Paint your classroom, Borgomanero!

L’iniziativa della Scuola Media di Borgomanero denominata “Paint your classroom” ha visto la partecipazione attiva degli studenti nell’operazione di pittura della classe Dante, l’aula di lettere. Ecco il racconto a cura del Bloogle, il blog dei ragazzi dell’Istituto Don Bosco di Borgomanero:

 

Un mercoledì, alcuni alunni di terza si sono fermati a pitturare la classe Dante.

Un pomeriggio di mercoledì, la classe Dante – aula di lettere – dell’istituto Don Bosco di Borgomanero ha avuto una rivoluzione, utile anche per le ispirazioni degli alunni …

In poche parole la classe Dante è stata dipinta! Eh sì, alcuni alunni della classe 3aA hanno dedicato un pomeriggio per pitturare e dipingere, anche nei minimi dettagli, questa classe.

I colori sono ovviamente molto vivaci: azzurro acqua e blu scuro, sembra di essere nel mare, questo cambiamento ci voleva!

Appena siamo saliti, dopo aver mangiato a mensa, ci siamo divisi in due grandi gruppi, c’era chi doveva andare a prendere nello scantinato i pennelli, i rulli, la pittura e i barattoli; invece un altro gruppo si è dedicato a mettere dei grandi pezzi di carta per terra per evitare che la pittura macchiasse il pavimento.
Dopo aver preparato la pittura per essere stesa sulle pareti, ci siamo dati a pennelli, colori, rulli e fantasia e abbiamo pitturato la classe!

Tutto il lavoro è stato coordinato dai prof. Copetti, Ponti, Mora, Sacco e Maffeo, che hanno offerto parte del loro prezioso tempo per rendere gli spazi più belli.

Ecco le testimonianze di un alunno che collaborato: “All’inizio sembravo impedito con i rulli ma poi è arrivato il pittore prof. Mora e mi ha insegnato come si faceva… Adesso la classe avrà questi colori per altri cinquant’anni almeno, ed è una soddisfazione enorme sapere che i prossimi alunni staranno nella classe pitturata da noi con le nostre mani!”

É stata un’esperienza fantastica per tutta la 3°A, perchè non c’era modo migliore di salutare le medie, dicono i pittori.

Buona Stoffa – Uno strumento per accompagnare i nostri giovani nel loro cammino

Buona Stoffa è il terzo volume, frutto del cammino di 9 anni, che gli ispettori italiani hanno richiesto agli incaricati Vocazionali d’Italia. Dal 2009 al 2018, i vari incaricati di AV, hanno prodotto tre volumi:

  1. “Darei la vita”, il primo volume pubblicato, per i cammini Vocazionali Ispettoriali: i Gruppi Ricerca, unificati sulle sei ispettorie Italiane;
  2. “Messi Multa”, il secondo volume pubblicato nel 2013, per i cammini di Animazione Vocazionale locali;
  3. “Buona Stoffa”, il terzo volume, un testo per l’accompagnamento personale in stile Salesiano: come accompagnava Don Bosco!

Perchè le nostre case, le nostre opere, possano avere degli accompagnatori, degli altri Don Bosco che oggi possano accompagnare i nostri giovani ad incontrare il Signore e vivere nella gioia piena, come il Vangelo chiede.

A seguire tre video racconto, curati da Don Fabiano Ghellerincaricato di Animazione Vocazionale per l’ispettoria ICP – proprio inerenti all’ultimo volume. Ogni video cercherà di andare a riassumere le tre parti fondamentali del testo per fornire uno strumento diretto a tutte le case.

Buona Stoffa 1° Capitolo

 

 

Italia – Nuovo Servizio Civile Universale: “Salesiani per il Sociale” accredita 480 sedi e 1.494 figure per lo svolgimento dei progetti

(ANS – Roma) – “Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS” ha avviato il procedimento per l’accreditamento al nuovo albo del servizio civile universale, in base al decreto legislativo n. 40/2017 che lo istituisce. Sono 480 in Italia e 170 all’estero le sedi accreditate per svolgere il servizio civile. Con l’occasione, l’ufficio servizio civile ha rielaborato nuovi sistemi di gestione del servizio civile universale coordinato dai salesiani, rinnovando la formazione alle diverse figure del sistema (operatori volontari, operatori locali di progetto e responsabili regionali/provinciali), il monitoraggio e la valutazione dei progetti, la modalità di selezione e reclutamento dei volontari e il sistema di comunicazione e coordinamento sia esterno che interno.

