo semplice di raccontare come la famiglia salesiana in Nigeria, dopo quasi quarant’anni di presenza, continui ad essere segno e portatore dell’amore di Dio ai giovani più poveri in modo particolare ai ragazzi di strada!

Rev. Fr. Michael Simmons, (Rich Lowe Ikenna) è un salesiano prete americano inviato da Torino, in Italia, in una parrocchia per le élite di Ikoyi, Lagos. All’arrivo, il giovane prete, mosso dalla carità pastorale per i giovani più poveri ed abbandonati, si interessa in particolare alle condizioni dei bambini di strada della vicina baraccopoli chiamato Makoko. Tuttavia, per raggiungere questi ragazzi dispersi dalla scuola e senza alcuna famiglia di riferimento, deve pestare i piedi ai suoi parrocchiani che non condividono la sua missione perché considerano una vergogna che il loro prete debba avere a che fare con questi ragazzi di bassa condizione sociale. Fr. Michael deve affrontare anche Shuga, il pericoloso boss di Makoko che ha intrappolato i ragazzi di strada in un sistema di servitù criminale. Traendo ispirazione da San Giovanni Bosco (1815 – 1888) e dai missionari salesiani, fr. Michael deve rischiare tutto, compresa la propria vita, fondare l’oratorio e trovare lo scopo della sua vita in uno strano e precario ambiente.

Labs to Learn: 3 webinar aperti al pubblico per la formazione del Metodo di Studio

Con l’avvio del nuovo anno scolastico riprende l’azione Metodo di Studio di Labs to Learn.

Presentiamo un ciclo di 3 webinar dal titolo COMUNITÀ’ DI APPRENDIMENTO rivolto a tutti coloro che sono interessati alle tematiche della scuola, dell’apprendimento e dell’educazione.

Diretta streaming sui canali Youtube e Facebook di Labs To Learn:

  • Webinar 1Marco Rossi Doria “Ricostruire. Per una scuola incentrata sulla persona” (Mercoledì 10 novembre 2021)
  • Webinar 2Alberto Pellai “Come allenare chi cresce alla vita: neuroscienze e life skills” (Mercoledì 1 dicembre 2021)
  • Webinar 3Mario Comoglio “L’interdipendenza positiva tra i membri di un gruppo classe” (Mercoledì 12 gennaio 2022)

Di seguito le informazioni principali di ciascun appuntamento webinar.

Comunità di apprendimento

 WEBINAR

– 3 incontri online aperti al pubblico –

Diretta streaming sui canali Youtube e Facebook di Labs To Learn

Tre incontri per dialogare intorno alle sfide educative nella scuola che cambia e su come possiamo accogliere la responsabilità collettiva di agire in una direzione evolutiva

Negli insegnanti è necessario riaccendere l’interesse e la passione, non soltanto per la materia insegnata, ma per la capacità di costruire una comunità, perché solo così è possibile realizzare un autentico ed efficace apprendimento. È necessario evitare fratture tra vita scolastica ed extra-scuola e prevedere un percorso formativo volto alla formazione di una persona competente, capace di orientarsi nelle scelte future con il sostegno della comunità.
In tal modo la scuola si pone come perno di un sistema esteso, integrato e innovativo.

Destinatari:

  • Docenti scuola primaria;
  • Docenti scuola secondaria di I grado;
  • Docenti scuola secondaria di II grado;
  • Dirigenti Scolastici;
  • Educatori;
  • Formatori;

Progetto Labs to Learn

Il progetto, che vede la sua realizzazione tra il 2020 – 2023, nasce con la finalità di favorire l’empowerment della comunità educante per dare vita ad un welfare territoriale rigenerativo, con servizi innovativi di prossimità per minori, flessibili, funzionali ai bisogni di apprendimento e relazionali, di sostegno e di prevenzione. 

L’obiettivo del progetto è contrastare la dispersione scolastica e prevenire la povertà educativa incrementando il numero dei giovani con difficoltà che assolvono l’obbligo scolastico, accedono alla formazione superiore e/o all’inserimento lavorativo, avviando un percorso di crescita personale secondo le proprie inclinazioni e aspirazioni.

Il progetto, a carattere sperimentale, rinforza ambiti operativi di potenziale valore per il contrasto della povertà educativa, attraverso il coinvolgimento della comunità locale.

WEBINAR 1 - Mercoledì 10 novembre ore 17 -18.30

Marco Rossi Doria | insegnante, politico, presidente di Impresa Sociale Con i Bambini

“Ricostruire. Per una scuola incentrata sulla persona”

Modera Alessandro Brescia | responsabile progetto Labs To Learn

Serve ripensare la scuola. Serve una scuola in cui si ragiona, una scuola laboratoriale, in cui si sta bene insieme, in cui non si perde nessuno. Una scuola che non lascia dietro nessuno è la vera buona scuola.

