Seconda Edizione del progetto “L’arte di animare. Animare l’arte”

Riparte il progetto “L’arte di animare. Animare l’arte” realizzato dalla Pastorale Giovanile Piemonte e della Valle d’Aosta con il sostegno della Fondazione Agnelli: un percorso creativo in cui i giovani trovano uno spazio artistico e di animazione gestito da professionisti con cui fare esperienze di crescita personale e professionalizzante.

Un progetto per promuovere il protagonismo dei giovani negli oratori attraverso l’arte dell’animazione. Animare l’arte diventa una sfida essenziale per promuovere cultura e rendere le giovani generazioni più presenti, partecipi, in grado di esprimersi, di raccontarsi, di essere parte di nuove narrazioni culturali.

Per giovani dai 16 ai 25 anni

ISCRIZIONI #ANIMAMGS

Sul sito potrete reperire tutte le informazioni, scaricare il materiale, visualizzare foto e video degli eventi, conoscere i formatori, avere specifiche sui laboratori ….

I laboratori saranno a numero chiuso con un massimo di 15/20 persone

Fare riferimento al

RESPONSABILE DEL PROPRIO CENTRO

 I weekend di formazione saranno 3:

ATTENZIONE

Ci si potrà iscrivere solo ed esclusivamente su questa piattaforma.

Le iscrizioni sono a carico dell’incaricato/a, i dati devono essere completi.

Si potranno scegliere fino a tre laboratori dando un ordine di preferenza.

Le iscrizioni ai laboratori SPECIALE SPETTACOLO si possono realizzare solo mandando una mail con i nominativi a stefano.mondin@31gennaio.net 

Un caleidoscopio di attività: scopri il laboratorio che fa per te

 

BALLO, TRUCCABIMBI, SCULTURE DI PALLONCINI

Max – 15 / Requirement: No

Conduce:

Francesca Squadrito (Balli)
Federico Provaggi (Palloncini)
Nadia Cretier (Truccabimbi)

DESCRIZIONE

Un percorso multidisciplinare per chi vuole imparare 3 tecniche circensi per poi utilizzarle nei propri oratori nelle feste, animazioni …

SPECIALE SPETTACOLO

Uno spettacolo fatto da giovani con professionisti del settore 

  • 4 laboratori
  • In vista dello spettacolo del 19 Maggio a Valdocco
  • Nei tre weekend e oltre!
  • Le iscrizioni ai laboratori SPECIALE SPETTACOLO si possono realizzare solo mandando una mail con i nominativi a stefano.mondin@31gennaio.net

Non solo spettatori della propria esistenza, ma protagonisti!

 

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#animarte

 

PERCHE’ ANIMA MGS?

Un percorso creativo in cui i giovani troveranno uno spazio artistico e di animazione gestito da professionisti con cui fare esperienze di crescita personale e professionalizzante. Tutti i laboratori avranno un doppio asse: la formazione diretta dei corsisti, con una didattica partecipativa, che li abilitasse a divenire, a loro volta, animatori dell’esperienza realizzata e portatori di nuove competenze acquisite. Per non disperdere le energie progettuali e rendere sostenibile un itinerario formativo che restituisce competenze e conoscenze ai contesti di provenienza dei giovani.

 

Donare sul campo

L’ 80,3 % dei partecipanti al corso di formazione svolge servizio di volontariato. Migliaia le ore di volontariato dedicate annualmente ai propri centri, ma non solo. Diverse azioni svolte anche all’esterno in ambito socio-educativo/sanitario. Un presidio di giovani che hanno compreso cosa vuol dire donare “sul campo” . Grazie alla dinamica della restituzione e della solidarietà questo processo continua ad alimentarsi.

Le voci dei ragazzi

I centri aggregativi devono ragionare sul coinvolgimento dei giovani in percorsi culturali accessibili a tutti, progettati in modo che la bellezza della cultura e dell’arte possano essere apprezzate, partecipate e prodotte. Inoltre, i giovani dichiarano che preferiscono partecipare ad un evento culturale con gli amici; la dimensione collettiva della fruizione culturale non è trascurabile.