L’impianto della nuova legge sul servizio civile universale prevede anche l’accreditamento al Dipartimento di alcune figure cardine a livello nazionale e regionale che si occupano di varie fasi specifiche e che sono necessarie allo svolgimento del progetto. Salesiani per il Sociale ha così accreditato 1.246 operatori locali di progetto, 123 formatori generali, 15 responsabili di monitoraggio e 110 selettori sul territorio italiano ed estero.

A questa prima fase, nell’attesa dell’approvazione da parte del Dipartimento, se ne aggiungeranno altre di messa a punto del sistema salesiano del servizio civile universale.

“Nel servizio civile noi Salesiani vediamo una buona opportunità per rendere concreta la formazione dell’onesto cittadino come vuole don Bosco – dice don Giovanni D’Andrea, presidente di Salesiani per il Sociale -. È una grande opportunità per incontrare giovani tra i 18 e 28 anni che difficilmente sarebbero entrati nelle nostre opere. È anche una buona occasione di inclusione tra giovani di diverso stato sociale e gruppo etnico”.

“Il Servizio Civile si sta caratterizzando sempre più come un’opportunità di crescita per i giovani – dice invece don Carmine Ciavarella, Referente Nazionale per il Servizio Civile dei Salesiani –. Il nostro Paese ha l’opportunità di diventare migliore perché abitato da adulti cresciuti mediante il servizio a chi ha più bisogno. Laddove c’è opportunità di crescita per tutti i giovani, soprattutto per i più poveri, i Salesiani investono tutte le loro energie per accompagnarli a rendere sempre più piena la loro vita e quella di coloro che raggiungono mediante il loro servizio”.

Cento anni di Salesiani ad Asti – Festeggiamenti in corso e un libro

Era il 1919, quando i Salesiani iniziarono la loro attività pastorale nell’astigiano nell’Italia del primo dopoguerra.

Tre sacerdoti furono malamente apostrofati da un gruppetto di ragazzi (“Quarnaiass”, cornacchie in piemontese, per via del nero delle tonache), allora decisero che proprio lì, in viale alla Vittoria, avrebbero costruito un istituto. Nacque così la storica sede dell’Oratorio Don Bosco che segnò la storia della nostra città, seguendone le vicende e lo sviluppo urbanistico, la storia della Way Assauto, della Vetreria e la Asti di quel tempo.

Quaranta anni dopo l’Oratorio si trasferì nella zona nord, dove si trova attualmente, a segnare un’altra epoca e i nuovi sviluppi che avrebbero conosciuto un momento molto importante con la costruzione del nuovo ospedale e il valore educativo di sempre.

Nell’ambito dei festeggiamenti per i Cento anni della presenza salesiana ad Asti, nasce un libro che è un racconto/raccolta della tanta vita trascorsa. “Un secolo di don Bosco ad Asti” è un libro a cura del giornalista Beppe Rovera, con la grafica di Luciano Rosso edizione Diffusione immagine.
Il libro sarà presentato al cinema Lumière Asti – in corso Dante 188 – giovedì 20 dicembre alle 17.

“si tratta di storie e analisi per celebrare un secolo che ha visto Asti transitare tra due guerre, risollevarsi, crescere, diventare industriale fino a ritrovarsi oggi a combattere per ridefinire un’identità nello scenario di un Paese profondamente in crisi”
(Beppe Rovera).

Con Rovera hanno collaborato tanti astigiani, Pippo Sacco (parte storica), don Giampiero Olearo, Augusta Mazzarolli (parte urbanistica), Luigi Ghia (parte sociologica), Ezio Claudio Pia, Guglielmo Berzano, Antonio Guarene, Massimo Cotto, Andrea Pignatelli, Gianfranco Monaca, Umberto Sconfienza, Gianna Bellone e Vanda Rovero, Marco Scassa, Piero Mora, Lorenzo Fornaca.

“Un lavoro corale – spiega Beppe Rovera – per riscoprire storie di preti, di laici, di ragazzi, di campioni. Perchè la squadra del don Bosco degli anni ‘50 si permise persino di far vincere la giovanile della Juventus e formò future glorie calcistiche. Come Natalino Fossati, maglia del Torino, negli anni ‘60”.

Roberto Gorgerino direttore della comunità del don Bosco di Asti spiega com’è cambiata la cittadinanza e come ci si muove con le nuove sfaccettature di una città sempre più multietnica:

“La struttura dell’oratorio è la prima accoglienza per chi si accosta alla nostra opera, specialmente i giovani e in particolare quelli più bisognosi. È una porta aperta, è un incontro con delle persone sempre presenti, è un ambiente che accetta e chiede e dà rispetto.