La scuola oggi sembra essere diventata un corso di formazione continuo, in cui l’unico obiettivo è quello di acquisire delle competenze spendibili nel mondo del lavoro. La scuola dovrebbe servire in primo luogo a rendere le persone capaci di vivere nel mondo in modo consapevole, intessere relazioni interpersonali e aprirsi al dialogo. La scuola di oggi dovrebbe essere una scuola incentrata sulla persona e dovrebbe insegnare a vivere.

WEBINAR 2 - Mercoledì 1 dicembre 2021 ore 17- 18.30

Alberto Pellai | medico, psicoterapeuta dell’età evolutiva e ricercatore presso Università degli Studi di Milano

“Come allenare chi cresce alla vita: neuroscienze e life skills”

Modera Andrea Rosa | psicologo, formatore, orientatore

Come e perché sostenere il saper essere dei nostri studenti.

Ti sei mai chiesto se sei in grado di risolvere i problemi e gli imprevisti che la vita ti presenta? Se sei capace di prendere decisioni efficaci anche sul lungo periodo? Quanto riesci a gestire lo stress e a metterti in relazione con gli altri? O a farti venire un’idea illuminante quando ce n’è bisogno? 

E ancora…”Cosa vuol dire maturità? Vuol dire la possibilità di integrare i neuroni localizzati dentro la corteccia prefrontale con molte aree differenti. Questa architettura di reti neuronali permette al soggetto di realizzare in modo competente quelle attività mentali che sono di grande supporto per il successo nella vita.

WEBINAR 3 - Mercoledì 12 gennaio 2022 ore 17 -18.30

Mario Comoglio | Docente presso la Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontifica Salesiana

“L’interdipendenza positiva tra i membri di un gruppo classe”

Modera Sara Dal Cin | Consulente Aziendale, Formatrice e Facilitatrice dell’Apprendimento

Uno dei problemi che si pongono agli insegnanti è di organizzare la classe trasformandola in un contesto laboratoriale dove gli studenti si coinvolgono nel loro apprendimento. Contemporaneamente si pone il problema di come gestire la complessità delle relazioni che sono generate dalla vita della classe in una prospettiva orientata alla formazione dei profili competenti.

Coordinamento percorso formativo e ciclo webinar a cura di Rosanna Todisco

Primo incontro del Percorso Missionario

Domenica 17 ottobre è stato fatto il primo passo del “Percorso nel cuore del mondo” 2021/2022, che ha visto come protagonisti tanti giovani provenienti da oratori e scuole salesiane accomunati da un profondo desiderio di conoscenza del mondo che li circonda. La struttura delle Figlie di Maria Ausiliatrice ha aperto le porte anche al gruppo di ragazzi che ha concluso il Corso Partenti 2020/2021 con la missione nello scorso mese di agosto.

I ragazzi “partiti” nei mesi estivi – due gruppi missionari a Torre Annunziata e un gruppo in Lituania –  hanno approfondito i temi dell’esperienza di Fede, l’esperienza di Gruppo e incontro con l’Altro, testimoniando che la verità si rivela nella semplicità della vita spesa e condivisa.

Il primo incontro ha permesso al nuovo gruppo di conoscersi attraverso giochi, momenti di condivisione e confronto su sogni, aspettative e motivazioni che hanno spinto loro ad intraprendere un cammino missionario. Inoltre, è stata un’occasione per conoscere l’equipe, composta da don Marco Cazzato, don Theophilus Ehioghilen e suor Carmela Busia. La cena condivisa e la preghiera finale, insieme alla “buonanotte” di don Luca Barone, hanno concluso questa prima giornata all’insegna del desiderio condiviso di trovare la propria Missione.

 

Concorso “Le parole che siamo”: la classe 3LA dell’Istituto Agnelli ottiene una menzione speciale

Nella scorsa primavera, la classe 2LA (da settembre 3LA) dell’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli ha partecipato al concorso letterario nazionale “Le parole che siamo, la scuola che vogliamo” ,concorso che mette al centro gli studenti e i loro progetti per costruire la scuola del futuro. I ragazzi della  classe 3LA hanno vinto una delle sette menzioni speciali grazie a un’applicazione legata all’utilizzo della realtà virtuale.

Si riporta di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli.

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Nella scorsa primavera, la classe 2LA (da settembre 3LA) ha partecipato al concorso letterario nazionale #Leparolechesiamo, la scuola che vogliamo promosso da Mondadori Education e il Nuovo Devoto-Oli, in collaborazione con Intesa Sanpaolo e con l’Università Cattolica di Milano.

