Avvio anno Pastorale 2024-2025
L’avvio dell’Anno Pastorale ICP per il 2022-2023
L’avvio dell’Anno Pastorale ICP per il 2022-2023
Don Bosco prometteva ai suoi ragazzi il PANE, da mangiare tutti i giorni, il LAVORO, a servizio dei ragazzi più poveri e il PARADISO, dopo una vita vissuta bene per Gesù.
In arrivo la seconda edizione del Campo “Pane Lavoro Paradiso” dedicato ai ragazzi del CFP presso la casa salesiana di Les Combes: un’esperienza di amicizia vera, lavoro a servizio degli altri, riflessione e divertimento proprio come voleva don Bosco!
Suddivisi in due turni da massimo 20 ragazzi ciascuno, i ragazzi saranno impegnati nella pulizia del bosco, l’abbattimento delle piante, la manutenzione della casa e del giardino.
Non mancheranno anche tanto gioco, risate, una mega grigliata tutti insieme, momenti formativi e un po’ di preghiera!
I turni saranno così suddivisi:
Si è concluso positivamente il corso di formazione “Work Lab pizzeria” presso le Opere Salesiane di Vercelli, che precede l’esperienza di tirocinio. Si è trattato di un corso pre-professionalizzante di 100 ore a frequenza intensiva riguardante il settore pizzeria che ha coinvolto alcuni ragazzi provenienti da comunità del territorio e non solo da luglio a novembre 2023.
I partecipanti, dopo un colloquio motivazionale con l’educatore del progetto, hanno fatto il loro ingresso presso i locali delle Opere per imparare grazie alla competenza di un giovane pizzaiolo vercellese e ai formatori CNOS, le tecniche di preparazione della pizza dal punto di vista pratico ma anche gli aspetti legati all’avviamento al lavoro (soft skills, sicurezza, orientamento, comunicazione, redazione del CV).
È stato un percorso laboratoriale e teorico che ha visto anche l’utilizzo di materiali come video e materiale ludico-didattico utile all’acquisizione del lessico adatto.
Durante il corso i partecipanti hanno potuto migliorare, riflettere insieme e autoriflettere toccando il tema della consapevolezza (delle loro capacità generali e tecniche, degli aspetti legati al mondo lavorativo, propri punti di forza e debolezza, ecc.) con l’invito a narrare all’esterno la loro esperienza.
Il percorso ha visto i ragazzi all’interno di una vera cucina, utilizzare gli ingredienti e l’attrezzatura del mestiere, tra cui forno e impastatrice, preparare diversi tipi di pizza con diverse tecniche non tralasciando l’aspetto della creatività e della pulizia nel settore.
L’ultimo giorno di corso non è stata solo una prova conclusiva ma anche una “festa” con le caratteristiche di una simulazione di una situazione lavorativa in pizzeria: i ragazzi hanno accolto dei clienti (formatori CNOS e alcuni educatori delle comunità), hanno preso le ordinazioni, hanno preparato le pizze e le hanno servite “vivendo” sia gli aspetti tecnici che quelli relazionali.
La giornata (e il corso) si sono conclusi con la foto di rito che ha visto la presenza non solo degli studenti ma anche quella dell’educatore che si è occupato dell’accompagnamento educativo, del pizzaiolo che si è occupato della formazione tecnica (e non solo) e di alcuni formatori e operatori del CNOS-FAP.
Il menù dell’esperienza vissuta nel Work Lab non è composto solo una lista di pizze che i partecipanti hanno imparato a realizzare, ma anche di emozioni, narrazioni e relazioni che potranno supportare la loro formazione come lavoratori e, soprattutto, come persone in sé.
A breve l’avvio dei tirocini in azienda e l’inizio di un nuovo percorso formativo con altri studenti.
Roberto Fabbri, educatore dell’Oratorio Salesiano di Vercelli
Pubblichiamo con piacere la lettera a cura di Luca Dirodi, ex Operatore Volontario del Servizio Civile con i Salesiani di Valdocco, che parla di come l’esperienza abbia segnato il suo futuro.