L’accoglienza non sminuisce la connotazione profondamente cristiana e cattolica dell’ambiente, e chiede di accogliere questo stile pur nel rispetto delle differenze. Il dialogo si approfondisce e, a cerchi concentrici, si inizia a far parte sempre più fortemente della comunità e delle varie proposte che vengono fatte durante l’anno. È nel gioco, soprattutto, che si iniziano ad abbattere le barriere etniche e religiose, imparando a rispettare l’altro in quanto persona, giovane, ragazzo come me”.

 

Cnos-Fap Torino Angelli – Inaugurazione laboratorio automotive

Avrà luogo Sabato 15 Dicembre 2018 alle ore 12.00 presso l’Istituto Internazionale “E.AGNELLI” ,  l’iniziativa del Centro di Formazione Professionale Torino Agnelli che,  inaugurerà il nuovo laboratorio nel settore Automotive. Una risposta concreta della formazione professionale salesiana alle crescenti esigenze del territorio, all’innovazione tecnologica e alle numerose richieste delle Famiglie degli allievi.

All’inaugurazione interverranno:

  • Don Enrico Peretti, direttore generale della Federazione CNOS-FAP, con un approfondimento su “Cnos-Fap e il rapporto con le aziende”;
  • Dott. Vito Matera, responsabile del progetto TECH PRO²;
  • Dott. Vincenzo Giaccone, EMEA Technical Services Manager per Magneti Marelli After Market Parts and Services S.p.A;
  • Don Enrico Stasi, Ispettore dei salesiani del Piemonte e Valle d’Aosta, nonchè Presidente dell’Associazione CNOS-FAP Piemonte.

L’Associazione CNOS-FAP Regione Piemonte, istituzione formativa salesiana che opera nella Formazione Professionale, inaugura, all’interno delCentro di Formazione Professionale Torino Agnelli, un nuovo laboratorio nel settore Automotive, per rispondere in maniera sempre più adeguata alle esigenze del territorio e alle numerose richieste delle FamiglieIl nuovo laboratorio è stato concepito e realizzato con sistemi di sicurezza moderni e avanzati tecnologicamente, per essere costantemente all’avanguardia e garantire un crescente livello di eccellenza dell’offerta formativa, garantendo la migliore innovazione tecnologica e stare al passo con i tempi.
L’obiettivo, come di consueto, è preparare adeguatamente gli allievi alle sfide che li attendono nel prossimo futuro, seguendo gli insegnamenti di San Giovanni Bosco.
Si ringraziano in particolare l’Istituto Internazionale “Edoardo Agnelli” e i relatori perché hanno fortemente creduto nella possibilità di crescita e nelle potenzialità di sviluppo del settore automotive nella sede di Corso Unione Sovietica, 312 a Torino. 
Il CFP Torino Agnelli è Partner del progetto nazionale Tech Pro2, Training Center Magneti Marelli, vanta numerose collaborazioni con i principali soggetti imprenditoriali del settore, aziende del calibro di DBInformation, ARVAL, CNH, IVECO, SCANIA, BALL SYSTEM e altre nell’ambito del progetto Quality Pro.

La Direzione del CFP
“Torino – Agnelli”
Erika Naretto

 

I liceali si “tassano” le bibite a Borgomanero: “Recuperi i soldi se differenzi”

Si riporta l’artitolo pubblicato da “La Stampa” di Novara, riguardo al progetto dell’istituto Don Bosco per rendere la scuola eco-compatibile. Articolo a cura di Marcello Giordani.
Buona lettura!

Per rendere la scuola più green gli studenti fanno un piccolo sacrificio e accettano di aumentare di cinque centesimi il prezzo delle bibite nelle bottiglie di plastica. Chi però le mette in un apposito compattatore, si vede restituita la somma.

Aumento di 5 centesimi

«EcoDonBosco»: gli studenti del liceo di Borgomanero hanno chiamato così il loro progetto di impegno sociale e ambientale. Su proposta della professoressa di spagnolo Maddalena Neale, gli studenti della seconda liceo economico sociale dell’istituto salesiano hanno prima approfondito, coordinati dalla docente di scienze Michaela Cerri, il tema della sostenibilità del modello di sviluppo e l’inquinamento ambientale. «Dall’informazione – dice il preside Giovanni Campagnoli – si è passati all’azione. Ai ragazzi è stato proposto di fare un salto di qualità: da cittadini consapevoli a cittadini attivi». Hanno ragionato su come rendere più ecologico lo smaltimento dei rifiuti nell’istituto e hanno chiesto al Consorzio Medio Novarese Ambiente i cestini mancanti per completare la raccolta differenziata di carta, plastica e alluminio. Grazie alla disponibilità di Orasesta Spa, alla scuola saranno forniti bidoni per differenziare i rifiuti e un compattatore di plastica che restituisce 5 centesimi per ogni bottiglia inserita. Le bottiglie dei distributori saranno maggiorate di 5 centesimi per incentivare gli studenti a gettarle dopo l’uso nel compattatore.