Questa iniziativa metteva al centro la scuola del futuro e le sue parole, per costruire un domani migliore a partire dai progetti concreti degli studenti. Come potrà essere la scuola del futuro? Come dovrà formare gli studenti per renderli davvero partecipi di un percorso formativo che conferisca loro le parole, i pensieri e gli strumenti giusti per diventare cittadini a tutto tondo? Su quali basi, quali modalità relazionali, quali spazi? Queste le domande con cui il concorso sfidava i ragazzi.

#Leparolechesiamo, la scuola che vogliamo non costituiva un esercizio di fantasia ma una prova di concretezza, in cui si chiedeva agli studenti, accompagnati dai loro insegnanti, di ideare un progetto realizzabile per la scuola che desiderano. Un progetto che doveva vertere sulle tre direttrici fondamentali per uno sviluppo armonioso: inclusione, sostenibilità e innovazione. L’obiettivo del concorso era dunque fornire una proposta concreta di scuola del futuro: una scuola innovativa, digitale, sostenibile, vicina alle esigenze degli studenti e capace di formarli sia dal punto di vista delle conoscenze che delle competenze.

A partire dagli spunti proposti dal concorso, i ragazzi dell’attuale 3LA si sono interrogati su che cosa sarà fondamentale nella scuola di domani e su quale sarà il ruolo dell’inclusione, della sostenibilità e dell’innovazione. La tecnologia è il filo rosso che ha legato questi tre ambiti al loro progetto. La classe ha poi realizzato un video di presentazione delle proprie idee e ha prodotto un tema argomentativo in cui illustrava nel dettaglio le proprie proposte concrete: un’applicazione che permetta di organizzare incontri fra gli allievi, durante i quali ci si possa aiutare nell’apprendimento o nel ripasso delle materie più ostiche; l’utilizzo della realtà virtuale e di visori specifici nella didattica di tutti i giorni; un quaderno digitale utilizzabile per tutti e cinque gli anni per ridurre lo spreco di carta.

Al concorso hanno partecipato più di 4000 studenti da tutte le scuole d’Italia: la classe 3LA ha vinto una delle sette prestigiose menzioni speciali, che andavano a valorizzare le caratteristiche delle proposte e l’innovatività degli aspetti presentati. I ragazzi saranno premiati con un buono per l’acquisto di libri del valore di Euro 150,00 spendibile presso tutte le librerie Mondadori, con una copia cartacea del Nuovo Devoto- Oli e con una licenza digitale (una per ciascuno studente) del Nuovo Devoto-Oli.

Complimenti per il bel traguardo raggiunto!

La premiazione

Il progetto

Don Bosco Global Youth Film Festival: il festival entra nella fase finale

Il “Don Bosco Global Youth Film Festival” (DBGYFF) giunge alle fasi finali con la forza e l’entusiasmo dei più di mille video realizzati dai giovani di tutto il mondo che hanno raccolto la sfida promossa dallo stesso Rettor Maggiore di dare loro voce grazie alla realizzazione di questo importante appuntamento.

Giovani del mondo. Uniamoci per seminare e condividere la speranza.

Nel racconto realizzato da InfoANS alcune testimonianze ed i prossimi passi di una bella avventura che proprio a casa di Don Bosco vedrà i momenti conclusivi della prima edizione.

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(ANS – Roma) – Venerdì 15 ottobre è stato l’ultimo giorno utile per candidare i video al primo festival mondiale salesiano di cinematografia giovanile, il “Don Bosco Global Youth Film Festival” (DBGYFF). Oltre un migliaio sono stati i video pervenuti, da tutte le parti del mondo, a testimonianza di una partecipazione, in tutta la Famiglia Salesiana, che ha superato le aspettative.

Ora l’organizzazione del festival entra nella fase finale, con le giurie – articolate in due livelli – impegnate nell’arduo compito della selezione; e la preparazione della manifestazione, che, come programmato sin dall’inizio, avverrà in contemporanea nei giorni 18 e 19 novembre, in molteplici località di tutto il globo.

Alla chiusura delle candidature per il DBGYFF si possono già individuare alcuni punti fermi su questo festival, fortemente voluto e promosso dal Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime. In primo luogo, si può registrare un successo nella partecipazione congiunta di salesiani, educatori e giovani nella partecipazione congiunta alla manifestazione: tantissimi dei video candidati sono il risultato del lavoro congiunto nelle scuole, nei centri educativi e negli oratori della Famiglia Salesiana – in diversi casi anche opere delle Figlie di Maria Ausiliatrice e di altri gruppi hanno aderito alla proposta.