Crescere insieme con gioia

I ragazzi descrivono l’animazione come divertimento e crescita, relazioni, stile salesiano, servizio e dono, partecipazione, soffio di vita. Non hanno timore di parlare di gioia, di restituzione e di appartenenza, di occasioni di crescita, di legami e di partecipazione. Il potenziale formativo dell’animazione è elevato, a livello personale e comunitario, e può promuovere il protagonismo giovanile e lo sviluppo di contesti inclusivi attraverso linguaggi molteplici.

   

Quaresima 2018: 1°settimana

Ecco i materiali per l’animazione della prima settimana di Avvento.

 

VIDEO

Ecco i video per accompagnarci in questo periodo quaresimale di commento al Vangelo del giorno.

Video Commenti al Vangelo

Service Learning: APPRENDERE SERVE, SERVIRE INSEGNA! – Convegno IdR 2018 Piemonte e Valle d’Aosta

 Dalla scuola alla vita: la proposta pedagogica del Service Learning

Il Service Learning è una proposta pedagogica che unisce il Service (la cittadinanza, le azioni solidali e il volontariato per la comunità) e il Learning (l’acquisizione di competenze professionali, metodologiche, sociali e soprattutto didattiche), affinché gli allievi possano sviluppare le proprie conoscenze e competenze attraverso un servizio solidale alla comunità.
Parleranno di questo servizio Italo Fiorin, Direttore della Scuola di Alta Formazione, LUMSA di Roma e Franco Garelli, Sociologo e Professore di Sociologia dei processi culturli presso l’Università di Torino.

EllediciScuola, l’Ufficio Scuola della Diocesi di Torino e Regione Piemonte e le associazioni professionali AIMC e UCIIM organizzano il CONVEGNO INSEGNANTI DI RELIGIONE (IdR) 2018 Piemonte e Valle d’Aosta cercando di riflettere intorno all’attuale tema dell’inclusione scolastica in una Scuola in continuo cambiamento.

L’appuntamento è per Giovedì 8 marzo 2018 dalle 9.00 alle 16.15 presso il Teatro Grande Valdocco, Via Sassari 28/B – 10152 Torino.

Programma della giornata:

Ore 9,00  Registrazione partecipanti
Ore 9,30  Saluti e inizio lavori

  1.    Dalla scuola alla vita: la proposta pedagogica del Service Learning

Italo Fiorin, Direttore della Scuola di Alta Formazione «Educare all’Incontro e alla Solidarietà», Università LUMSA di Roma.

     2.  ICare.Las dadell’educazione

Franco Garelli, Sociologo, Professore di Sociologia dei processi culturali e Sociologia della religione, Università di Torino.

Pausa pranzo

Ore 13,45   Firma di presenza
Ore 14,00  Ripresa dei lavori

  1. Esperienza nella scuola primaria
  2. Esperienza nella scuola secondaria
  3. Comunicazioni

 

Ore 16,15  consegna Attestato di partecipazione

 

 

Ispettore dei Salesiani, don Enrico Stasi, in visita a Carlo Petrini, presso l’Università di Pollenzo

L’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo ha ricevuto, in data martedì 6 febbraio 2018, la visita di don Enrico Stasi, ispettore dei Salesiani del Piemonte e della Valle D’Aosta. Il comitato di accoglienza, formato da Carlo Petrini e Silvio Barbero, rispettivamente Presidente e Vice-Presidente dell’Università pollentina, ha ospitato con piacere l’ispettore negli spazi dell’Università. L’incontro ha ispirato un lungo dialogo, sottolineando i valori fondanti che hanno originato la nascita di Slow Food e di tutte le iniziative correlate e che è stato così commentato da don Enrico Stasi:

“L’amicizia e la collaborazione con Carlo Petrini sono frutto di una precisa visione comune: la custodia del creato e la presa in cura dell’ambiente, insieme con la promozione e l’impegno per la dignità e la bellezza dell’uomo, sono la strada diritta per costruire un mondo più giusto. Papa Francesco lo ha ricordato con forza nella Enciclica “Laudato si'”. Sarei davvero felice di poter veder realizzato, durante la prossima edizione di Terra Madre, un evento in cui far convergere le diverse esperienze salesiane sparse nel mondo intente a lavorare nel settore agroalimentare. Sarebbe un modo per rendere ancora più evidente l’indissolubile “alleanza” tra educazione e cura dell’ambiente. Un impasto in cui formazione ad una sensibilità ambientale e riscoperta del valore formativo del lavoro con la terra possono essere da medicina a molti mali del nostro tempo”.