Stoviglie compostabili

In collaborazione con Novamont il Don Bosco ha deciso di passare all’utilizzo nelle sue mense della bioplastica compostabile. La cena di Natale del 21 dicembre sarà interamente con piatti e stoviglie in bioplastica. Gli studenti sostengono inoltre l’organizzazione statunitense 4Ocean, che finanzia i pescatori di paesi del terzo mondo per ripulire il mare dai rifiuti. Per sostenere i progetti di 4Ocean gli studenti hanno venduto braccialetti realizzati coi rifiuti plastici raccolti in mare. Oltre 300 braccialetti sono già stati venduti nel primo giorno di raccolta.

 

Oratorio San Luigi – A volte gli stessi sogni ci avvicinano!

Giovedì 29 novembre 2018 i giovani delle parrocchie Patrocinio San Giuseppe e Santa Monica hanno vissuto il loro settimanale incontro di formazione all’Oratorio Salesiano San Luigi. Quest’anno il tema che li accompagna è la migrazione.
Trenta giovani, insieme ai loro accompagnatori animatori e il viceparroco don Daniele, si sono messi così in cammino per conoscere di persona altri giovani che hanno vissuto una migrazione importante. Arrivati in oratorio hanno ascoltato dalla voce di don Mauro, incaricato dell’Oratorio, i tanti progetti a favore dei giovani più poveri del quartiere e poi si sono messi in gioco attraverso interviste doppie: un giovani della parrocchia e un giovane del centro di accoglienza hanno risposto ad alcune domande.

Qual è stato il risultato delle interviste? Storie, provenienze e religioni sono diversi ma il sogno di costruire una famiglia e avere un lavoro buono sono uguali.

 

 

Cnos-Fap Rebaudengo – Conferenza sulla sicurezza

Lunedì 10 dicembre, dalle ore 10 alle ore 12, il CNOS-FAP Rebaudengo di Torino ospiterà un convegno dal titolo “ThyssenKrupp: quale giustizia in Germania?”, organizzato da “Sicurezza e Lavoro”, nell’ambito delle Settimane della sicurezza, evento realizzato per commemorare il tragico rogo della ThyssenKrupp di Torino, avvenuto il 6 dicembre di undici anni fa.

All’incontro prenderanno parte diverse personalità legate al mondo della sicurezza sui luoghi di lavoro, tra cui:

  • Il giornalista della trasmissione Mediaset Le Iene: Alessandro Politi;
  • Il coordinatore del Gruppo Tecnico Rls: Rocco Pellegrino;
  • Alcuni familiari delle vittime ThyssenKrupp
  • L’ex operaio Antonio Boccuzzi.

Modererà la conferenza il direttore di “Sicurezza e Lavoro” Massimiliano Quirico. Il tutto è organizzato nell’ambito del progetto regionale “A scuola di sicurezza”.

“Le Settimane della Sicurezza” è un’iniziativa nata inoltre per promuovere la cultura della salute, della sicurezza, dei diritti e della prevenzione, in particolare tra i giovani, sul lavoro e a scuola.
Tra gli eventi della rassegna compaiono ogni anno diversi incontri nelle scuole torinesi, al fine di sensibilizzare al meglio i giovani sui rischi nei luoghi di lavoro. Quest’anno tra i vari istituti scolastici coinvolti figurerà anche il Centro di Formazione Professionale salesiano Rebaudengo, da sempre molto sensibile riguardo la sicurezza e la prevenzione dei rischi sui luoghi di lavoro.

 

 

Hubert Twagirayezu – Testimone diretto del progetto Palabek in Uganda

In previsione del Concerto di Natale in Vaticano avremo ospite a Torino, da lunedì 10 a giovedì 13 dicembre, il salesiano p. Hubert Twagirayezu impegnato a coordinare l’impegno nel campo profughi di Palabek in Uganda, che ospita oltre 40.000 profughi migrati dal Sud Sudan.
Si tratta di uno degli impegni più consistenti e significativi dalla Congregazione che, nel cuore di questo mega-villaggio accresciutosi attorno al suo nucleo originario nel volgere di pochi anni, porta l’attenzione educativa verso i più piccoli e gli adolescenti, proponendo ai più grandi una formazione professionale e l’avvio di attività artigiane.