Da Timor Est, don Jolino Vieira da Costa, ha raccontato:
“Mi sento molto soddisfatto che i nostri giovani abbiano caricato un cortometraggio e video musicale, che hanno realizzato con tanto entusiasmo, dopo aver affrontato tante fatiche e sfide”.

Mentre Fairman Khongmallai, dal Nord-Est dell’lndia, tra gli autori del film “Kal Keliye Khongmallai” (C’è speranza per domani), ha testimoniato:

“Abbiamo realizzato un progetto con i giovani del mio villaggio; ma non avendo una rete internet potente per caricare il film, siamo andati alla casa salesiana e don Michael Makri ci ha aiutato a caricarlo sul portale”.

E dall’Argentina, l’animatore ed educatore Hernán, condivide:

“È stata un’esperienza fortemente salesiana aver accompagnato il nostro gruppo di giovani registi a realizzare il film e a partecipare al festival. Abbiamo potuto condividere questa eccellente iniziativa con i loro genitori, che li hanno incoraggiati a partecipare. Ho potuto vedere come la pedagogia e il Sistema Preventivo di Don Bosco aprono orizzonti nella vita dei giovani, incoraggiandoli a mettersi in gioco e a diventare migliori. Questo festival lo ha reso possibile”.

Al tempo stesso, il fine ultimo del festival, rendere i giovani ambasciatori di speranza nelle loro realtà, sembra già essere stato raggiunto nella fasa preparatoria dei lavori. Sempre dall’Argentina, Clara riporta:

“Quando sono stata invitata a partecipare, non potevo crederci! È stata una bellissima esperienza, condividendo insieme lo stesso obiettivo, con un messaggio pieno di speranza: non vedo l’ora di fare altri festival!”.

E ancora, dal Paraguay, Matías scrive:

“È stata una bella esperienza poter partecipare al DBGYFF. Abbiamo lavorato con alcuni giovani per fare un cortometraggio sul tema ‘Mossi dalla Speranza’. Abbiamo impiegato un mese e mezzo tra la creazione della sceneggiatura, le riprese e il montaggio. Ringrazio questi giovani che hanno detto sì a questa proposta”.

A questo punto il lavoro più difficile è quello che spetta alle giurie. Sin da inizio mese l’équipe di coordinamento del Festival, guidata dal Direttore, don Harris Pakkam, insieme al Coordinatore delle Giurie, don Tadeusz Lewicki, è andata contattando i circa 100 giurati membri della giuria preliminare – un gruppo diversificato di rappresentanti di tutti i continenti e Paesi, di diverse lingue, culture, etnie e formazione – che ha il compito di visionare set da 25 film ciascuno, e realizzare una prima fase di scrematura tra i video per selezionare quelli meritevoli di giungere alla fase finale. Proprio per assicurare il più equo e obiettivo giudizio possibile, ogni video sarà visionato da almeno tre giurati.

Successivamente, sarà la volta della Gran Giuria, la cui composizione è in corso in questi giorni, tra cineasti e sceneggiatori, critici ed influencer cinematografici, recensori, artisti, attori, compositori, ingegneri del suono, montatori ed esperti di effetti visivi, blogger e personalità salesiane. Saranno loro che, lavorando sui video finalisti, provvederanno poi ad individuare i vincitori delle varie categorie. E mentre ferve l’attesa in tutto il mondo salesiano, si vanno anche delineando le modalità in cui il festival avrà effettivamente luogo.

Tre sono i livelli previsti:

– nelle realtà in cui sarà possibile farlo, ci sarà una presentazione in presenza nelle opere salesiane, con la partecipazione diretta dei giovani;

– laddove le misure locali adottate per prevenire i contagi di Covid-19 richiedano di evitare assembramenti, seguendo le stesse modalità che tante opere salesiane utilizzano per la Didattica A Distanza, verrà realizzata una video-trasmessione online degli eventi organizzati.

– per tutti, sarà possibile assistere alla diretta streaming dal sito ufficiale del festival – www.dbgyff.com – che, tra i vari momenti, trasmetterà anche le cerimonie ufficiali da Torino, e in particolare l’apertura, giovedì 18 novembre, e la proclamazione dei vincitori, venerdì 19 novembre.

“Invitiamo tutti i Delegati di Comunicazione Sociale e i salesiani che collaborano a quest’iniziativa a preparare degli eventi di livello ispettoriale o nazionale che accompagnino in maniera adeguata la celebrazione di questo Festival della speranza e della gioventù”
è l’appello conclusivo rilasciato dagli organizzatori.