Maker Lab San Paolo: alla scoperta della Belle Époque con il dirigibile robot

Nel mese di Novembre 2022 la classe 3C della scuola Maritano (scuola secondaria di primo grado dell’I.C. Baricco) ha oltrepassato la soglia dell’oratorio salesiano San Paolo per partecipare al progetto Maker Lab.

La dirigente scolastica e gli insegnati di questa classe hanno raccolto la sfida che il progetto si prefigge come obiettivo: vivere un’esperienza didattica integrativa a quella tradizionale, che dà l’opportunità agli alunni di mettere in gioco le proprie abilità, manuali, digitali e creative.

Il laboratorio intitolato “Forward to the Past” che è stato co-progettato e co-condotto dagli insegnanti, dall’educatore del Maker Lab Yuri Meritano e dall’educatrice del Provaci Ancora Sam Noemi Garetto, puntava ad offrire ai ragazzi la possibilità di conoscere un’epoca storica, la Belle Époque, vivendola come se ne fossero diretti testimoni e protagonisti; attraverso un viaggio nel passato che li aiutasse a diventare più abili ad interpretare il presente.

Al gruppo è stato proposto di realizzare una “macchina del tempo”… sembrerebbe un’impresa impossibile! Ci saranno riusciti? Pare di sì! Al termine del percorso, la classe, mettendo insieme le idee e le capacità di tutti, è riuscita a costruire un dirigibile robot che, andando a esplorare il mondo dei primi del ‘900, è in grado di “volare” all’interno di un plastico 3D composto da vari elementi di quell’epoca storica ed artistica (riproduzioni stilizzate di una mappa dell’Europa, monumenti, edifici, oggetti, ecc…).

Il percorso didattico si è articolato in 38 ore di attività, svolte sia in orario scolastico che in orario extrascolastico, sia presso la scuola che nei locali dell’Oratorio Salesiano San Paolo di Torino e ha coinvolto l’intero consiglio di classe.

È stato suddiviso in 3 fasi:

  • Modulo di Sperimentazione
  • Modulo di Progettazione e Realizzazione
  • Modulo di Restituzione

Modulo di Sperimentazione

Questo modulo si è svolto presso la sede dell’Oratorio dove i ragazzi hanno avuto modo di sperimentare gli strumenti che avrebbero poi maneggiato nella fase di progettazione e realizzazione della macchina del tempo.

Una degli alunni della 3C, Arianna, racconta:

“Io e la mia classe ci siamo recati all’Oratorio San Paolo dove lì ci aspettavano gli educatori Yuri e Noemi. Ci hanno diviso in tre gruppi per fare: manualità, robotica e videomaking. Abbiamo realizzato un autoritratto in “stile Tim Burton” per mettere alla prova la nostra manualità. Subito dopo, per robotica, io e una mia compagna abbiamo costruito un robottino con i Lego e altri miei compagni lo hanno programmato. Alla fine, abbiamo realizzato dei video con un tablet: dovevamo filmare gli altri gruppi che stavamo facendo le attività e poi montarli in unico video.”

Al termine dei tre laboratori i ragazzi hanno presentato il proprio autoritratto spiegandolo all’intera classe e si sono autovalutati basandosi sul loro interesse rispetto al laboratorio che avevano sperimentato, attribuendosi un punteggio da uno a cinque stelline.

Modulo di Progettazione e Realizzazione

Durante questa fase i ragazzi sono stati divisi in tre gruppi, in base al loro coinvolgimento e gradimento delle tre sperimentazioni precedenti. Questi team sono rimasti fissi fino al termine del percorso.

I gruppi hanno lavorato su aspetti differenti (VideomakingRobotica e Manualità) ma hanno collaborato alla realizzazione dello stesso progetto.

In questa fase hanno lavorato sia in classe che in Oratorio. Prima di decidere cosa produrre e realizzare è stato fatto un brainstorming sull’epoca storica e artistica. Dopo la progettazione iniziale ciascun gruppo si è lanciato nella realizzazione di specifici prodotti: il gruppo di Robotica ha realizzato un dirigibile ed il suo codice di programmazione. L’aerostato è una riproduzione in scala fatta in cartone e incollata su una motrice robotica realizzata con un kit Lego Spike Education e programmata tramite l’apposita App che usa un linguaggio a blocchi.