***
C’è chi lo chiama caso, chi fortuna, chi provvidenza. È che se tre anni fa non avessi iniziato il Servizio Civile con i Salesiani oggi non sarei potuto diventare dottorando in una prestigiosa università italiana, la Scuola Normale Superiore di Pisa.
Non è una storia movimentata, ma fatta di semplici interconnessioni impreviste. Sono venuto a conoscenza del Servizio Civile appunto per caso, fortuna, provvidenza. Insomma, quella cosa lì.
Uscivamo dal periodo più duro della Pandemia Covid-19 e cercavo qualcosa che mi facesse vivere delle relazioni con altre persone. Un’amica mi ha messo in contatto con i Salesiani di Valdocco.
Inizialmente non avevo certezza di dove avrei voluto fare servizio ma grazie ad un incontro di orientamento con la coordinatrice dell’Ufficio Servizio Civile Salesiani Piemonte e Valle d’Aosta che ha saputo cogliere quali fossero le mie potenzialità e i miei desideri, sono stato accompagnato alla scelta del Centro di Formazione Professionale a Valdocco, Torino.
In 12 mesi ho svolto attività di animazione, sostegno allo studio con ragazzi e ragazze in formazione presso il Centro. Senza aspettative, ma con la sola intenzione di vivere il qui e ora dell’esperienza, improvvisamente sono stato catapultato in un anno di risate, litigate, confidenze, gioco: proprio le relazioni che stavo cercando.
In un clima di famiglia, attraverso delle relazioni significative, mi sono sentito accolto e valorizzato.
E poi ecco di nuovo quella cosa lì, un po’ accidentale, che è arrivata senza averla cercata: durante uno degli incontri di formazione generale, del Servizio Civile, incontro degli operatori del Social Community Theatre Centre che si occupa di Teatro e Ricerca, Teatro e Salute, Teatro e Formazione.
SPOILER: prima del Servizio Civile ho studiato e lavorato per anni nel mondo del teatro e del cinema, ma in quel periodo avevo deciso di abbandonare quella strada.
E invece no! Ecco che torna vestita in modo diverso e mi stuzzica così tanto che decido di volerla seguire incuriosito. Mi iscrivo ad uno dei corsi del SCT Centre.
Il primo giorno che andai a Spazio BAC, a qualche centinaio di metri da dove svolgevo Servizio Civile, dove si teneva il corso, c’era nella testa la solita sensazione di competizione che provavo ogni volta che mi avvicinavo al mondo del teatro e del cinema e agli attori, nel voler dimostrare di essere il più bravo. Senza saperlo avevo già di fronte un modello di teatro diverso, fatto da persone diverse.
Il Servizio Civile termina, ma come in un continuum fatto di casualità incontro un Professore universitario che si mostra anche lui interessato a questa strana metodologia teatrale e insieme decidiamo di scrivere una tesi.
Dopo un anno di lavoro mi laureo con una tesi in Sociologia del territorio e Teatro sociale e di comunità e un mese dopo entro in un dottorato che studia la società e la politica grazie a un mio progetto di ricerca basato proprio sul Teatro sociale e di comunità.
Uno dei motivi, forse il principale, per il quale oggi mi trovo a iniziare una nuova e stimolante esperienza, è proprio l’anno di Servizio Civile.
Certo non è stato quell’anno a farmi dire “Guarda, tu, fra tre anni, farai un dottorato”, però è indubitabile che proprio grazie a quell’esperienza ho maturato una serie di competenze, ho avuto la possibilità di costruire una bella rete di relazioni e si sono innescati tutta una serie di accadimenti senza i quali oggi non potrei provare una grande soddisfazione e gratificazione.
Grazie Servizio Civile con i Salesiani!
-Luca Dirodi
Dal sito del CNOS-FAP Regione Piemonte.