A metà gennaio arriverà a Palabek il container partito dall’Italia lo scorso mese di novembre con il necessario per aprire una nuova scuola-officina che insegni ai giovani i mestieri della meccanica e dell’agricoltura di base. Le necessità di manutenzione nel piccolo-grande cosmo dei rifugiati richiede abilità e strumenti non presenti al momento, mentre la disponibilità di appezzamenti di terreno potrebbe contribuire all’autosostentamento alimentare.

Missioni Don Bosco ha “sposato” questo progetto come impegno da proporre ai suoi sostenitori in occasione delle festività natalizie 2018, e per questa ragione lo ha messo al centro dell’evento musicale che permetterà di arrivare al grande pubblico.

La presenza di p. Hubert Twagirayezu in Italia queste settimane per trovare sostegni finanziari al “progetto Palabek” ci sembra una opportunità anche per i giornalisti che desiderino dare conto di un fenomeno che spesso viene oscurato dai dati dei flussi verso l’Europa: quello della grande migrazione interna all’Africa a seguito di guerre, carestie, minacce politiche e cambiamenti climatici.

Lo stesso salesiano potrà testimoniare della ricettività dei giovani sudanesi costretti a vivere lontano dalle loro terre eppure raggiunti da un intervento educativo che contribuirà a dare una direzione diversa al loro futuro.

 

Concerto di Natale
Missioni Don Bosco
Hubert Twagirayezu

Tanti Auguri zia Jessi!

In occasione del decennale dell’esperienza del Condominio Solidale: “A casa di zia Jessy”, il 4 dicembre 2018 a Torino, presso il collegio Carlo Alberto, si è svolto un confronto tra tutte le esperienze italiane di Condomini Solidali.

Circa 90 le persone partecipanti da tutta Italia per riportare le esperienze della loro realtà.

Prima dell’avvio ufficiale della giornata, dalle 10 alle 13, si sono ritrovate altre 6 realtà coerenti con l’iniziativa “A casa di zia Jessy”:

  • Villaggio Solidale di Mirano (VE) Target: Persone con disabilità psico-fisica e/o psichiatrica, richiedenti asilo politico, lavoratori e studenti con necessità di alloggio temporaneo;
  • Condominio Solidale di via Gottardi – Modena(MO) Target: Anziani e/o adulti con problemi di autonomia e famiglie con bambini;
  • Condominio Solidale di Trieste (FVG) Target: Anziani autosufficienti over 65, giovani/anziani con disabilità e nuclei famigliari;
  • Casa Diletta al Palagio – Campi Bisenzio (FI) Target: Giovani, anziani, nuclei mono-genitoriali, donne sole con figli, giovani con disagio lavorativo, vittime di violenza di genere;
  • La Nova Corte – Fossano (CN) Target: Italiani e stranieri, giovani e anziani, coppie con figli e nuclei con un solo componente;
  • Condominio Solidale della Carità – Firenze (FI) Target: Anziani autosufficienti, studenti fuori sede e famiglie.

Programma della giornata:

14:00 – 14:15 : Accoglienza
14:15 – 14:45: Benvenuto e presentazione del Condominio Solidale «A casa di zia Jessy» di Torino

  • Don Stefano Mondin (Presidente AGS-Associazione Giovanile Salesiana per il territorio)

14:45 – 16:30: Fishbowl (Condomini Solidali a confronto)
16:30 – 16:45: Coffee break
16:45 – 17:30: Lavori di gruppo
17:30 – 18:00: Riflessioni su questioni emerse e conclusioni

  • Giovanni Magnano (Area Edilizia Residenziale Pubblica – Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie Comune di Torino)
  • Simona Patria (Responsabile Area Social Housing e Social Innovation – Casa ATC Servizi Srl, Società Gruppo ATC Piemonte Centrale)
  • Maria Chiara Voci (Giornalista Contributor – Il Sole 24 Ore)
  • Luisa Ingaramo (Archietetto e docente al Politecnico di Torino)

In conclusione sono state raccolte tutte le idee, le proposte e i feedback di ogni realta Italiana e sono state rielaborate da Maria Chiara Voci, che durante la giornata a seguito in modo particolare tutti i momenti di condivisione, proprio per dar vita ad un riassunto per la costruzione del toolkit per chi volesse aprire un Condominio Solidale.