Il team di Manualità ha costruito con materiale di recupero, cartone, bastoncini, das, tempere e colla a caldo un telefono dell’epoca, un modellino in scala della Tour Eiffel e un locale, anche questo in miniatura, dei quartieri ricchi parigini.

Domenico, un ragazzo appartenente a questo team, racconta:

“Abbiamo ricreato un bar dei tempi della Belle époque con dentro quadri, tavoli, sedie e lo abbiamo allestito con carta colorata e tappezzeria”.

Video maker hanno realizzato dei filmati (l’intervista all’inventore del telefono, la ripresa della prospettiva della Tour Eiffel ed infine il percorso che faceva il dirigibile sulla cartina europea).

Modulo di restituzione

Prima dell’incontro finale i vari gruppi sono ritornati in oratorio per pensare e progettare insieme all’educatore del Maker Lab questo momento conclusivo di restituzione.

L’incontro si è svolto venerdì 24 Marzo. I ragazzi della 3C hanno presentato alle classi prime il loro prodotto finale. Si sono ritrovati a giocare il ruolo di “professori per un giorno”; avevano perciò l’onore e l’onere di mostrare cosa avevano realizzato e spiegare l’epoca storica e artistica che avevano approfondito durante il progetto, rispondendo alle domande e curiosità dei ragazzi delle altre classi.

Ecco le opinioni di alcuni studenti protagonisti al termine di questa esperienza:

”Mi è piaciuto tutto, anche il fatto che tutta la classe era contenta di aver aderito al progetto e secondo me ci ha unito molto di più come classe”.

-Cecilia

 

“L’esperienza del Maker Lab per me è stata un’esperienza tanto bella quanto unica e coinvolgente, mi è piaciuto tantissimo lavorare in coppia o in gruppo con persone con le quali non avevo ancora avuto possibilità di lavorare insieme”

-Domenico

 

“Abbiamo potuto imparare a programmare, creare nuove idee e mettere in gioco la nostra creatività.”

-Federica

 

“Non avevo molte aspettative sul Maker Lab, però alla fine mi sono divertito tanto e ho scoperto molte cose nuove rispetto alla Belle Époque. Se potessi dare un consiglio ai prossimi partecipanti del maker lab vorrei dire che non devono lasciarsi scappare questa opportunità e che così imparano anche qualcosa.”

-Edoardo

Noemi, l’educatrice del Provaci Ancora Sam che ha co-progettato le attività e ha accompagnato docenti e allievi per l’intero percorso, pensa:

“Da educatrice del Sam, progetto che opera per contrastare la dispersione scolastica, penso che il Maker abbia potenziato il mio intervento. Essere in due, con punti di vista differenti, in una classe che ha delle complessità è stato un arricchimento. Per me ha rappresentato una fonte di crescita, tecniche e metodologie che non conoscevo ma che ben si intrecciano con le mie. Doppia energia! Per quanto riguarda i ragazzi, il Maker riesce a tirare fuori il loro potenziale su molte competenze che i ragazzi non sapevano di possedere, e ciò che imparano può diventare il loro futuro lavoro o una grande passione che può dare vigore alle loro motivazioni”.

“Tu vedi più lontano di me”: pronto il Quaderno di lavoro MGS 2023/2024

Il Quaderno di Lavoro MGS 2023-2024 è pronto per la stampa. Frutto del lavoro partito con la Consulta MGS del 21-23 ottobre 2022 è proseguito dalla Segreteria Nazionale MGS ed è stato rivisto da diversi Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice assieme a educatrici/educatori sotto la regia di don Rossano Sala.

I contenuti proposti permettono di vivere in modo pastoralmente promettente l’anno pastorale del secondo centenario del “sogno dei 9 anni” dopo il triennio di preparazione vissuto.

Il Quaderno di lavoro MGS 2022-2023 è indirizzato non solo ai giovani, ma anche alle CEP o Comunità Educanti per la “formazione alla missione”. I destinatari sono: “giovani, animatori, educatori, catechisti, Salesiani di don Bosco e Figlie di Maria Ausiliatrice, membri a diverso titolo della Famiglia Salesiana, docenti, insegnanti e formatori, sacerdoti, consacrati/e, laici e laiche impegnati nella pastorale giovanile”.