VISITA DELL’ISPETTORE DEI SALESIANI ALL’UNIVERSITA’ DI POLLENZO
– comunicato stampa –

Una visita cordiale all’insegna dell’identità Salesiana quella che ha visto l’incontro, presso l’Università di Pollenzo, dell’Ispettore dei Salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta, don Enrico Stasi, con Carlo Petrini e Silvio Barbero, rispettivamente Presidente e Vice Presidente dell’Università pollentina.

In seguito alla Conferenza per “Terra Madre 2016”, svoltasi a Valdocco con gli interventi di Carlo Petrini e del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, la promessa di don Enrico Stasi di fare visita a Pollenzo.

Così, martedì 6 febbraio 2018, Carlo Petrini ha accolto l’Ispettore presso l’Università di Scienze Gastronomiche, mostrando la fotografia che lo ritrae con Papa Francesco in occasione dell’incontro tra il Pontefice ed il Presidente Internazionale di Slow Food. Di qui l’avvio di un dialogo ispirato all’enciclica papale: preservare la terra e quanto contiene e sostenere i valori legati alla dignità delle persone.

Certamente Carlo Petrini, che annovera tra le sue tante battaglie quella per la salvaguardia del creato, ha saputo valorizzare al massimo l’esempio del Papa, che è riuscito a contagiare persone intelligenti ed attente a preservare le bellezze della natura.

Poi il racconto, sia di Petrini che di Barbero, circa la loro esperienza nella casa salesiana di Bra, entrambe ex allievi della prima ora, con aneddoti e risate che hanno descritto con colore questo loro percorso di vita scolastica.

Infine, la discussione si è aperta al futuro e alle ipotesi per “Terra Madre 2018” con l’idea di far convergere le case salesiane nel mondo che si occupano di agroalimentare a Valdocco proprio in occasione dell’evento Terra Madre organizzato da Slow Food nella città di Torino; la possibilità, dunque, di mettere a confronto le comunità del cibo di Terra Madre con quelle di emanazione salesiana.

“Alleanze”: questa la possibile tematica per un incontro, proprio nella Casa Madre dei Salesiani, che porti a dialogare donne e uomini provenienti da paesi vicini e lontani con un denominatore comune, ovvero l’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco, anche lui ex allievo salesiano.

In seguito, Petrini ha invitato don Enrico Stasi a condividere gli intenti per la costituzione dei Comitati in favore di Amatrice che lui e Monsignor Pompili stanno concretizzando. Naturalmente dopo l’incontro con Carlo Petrini, particolarmente motivato dalla presenza di don Stasi, occorrerà una riflessione maturata con Fabrizio Berta, Presidente della Fondazione Agroalimentare, e l’ing. Lucio Reghellin, direttore Generale dei Centri di Formazione Professionale dei salesiani del Piemonte.

“Scoprire il segreto nell’altro per riscoprirsi insieme doni multiformi di Dio”

Accogliere, promuovere, proteggere, integrare: è la ricetta proposta da Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.

Cosa ne pensano i giovani accolti nel centro di accoglienza per minori stranieri non accompagnati dell’oratorio San Luigi di Torino? Ecco le risposte mediante un video realizzato dall’oratorio:

 

 

CAGLIERO 11: è disponibile online l’edizione di Febbraio 2018

E’ disponibile il Bollettino di Animazione Missionaria Salesiana “Cagliero 11” relativo al mese corrente, la pubblicazione del Settore per le Missioni per le Comunità Salesiane e gli amici delle missioni Salesiane.

INTENZIONE MISSIONARIA SALESIANA
ALLA LUCE DELL’INTENZIONE DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE

Per i Salesiani di America

Perché come educatori dei giovani e del laicato
sappiano formare, alla luce del Vangelo, ai valori dell’
onestà, della giustizia, della solidarietà e del servizio.

L’America, in diversi paesi, è stata segnata da intensi conflitti sociali e dalla piaga della corruzione. Come educatori dei giovani e formatori dei laici siamo chiamati a educare alla dimensione sociale della carità, alla trasparenza e alla rettitudine.
Pregiamo affinché gli sforzi educativi della Famiglia Salesiana portino frutti di giustizia e solidarietà nella Società civile.