***
Il settore ICT è in costante, forte e continua crescita: sono tantissime le startup che nascono e che si sviluppano. I dati raccontano però di un settore a forte predominanza maschile.
Ecco perché siamo felici di presentare il progetto “TIC 4.0 – Tecnologie, Identità di genere e Competenze strategiche”, una serie di percorsi personalizzati e gratuiti pensati per donne tra i 18 e i 35 anni e riconosciuti a livello europeo, che permetteranno alle partecipanti di acquisire e sviluppare competenze in ambito ICT. Il progetto, selezionato tra i vincitori dal Fondo per la Repubblica Digitale, nasce in collaborazione con Enaip Piemonte (capofila del progetto), noi di CNOS-FAP Piemonte, Tim e CIM 4.0.
I percorsi formativi – tutti gratuiti – saranno seguiti per tutte da uno stage, mentre nel percorso sono previste le attività di tutoring, di orientamento e di accompagnamento al lavoro e all’inserimento in azienda.
Parteciperanno 150 donne, sia disoccupate che occupate ma interessate ad acquisire competenze nuove o diverse, e il percorso durerà dall’autunno del 2023 fino a settembre del 2024.
In particolare, le materie dei corsi saranno le seguenti:
Per tutte le informazioni e per avanzare la propria candidatura, si può consultare il sito del progetto.
“E’ stata troppo forte!”
dice Christian, uno dei 500 ragazzi del Centro Professionale CNOS-FAP di San Benigno che giovedì 4 maggio hanno partecipato alla festa dei Centri CNOS-FAP del Piemonte che si è svolta a Rivoli.
La giornata è cominciata con l’accoglienza attorno al palco ed è proseguita con la partecipazione ai vari giochi e tornei di squadra ed individuali. Si è conclusa con la premiazione dei vincitori, dopo il saluto del sindaco di Rivoli e del superiore salesiano del Piemonte, don Leonardo Mancini.
San Benigno ha vinto uno dei tornei di calcio mentre la supercoppa, che ha designato il miglior Centro sui 12 partecipanti, è stata conquistata dal CNOS-FAP di Fossano.
La giornata rientra nelle attività di educazione alla salute e allo sport previste dai programmi regionali di formazione professionale e ha contribuito a creare unità tra le varie scuole e a favorire un clima di festa e di serenità per gli allievi della formazione professionale salesiana.
In arrivo gli Esercizi Spirituali 2023 per Centri di Formazione Professionale. L’incontro è previsto per il 28/29 marzo al Colle Don Bosco.
Di seguito le principali informazioni inerenti all’evento.
Arrivo ore 9.30 di martedì – pranzo al sacco
Partenza ore 16.00 di mercoledì
Presso il CNOS-FAP del Rebaudengo è in corso la seconda edizione del Work Lab Carrozzeria promosso da Labs To Learn e AGS per il Territorio.
Dall’articolo scritto da Davide Forgione – educatore della Coop. “UN SOGNO PER TUTTI”.
***
Si sta svolgendo presso il CNOS-FAP Rebaudengo la seconda edizione del Work Lab Carrozzeria, promosso da Labs to Learn e AGS PER IL TERRITORIO, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Un Sogno Per Tutti.
Il percorso pre professionalizzante ha una durata di 100 ore (60 fra attività in laboratorio, orientamento e sicurezza sul lavoro e 40 di stage), è partito e ha coinvolto 5 giovani tra i 17 e i 18 anni, con l’obiettivo di favorire l’acquisizione di competenze trasversali e professionali specifiche per l’inserimento dei partecipanti al mondo del lavoro.