Per le Ispettorie la proposta di acquisto è, come gli scorsi anni, di 4 euro a copia (il prezzo di copertina a stampa LDC sarà di 8 euro) più costi di spedizione direttamente al vostro recapito. Le prenotazioni vanno effettuate tramite i delegati e le consigliere di Pastorale Giovanile entro il 7 maggio. Per quanti vorranno fare ordinazioni, possono scrivere a segretariogeneralecisi@donboscoitalia.it sempre entro domenica 7 maggio.

 

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Ultimo incontro di E se la Fede avesse Ragione?: Assunzione

Arriva l’ultimo appuntamento di “E se la fede avesse ragione?”: “Assunzione“. Rivolti ai giovani per un percorso autentico di fede, sono organizzati in collaborazione con la Pastorale Giovanile Diocesana.

L’appuntamento di giovedì 20 aprile è sempre presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Valdocco dalle ore 20.45 alle 22.30, con possibilità, per chi lo desidera, di una cena condivisa alle ore 19.45.

Lo speaker del giorno sarà don Luca Ramello, che toccherà vari punti del tema principale “Assunzione: la gloria del corpo“.

La diretta sarà trasmessa in diretta televisiva su VideoNord del Gruppo RETE 7 (canale 83 del digitale terrestre) e sul canale Facebook di “E se la Fede”.

Per rivivere gli appuntamenti, inoltre, è stato creato un canale podcast dedicato così da rendere accessibili le catechesi sui diversi canali di distribuzione.

Maker Lab Bra: riparte il laboratorio digitale-musicale “Ritmo Che Sale”

Il 30 marzo 2023 un gruppo di 9 alunni della Scuola Secondaria di primo grado “Giovanni Piumati“, ha partecipato al primo incontro del Maker Lab, una delle azioni previste dal progetto Labs To Learn.

Le attività proposte avranno l’obiettivo di rafforzare alcune conoscenze e competenze dei ragazzi attraverso l’apprendimento esperienziale, favorendo momenti particolari per l’aggregazione del gruppo e lo sviluppo della propria creatività e fantasia, partendo dalle proprie passioni e idee.

Nello specifico i ragazzi, con questo percorso di 70 ore, saranno in grado di programmare, immaginare e condividere grazie ad una conoscenza del software Scratch, approfondire l’informatica di base, conoscere il mondo del web e della comunicazione, lavorare sull’allenamento acustico basato sul concetto di stereofonia e concentrazione specifica verso un suono.

Il laboratorio sarà a disposizione di tutti: studenti, ragazzi dell’oratorio in orario pomeridiano dove liberamente e/o accompagnati da volontari potranno usufruire delle strumentazioni, sperimentare e dare spazio alla loro creatività.

-Gli educatori

MGS DAY con Giovanni Scifoni

Ieri, 16 aprile 2023, si è tenuto l’MGS DAY a Torino-Valdocco, che ha visto la partecipazione di circa 500 ragazzi provenienti dalle varie realtà salesiane dell’Ispettoria.

La giornata ha visto come special guest l’attore e drammaturgo Giovanni Scifoni, che ha incontrato i ragazzi in teatro, offrendo loro il racconto di un pezzo della sua vita, come padre, come marito e come figlio.

Ha approfondito proprio questa dinamica padre-figlio, rappresentata dai ragazzi dell’MGS in una breve scenetta, sottolineando come sia meraviglioso sapere di essere Figli e anche poter diventare Padre di qualcuno che non conosci, ma che Dio stesso ti dona.

Siate curiosi giovani, non abbiate paura della noia, perché solo così può crescere la vostra fede.

In vista della GMG di quest’estate, che lo stesso Giovanni Scifoni ha vissuto anni fa, ha voluto lasciare questo messaggio:

Non si va avanti da soli e proprio per questo non bisogna vergognarsi della propria fede, che farà allontanare qualcuno, ma che farà guadagnare molto di più.

Siamo molto più grandi dei nostri sogni, non bisogna stare fermi, ma buttarsi nelle sfide di ogni giorno, sapendo che Dio ha un disegno per ciascuno di noi.