Quaresima 2018: il materiale per l’animazione

Arriva la Quaresima. Ed arrivano anche i materiali per l’animazione di questo importante momento che ci prepara all’arrivo della solennità per eccellenza: la Resurrezione di Gesù. Una ricca offerta a vostra disposizione divisa in base all’età dei ragazzi: medie e superiori.

Ecco, la spiegazione a cura del delegato di Pastorale Giovanile, Don Stefano Mondin:

Carissimi confratelli e collaboratori laici,

Il nostro cammino al seguito di Gesù continua. A guidarci è ancora la Proposta Pastorale di quest’anno, che ci propone di riscoprire la Chiesa come: “Casa per molti, Madre per tutti”, nessuno escluso. Nella prima parte dell’anno ci siamo fatti prendere per mano da Maria, e lei lungo tutto l’avvento ha camminato con noi e ci ha portati con gioia al Natale. In questa quaresima ci accompagneranno altri discepoli. Maria continua a camminare con noi anche verso la Pasqua: la ritroveremo sotto la Croce accanto a Giovanni e nel Cenacolo con Tommaso e gli altri apostoli.
A tutti buon cammino, con l’augurio di arrivare preparati e con cuore sereno a celebrare la Santa Pasqua.
Il materiale è pensato come un percorso alla riscoperta del cammino fatto dai discepoli che hanno seguito Gesù: un cammino che si compone sempre di questi tre momenti:

1) desiderio di seguire Gesù,

2) conversione,

3) sequela.

I discepoli scelti e proposti per questa quaresima sono: Pietro, Giovanni e Tommaso. Ciascuna di queste figure guiderà due delle sei settimane. Per ogni discepolo scopriremo, di settimana in settimana, un aspetto che caratterizza il suo e nostro cammino nel seguire Gesù. Ci proponiamo di fare questo in particolare attraverso “Il Buongiorno”, testimonianze di vita, video, canzoni, celebrazioni e attività.

 

 

 

 

VIDEO

A breve verranno pubblicati alcuni video per accompagnarci in questo periodo quaresimale di commento al Vangelo del giorno.

Video Commenti al Vangelo

 

Infine, un video realizzato dall’ufficio di Pastorale Giovanile che si configura come un esercizio di conversione:

Miei cari giovani, il mondo con voi ha un bel regalo e avrà un futuro pieno di speranza

Il Rettor Maggiore ha inviato un messaggio in occasione della festa di San Giovanni Bosco a tutti i giovani del mondo, credenti o non credenti o di altre religioni. Quest’anno, da Dili, Timor Est, ha manifestato con la forza la sua parola e ha ricordato: miei cari giovani “il mondo con voi ha un bel regalo e avrà un futuro pieno di speranza”.

Miei cari giovani,
ricevete il mio saluto pieno di affetto e la promessa della mia preghiera per tutti voi.

Anche quest’anno, come l’anno scorso, in questo giorno della Festa di San Giovanni Bosco, 31 gennaio, mi trovo in un’altra parte del mondo. Questa volta in Asia, Timor Est. Da qui desidero rendermi presente nei più diversi luoghi del mondo dove ci sono giovani che sperimentano la gioia di sentire che il Signore ha regalato loro Don Bosco come Padre e Maestro della Gioventù.

È ancora vivo in me il ricordo dell’incontro di Papa Francesco con i giovani del Cile e del Perù, avvenuto alcuni giorni fa. D’altra parte, vi è ovunque un grande movimento per la preparazione del Sinodo dei Vescovi, convocato sul tema: “Giovani, Fede e Discernimento vocazionale”. Lo stesso Papa Francesco vuole incontrarsi, durante la settimana che precede la Domenica delle Palme, con delegazioni di giovani di tutto il mondo, perché desidera avere «un incontro in cui voi sarete protagonisti: giovani di tutto il mondo, giovani cattolici e giovani non cattolici; giovani cristiani e di altre religioni; e giovani che non sanno se credono o non credono: tutti. Per ascoltarli, per ascoltarci, direttamente, perché è importante che voi parliate, che non vi lasciate mettere a tacere».