Al “Reba” si svolge il Work Lab sugli elementi di carrozzeria, in cui grazie agli ampi e moderni laboratori, che nulla hanno da invidiare ad un’officina vera e propria, i giovani entrano nell’affascinante mondo della riparazione imparando rapidamente a destreggiarsi tra stucchi e carte di diverse filigrane, oltre a sperimentarsi nelle tecniche della professione: ad ognuno infatti ad inizio corso e assegnato un proprio pezzo, del quale impareranno a riconoscere ogni imperfezione e che li accompagnerà per tutte le fasi del lavoro fino alla verniciatura, trasformandolo finalmente in un prodotto finito come nuovo, arrivando senza accorgersene ad essere anche loro trasformati dall’esperienza e pronti ad imparare ancor di più in un’azienda vera e propria.
Non solo. Grande importanza si da alla sicurezza sul lavoro, tema sempre più di fondamentale, e all’orientamento dei ragazzi, inteso come l’insieme di azioni volte a fornirgli le informazioni e la consapevolezza necessarie in un momento di grandi scelte per farli sentire il più possibile a loro agio nel compierle. Crediamo infatti fortemente che questi giovani, per poter evolvere la loro identità, abbiano bisogno di entrare in relazione con persone e contesti che tengano conto del loro benessere.
Tutti gli interventi sono quindi considerati flessibili e personalizzati, in relazione alle esigenze specifiche dell’individuo e in un’ottica di riduzione delle disuguaglianze.
Il Work Lab possiede un approccio fortemente improntato sul Learning by Doing che si sposa perfettamente con le caratteristiche dei partecipanti, permettendogli di assaggiare immediatamente le caratteristiche della professione del loro futuro e facendoli manipolare gli strumenti trasformando il laboratorio in una vera e propria “palestra” in cui allenarsi e prepararsi alla partita del loro futuro con fiducia e comprensione, in modo che possano essere il più possibile preparati alle sfide e le possibilità che li attende il loro futuro.
Dall’8 al 10 marzo le Associazioni Salesiane CNOS-FAP e CNOS-Scuola saranno presenti con uno stand a Fiera Didacta Italia, il più importante appuntamento fieristico sull’innovazione del mondo della scuola che si svolgerà a Firenze, presso la Fortezza Da Basso.
Il mondo salesiano della scuola e della formazione professionale avrà così uno stand al Padiglione Spadolini, piano Attico, dove si terranno dei workshop per esprimere la propria proposta educativa. Partner tecnico dell’evento sarà C&C.
L’8 marzo, nella Sala Eventi E6 – Palazzina Lorenese 1 Piano, si terrà il workshop “Piattaforma Competenze Strategiche”, tenuto da Enrica Ottone, docente Pontificia Facoltà Scienze dell’Educazione Auxilium.
Il 9 marzo, due appuntamenti:
Il 10 marzo, invece, dalle 11.30 alle 12.20, nella Sala Eventi E6 – Palazzina Lorenese 1 Piano, si terrà il workshop “Cittadinanza Digitale – Classcraft”, tenuto da Giovanni Fasoli, docente IUSVE di Pedagogia della realtà virtuale, Tecnologie immersive per l’educazione e la formazione Digital Augmented Education; Anna Cipriani, Docente specializzata in Media-Education; Erica Gandaglia, Docente Scuola Secondaria Primo Grado; Stefano Impilli, Docente Scuola Secondaria Primo Grado.
“La presenza dell’associazione CNOS Scuola – Salesiani per la scuola a Didacta è una occasione per presentare la nostra proposta educativa e didattica che svolgiamo tutti giorni all’interno delle nostre scuole su tutto il territorio nazionale, una proposta educativa e innovativa per offrire scuole aperte al futuro per l’educazione integrale della persona”
dichiara don Stefano Mascazzini, presidente del CNOS Scuola – Salesiani per la scuola.
“Oggi CNOS-FAP a Didacta racconta che l’innovazione dentro i nostri Centri di formazione professionale è fondamentale, ma che questa può portare frutto solo se è radicata sul terreno dei valori che già don Bosco ha messo a fondamento del suo metodo educativo. Vogliamo rappresentare i risultati raggiunti nell’ambito della Formazione Professionale e penso sia importante essere presenti a Didacta con il resto del mondo salesiano che lavora in Italia negli ambiti dell’educazione scolastica e della Formazione Professionale.
dichiara don Fabrizio Bonalume, direttore generale del CNOS-FAP.