Dopo il pranzo e un momento di gioco insieme, i ragazzi hanno vissuto insieme la Celebrazione Eucaristica, che ha visto un altro segno importante della giornata: il Mandato Missionario. I futuri partenti di quest’estate hanno sentito tutto l’affetto e il sostegno dei loro coetanei, durante la consegna della croce missionaria, simbolo dello stile salesiano che doneranno a chi si ritroverà sul loro cammino.

La giornata si è poi conclusa con lo spettacolo di Giovanni Scifoni “Anche i Santi hanno i brufoli al Teatro Grande di Valdocco, dove lui stesso interpretava la vita di tre Santi della storia: Sant’Agostino, San Giovanni di Dio, Santa Francesca Romana, accolti con grandissima partecipazione ed entusiasmo.

Giornata Missionaria Salesiana 2023: Povertà Evangelica

Dal sito InfoANS.

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Continuiamo con gli approfondimenti della Giornata Missionaria Salesiana 2023Cura del creato – la nostra missione”. Oggi pubblichiamo un estratto dell’articolo scritto da don Damian Taiwo Akintemi SDB, Maestro dei Novizi nell’Ispettoria Africa Occidentale Sud (AOS), in Ghana. Il tema di riflessione stavolta è: “Cos’è la povertà secondo il Vangelo?

Spesso si parla di povertà come mancanza di denaro, cibo, alloggio o altri bisogni primari. Tuttavia, parlando di povertà evangelica ci si riferisce al dono gratuito di sé: donarsi e condividere, superando la continua tentazione del profitto, del calcolo egoistico, dello sfruttamento e della manipolazione degli altri, di se stessi o delle cose.

La povertà, possiamo dire, è una carriera a sé stante e, a dire il vero, è una delle più complicate. Richiede un duro allenamento pratico, così duro ed esigente che il Signore Gesù decise di tenere direttamente per sé l’insegnamento di questa disciplina. Il significato evangelico della povertà salesiana si vede in Gesù di Nazaret che, pur essendo ricco, si fece povero.

Abbracciare la povertà volontaria diventa un valore per chi è chiamato da Dio ad essere religioso. Perché scegliamo una vita di povertà? Guardiamo alla semplicità della vita di Cristo, perché Gesù ha voluto essere povero, ha scelto la povertà come compagna costante della sua vita e ha usato uno stile di vita semplice per svolgere la missione che Gli era stata affidata.

Questo stile di vita semplice è visibile tra gli africani che vivono con il sudore della fronte; esprimono gioia e soddisfazione per il poco che hanno per vivere. I Salesiani testimoniano il valore evangelico della povertà con uno stile di vita semplice ereditato da Don Bosco. Una delle cose più interessanti è la sensibilità per l’ambiente in cui vivono e per le persone che li circondano.

La nostra povertà evangelica diventa qualcosa di positivo quando è frutto e manifestazione dell’amore per gli altri e per tutto il Creato: appare come un carisma di umiltà, semplicità, distacco, solidarietà e fraternità con tutti, a partire dai più bisognosi, ospitalità, “opzione per i poveri” e “promozione della giustizia”, superamento di ogni forma di sfruttamento, di imborghesimento (di tipo capitalista) e di consumismo.

Accogliamo quindi l’invito del Santo Padre a prenderci cura della nostra Casa Comune per vivere nella gioia, nella pace e nell’armonia.

MGS: Spettacolo di Giovanni Scifoni “Anche i santi hanno i brufoli” al Teatro Grande Valdocco

Spettacolo “Anche i Santi hanno i brufoli”, di e con Giovanni Scifoni

Racconto giullaresco che narra le vite e le opere di quattro grandi personaggi: San Giovanni Bosco, Sant’Agostino, San Giovanni di Dio, Santa Francesca Romana.

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Giovanni Scifoni, dopo la testimonianza durante l’MGS DAY, presenterà il suo spettacolo “Anche i Santi hanno i brufoli” al Teatro Grande Valdocco.

Aperto a tutti, info e modalità di iscrizione qui sotto.