Tutto questo suscita in me una immensa gioia.
Posso farvi una confidenza? Quando percorro il “mondo salesiano”, nelle nazioni più diverse, e mi incontro con voi giovani, vedo i vostri volti, il vostro sorriso, il vostro sguardo sincero, pulito, autentico, e mi dico: il mondo, la Chiesa, la nostra Famiglia Salesiana e il Movimento Giovanile Salesiano in tutto il mondo, hanno un grande presente e un promettente futuro.

L’anno scorso vi ho scritto (vi ricordate?), dicendovi, tra l’altro, che noi crediamo in voi. Oggi confermo la mia totale fiducia, e dico ancor di più. Miei cari giovani, non rinunciate ai vostri sogni e ai vostri ideali, anche se qualche volta questo può sembrarvi difficile. Continuate a cercare appassionatamente la vostra felicità, ma quella felicità profonda e autentica, che vi farà sentire contenti e realizzati. Una felicità che è molto lontana da tutto quello che è superficiale e vuoto; lontana da tutto ciò che è “usare e gettare” le cose, e, ve lo dico con grande dolore, a volte anche, “usare e gettare-scartare” le persone.

Pensando a voi mi piace ricordare quello che in una occasione vi disse e vi scrisse l’allora Papa Benedetto XVI: «Cari giovani, la felicità che cercate, la felicità che avete diritto di gustare ha un nome, un volto: quello di Gesù di Nazareth».
Qualcuno mi chiederà se questo messaggio è valido anche per i giovani non cristiani. La mia risposta è, senza alcun dubbio: sì. Il messaggio vale per tutti voi, miei cari giovani.
Ascoltate, vi racconto una esperienza che ho fatto qualche settimana fa. Stavo visitando l’Ispettoria Salesiana di Guwahati, in Assam, nell’Est dell’India, e durante un incontro in una presenza salesiana con giovani universitari di varie religioni (cattolici, indù, musulmani) sono rimasto profondamente impressionato al vedere che loro stessi proponevano di recitare insieme il “Padre Nostro”. Mi sono commosso. E mi sono congratulato con loro per il significato della loro proposta. Perché quei giovani, capaci di chiamare Dio “Padre!”, l’Unico Dio, saranno capaci di costruire un mondo di Pace, di vera Giustizia, di Fraternità Universale.
È la stessa cosa che ha affermato Papa Francesco durante la sua visita nel Bangladesh: «Sono contento – egli ha detto – che, insieme ai cattolici, ci siano con noi molti giovani amici musulmani e di altre religioni. Col trovarvi insieme qui oggi mostrate la vostra determinazione nel promuovere un clima di armonia, dove si tende la mano agli altri, malgrado le vostre differenze religiose».
Ed è per questa ragione che mi permetto di suggerirvi, più ancora di chiedere a voi, giovani del “mondo salesiano” e di qualsiasi altra realtà, di aprire il vostro cuore a Dio e di lasciarvi sorprendere da Lui. Lasciate che entri nel più profondo delle vostre vite. Non vi deluderà mai. Fate l’esperienza dell’incontro con Lui, e per quanto vi è possibile, pregate, entrate in dialogo con Lui.

Può il Rettor Maggiore chiedere questo ai giovani del mondo? Certamente. E lo faccio a nome di Don Bosco che, nella comunione con Dio, vi ama profondamente. E ve lo chiedo perché sono profondamente convinto. Che non ci capiti quello che racconta Edith Stein (filosofa del secolo XX e oggi Santa), la quale, parlando di se stessa nella sua adolescenza, affermava che «aveva perso in modo consapevole e deliberato l’abitudine di pregare». Vi invito, miei cari giovani, a coltivare e a intensificare quell’esperienza vibrante che è la preghiera come dialogo con Dio. E poi, continuate ad essere generosi nella vostra vita, continuate ad offrire il vostro tempo e le vostre qualità ad altre persone, continuate a cercare il modo di crescere nella vita interiore; lasciatevi aiutare e accompagnare da chi, avendolo prima vissuto, può regalarvi quel dono che è l’apertura all’ascolto, con il cuore preparato e pronto ad accogliere quello che Dio, attraverso lo Spirito, vi sussurra nel profondo del vostro cuore.

Abbiate fiducia in Maria, la Madre del Signore, Madre Ausiliatrice. La Madonna vi accompagnerà in ogni momento della vita: nei crocevia del cammino e anche nei momenti di difficoltà. Coraggio! Non perdetevi d’animo perché, come ha detto Papa Francesco: «la vita vale la pena di essere vissuta a fronte alta».