Siamo felici di vedere i ragazzi che crescono nella loro autostima e che ritrovano il fascino del “saper fare” un lavoro, perché in questo “saper fare” il giovane molte volte ritrova la risposta al senso della propria vita e capisce chi può essere per una società che ha bisogno l’apporto dell’impegno di ciascuno”.
In un’intervista per il programma tv “Un Caffè Con…“, in onda il 27 Febbraio 2023 alle 9.35 su RETE 7 – (canale 13 del d.t.), don Stefano Mascazzini ha approfondito la partecipazione di CNOS Scuola – Salesiani per la scuola alla fiera e il ruolo dei salesiani nella formazione scolastica:
Mentre Fabrizio Tosti, Direttore Nazionale Offerta Formativa CNOS-FAP, in un’intervista in onda il 3 marzo 2023 ha approfondito la partecipazione del CNOS-FAP e le attività dello stesso in favore dei giovani:
Il 22 novembre, nel Centro di Formazione Professionale del CNOS-FAP Torino Rebaudengo, è avvenuta la presentazione del corso IFTS per Tecnico Meccatronico per le Macchine Agricole.
Un percorso ambizioso, con dei partner prestigiosi: la Regione Piemonte, CNH Industrial, New Holland Agriculture, il Politecnico di Torino e l’ITTS C.G Grassi di Torino.
Il corso formerà una figura professionale in grado di intervenire sulla manutenzione e la riparazione dei trattori: un profilo professionale estremamente ricercato, perché specializzato e indispensabile nell’agricoltura.
L’assessore regionale all’Istruzione, Lavoro, Formazione professionale e Diritto allo studio Universitario Elena Chiorino, ha spiegato come la politica debba essere un aiuto concreto per i giovani, che rappresentano il futuro, sottolineando come la Regione sia contenta di poter collaborare in partnership con la formazione professionale dei salesiani e con una multinazionale così importante e significativa.
Don Leonardo Mancini, presidente del Cnos-Fap Regione Piemonte, ha invece sottolineato come già don Bosco, autore del primo contratto di “apprendizzaggio” aveva capito l’importanza del legame con le aziende per poter offrire opportunità ai giovani.
Luca Iuliano, direttore del Dipartimento Innovation Center del Politecnico di Torino e presidente del Competence Center CIM 4.0, ha sottolineato l’importanza di creare delle competenze che soddisfino le aziende, ringraziando i salesiani per il prezioso lavoro quotidiano.
Carlo Sisto, presidente di CNH Industrial Europe, Middle East e Africa, ha invece dialogato con i ragazzi, sottolineando come questo percorso sia un investimento fortemente voluto. Ha sottolineato come, con cinquantamila trattori nuovi in circolazione ogni anno, sia fondamentale un progetto che punti contemporaneamente su sostenibilità, competenza e professionalità. Ha poi risposto con molta disponibilità alle domande ricevute.
Sono intervenuti inoltre per un saluto don Luca Barone, direttore della casa salesiana di Torino Rebaudengo e il prof. Agostino Albo, direttore del Cnos-Fap Torino Rebaudengo. Ha introdotto e moderato l’incontro Fabrizio Berta, direttore Programmazione e Innovazione dell’Offerta Formativa del Cnos-Fap Regione Piemonte.
Delle ragazze e dei ragazzi partecipanti al corso, che avrà un periodo di lezioni e un periodo di stage in azienda (CNH o dealer collegati), ben venti di loro riceveranno una proposta di lavoro concreta al termine del percorso. La mattinata si è conclusa con una foto della nuova classe insieme agli ospiti nel cortile del centro Cnos-Fap Torino Rebaudengo, nel quale è stato parcheggiato un trattore del gruppo.