 

Quando:

Domenica 16 aprile – ore 18.30

Dove:

Teatro Grande Valdocco, Via Sassari 28 – 10152, Torino

Per chi:

Lo spettacolo è aperto a tutti, giovani, famiglie, adulti, bambini.

Info e iscrizioni:

Necessaria l’iscrizione fino ad esaurimento posti: scrivere a valter.rossi@31gennaio.net

Il costo è di 15 euro a persona: il ricavato andrà a sostenere l’esperienza estiva della GMG dei giovani dell’Ispettoria.

Ingresso alle ore 18.15

Lettera dell’Ispettore – Auguri di Pasqua 2023

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per il mese di aprile 2023.

Valdocco, 6 aprile 2023
Giovedì Santo

A confratelli e laici corresponsabili di
Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania

Carissimi/e,
un saluto cordiale a tutti voi.

Ho appena terminato gli esercizi spirituali in Terra Santa insieme con gli ispettori della Regione Mediterranea. Esperienza molto ricca, sia per i luoghi visitati che per i contenuti biblici, i quali – come è facile prevedere – in questo caso facilmente ben si compongono con i luoghi. Tante sono le suggestioni ricevute, le riflessioni fatte, le sfide che il Signore ha lanciato attraverso la sua Parola, spezzata con profondità e delicatezza da Don Marco Rossetti, confratello docente di Sacra Scrittura della Crocetta.

Desidero rivolgere a tutti i miei auguri pasquali, e lo faccio riprendendo uno spunto preso proprio dagli esercizi appena vissuti, ed in particolare da uno dei dialoghi che Gesù intrattiene sulla Croce, quello con il buon ladrone (cfr Lc 23,39-43).

Lo spunto nasce dalla constatazione che Gesù perdona il buon ladrone e gli regala un biglietto all inclusive per il Paradiso! C’è da tenere presente che noi chiamiamo buono questo ladrone, ma che lui non è una vittima del cattivo funzionamento della giustizia o di un errore giudiziario: è veramente un ladro e veramente colpevole; dice lui stesso di essere stato condannato giustamente e di meritarsi la pena comminata (cfr Lc 23,40-41).

A partire da questo passo del vangelo faccio due considerazioni: da una parte il brano manifesta la determinazione dell’amore misericordioso di Dio, che non si ferma di fronte a nessun ostacolo pur di salvare l’uomo, se c’è in lui un cuore anche solo minimamente disponibile a lasciarsi perdonare.

Dall’altra mi pare che il brano affermi implicitamente che il creatore/redentore vede nella creatura il riflesso vivo della Sua stessa bellezza, essendo ogni essere umano creato a immagine di Dio.

Proprio per questo il Signore si prende cura con amore – fino alla follia – di ciascuno di noi; e sempre per questo approfitta di ogni situazione, fino all’ultimo istante di vita, perché quella vita possa rifiorire, possa tornare a sorridere, possa risorgere, qui e per tutta l’eternità.

Quello che Gesù opera sulla Croce verso il buon ladrone è ciò che vuole fare con ciascuno di noi. E ci è di insegnamento, in quanto educatori, per ricordarci l’approccio corretto, seguito da Don Bosco, che siamo chiamati ad avere nei confronti dei ragazzi: verso tutti, perché basta che siate giovani perché io vi ami assai; ed in particolare verso alcuni, più complicati e fragili, “poveri e abbandonati”, perché avvi in ogni giovane, anche il più disgraziato, un punto accessibile al bene; primo dovere dell’educatore è di cercar questo punto, questa corda sensibile del cuore, per trarne profitto.

Insomma il Signore, e Don Bosco con lui, ci chiede di imparare a vedere la bellezza di Dio presente in ogni anima. C’è sicuramente un po’ di bellezza – anche se talora nascosta molto bene! – in ogni cuore.

L’immagine di Dio, le tracce della parentela con Dio presenti in ogni persona, in ogni giovane, sono un tesoro così prezioso, che vale la pena lottare affinché emergano e possano diventare la leva su cui far forza per “aggiustare”, aggregare o riaggregare il resto della persona. So che qualcuno adesso potrebbe dirmi: stacci tu con questo/a qui… è davvero difficile trovarvi tracce della bellezza di Dio!