Con tutto l’affetto del vostro sempre padre, fratello e amico in Don Bosco,

Roma, 31 gennaio 2018
Ángel Fernández Artime, sdb Reitor-Mor

 

24-25 Febbraio: Savio Club al Colle

L’appuntamento con i weekend Savio Club, l’iniziativa rivolta a ragazzi e ragazze di 1°, 2° e 3° media, torna il 24-25 Febbraio 2018  dalle ore 16.00 del sabato alle 16.00 della domenica presso Colle Don Bosco.

L’esperienza regala un fine settimana in allegria insieme agli animatori del MGS Piemonte, ai salesiani e alle figlie di Maria Ausiliatrice. Per la partecipazione all’evento è necessario portare con sè: cena al sacco, quaderno ad anelli A5 e penna, federa, lenzuolo o sacco a pelo.

Si ricorda che le iscrizioni vanno effettuate entro Martedì 20 Febbraio 2018 previa comunicazione al responsabile del proprio centro. Si prevede una quota di partecipazione.

L’antidoto ai Neet? Notizie dal 1° oratorio di Don Bosco.

Nella settimana che ha visto i festeggiamenti per Don Bosco, Stefano Di Lullo de “La Voce e Il Tempo” ha raccolto le parole del neo-direttore dell’Oratorio di Valdocco, Don Jack Jankosz.

VALDOCCO – Il «Cortile» è l’antidoto ai Neet

Nella settimana della festa di san Giovanni Bosco il viaggio negli oratori ci porta nel primo oratorio fondato da don Bosco nel 1841: il «Cortile» di Valdocco. Sul campo da calcio, in mezzo ai ragazzi che disputano una partita, incontriamo il direttore don Jacek Jankosz, polacco, già parroco di Trino (Vercelli), succeduto lo scorso settembre a don Gianni Moriondo che ha guidato l’oratorio per 32 anni di apprezzato servizio. «Ogni giorno», evidenzia don Jankosz, «portiamo avanti la missione che don Bosco ci ha affidato attraverso quattro sfide: Casa che accoglie, parrocchia che evangelizza, scuola che avvia alla vita, cortile dove incontrarsi tra amici». «La missione del cortile di Valdocco è proprio quella di accompagnare ciascun ragazzo», prosegue, «soprattutto quelli più fragili e ‘difficili’, in modo che facciano fruttare i propri carismi e prendano in
mano la propria vita. È nostro compito, della comunità, fare in modo che non esistano ‘neet’». In oratorio convivono ogni giorno ragazzi italiani stranieri, di diverse religioni e ceti sociali. «La santità», sottolinea don Jankosz, «come diceva san Francesco di Sales, è la meta che risolve tutti i problemi di convivenza. È la meta che siamo chiamati a mostrare a tutti i ragazzi. Anche nella religione islamica è ben presente il concetto di santità, di modello cui tendere. Se c’è questa prospettiva tutto viene
gestito bene».
Il cortile di Valdocco è aperto tutti i pomeriggi dalle 15.30 alle 19. Accanto a don Jacek sono presenti suor Silvia, Fi-
glia di Maria Ausiliatrice, due educatori e tre giovani del Servizio civile nazionale che garantiscono un’accoglienza curata a tutto campo. Vengono accolti anche 12 ragazzi del Centro diurno per minori gestito in sinergia con i servizi sociali comunali.

È attivo un servizio di dopo-scuola e viene portato avanti, in rete con la scuola media di Valdocco, il progetto «Provaci ancora Sam» contro la dispersione scolastica. Ci sono poi il gruppo teatrale portato avanti da uno degli educatori, la corale dell’oratorio che anima la Messa festiva delle 11. I gruppi giovani si ritrovano il giovedì sera dalle 18.30 alle 20.30 per un cammino di formazione e condivisione.
L’oratorio lavora in rete con il Centro di Formazione professionale e la scuola media di Valdocco.
C’è poi la proposta sportiva con diverse squadre di calcio, pallavolo e basket e corsi di danza. Nel cortile si ritrova un gruppo di cooperatori salesiani e il gruppo «Ex» formato da famiglie che animano momenti di festa e aggregazione.