Nelle giornate del 23 e del 24 novembre i giovani del percorso GXG, si sono incontrati per il secondo appuntamento di quest’anno, un’occasione per approfondire il tema del discernimento vocazionale e del dono di sè. Le due giornate hanno offerto momenti di riflessione, condivisione e preghiera, costruendo un cammino che guida i ragazzi a scoprire come la loro vocazione possa incontrare il progetto di Dio.
Nella giornata di sabato si è svolta un’attività di gioco pensata per riprendere le tematiche affrontate nel primo incontro. A ciascun giovane, infatti, era stato affidato un “compito speciale”: pregare una decina del rosario per una persona a scelta. Questo semplice ma profondo gesto ha preparato ad entrare in una dimensione di apertura e dono verso l’altro.
Nel pomeriggio, attraverso una lectio divina su tre passi del Vangelo, i ragazzi hanno riflettuto sulla chiamata di Pietro e sulla sua trasformazione attraverso l’incontro con Gesù:
- “Prendi il largo e getta le reti”: la pesca miracolosa ha mostrato come Dio sogni per noi molto più di quanto possiamo immaginare.
- “Chi dite che io sia”: un invito a rimanere dietro a Gesù, con coraggio e fedeltà, nonostante le difficoltà.
- Il riconoscimento del Risorto sulla riva: Pietro, che inizialmente non riconosce Gesù risorto, si getta in acqua per raggiungerlo quando lo realizza. Un simbolo del coraggio e della passione che ogni vocazione richiede.
I ragazzi hanno poi condiviso le loro riflessioni in piccoli gruppi, chiudendo la giornata con la veglia e il tradizionale momento della buonanotte salesiana.
La domenica mattina è stata dedicata a un’intervista-testimonianza, con momenti di dialogo divisi tra maschi e femmine. Don Michael Pagani, suor Maura De Michelis e la giovane famiglia Nicholas Durello e Veronica Pitzus hanno raccontato il loro cammino vocazionale rispondendo a domande come:
Come hai capito che questa era la tua vocazione?
In che modo vivi l’incontro con il Signore nella tua quotidianità?
Le loro parole hanno offerto spunti concreti per i giovani, aiutandoli a riflettere su come il servizio e la vocazione siano legati al continuo domandarsi: Per chi faccio ciò che faccio? Dopo un momento di silenzio, i ragazzi hanno scritto le loro riflessioni su un lenzuolo, guidati da spunti interessanti riguardanti ciò che più affascina o spaventa delle due vocazioni.
A conclusione del weekend, ciascuno ha scelto una frase significativa da scrivere simbolicamente su un braccialetto, un impegno personale da portare avanti fino al prossimo incontro. La mattinata si è conclusa con la Santa Messa presieduta da don Matteo Vignola, seguita dai saluti finali.
Questo secondo incontro ha permesso ai giovani di approfondire il senso del servizio e della vocazione, con l’invito a vivere il dono di sé come la chiave per trovare pienezza e felicità. Con il cuore pieno, i ragazzi si preparano al prossimo e ultimo appuntamento del cammino il weekend dell’8-9 febbraio.