Lo so anche io che certi ragazzi o ragazze sono complicati, non voglio semplificare la realtà in modo buonista. Eppure questo vuol essere il mio augurio: che ognuno di noi, nell’accogliere a Pasqua la buona notizia del Signore Crocifisso e Risorto, possa trovare nuove energie, nuovi occhi, un cuore nuovo, per riuscire a cogliere la bellezza di Dio presente in ogni anima, in ogni persona, in ogni giovane; compresi noi stessi!

E, poiché siamo stati progettati anche per essere felici abitatori del Cielo (progettati cioè non solo per essere belli dentro, ma belli per sempre: In verità io ti dico: oggi con me starai nel Paradiso –Lc 23,42), auguriamoci che la nostra testimonianza possa far sorgere in tanti, oltre che un rinnovato amore per ogni persona – compresa quella più ferita e più fragile – anche un po’ di nostalgia per l’eternità; insomma, vi auguro di poter scoprire la bellezza di Dio presente in ciascuno, ma anche di ricordare ciò verso cui questa bellezza è orientata: il Paradiso.

Concludo con tre notizie di famiglia.

Il 15 aprile verranno conferiti a Torino-Crocetta i ministeri del Lettorato e dell’Accolitato a diversi confratelli studenti di Teologia. Il 25 aprile sempre alla Crocetta, in occasione del centenario dell’opera, si svolgerà la festa ispettoriale. Il 13 maggio a Torino – Valsalice verrà ordinato sacerdote don Antonio Carriero.

Partecipiamo volentieri a questi eventi con la preghiera, con l’affetto ed anche con la presenza!

Con questi sentimenti

vi auguro di cuore
una serena e santa Pasqua di Risurrezione

Con grande affetto in Don Bosco
Don Leonardo Mancini
Ispettore ICP

La robotica è femmina al Maker Lab pomeridiano di Valdocco

Mercoledì 19 aprile partirà un nuovo Maker Lab pomeridiano a Valdocco, nuovo per due motivi: dopo l’esperienza della tipografia e della stampa, il nuovo Maker si occuperà di robotica e sarà destinato, almeno per ora, ad un gruppo di bambine.

Le statistiche ci mostrano ogni anno che il numero delle ragazze diplomate è superiore a quello dei coetanei maschi, come anche la percentuale di laureate è di molto superiore a quella degli uomini; ma cosa succede se andiamo a vedere la percentuale di laureate nelle materie STEM?

Prendiamo in considerazione anche un fatto concreto; in un Oratorio Salesiano piemontese, anch’esso parte dell’universo Labs To Learn, sono stati proposti due Maker Lab, a libera scelta dei ragazzi: cucina e robotica.

Tutte le bambine hanno scelto cucina, tutti i maschi, con una sola eccezione, hanno scelto robotica. Perché? Nel nostro piccolo mondo di Valdocco, ciò che vediamo è che gli stereotipi di genere e l’educazione culturale che i bambini e le bambine apprendono fin da piccoli pesano come macigni, per cui, se i bambini vengono messi di fronte alla scelta di un’attività, sceglieranno quasi sempre secondo i modelli culturali che hanno appreso.

Quindi, di fronte alla possibilità di realizzare questo tipo di Maker Lab, abbiamo deciso di non dare ai bambini la possibilità di scegliere: abbiamo direttamente proposto il laboratorio solo a bambine, di sei nazionalità diverse, tutte entusiaste di partecipare;

pensiamo infatti che, affinché i ragazzi e le ragazze siano davvero liberi di scegliere, bisogna prima che abbiano l’occasione di uscire dai propri schemi e andare oltre i contesti nei quali si sono sempre immaginati.

Così, Meryem, da grande, potrà essere una mamma e prendersi cura della sua casa, ma potrà anche progettare auto volanti. Sofia potrà essere un’attrice, una cantante o una biologa marina. E Shamza potrà creare abiti alla moda o studiare cure per malattie incurabili.

Come per gli altri Maker, l’attività si realizzerà in stretta collaborazione con le famiglie e la scuola, continuando così a intrecciare relazioni con il territorio, ma anche a sperimentare percorsi di crescita inclusivi e progetti educativi partecipati.

L’educazione è cosa di cuore, ed il cuore non ha genere, colore o paese di provenienza.